Forwarded from ilFACCOquotidiano (Leonardo Evaso Facco)
dal dr. MILANI.
Cari concittadini,
sono un’insegnante precaria della provincia x di Rimini che ha deciso di non rimanere in silenzio di fronte ad un episodio, a dir poco indegno di un paese democratico (che l’Italia non è più), nel quale sono stata coinvolta sabato pomeriggio.
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è stato invitato a presentare il suo nuovo libro a Rimini nel pomeriggio di sabato 28 agosto, alla presenza di altre personalità del PD della provincia riminese, in primis il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e il candidato sindaco alle prossime elezioni, Jamil Sadegholvaad.
Dopo aver discusso con altri docenti riminesi che come me hanno una posizione dubbiosa sul vaccino, preoccupati per la gravissima discriminazione a cui siamo stati sottoposti con l’introduzione del Green pass, siamo riusciti ad ottenere la possibilità di incontrare di persona il presidente, poco prima dell’inizio della conferenza, *per sottoporgli la nostra richiesta di rendere i tamponi salivari legittimi e validi per il rilascio del Green pass (in quanto meno invasivi rispetto a quelli naso-faringei, ma attualmente non validi per ottenere il lasciapassare).*
Ecco il resoconto dei fatti. Sabato pomeriggio attorno alle 18:45 il presidente Bonaccini è arrivato nel luogo della conferenza e, come da accordi, si è diretto verso noi docenti che lo stavamo aspettando. Non ci è stato concesso nemmeno il tempo di presentarci che lui, con toni violenti ed inquisitori, ci ha chiesto ad alta voce: “Siete vaccinate?”. Per un attimo siamo rimaste ammutolite, con gli occhi sgranati, ma lui ha subito rinnovato la domanda, quasi urlando, con un fare sempre più intimidatorio: “Siete vaccinate???”. Nei suoi occhi e nella sua voce vibravano un disprezzo e una rabbia tangibili. Ha proseguito sbraitando dinanzi ai nostri volti esterrefatti: “Io con i non-vaccinati non parlo! Non mi portate i non-vaccinati!”.
Ci siamo sentite come dei vermi che avrebbe schiacciato volentieri se solo avesse potuto. Purtroppo le mie parole non riusciranno mai a rendere la durezza e l’aggresività di quei toni e il carattere violento, quasi irreale, di quella scena. Mentre Bonaccini ci esortava a “toglierci dal cazzo” (sic!), si è intromesso anche il sindaco Gnassi che, con le stesse maniere galanti del suo compagno e collega, mi ha spintonato e ha intimato perentoriamente a me e alle mie colleghe di andarcene subito. Trovandomi faccia a faccia con il sindaco (che ho contribuito a far eleggere per ben due mandati e che fino a qualche tempo fa stimavo per l’impegno e la dedizione profusi per migliorare e valorizzare la nostra città), mentre mi cacciava come una reietta senza neanche avermi dato la possibilità di parlare, gli ho detto che mia madre era un’ex alunna di sua madre, una straordinaria insegnante di lettere che mia madre ha amato per i suoi ideali di uguaglianza e giustizia, che sapeva trasmettere ai suoi studenti; la sua risposta è stata: “Non me ne frega un cazzo di chi sei figlia! Toglietevi dai coglioni!”.
Sapere la mia identità interessava molto invece a qualcun altro poco distante. Infatti, mentre mi allontanavo in uno stato di forte agitazione e smarrimento, due uomini mi hanno seguito: erano due agenti della Digos, in borghese, che mi hanno chiesto i documenti e li hanno fotografati.
Mi chiedo come dei politici possano aver tanto smarrito il senso della loro missione al punto da negare aprioristicamente il dialogo a chi non la pensi come loro, sostituendolo con aggressioni verbali, turpiloquio e spintoni. La storica lotta della sinistra per i diritti di tutti dove si è smarrita? Meschino ed ipocrita riempirsi la bocca di belle parole quando si tratta di donne afghane, migranti e lgbt (gruppi sociali che hanno il sacrosanto ed inalienabile diritto, come tutti gli esseri umani e tutte le altre specie viventi, ad una vita dignitosa e felice) e poi non dire una parola in favore dei propri concittadini così brutalmente discriminati, ma anzi fomentare il clima d’odio contro di essi. Mala tempora currunt: sed peiora parantur?
Rimini, 30/08/2021
Cari concittadini,
sono un’insegnante precaria della provincia x di Rimini che ha deciso di non rimanere in silenzio di fronte ad un episodio, a dir poco indegno di un paese democratico (che l’Italia non è più), nel quale sono stata coinvolta sabato pomeriggio.
