Forwarded from Giubbe Rosse
🇮🇱 🇵🇸 UFFICIALE DI HAMAS: "ISRAELE NON HA POSTO QUI, DOBBIAMO RIMUOVERLO". "SIAMO UNA NAZIONE DI MARTIRI E SIAMO ORGOGLIOSI DI SACRIFICARE I MARTIRI". "TUTTO QUELLO CHE FACCIAMO È GIUSTIFICATO PERCHÉ SIAMO LE VITTIME" "SIAMO PRONTI A RIFARE GLI ATTACCHI AD ISRAELE FINCHÉ NON SARÀ ANNULLATO". (Fonte: Memritv)
OPINIONISTA IN TV ISRAELIANO: "NON ESISTONO CIVILI A GAZA, SONO TUTTI TERRORISTI". "DOBBIAMO UCCIDERNE ALMENO 50.000 A GAZA, FACENDOLI ESPLODERE, SPARANDOGLI E FACENDOLI SALTARE" (Fonte: Resistancetrench)
A occhio e croce, non ci sembrano dichiarazioni che possano facilitare la pace
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OPINIONISTA IN TV ISRAELIANO: "NON ESISTONO CIVILI A GAZA, SONO TUTTI TERRORISTI". "DOBBIAMO UCCIDERNE ALMENO 50.000 A GAZA, FACENDOLI ESPLODERE, SPARANDOGLI E FACENDOLI SALTARE" (Fonte: Resistancetrench)
A occhio e croce, non ci sembrano dichiarazioni che possano facilitare la pace
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Forwarded from Giubbe Rosse
🇷🇸 SERBIA. VUCIC SCIOGLIE IL PARLAMENTO E CONVOCA ELEZIONI ANTICIPATE
Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha sciolto oggi il parlamento e ha indetto elezioni anticipate per il 17 dicembre, con l’obiettivo di consolidare la sua autorità mentre cerca di normalizzare i legami con il Kosovo, la principale precondizione per l’adesione all’UE.
Le elezioni parlamentari coincideranno con le votazioni locali in 65 comuni, compresa la capitale Belgrado.
Gli esperti sostengono che il voto e l'assenza di un parlamento funzionante permetteranno a Vucic di guadagnare tempo e ritardare le decisioni sui legami con il Kosovo indipendente e prevalentemente albanese, che la Serbia considera ancora la sua provincia meridionale.
"Viviamo in un'epoca in cui è necessario che tutti noi siamo uniti nella lotta per gli interessi vitali della Serbia, in cui saremo sottoposti a numerose pressioni, sia a causa della nostra posizione sul Kosovo, sia perché di altre questioni regionali e globali", ha detto Vucic dopo aver firmato il decreto.
I commentatori affermano che la mossa di Vucic mira anche a consolidare i suoi ranghi e a riformare il Partito Progressista Serbo (SNS) al potere, la cui popolarità è stata intaccata dopo mesi di proteste dell'opposizione, in seguito alle due sparatorie di massa di maggio.
Secondo l'istituto demoscopico Stata di Belgrado, l’alleanza guidata dal SNS raccoglierebbe circa il 44% dei voti e dovrà cercare alleati per formare una maggioranza nel parlamento da 250 seggi.
Il blocco di opposizione centrista Agaist The Violence, composto da partiti di sinistra, verdi e centristi, è visto con il 38%.
Si prevede che i partiti ultranazionalisti e filo-russi avranno insieme circa l’11% dei voti, ha detto Stata il mese scorso. (Fonte: Reuters)
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Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha sciolto oggi il parlamento e ha indetto elezioni anticipate per il 17 dicembre, con l’obiettivo di consolidare la sua autorità mentre cerca di normalizzare i legami con il Kosovo, la principale precondizione per l’adesione all’UE.
Le elezioni parlamentari coincideranno con le votazioni locali in 65 comuni, compresa la capitale Belgrado.
Gli esperti sostengono che il voto e l'assenza di un parlamento funzionante permetteranno a Vucic di guadagnare tempo e ritardare le decisioni sui legami con il Kosovo indipendente e prevalentemente albanese, che la Serbia considera ancora la sua provincia meridionale.
"Viviamo in un'epoca in cui è necessario che tutti noi siamo uniti nella lotta per gli interessi vitali della Serbia, in cui saremo sottoposti a numerose pressioni, sia a causa della nostra posizione sul Kosovo, sia perché di altre questioni regionali e globali", ha detto Vucic dopo aver firmato il decreto.
