Forwarded from MITTDOLCINO.COM Channel
Cit.
" I have nothing to do with Russia, but have much to do with wanting to save, on average, five thousand Russian and Ukrainian soldiers a week, who are dying for no reason whatsoever."
Tradotto:
"Non ho nulla a che fare con la Russia, ma ho molto a che fare con il desiderio di salvare, in media, cinquemila soldati russi e ucraini a settimana, che muoiono senza motivo."
TRUMP EROE DELLA PACE.
LONDRA E PARIGI CERCANO INVECE LA GUERRA!
" I have nothing to do with Russia, but have much to do with wanting to save, on average, five thousand Russian and Ukrainian soldiers a week, who are dying for no reason whatsoever."
Tradotto:
"Non ho nulla a che fare con la Russia, ma ho molto a che fare con il desiderio di salvare, in media, cinquemila soldati russi e ucraini a settimana, che muoiono senza motivo."
TRUMP EROE DELLA PACE.
LONDRA E PARIGI CERCANO INVECE LA GUERRA!
Forwarded from The General
Forwarded from The General
BREAKING: The Australian government spent close to $3 million in taxpayer funds on Twitter/X ads during 2022–2023 to promote COVID vaccines.
@GeneralMCNews
@GeneralMCNews
Forwarded from Bello, Onesto, emigrato Australia
La guerra dei satanisti all'umanità sembra concentrarsi sulla distruzione delle fonti energetiche (net zero) e sulla schermatura del sole.
"Net zero 'danneggia le vite umane”, l'inviato di Trump avverte Starmer'.
"L'energia è essenziale per tutto ciò che facciamo. È l'unica industria che è alla base di tutte le altre che conosciamo".
"Una società altamente energizzata fa uscire le persone dalla povertà e porta salute, ricchezza e opportunità, ovunque si trovi in abbondanza. Quando e dove l'energia è scarsa o limitata, gli esseri umani soffrono".
➡️ Un nutrizionista italiano in Australia: t.me/italiaaustralia
"Net zero 'danneggia le vite umane”, l'inviato di Trump avverte Starmer'.
"L'energia è essenziale per tutto ciò che facciamo. È l'unica industria che è alla base di tutte le altre che conosciamo".
"Una società altamente energizzata fa uscire le persone dalla povertà e porta salute, ricchezza e opportunità, ovunque si trovi in abbondanza. Quando e dove l'energia è scarsa o limitata, gli esseri umani soffrono".
➡️ Un nutrizionista italiano in Australia: t.me/italiaaustralia
Forwarded from Ultimo Uomo ☧
Il 15 aprile 2014 l’esercito ucraino avviò una “missione speciale antiterrorismo”, attaccando con carri armati e veicoli da combattimento la città di Slavjansk, nella regione del Donec’k, atto che segnò l’inizio del conflitto civile ucraino. Alcuni politici di Kiev avevano avvertito di non impiegare l’esercito contro i propri connazionali, e quando in varie località i civili si opposero all’avanzata dei militari, molti soldati si rifutarono di fare il loro dovere, non volendo sparare contro il popolo a cui appartenevano. Lo stesso 15 aprile 2014, il presidente russo Vladimir Putin chiamò il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon e criticò l’impiego delle truppe governative ucraine contro il loro stesso popolo, ragion per cui le Nazioni Unite avrebbero dovuto condannare «il comportamento delle autorità di Kiev.
Ma poiché l’esercito ucraino non aveva varcato i confini del proprio paese, non accadde nulla.
📜Daniele Ganser, Le guerre illegali della NATO
📸 Giorgio Bianchi
👇 💯
https://t.me/Ultimouomo000
Ma poiché l’esercito ucraino non aveva varcato i confini del proprio paese, non accadde nulla.
📜Daniele Ganser, Le guerre illegali della NATO
📸 Giorgio Bianchi
👇 💯
https://t.me/Ultimouomo000
Forwarded from ἄσκησις • áskēsis (Emanuele)
Il tempo ha spessori più grandi e più piccoli come la materia. Profondità e abissi come il mare. Ci sono secondi ai margini dell'eternità che controbilanciano secoli. Là può ancora accadere l'infinito.
Ernst Jünger, Mantrana
Ernst Jünger, Mantrana
Forwarded from All'Elefante Nero
Questo attuale desiderio di globalizzare il mondo sopprimendo le nazioni, le specificità, è pura follia. Tutti devono vivere nel loro paese. Come un albero, ognuno ha il suo suolo, il suo ambiente in cui fiorisce perfettamente. È meglio aiutare le persone a prosperare nella loro cultura piuttosto che incoraggiarle a venire in Europa in uno stato di degrado. È una falsa esegesi usare la Parola di Dio per valorizzare la migrazione.
- Robert Sarah
- Robert Sarah
Buon 25 aprile!!!
