Forwarded from Giorgio Bianchi Photojournalist
AVEVAMO FRAINTESO.
di Marco Travaglio.
Quando, esattamente 15 mesi fa, la Russia attaccò l’Ucraina, qualche certezza l’avevamo tutti.
Pensavamo che Kiev non c’entrasse nulla con la Nato, fuorché nella propaganda di Putin; poi la Nato intervenne cobelligerando e armando Kiev fino ai denti.
Pensavamo che il governo ucraino non c’entrasse nulla coi nazisti, fuorché nella propaganda di Putin. Poi Zelensky si portò un nazi del battaglione Azov (inquadrato nelle forze armate di Kiev) nel collegamento col Parlamento greco. E altre centinaia ne vedemmo uscire dall’acciaieria di Mariupol con i loro simpatici simboli nazisti e le loro svastiche tatuate.
Pensavamo che le nostre armi servissero per la resistenza dell’Ucraina contro gli attacchi della Russia; ora scopriamo che l’Ucraina le usa per attaccare la Russia con milizie di estrema destra che i giornaloni chiamano “partigiani russi”, ma senza spiegare perché partono dall’Ucraina e quando mai i nostri governi han dichiarato guerra alla Russia.
Pensavamo che, fra Ucraina e Russia, lo Stato terrorista fosse la Russia, come da black list della Nato e dunque dell’Ue. Poi gli ucraini hanno assassinato a Mosca Darya Dugina, figlia del filosofo Aleksandr. Poi il capo dei Servizi militari ucraini Budanov s’è vantato di “uccidere” i propagandisti russi “ovunque sulla faccia della terra fino alla vittoria”. Confermando che l’Ucraina è uno Stato terrorista che fa attentati con le nostre armi. Cosa peraltro già nota dal 2014, quando le sue forze armate assassinarono il giornalista italiano Andrea Rocchelli e il collega russo Andrej Mironov in Donbass, coperte dai depistaggi dei regimi Poroshenko-Zelensky.
Pensavamo che l’obiettivo fosse un cessate il fuoco e un negoziato per risparmiare altri morti e distruzioni; oggi basta dire “cessate il fuoco” per essere putiniani.
Pensavamo che Bakhmut fosse la Maginot degli ucraini, tant’è che in sei mesi ci han bruciato decine di migliaia di uomini e un’infinità di proiettili e armi; ora che l’esercito più potente d’Europa, armato dai 40 Stati della temibile “Nato allargata”, l’ha persa, nessuno ne parla più, come se fosse un paesucolo qualunque.
Avevamo capito che la controffensiva ucraina di primavera per riconquistare gli oblast di Lugansk, Donetsk, Kherson, Zhaporizhzhia e ovviamente la Crimea e poi trattare la resa di Putin sarebbe scattata in primavera; e ci auguriamo che arrivi in fretta, perché fra 26 giorni ci toccherà attendere la controffensiva d’estate.
Avevamo capito che la Russia sarebbe andata in default nella primavera 2022; ora leggiamo che il default lo rischiano gli Stati Uniti nella primavera 2023.
Avevamo capito che la prima vittima delle guerre è la verità. Ma forse stavolta si esagera.
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
di Marco Travaglio.
Quando, esattamente 15 mesi fa, la Russia attaccò l’Ucraina, qualche certezza l’avevamo tutti.
Pensavamo che Kiev non c’entrasse nulla con la Nato, fuorché nella propaganda di Putin; poi la Nato intervenne cobelligerando e armando Kiev fino ai denti.
Pensavamo che il governo ucraino non c’entrasse nulla coi nazisti, fuorché nella propaganda di Putin. Poi Zelensky si portò un nazi del battaglione Azov (inquadrato nelle forze armate di Kiev) nel collegamento col Parlamento greco. E altre centinaia ne vedemmo uscire dall’acciaieria di Mariupol con i loro simpatici simboli nazisti e le loro svastiche tatuate.