Il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è stato invitato a presentare il suo nuovo libro a Rimini nel pomeriggio di sabato 28 agosto, alla presenza di altre personalità del PD della provincia riminese, in primis il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e il candidato sindaco alle prossime elezioni, Jamil Sadegholvaad.
Dopo aver discusso con altri docenti riminesi che come me hanno una posizione dubbiosa sul vaccino, preoccupati per la gravissima discriminazione a cui siamo stati sottoposti con l’introduzione del Green pass, siamo riusciti ad ottenere la possibilità di incontrare di persona il presidente, poco prima dell’inizio della conferenza, *per sottoporgli la nostra richiesta di rendere i tamponi salivari legittimi e validi per il rilascio del Green pass (in quanto meno invasivi rispetto a quelli naso-faringei, ma attualmente non validi per ottenere il lasciapassare).*
Ecco il resoconto dei fatti. Sabato pomeriggio attorno alle 18:45 il presidente Bonaccini è arrivato nel luogo della conferenza e, come da accordi, si è diretto verso noi docenti che lo stavamo aspettando. Non ci è stato concesso nemmeno il tempo di presentarci che lui, con toni violenti ed inquisitori, ci ha chiesto ad alta voce: “Siete vaccinate?”. Per un attimo siamo rimaste ammutolite, con gli occhi sgranati, ma lui ha subito rinnovato la domanda, quasi urlando, con un fare sempre più intimidatorio: “Siete vaccinate???”. Nei suoi occhi e nella sua voce vibravano un disprezzo e una rabbia tangibili. Ha proseguito sbraitando dinanzi ai nostri volti esterrefatti: “Io con i non-vaccinati non parlo! Non mi portate i non-vaccinati!”.
Ci siamo sentite come dei vermi che avrebbe schiacciato volentieri se solo avesse potuto. Purtroppo le mie parole non riusciranno mai a rendere la durezza e l’aggresività di quei toni e il carattere violento, quasi irreale, di quella scena. Mentre Bonaccini ci esortava a “toglierci dal cazzo” (sic!), si è intromesso anche il sindaco Gnassi che, con le stesse maniere galanti del suo compagno e collega, mi ha spintonato e ha intimato perentoriamente a me e alle mie colleghe di andarcene subito. Trovandomi faccia a faccia con il sindaco (che ho contribuito a far eleggere per ben due mandati e che fino a qualche tempo fa stimavo per l’impegno e la dedizione profusi per migliorare e valorizzare la nostra città), mentre mi cacciava come una reietta senza neanche avermi dato la possibilità di parlare, gli ho detto che mia madre era un’ex alunna di sua madre, una straordinaria insegnante di lettere che mia madre ha amato per i suoi ideali di uguaglianza e giustizia, che sapeva trasmettere ai suoi studenti; la sua risposta è stata: “Non me ne frega un cazzo di chi sei figlia! Toglietevi dai coglioni!”.
Sapere la mia identità interessava molto invece a qualcun altro poco distante. Infatti, mentre mi allontanavo in uno stato di forte agitazione e smarrimento, due uomini mi hanno seguito: erano due agenti della Digos, in borghese, che mi hanno chiesto i documenti e li hanno fotografati.
Mi chiedo come dei politici possano aver tanto smarrito il senso della loro missione al punto da negare aprioristicamente il dialogo a chi non la pensi come loro, sostituendolo con aggressioni verbali, turpiloquio e spintoni. La storica lotta della sinistra per i diritti di tutti dove si è smarrita? Meschino ed ipocrita riempirsi la bocca di belle parole quando si tratta di donne afghane, migranti e lgbt (gruppi sociali che hanno il sacrosanto ed inalienabile diritto, come tutti gli esseri umani e tutte le altre specie viventi, ad una vita dignitosa e felice) e poi non dire una parola in favore dei propri concittadini così brutalmente discriminati, ma anzi fomentare il clima d’odio contro di essi. Mala tempora currunt: sed peiora parantur?
Rimini, 30/08/2021
Domanda: se in terapia intensiva ed a morire sono solo i non vaccinati, perché tutti devono farsi la terza dose?