Son passati 80 anni ma non mi sento per niente libero oggigiorno. I fascisti esistono ancora, hanno il camice, una divisa delle forze dell'ordine, il tesserino dell'Agenzia delle Entrate, la divisa da giornalista o quella da funzionario che sia un giudice o un politico. Il mio voto non vale più niente ed è indifferente chi vince perché sono tutti proni agli stessi padroni che non nominano mai ma sappiamo bene chi sono.
Al posto di un fascismo manifesto, con la faccia e la schiena dritta, facile da combattere, ora ci troviamo tanti fascismi, colorati di verdi o arcobaleno; nascosti ma potenti, reali ma subdoli, indiretti e vili, difficili da affrontare e con tanti più complici. Non mi arrenderò mai, sbaglia chi rimpiange il Duce e sbaglia ancora di più chi non vede che oggi il regime fascista e più forte e potente di prima. Hitler era un pivello in confronto ai capi di stato di oggi in fatto di crudeltà sui deboli, il Duce faceva le bonifiche e mandava in guerra con le scarpe di cartone. La UE manderà in guerra con i migliori carri armati ma con il dissesto idrogeologico ogni volta che piove, senza ospedali, affamandoci ogni giorno di più. Pensate quello che volete ma per me il 25 aprile è lustrare il lampione e insaponare la corda. Perché prima devo essere sereno per concentrarmi nella soluzione rimasta.... Non capiranno mai, il movimento ondulatorio sarà necessario e benedetto. 💪💪💪
Un Libero Giardiniere
Son passati 80 anni ma non mi sento per niente libero oggigiorno. I fascisti esistono ancora, hanno il camice, una divisa delle forze dell'ordine, il tesserino dell'Agenzia delle Entrate, la divisa da giornalista o quella da funzionario che sia un giudice o un politico. Il mio voto non vale più niente ed è indifferente chi vince perché sono tutti proni agli stessi padroni che non nominano mai ma sappiamo bene chi sono.
Al posto di un fascismo manifesto, con la faccia e la schiena dritta, facile da combattere, ora ci troviamo tanti fascismi, colorati di verdi o arcobaleno; nascosti ma potenti, reali ma subdoli, indiretti e vili, difficili da affrontare e con tanti più complici. Non mi arrenderò mai, sbaglia chi rimpiange il Duce e sbaglia ancora di più chi non vede che oggi il regime fascista e più forte e potente di prima. Hitler era un pivello in confronto ai capi di stato di oggi in fatto di crudeltà sui deboli, il Duce faceva le bonifiche e mandava in guerra con le scarpe di cartone. La UE manderà in guerra con i migliori carri armati ma con il dissesto idrogeologico ogni volta che piove, senza ospedali, affamandoci ogni giorno di più. Pensate quello che volete ma per me il 25 aprile è lustrare il lampione e insaponare la corda. Perché prima devo essere sereno per concentrarmi nella soluzione rimasta.... Non capiranno mai, il movimento ondulatorio sarà necessario e benedetto. 💪💪💪
Un Libero Giardiniere
Forwarded from Andrea Zhok
Negli ultimi giorni, su pagine di cui ho stima, sono comparsi alcuni testi il cui senso di fondo – senza fare giustizia per le argomentazioni differenti – può essere riassunto in questi termini: “Lasciamoci la vicenda pandemica alle spalle una volta per tutte. Sono stati commessi errori, certo, ma continuare ad ogni pie sospinto a tornarvi sopra finisce per nutrire il settarismo dogmatico di una minoranza, e ciò rende difficile occuparsi di altri temi, più urgenti e importanti.”
Vorrei di seguito spiegare, nel mondo più conciso possibile, perché credo che questo appello, per quanto comprensibile, sia sbagliato.
Parto dal perché lo ritengo comprensibile.
È indubbio che nelle pieghe della critica alla gestione pandemica si sono incistati argomenti di livello molto diverso ed è emersa una tendenza al settarismo. È sicuro che, essendo stato per alcuni un forzoso “momento di sveglia politica”, esso è divenuto per quelli una sorta di paradigma con caratteri di unicità, il che è una forzatura. Ed è certo che la tendenza a vedere tutti gli eventi con occhiali forgiati dalla vicenda pandemica tende a creare, talora, una ripetitività fastidiosa (e anche controproducente per una stessa riflessione sul passato).
Tutto questo lo condivido e dunque capisco il moto di impazienza che può aver alimentato quelle pagine.
Ci sono però ragioni sostanziali per cui penso sia profondamente sbagliato ogni tentativo di “lasciarsi alle spalle” il problema. Nomino, senza pretese di esaustività, tre ragioni, nell’ordine.
1) C’è un elemento di carattere MORALE, profondo, che non solo non è stato mai affrontato pubblicamente, ma che è stato integralmente rimosso. Si dice “sono tati commessi degli errori”, restando nel vago, ma non si ricorda la miriade di vicende letteralmente schifose, di bullismo istituzionale e personale, denigrazione, character assassination, mobbing, ecc. di cui è stato investito quel 15% circa della popolazione italiana che si è trovata tra i renitenti alle inoculazioni (per sé o per i figli).