Pensavamo che le nostre armi servissero per la resistenza dell’Ucraina contro gli attacchi della Russia; ora scopriamo che l’Ucraina le usa per attaccare la Russia con milizie di estrema destra che i giornaloni chiamano “partigiani russi”, ma senza spiegare perché partono dall’Ucraina e quando mai i nostri governi han dichiarato guerra alla Russia.
Pensavamo che, fra Ucraina e Russia, lo Stato terrorista fosse la Russia, come da black list della Nato e dunque dell’Ue. Poi gli ucraini hanno assassinato a Mosca Darya Dugina, figlia del filosofo Aleksandr. Poi il capo dei Servizi militari ucraini Budanov s’è vantato di “uccidere” i propagandisti russi “ovunque sulla faccia della terra fino alla vittoria”. Confermando che l’Ucraina è uno Stato terrorista che fa attentati con le nostre armi. Cosa peraltro già nota dal 2014, quando le sue forze armate assassinarono il giornalista italiano Andrea Rocchelli e il collega russo Andrej Mironov in Donbass, coperte dai depistaggi dei regimi Poroshenko-Zelensky.
Pensavamo che l’obiettivo fosse un cessate il fuoco e un negoziato per risparmiare altri morti e distruzioni; oggi basta dire “cessate il fuoco” per essere putiniani.
Pensavamo che Bakhmut fosse la Maginot degli ucraini, tant’è che in sei mesi ci han bruciato decine di migliaia di uomini e un’infinità di proiettili e armi; ora che l’esercito più potente d’Europa, armato dai 40 Stati della temibile “Nato allargata”, l’ha persa, nessuno ne parla più, come se fosse un paesucolo qualunque.
Avevamo capito che la controffensiva ucraina di primavera per riconquistare gli oblast di Lugansk, Donetsk, Kherson, Zhaporizhzhia e ovviamente la Crimea e poi trattare la resa di Putin sarebbe scattata in primavera; e ci auguriamo che arrivi in fretta, perché fra 26 giorni ci toccherà attendere la controffensiva d’estate.
Avevamo capito che la Russia sarebbe andata in default nella primavera 2022; ora leggiamo che il default lo rischiano gli Stati Uniti nella primavera 2023.
Avevamo capito che la prima vittima delle guerre è la verità. Ma forse stavolta si esagera.
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Giorgio Bianchi Photojournalist
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Forwarded from La Banda degli Idraulici
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Le immagini nauseabonde della folla di persone che applaude la padrona Von der Leyen venuta a promettere elemosine hanno una potenza simbolica fortissima : chi sono quelle persone ? Non parte di un popolo perché per esserlo dovrebbero avere una coscienza comune basata su senso di appartenenza e radici profonde.
No, questa massa informe è la stessa che abbiamo trovato in fila davanti ai negozi che vendevano il nuovo cellulare, davanti agli hub vaccinali, quella che si narcotizza davanti alla televisione di regime ed è erede di coloro che applaudivano qualsiasi esercito straniero arrivasse in Italia. Per cercare un popolo dobbiamo guardare altrove : per esempio ai cortei contro il governo a cui abbiamo preso parte, cortei dove nessuno chiedeva la provenienza sociale o politica, ma uniti dalla profonda coscienza dei propri diritti e consci della ignobile deriva che appariva all'orizzonte...
🇮🇹 Giù dalla branda,
stai con la Banda 🇷🇺
🤙 https://t.me/labandadegliidraulici
No, questa massa informe è la stessa che abbiamo trovato in fila davanti ai negozi che vendevano il nuovo cellulare, davanti agli hub vaccinali, quella che si narcotizza davanti alla televisione di regime ed è erede di coloro che applaudivano qualsiasi esercito straniero arrivasse in Italia. Per cercare un popolo dobbiamo guardare altrove : per esempio ai cortei contro il governo a cui abbiamo preso parte, cortei dove nessuno chiedeva la provenienza sociale o politica, ma uniti dalla profonda coscienza dei propri diritti e consci della ignobile deriva che appariva all'orizzonte...