I commentatori affermano che la mossa di Vucic mira anche a consolidare i suoi ranghi e a riformare il Partito Progressista Serbo (SNS) al potere, la cui popolarità è stata intaccata dopo mesi di proteste dell'opposizione, in seguito alle due sparatorie di massa di maggio.
Secondo l'istituto demoscopico Stata di Belgrado, l’alleanza guidata dal SNS raccoglierebbe circa il 44% dei voti e dovrà cercare alleati per formare una maggioranza nel parlamento da 250 seggi.
Il blocco di opposizione centrista Agaist The Violence, composto da partiti di sinistra, verdi e centristi, è visto con il 38%.
Si prevede che i partiti ultranazionalisti e filo-russi avranno insieme circa l’11% dei voti, ha detto Stata il mese scorso. (Fonte: Reuters)
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Reuters
Serbia's Vucic dissolves parliament, sets snap vote for Dec 17
Serbian President Aleksandar Vucic dissolved parliament on Wednesday and called an early election on Dec. 17, aiming to cement his authority as he works out how to normalise ties with Kosovo, the main precondition for EU membership.
Forwarded from #IONONMIARRENDO GROUP
Il ruolo del petrolio e del gas nel conflitto israelo-palestinese: una questione poco conosciuta
https://www.geopop.it/il-ruolo-del-petrolio-e-del-gas-nel-conflitto-israelo-palestinese-una-questione-poco-conosciuta/
https://www.geopop.it/il-ruolo-del-petrolio-e-del-gas-nel-conflitto-israelo-palestinese-una-questione-poco-conosciuta/
Geopop
Il ruolo del petrolio e del gas nel conflitto israelo-palestinese: una questione poco conosciuta
La dimensione energetica è uno dei motivi di tensione del conflitto israelo-palestinese. Dove prendono il gas e il petrolio i due Paesi? E in che modo l’accesso alle risorse energetiche condiziona il conflitto?
Forwarded from #IONONMIARRENDO GROUP
Media is too big
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"No alla demonizzazione della lingua russa!" Questa donna ucraina spiega perché ha deciso di parlare russo.
Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
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🔴🇫🇷✈🇰🇿 Macron è arrivato in Kazakistan. Ufficialmente, lui e Tokayev discuteranno “delle questioni relative al rafforzamento della cooperazione commerciale, economica, degli investimenti e dell’energia, nonché delle questioni dell’agenda internazionale e regionale”.
Bloomberg📰 riferisce che riguarda l'uranio
https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-10-31/macron-lands-in-putin-s-backyard-seeking-new-friends-and-uranium
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LINK CANALE:➡️@realityofwar⬅️
Bloomberg📰 riferisce che riguarda l'uranio
https://www.bloomberg.com/news/articles/2023-10-31/macron-lands-in-putin-s-backyard-seeking-new-friends-and-uranium
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Forwarded from 📇📃Reality Of War🔎📖 (Zorro)
🇮🇱Secondo il portavoce dell'esercito israeliano, in base a quanto riportato da varie fonti su Telegram, sarebbero 326 i soldati morti finora nell'operazione all'interno di Gaza.
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Forwarded from The General
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WATCH: Banks are blocking transfers and cash withdrawals, making it very difficult to access your own money in Australia.
@GeneralMCNews
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Forwarded from Giubbe Rosse
🇱🇧🇮🇱 "La decisione se iniziare una guerra è nelle mani di Israele, noi abbiamo scelto la pace, ne abbiamo abbastanza delle guerre".
Così Il primo ministro libanese Najib Mikati. (Fonte: GLZ Radio, Israele)
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Così Il primo ministro libanese Najib Mikati. (Fonte: GLZ Radio, Israele)
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Forwarded from La Banda degli Idraulici
Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
🇮🇱⚡️🇵🇸 L'ultima mappa interattiva israeliana mostra come l'esercito di Tel Aviv stia per tagliare in due - a metà - la Striscia di Gaza.
Forwarded from Giubbe Rosse
Le azioni Orsted crollano del 20% dopo che il produttore di energia eolica danese ha abbandonato lo sviluppo di 2 progetti eolici statunitensi, registrando oneri di svalutazione significativamente superiori alle previsioni precedenti (4 miliardi di dollari). (Fonte: Alexander Stahel, via La durezza del vivere)
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Forwarded from The General
JUST IN: U.S. Marine Corps Central Command's 248th Ball is canceled due to "unforeseen operational commitments."