Chi cerchi un po’ in rete potrà facilmente trovare una lista, che qualcuno si è peritato di raccogliere, di tutti gli improperi, le offese, le aggressioni verbali, gli auspici di morte violenta o malattia dolorosa formulati da rappresentanti delle istituzioni o figure pubbliche, spesso in prima serata, verso i renitenti (etichettati genericamente come “no-vax”). E senza che seguisse mai nemmeno un rimbrotto da parte di quel vasto mondo che si picca costantemente di essere “inclusivo” e “non stigmatizzante”.
Ma quella era solo la punta dell’iceberg, perché l’autorizzazione dall’alto ha dato il via libera a chiunque, all’ultimo buono a nulla, che – per la prima volta nella sua vita, poteva dirsi dalla parte del giusto – di sentirsi in diritto di bullizzare chiunque fosse dall’altra parte, anche persone fragili, adolescenti, malati, donne in stato di gravidanza, ecc. Questa situazione fomentata dalle istituzioni ha portato alla rottura di famiglie, a divorzi, alla rottura di amicizie, ha spaccato durevolmente rapporti umani.
Ecco, rispetto a tutto ciò, gran parte di quelli che erano dalla parte del “Bene con licenza di bullismo” non ha mai ammesso nulla, non è mai ritornato su quanto successo, ha preferito mettere tutto sotto il tappeto, in attesa che il tempo e l’oblio facciano il loro lavoro. È esattamente questo atteggiamento che spinge l’ampia minoranza dei renitenti, spesso, a ritornare con fastidiosa insistenza su quanto accaduto. Perché si tratta di una ferita morale aperta, che semplicemente è impossibile sia dimenticata fino a che non ci sarà una schietta rielaborazione, con ammissioni di colpe.
Vorrei di seguito spiegare, nel mondo più conciso possibile, perché credo che questo appello, per quanto comprensibile, sia sbagliato.
Parto dal perché lo ritengo comprensibile.
È indubbio che nelle pieghe della critica alla gestione pandemica si sono incistati argomenti di livello molto diverso ed è emersa una tendenza al settarismo. È sicuro che, essendo stato per alcuni un forzoso “momento di sveglia politica”, esso è divenuto per quelli una sorta di paradigma con caratteri di unicità, il che è una forzatura. Ed è certo che la tendenza a vedere tutti gli eventi con occhiali forgiati dalla vicenda pandemica tende a creare, talora, una ripetitività fastidiosa (e anche controproducente per una stessa riflessione sul passato).
Tutto questo lo condivido e dunque capisco il moto di impazienza che può aver alimentato quelle pagine.
Ci sono però ragioni sostanziali per cui penso sia profondamente sbagliato ogni tentativo di “lasciarsi alle spalle” il problema. Nomino, senza pretese di esaustività, tre ragioni, nell’ordine.
1) C’è un elemento di carattere MORALE, profondo, che non solo non è stato mai affrontato pubblicamente, ma che è stato integralmente rimosso. Si dice “sono tati commessi degli errori”, restando nel vago, ma non si ricorda la miriade di vicende letteralmente schifose, di bullismo istituzionale e personale, denigrazione, character assassination, mobbing, ecc. di cui è stato investito quel 15% circa della popolazione italiana che si è trovata tra i renitenti alle inoculazioni (per sé o per i figli).
Chi cerchi un po’ in rete potrà facilmente trovare una lista, che qualcuno si è peritato di raccogliere, di tutti gli improperi, le offese, le aggressioni verbali, gli auspici di morte violenta o malattia dolorosa formulati da rappresentanti delle istituzioni o figure pubbliche, spesso in prima serata, verso i renitenti (etichettati genericamente come “no-vax”). E senza che seguisse mai nemmeno un rimbrotto da parte di quel vasto mondo che si picca costantemente di essere “inclusivo” e “non stigmatizzante”.
Ma quella era solo la punta dell’iceberg, perché l’autorizzazione dall’alto ha dato il via libera a chiunque, all’ultimo buono a nulla, che – per la prima volta nella sua vita, poteva dirsi dalla parte del giusto – di sentirsi in diritto di bullizzare chiunque fosse dall’altra parte, anche persone fragili, adolescenti, malati, donne in stato di gravidanza, ecc. Questa situazione fomentata dalle istituzioni ha portato alla rottura di famiglie, a divorzi, alla rottura di amicizie, ha spaccato durevolmente rapporti umani.
Ecco, rispetto a tutto ciò, gran parte di quelli che erano dalla parte del “Bene con licenza di bullismo” non ha mai ammesso nulla, non è mai ritornato su quanto successo, ha preferito mettere tutto sotto il tappeto, in attesa che il tempo e l’oblio facciano il loro lavoro. È esattamente questo atteggiamento che spinge l’ampia minoranza dei renitenti, spesso, a ritornare con fastidiosa insistenza su quanto accaduto. Perché si tratta di una ferita morale aperta, che semplicemente è impossibile sia dimenticata fino a che non ci sarà una schietta rielaborazione, con ammissioni di colpe.