Altaforte Edizioni
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"Sovranismo" equivale a "isolamento"?

Eppure ci sono Nazioni al di fuori dell’UE che, sovrane e sovraniste, continuano ad avere un posto di rilievo nell’economia e nella politica internazionale. Per essere protagonisti del mondo globale non è necessario rinunciare alla propria sovranità.

Simone Di Stefano ne parla nel libro-intervista “Una Nazione. Simone Di Stefano accusa l'Unione Europea” di Valerio Benedetti 📖🇮🇹
Per Timmermans, primo vicepresidente della Commissione europea, il sovranismo è una sbornia da cui ci risveglieremo con un “gran mal di testa” e, insieme al nazionalismo, contribuirà solo ad isolare le nazioni.

È davvero così? Che dire allora di paesi come Giappone che, di certo, non sono né falliti né isolati?

Simone Di Stefano, uno dei leader che più incarnano il sovranismo in Italia, risponde a questa domanda nel libro-intervista “Una Nazione. Simone Di Stefano accusa l'Unione Europea” di Valerio Benedetti 📖🇮🇹
L’Unione Europea ha portato 75 anni di pace o almeno questo è quando ci dice la vulgata europeista.

Intorno a noi però sono scoppiati diversi conflitti in cui siamo stati, a diversi livelli, coinvolti come quelli nei Balcani o nei paesi del Nord Africa dove, come sottolinea anche Simone di Stefano nel libro "Una Nazione”, proprio per la “gabbia” dell’UE non siamo stati in grado di difendere i nostri interessi nazionali. 📖🇮🇹
La sovranità sembra dover spettare a chiunque – al mercato, all’Unione europea, alla Nato, all’Onu – tranne che al popolo e allo Stato italiano.

Questo l’attacco di Simone Di Stefano che, nel libro-intervista "Una Nazione”, traccia però anche le linee per una vera alternativa alla gabbia dell’UE e dell’euro. 📖🇮🇹
Ne siamo così sicuri?

Non lo è Simone Di Stefano che, nel libro-intervista "Una Nazione", mette in evidenza le criticità di un percorso politico non sovranista,
paragonandolo invece alle possibilità che un’Italia al di fuori di UE e euro può effettivamente avere nel panorama internazionale.
📖🇮🇹
Dopo 40 anni, ancora nessuna risposta per le vittime della strage di Ustica.

Come Altaforte Edizioni abbiamo voluto ricordare la vicenda con l'analisi di Luigi di Stefano che, da oltre vent'anni, cerca di dare giustizia ai loro malgrado protagonisti di una vicenda insabbiata molte, troppe volte.
Altaforte Edizioni presenta:

📖🔥 "TEATRINO AFRICANO. RACCONTI ATTORNO AL FUOCO DI BIVACCO." 🔥📖

Il filone hollywoodiano straripa di storie di un’Africa che non esiste più o, forse, non è mai esistita. Agli occhi di un Occidente ingenuo, ancora innamorato dell’idea del buon selvaggio incorrotto e incorruttibile, il continente africano continua ad essere una terra di romantiche avventure e anime candide sullo sfondo di un paradiso naturale.

Ma è davvero così?
Giancarlo Coccia ci mostra un’altra Africa, quella cruda, violenta, impenetrabile anche a chi, innamorato non corrisposto, a questa terra ha dedicato tutta la sua vita.

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📖🔥"Teatrino africano. Racconti attorno al fuoco di un bivacco" di Giancarlo Coccia è il nuovo libro in uscita per Altaforte Edizioni 📖🔥


Un'Africa dilaniata dalle guerre civili e dalle lotte per il potere. Decine di sentieri e di vite che si intrecciano, unite da quell'amore non corrisposto per il continente nero.


Ecco il Teatrino Africano di Giancarlo Coccia che, reporter di guerra, mette in scena una visione disincantata, cruda ma pur sempre affascinante dell'Africa che ha vissuto e vive tutt'ora.

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"La guerra terminò soltanto nel 1992, anche se le schermaglie tra le diverse tribù locali – Mandau, Makone, Masciangani, Magnambane e Macua, per menzionare una parte dei diciassette gruppi etnici che formano il Mozambico – continuarono. Fu soltanto nel 1994, dopo diciannove anni di «ingressi» clandestini in Mozambico, che misi piede legalmente nell’ex colonia portoghese."


Inizia così una delle tante avventure di Giancarlo Coccia che, inviato di guerra, attraversa i sentieri intrisi di sangue di un'Africa spesso non raccontata ma che ci mostra, come su un palcoscenico, nelle pagine de "Teatrino Africano" in uscita per Altaforte Edizioni.

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Pillole di letteratura per sopravvivere al mondo moderno
Capitolo 24 – Ennio Morricone
Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori.
Questa l’Italia che amava Ennio Morricone e che ha voluto incarnare con le note delle sue colonne sonore.
Lo amava, questo Paese troppo spesso dimentico di se stesso, lo amava incondizionatamente per la storia del nostro Risorgimento, per la sua eredità nazionale, per il suo valore eroico e simbolico.
Il suo sogno era reinterpretare l’Inno di Mameli che racchiudeva nelle parole, nella storia, nelle immagini che evocava tutta la potenza, vera, reale, concreta, di un popolo che ha sempre saputo orientare e dominare i destini del mondo. Che ha sempre saputo, anche nei momenti più bui, ri-sorgere più forte a nuova vita.
Continua a leggere l'articolo!
https://altafortedizioni.it/cartastraccia-ennio-morricone/
A volte non basta scrivere di un fatto o un avvenimento. Servono notizie, notizie "vere" a qualunque costo ed è così che Giancarlo Coccia, autore de Teatrino Africano, vive il suo essere un inviato di guerra nei conflitti che devastano il continente africano.