@GeneralMCNews
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Forwarded from #IONONMIARRENDO GROUP
Il presidente francese Macron è arrivato oggi nella capitale del Kazakistan.
Ad Astana ha incontrato il primo ministro kazako Alikhan Smailov.
Uno degli obiettivi principali della visita di Macron è l'uranio.
La visita avviene in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche con gli attuali principali fornitori di uranio della UE, Niger e Russia. https://t.me/svezhesti/92294 Il Kazakistan è pronto ad aumentare le esportazioni di petrolio e uranio verso la Francia, ha riferito il servizio stampa del presidente Tokayev. La Francia dipende ora in larga misura dall'uranio arricchito proveniente dalla Russia; l'anno scorso Electricite de France ne ha acquistato 153 tonnellate dalla Russia. https://t.me/rian_ru/220184
Ad Astana ha incontrato il primo ministro kazako Alikhan Smailov.
Uno degli obiettivi principali della visita di Macron è l'uranio.
La visita avviene in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche con gli attuali principali fornitori di uranio della UE, Niger e Russia. https://t.me/svezhesti/92294 Il Kazakistan è pronto ad aumentare le esportazioni di petrolio e uranio verso la Francia, ha riferito il servizio stampa del presidente Tokayev. La Francia dipende ora in larga misura dall'uranio arricchito proveniente dalla Russia; l'anno scorso Electricite de France ne ha acquistato 153 tonnellate dalla Russia. https://t.me/rian_ru/220184
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СВЕЖЕСТИ
✔️Президент Франции Макрон сегодня прибыл в столицу Казахстана
В Астане Макрона встретил премьер-министр Казахстана Алихан Смаилов.
Ключевой целью визита Макрона является уран.
Поездка происходит на фоне роста геополитической напряженности в отношениях…
В Астане Макрона встретил премьер-министр Казахстана Алихан Смаилов.
Ключевой целью визита Макрона является уран.
Поездка происходит на фоне роста геополитической напряженности в отношениях…
Forwarded from The General
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WARNING: A giant lemon company made a deal with Bill Gates' toxic ApeeI to turn lemons into bio weapons.
@GeneralMCNews
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Forwarded from Giubbe Rosse
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🇮🇱 GERUSALEMME. L'INCREDIBILE VIOLENZA CONTRO I RABBINI ULTRAORTODOSSI CHE SI OPPONGONO ALLA GUERRA
Traduzione integrale del tweet dell'account "Torah Judaism" su X:
"Oggi, durante un raid della polizia per rimuovere le bandiere palestinesi nel quartiere ebraico antisionista Mea Shearim a Gerusalemme, i poliziotti israeliani sono stati ripresi mentre attaccavano i residenti e li buttavano a terra sulla strada, colpendoli e prendendoli a pugni in faccia.
La violenza della polizia contro gli ebrei ultraortodossi continua costantemente, i sionisti attaccano costantemente gli ebrei, tutto questo deve finire.
L’unico crimine di questi ebrei è quello di stare dalla parte del popolo palestinese e di essere contro il sionismo."
https://twitter.com/TorahJudaism/status/1719741630763159672
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"Oggi, durante un raid della polizia per rimuovere le bandiere palestinesi nel quartiere ebraico antisionista Mea Shearim a Gerusalemme, i poliziotti israeliani sono stati ripresi mentre attaccavano i residenti e li buttavano a terra sulla strada, colpendoli e prendendoli a pugni in faccia.
La violenza della polizia contro gli ebrei ultraortodossi continua costantemente, i sionisti attaccano costantemente gli ebrei, tutto questo deve finire.
L’unico crimine di questi ebrei è quello di stare dalla parte del popolo palestinese e di essere contro il sionismo."
https://twitter.com/TorahJudaism/status/1719741630763159672
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Forwarded from Giubbe Rosse
🔴 UNA GUERRA CHE PUÓ RISERVARE SORPRESE
Che gli eserciti in guerra facciano disinformazione è ormai senso comune.
E una delle prime cose da mistificare, ovviamente, è il numero dei propri caduti; basti pensare all'esercito ucraino...
Oggi l'IDF - l'esercito israeliano - è passato, nel giro di poche ore, dall'ammettere 9 morti (più i feriti) a riconoscerne 15. Solo oggi, solo a Gaza.
Ne ha ammessi oltre 320 nei primi due/tre giorni dell'operazione al-Aqsa Flood, soprattutto perché serviva un numero significativo che facesse da pretesto per la mattanza.