Forwarded from Giubbe Rosse
VATTIMO SI UNISCE AD AGAMBEN/CACCIARI: NO AL VACCINO OBBLIGATORIO, È SBAGLIATO
Il professor Gianni Vattimo, il filosofo profeta del pensiero debole, torna a ribadire il concetto già espresso con Massimo Cacciari e Giorgio Agamben sul green pass: l'obbligo di vaccino anti-Covid è sbagliato. Di più, incostituzionale. E chi vi si oppone sta portando avanti "una lotta civile importante". Il filosofo è tornato a parlare con un'intervista al Corriere della sera all'indomani delle manifestazioni No Vax andate deserte in tutta Italia in occasione dell'estensione dell'obbligo di green pass su treni, aerei e mezzi di trasporto a lunga percorrenza. (Fonte: Il Tempo)
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Il professor Gianni Vattimo, il filosofo profeta del pensiero debole, torna a ribadire il concetto già espresso con Massimo Cacciari e Giorgio Agamben sul green pass: l'obbligo di vaccino anti-Covid è sbagliato. Di più, incostituzionale. E chi vi si oppone sta portando avanti "una lotta civile importante". Il filosofo è tornato a parlare con un'intervista al Corriere della sera all'indomani delle manifestazioni No Vax andate deserte in tutta Italia in occasione dell'estensione dell'obbligo di green pass su treni, aerei e mezzi di trasporto a lunga percorrenza. (Fonte: Il Tempo)
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www.iltempo.it
No vax, il pensiero forte di Gianni Vattimo: no al vaccino obbligatorio. Non si può ordinare un tso per tutti
Il professor Gianni Vattimo, il filosofo profeta del pensiero debole, torna a ribadire il concetto già espresso con Massimo Cacciari e Giorgio ...
Forwarded from Giubbe Rosse
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Secondo Noam Chomsky, i "non vaccinati devono essere incoraggiati ad autoisolarsi". Per quanto questa proposta vada nella direzione, da noi ormai giudicata irreversibile, del decoupling sociale, è triste constatare come ancora una volta l'"anarchico anti-autoritario" Chomsky si schieri dalla parte del potere costituito. Chomsky è il prototipo del libertario pronto a combattere sempre, salvo quando ci sarebbe davvero bisogno del suo impegno e del suo coinvolgimento diretto. A suo modo, anche questa è la conferma della sua sostanziale inutilità intellettuale e politica.
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Forwarded from Francesca Totolo (Unico canale)
Luca Richeldi, componente del Comitato tecnico scientifico, ha intrattenuto rapporti economici con sei case farmaceutiche. Ciò gli ha permesso di guadagnare quasi 115mila euro, nel periodo compreso tra il 2017 e il 2020.
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https://www.ilprimatonazionale.it/primo-piano/codici-trasparenza-abbiamo-fatto-conti-tasca-esperti-televisivi-vaccini-205746/
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Forwarded from ilFACCOquotidiano (Leonardo Evaso Facco)
Respinto l’appello del Miur, il dirigente scolastico non ha il potere di sospendere i docenti
E’ stato respinto dalla Corte d’Appello il ricorso del MIUR circa la possibilità che il dirigente scolastico provveda a sospendere un docente. In questo senso, la Corte d’Appello ha deciso di confermare la decisione di primo grado secondo cui risultava illegittima (annullandola di conseguenza) la sanzione disciplinare della sospensione dall’insegnamento per tre giorni comminata nei confronti di un docente. La corte d’appello ha riconosciuto come incompetente il dirigente scolastico a provvedere a tali sanzioni, che spettano invece all’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari)[...]
https://www.miuristruzione.com/2021/09/02/green-pass-scuola-la-cassazione-da-torto-al-miur-sulla-sospensioni-docenti/
E’ stato respinto dalla Corte d’Appello il ricorso del MIUR circa la possibilità che il dirigente scolastico provveda a sospendere un docente. In questo senso, la Corte d’Appello ha deciso di confermare la decisione di primo grado secondo cui risultava illegittima (annullandola di conseguenza) la sanzione disciplinare della sospensione dall’insegnamento per tre giorni comminata nei confronti di un docente. La corte d’appello ha riconosciuto come incompetente il dirigente scolastico a provvedere a tali sanzioni, che spettano invece all’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari)[...]
https://www.miuristruzione.com/2021/09/02/green-pass-scuola-la-cassazione-da-torto-al-miur-sulla-sospensioni-docenti/
Miur Istruzione
Green pass scuola: la cassazione dà torto al Miur sulla sospensioni docenti
Il tema della sospensione dei docenti sprovvisti del Green Pass scuola è particolarmente delicato. Si stanno già verificando i primi casi di insegnanti respinti perchè non in possesso della carta verde, con i presidi costretti