"Alla ricerca di notizie «vere» ero arrivato la notte precedente e ancora una volta «dal cielo» – come aveva detto Adriano Bomba – attaccato a un paracadute, metodo innovativo, più semplice e certamente per me più sicuro. Ero atterrato nella savana, poco dopo la mezzanotte, in uno spiazzo il cui perimetro era stato segnalato con fuochi di erba secca, appena visibili e solo dall’alto, così da permettermi di manovrare l’ombrellone verso la LZ, la zona di atterraggio."

Leggi di più nel nuovo libro di Altaforte Edizioni:
"TEATRINO AFRICANO. Racconti attorno al fuoco di bivacco"

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Definitivamente cancellata la pagina della nostra casa editrice.
Troppo scomodi, evidentemente, gli argomenti trattati. Troppo scomodi per chi, guardiano del pensiero unico, non accetta che si devi da tutto ciò che è conforme e omologato.
Quindi meglio censurare ogni voce di dissenso e questo è quanto è successo ad Altaforte Edizioni.
La motivazione ufficiale? "I contenuti incitano all'odio". Niente di più falso e di più ridicolo.
Rivendichiamo il nostro essere una casa editrice sovranista e non conforme. Contro ogni censura, contro ogni bavaglio.
Come Altaforte Edizioni lavoriamo ogni giorno per dare vita alle idee indistruttibili che danno ossigeno alle esistenze di ognuno di noi. La nostra battaglia contro la censura non è fatta per moda o per vanagloria, ma per sventolare una bandiera che profuma di libertà.
⚠️ Esce oggi il nuovo libro di Altaforte Edizioni:
"Teatrino Africano. Racconti attorno al fuoco di bivacco" di Giancarlo Coccia 📖

Inviato e reporter di guerra, Coccia conosce fin troppo bene quel continente crudo, violento, a tratti impenetrabile dove, come su un palcoscenico, si muovono, attori loro malgrado, Kuki Gallmann, di Robert Ruak, Almerigo Grilz o, ancora, Matzangainisse, i servizi segreti stranieri e tanti altri.

Tante storie, un unico filo rosso a legarle: quello dell’Africa mai raccontata che non lascia spazio ad anime candide e tenere avventure ma che colpisce come un pugno in pieno stomaco anche chi, da innamorato, ne ha fatto luogo e missione di vita.
Un'Africa intrisa del sangue delle guerre civili, decisamente diversa da quella romanzata e romantica di cui straripa il filone hollywoodiano.

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Dilaniata da guerre civili e lotte per il potere, l’Africa è stata ed è da sempre teatro di rapimenti di occidentali, spesso volontari o missionari, nella speranza di ricchi riscatti che possano finanziare le lotte di ribelli, estremisti o oppositori.
Giancarlo Coccia lo racconta in uno degli episodi che da inviato di guerra ha vissuto.

"Afonso Dhlakama, il presidente, comandante in capo della guerriglia, aveva accolto Bomba che, oltre il cirillico, sapeva anche scrivere in portoghese, affidandogli l’incarico di addetto stampa del movimento. Ora, nel mezzo della foresta, in territorio off limits, proibito alle forze governative perché interamente controllato dai partigiani della Renamo, lo stavo intervistando. Volevo sapere di più su quello di cui nessuno voleva parlare: la sorte di due religiose italiane, «rapite dai bandidos armados» com’erano stati definiti i ribelli anti governativi."

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"Lo scoppio e la sbuffata di fumo nero mi riportarono alla realtà. «È un’imboscata» urlai tra me e me mentre automaticamente mi gettavo per terra rotolando sul lato sinistro alla ricerca di un rifugio, un’ombra dietro alla quale appiattirmi il più possibile. Passò un tempo interminabile, anche se forse erano solo dieci secondi, prima che sentissi i lamenti del maggiore Applegreen il cui polpaccio, mozzato dalla mina antiuomo sulla quale aveva posato il piede destro, era stato scagliato a una trentina di metri."

Ecco l’Africa, quella vera, fatta di violenza, di guerre civili, di mine antiuomo che non lasciano scampo. Giancarlo Coccia lo sa bene e ce lo racconta in "Teatrino Africano", il nuovo libro di Altaforte Edizioni.

Ora disponibile online e nelle librerie!⬇️
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Criminale, ignorante, analfabeta. Da dimenticare, cancellare, censurare (come accade per la copertina, unico mezzo per aggirare la follia iconoclasta dei democratici social network)
Eppure, scrive Didier Musiedlak, «è impossibile sostenere la pretesa deficienza culturale di colui che guidò l'Italia fascista».

Allora eccolo, il Mussolini filosofo di Adriano Scianca che, senza mezzi termini, lancia nel campo di battaglia della storia una nuova sfida: quella dell'analisi, senza bigottismi e ipocrisie, del rapporto tra il futuro duce e la filosofia.

"Mussolini e la filosofia", il primo libro della nuova collana "La Bussola" di Altaforte Edizioni, per orientarci quando scompaiono tutti gli altri punti di riferimento 📖

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Usate questo mese per rilassarvi perché a settembre la temperatura si scalderà ulteriormente.

Con Altaforte Edizioni, il nuovo libro di Adriano Scianca su uno degli uomini più amati e odiati di sempre: "Mussolini e la filosofia".

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