Al nord, Hezbollah dichiara di averne uccisi e feriti oltre 100.
E siamo solo all'inizio di quella che lo stesso Israele riconosce essere qualcosa che richiederà mesi.
Anche se tutto continuasse così (senza nessun intervento 'esterno'), è evidente che Tsahal ne uscirà con le ossa rotte; anche se vince.
Ovviamente non conosciamo i piani tattici né dell'una né dell'altra parte. Però sembrerebbe che gli israeliani si stiano cacciando nei guai da soli.
Le direttrici con cui stanno penetrando a Gaza infatti, delineano chiaramente quale è il disegno: separare la parte meridionale della Striscia (a sud di Wadi Gaza) da quella settentrionale, confinare a sud quanta più popolazione possibile, e scendendo da nord schiacciare le forze della resistenza (che ritengono concentrate a Gaza City), e quindi 'ripulire' l'area. Obiettivo: annettersi la parte nord, magari radendo al suolo la città e farne una zona-cuscinetto, lasciando ai sopravvissuti la parte compresa tra Wadi Gaza e l’Egitto.
I punti deboli di questo disegno, sul piano militare, sono:
- presumere che i combattenti palestinesi siano concentrati a Gaza City, senza possibilità di spostarsi (nonostante 500 km di tunnel sotterranei)
- credere di avere tempo e modo per il repulisti a nord, senza che nessuno li fermi e senza pagare un prezzo tanto elevato da mettere a rischio la capacità di difesa (un animale ferito attira i predatori)
- non prevedere un mega-calderone al centro della Striscia.
Quest'ultimo punto, in particolare, è il più delicato. Quello che stanno facendo adesso le forze dell'IDF è penetrare da est, prendendo il controllo dell’autostrada Salah ed-Din (che va da nord a sud), per poi spingersi avanti, sino all'altra autostrada nord-sud, quella costiera, completando il taglio. L'interruzione delle vie di comunicazione di superficie è però un problema per i civili, che avranno difficoltà a fuggire dagli scontri (ed i cui movimenti potrebbero creare problemi proprio all’IDF), ma di certo non avrà grande peso sui combattenti della resistenza, che non si spostano sulle strade. In più, le truppe israeliane si verranno a trovare esposte al fuoco da entrambe i lati, da nord e da sud, col rischio che i collegamenti logistici (che passano da un unico punto, ad est) possano addirittura essere interrotti, lasciando isolati interi reparti, chiusi tra due aree ostili ed il mare ad ovest.
A tutto ciò va aggiunto un ulteriore problema (già visto in Ucraina), ovvero il fattore consumo. Anche se gli USA hanno messo in moto un gigantesco ponte aereo per rifornire Tel Aviv, già adesso Israele accusa una carenza di munizioni per il suo sistema anti-missile Iron Dome, trovandosi costretta a difendere solo gli obiettivi importanti. La tattica di saturare questi sistemi, già usata dai russi nel conflitto ucraino, punta proprio all'esaurimento delle scorte. È chiaro che quanto stanno facendo gli Houti dallo Yemen ha lo stesso scopo, e se dovessero cominciare anche dal Libano, la questione si farebbe significativa.
Considerato che i combattenti a Gaza sono almeno il doppio degli uomini di Tsahal (40/50.000 vs 20.000), non si può nemmeno escludere che possano colpire alle spalle delle due divisioni attualmente impegnate dall'IDF.
È chiaramente troppo presto per previsioni di qualsiasi genere, ma l'ipotesi che l'IDF sia caduta in trappola, come è successo alla NATO in Ucraina, non è poi così peregrina. E magari anche loro, come i pifferi di montagna, partirono per suonare e furono suonati...
Che gli eserciti in guerra facciano disinformazione è ormai senso comune.
E una delle prime cose da mistificare, ovviamente, è il numero dei propri caduti; basti pensare all'esercito ucraino...
Oggi l'IDF - l'esercito israeliano - è passato, nel giro di poche ore, dall'ammettere 9 morti (più i feriti) a riconoscerne 15. Solo oggi, solo a Gaza.
Ne ha ammessi oltre 320 nei primi due/tre giorni dell'operazione al-Aqsa Flood, soprattutto perché serviva un numero significativo che facesse da pretesto per la mattanza.
Al nord, Hezbollah dichiara di averne uccisi e feriti oltre 100.