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Forwarded from InfoDefenseITALIA
🇫🇷 La copertina della rivista francese "Courrier International" con Zaluzhny e l'esercito militare ucraino che galleggiano lungo il fiume Stige nel Regno dei Morti.
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Forwarded from The General
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KLAUS SCHWAB: The world will no longer be ruled by superpowers like America... The world will be in the hands of an increasingly shrinking pool of mega-corporations like Blackrock. To be managed, controlled, and exploited by a group of people with no loyalty to a nation, borders, religion, or people.
@GeneralMCNews
@GeneralMCNews
Forwarded from Andrea Tosatto Official
Io sono di Genova. Da quando sono al mondo, nella mia città ci sono state almeno quattro alluvioni devastanti. 1977, 1993, 2011, 2014.
L'Europa se ne è sempre battuta il cazzo.
Questa volta, invece, la Von Der Leyen è corsa a Cesena.
Questa alluvione le serve.
Qua c'è la loro roccaforte.
Cesena come Bergamo.
Cambiamento Climatico come Covid.
Andrà tutto bene come Nulla sarà più come prima.
Prodotto nuovo.
Vecchie dinamiche.
Sempre lo stesso culo.
Il nostro.
L'Europa se ne è sempre battuta il cazzo.
Questa volta, invece, la Von Der Leyen è corsa a Cesena.
Questa alluvione le serve.
Qua c'è la loro roccaforte.
Cesena come Bergamo.
Cambiamento Climatico come Covid.
Andrà tutto bene come Nulla sarà più come prima.
Prodotto nuovo.
Vecchie dinamiche.
Sempre lo stesso culo.
Il nostro.
Forwarded from General Flynn ️
What happened that made American vets feel the way they feel about the current state of our armed forces?
https://www.americasfuture.net/newsletter/vow-to-honor-our-guardians-of-freedom/?blm_aid=34941
https://www.americasfuture.net/newsletter/vow-to-honor-our-guardians-of-freedom/?blm_aid=34941
America's Future
Vow To Honor Our Guardians Of Freedom
Every year Americans gather the last Sunday in May to commemorate the men and women who died in uniform protecting our country and defending our liberties. But this may be the first Memorial Day in our history that while our nation’s veterans enjoy the company…
Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
⚡️🇷🇸🇦🇱🚨In Kosovo si stanno verificando scontri tra forze speciali albanesi e serbe, Vuvic a dichiarato lo stato di massima allerta dell'esercito.
🪖 In diverse città, tra cui Kosovska Mitrovica, Leposavic e Zubin Potok, sono state avvistate colonne di veicoli blindati albanesi. Tuttavia, la tensione si è intensificata principalmente a Mitrovica, dove si sono verificati scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara.
🗳 Questi scontri sono stati scatenati dall'elezione di un candidato albanese come sindaco di Mitrovica, a seguito del boicottaggio del voto da parte della comunità serba.
🌐 In risposta alle recenti tensioni, il presidente serbo Vučić ha posto l'esercito in massima prontezza e ha chiesto l'intervento della NATO per prevenire la violenza contro i serbi nella regione di Kosovo.
🪖 In diverse città, tra cui Kosovska Mitrovica, Leposavic e Zubin Potok, sono state avvistate colonne di veicoli blindati albanesi. Tuttavia, la tensione si è intensificata principalmente a Mitrovica, dove si sono verificati scontri tra manifestanti serbi e polizia kosovara.
🗳 Questi scontri sono stati scatenati dall'elezione di un candidato albanese come sindaco di Mitrovica, a seguito del boicottaggio del voto da parte della comunità serba.
🌐 In risposta alle recenti tensioni, il presidente serbo Vučić ha posto l'esercito in massima prontezza e ha chiesto l'intervento della NATO per prevenire la violenza contro i serbi nella regione di Kosovo.
Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
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🇽🇰 Kossovo, Leposavich, colpi d'arma da fuoco ed esplosioni negli scontri tra serbi e kossovari albanesi.