E siamo solo all'inizio di quella che lo stesso Israele riconosce essere qualcosa che richiederà mesi.
Anche se tutto continuasse così (senza nessun intervento 'esterno'), è evidente che Tsahal ne uscirà con le ossa rotte; anche se vince.
Ovviamente non conosciamo i piani tattici né dell'una né dell'altra parte. Però sembrerebbe che gli israeliani si stiano cacciando nei guai da soli.
Le direttrici con cui stanno penetrando a Gaza infatti, delineano chiaramente quale è il disegno: separare la parte meridionale della Striscia (a sud di Wadi Gaza) da quella settentrionale, confinare a sud quanta più popolazione possibile, e scendendo da nord schiacciare le forze della resistenza (che ritengono concentrate a Gaza City), e quindi 'ripulire' l'area. Obiettivo: annettersi la parte nord, magari radendo al suolo la città e farne una zona-cuscinetto, lasciando ai sopravvissuti la parte compresa tra Wadi Gaza e l’Egitto.
I punti deboli di questo disegno, sul piano militare, sono:
- presumere che i combattenti palestinesi siano concentrati a Gaza City, senza possibilità di spostarsi (nonostante 500 km di tunnel sotterranei)
- credere di avere tempo e modo per il repulisti a nord, senza che nessuno li fermi e senza pagare un prezzo tanto elevato da mettere a rischio la capacità di difesa (un animale ferito attira i predatori)
- non prevedere un mega-calderone al centro della Striscia.
Quest'ultimo punto, in particolare, è il più delicato. Quello che stanno facendo adesso le forze dell'IDF è penetrare da est, prendendo il controllo dell’autostrada Salah ed-Din (che va da nord a sud), per poi spingersi avanti, sino all'altra autostrada nord-sud, quella costiera, completando il taglio. L'interruzione delle vie di comunicazione di superficie è però un problema per i civili, che avranno difficoltà a fuggire dagli scontri (ed i cui movimenti potrebbero creare problemi proprio all’IDF), ma di certo non avrà grande peso sui combattenti della resistenza, che non si spostano sulle strade. In più, le truppe israeliane si verranno a trovare esposte al fuoco da entrambe i lati, da nord e da sud, col rischio che i collegamenti logistici (che passano da un unico punto, ad est) possano addirittura essere interrotti, lasciando isolati interi reparti, chiusi tra due aree ostili ed il mare ad ovest.
A tutto ciò va aggiunto un ulteriore problema (già visto in Ucraina), ovvero il fattore consumo. Anche se gli USA hanno messo in moto un gigantesco ponte aereo per rifornire Tel Aviv, già adesso Israele accusa una carenza di munizioni per il suo sistema anti-missile Iron Dome, trovandosi costretta a difendere solo gli obiettivi importanti. La tattica di saturare questi sistemi, già usata dai russi nel conflitto ucraino, punta proprio all'esaurimento delle scorte. È chiaro che quanto stanno facendo gli Houti dallo Yemen ha lo stesso scopo, e se dovessero cominciare anche dal Libano, la questione si farebbe significativa.
Considerato che i combattenti a Gaza sono almeno il doppio degli uomini di Tsahal (40/50.000 vs 20.000), non si può nemmeno escludere che possano colpire alle spalle delle due divisioni attualmente impegnate dall'IDF.
È chiaramente troppo presto per previsioni di qualsiasi genere, ma l'ipotesi che l'IDF sia caduta in trappola, come è successo alla NATO in Ucraina, non è poi così peregrina. E magari anche loro, come i pifferi di montagna, partirono per suonare e furono suonati...
Forwarded from Target (Enrico Tomaselli)
Considerato che le organizzazioni combattenti a Gaza hanno almeno il doppio degli uomini impiegati da Tsahal (40/50.000 vs 20.000), non si può nemmeno escludere che possano tornare a colpire alle spalle delle due divisioni attualmente impegnate dall'IDF.
È chiaramente troppo presto per fare previsioni, di qualsiasi genere, ma l'ipotesi che l'IDF sia caduta in un trappolone, come è successo alla NATO in Ucraina, non è poi così peregrina. E magari anche loro, come i pifferi di montagna, partirono per suonare e furono suonati...
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È chiaramente troppo presto per fare previsioni, di qualsiasi genere, ma l'ipotesi che l'IDF sia caduta in un trappolone, come è successo alla NATO in Ucraina, non è poi così peregrina. E magari anche loro, come i pifferi di montagna, partirono per suonare e furono suonati...
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