[Con il Generale Figiuolo, vaccini per tutti manu militari]
Via Domenico Arcuri (silurato da Draghi), dentro il Generale dell’Esercito Francesco Paolo Figliuolo. Ma come: un militare (per di più dentro ai servizi di sicurezza fino al collo) nel ruolo di Commissario per l’emergenza Covid? Ovvio. Per molteplici motivi qui a seguire divisi in tre punti.
Punto primo
Viviamo da un anno in una sorta di regime terapeutico militare che si fa spazio attraverso concetti, termini ed azioni militari (Lockdown, coprifuoco, zone colorate, tracciamento, assembramento, solo per citarne alcune), sono di fatto espressioni ed azioni militari. Azioni e restrizioni che stiamo vivendo sulla nostra pelle ogni santo giorno. Incalcolabili i danni psicologici, idem quelli alla salute fisica di ognuno di noi. Obiettivo, renderci docili ed obbedienti, sempre pronti ad accettare il livello successivo di restrizioni e privazioni delle libertà personali. I media restano il braccio armato di questo nuovo regime mascherato da buon padre di famiglia che agisce (a loro dire) per il bene della nostra salute. Tappati in casa, distanziati, sempre più vittime di depressione, ansia, di un processo di spersonalizzazione nel bel mezzo di un cambiamento antropologico senza precedenti dove è in pericolo la natura stessa dell’essere umano: ovvero, l’essere un animale sociale. Sale il livello di stress, siamo sempre più malati, crollano le difese immunitarie, dunque, come detto, docili e facilmente controllabili. L’ultimo rapporto dei servizi segreti sulla sicurezza nazionale parla di “nessun pericolo da parte della popolazione, nessun allarme rivolte”.
Punto secondo
Il primo punto del programma dell’esecutivo Draghi è la vaccinazione di massa entro pochi mesi. Per arrivare al rapido obiettivo di tale vaccinazione di massa “manu militari”, il Governo utilizzerà zone rosse ad hoc, hangar, caserme, Protezione civile e i militari per velocizzare le inoculazioni. Si passerà dal chiamarci al prenderci per il braccio, ovvero “manu militari”, con il pieno assenso della magistratura, con il silenzio del Capo dello Stato e della politica, tutta.
Punto terzo
Figliuolo e i servizi segreti lavoreranno per insabbiare il più possibile gli sporchi affari di stato e personali compiuti (grazie ai poteri speciali concessi dallo stato di emergenza emanato dal Governo) da Arcuri. C’è da salvare la faccia dello stato e del Governo, non quella di Arcuri, che qualcosa (forse) pagherà.
(Davide Zedda)
Per donazioni (IT36Z0306904858071583350141 Intesa San Paolo, Davide Zedda, causale donazione)
Oppure usa PayPal (sostienidavidezedda@gmail.com)
Via Domenico Arcuri (silurato da Draghi), dentro il Generale dell’Esercito Francesco Paolo Figliuolo. Ma come: un militare (per di più dentro ai servizi di sicurezza fino al collo) nel ruolo di Commissario per l’emergenza Covid? Ovvio. Per molteplici motivi qui a seguire divisi in tre punti.
Punto primo
Viviamo da un anno in una sorta di regime terapeutico militare che si fa spazio attraverso concetti, termini ed azioni militari (Lockdown, coprifuoco, zone colorate, tracciamento, assembramento, solo per citarne alcune), sono di fatto espressioni ed azioni militari. Azioni e restrizioni che stiamo vivendo sulla nostra pelle ogni santo giorno. Incalcolabili i danni psicologici, idem quelli alla salute fisica di ognuno di noi. Obiettivo, renderci docili ed obbedienti, sempre pronti ad accettare il livello successivo di restrizioni e privazioni delle libertà personali. I media restano il braccio armato di questo nuovo regime mascherato da buon padre di famiglia che agisce (a loro dire) per il bene della nostra salute. Tappati in casa, distanziati, sempre più vittime di depressione, ansia, di un processo di spersonalizzazione nel bel mezzo di un cambiamento antropologico senza precedenti dove è in pericolo la natura stessa dell’essere umano: ovvero, l’essere un animale sociale. Sale il livello di stress, siamo sempre più malati, crollano le difese immunitarie, dunque, come detto, docili e facilmente controllabili. L’ultimo rapporto dei servizi segreti sulla sicurezza nazionale parla di “nessun pericolo da parte della popolazione, nessun allarme rivolte”.
Punto secondo
Il primo punto del programma dell’esecutivo Draghi è la vaccinazione di massa entro pochi mesi. Per arrivare al rapido obiettivo di tale vaccinazione di massa “manu militari”, il Governo utilizzerà zone rosse ad hoc, hangar, caserme, Protezione civile e i militari per velocizzare le inoculazioni. Si passerà dal chiamarci al prenderci per il braccio, ovvero “manu militari”, con il pieno assenso della magistratura, con il silenzio del Capo dello Stato e della politica, tutta.
Punto terzo
Figliuolo e i servizi segreti lavoreranno per insabbiare il più possibile gli sporchi affari di stato e personali compiuti (grazie ai poteri speciali concessi dallo stato di emergenza emanato dal Governo) da Arcuri. C’è da salvare la faccia dello stato e del Governo, non quella di Arcuri, che qualcosa (forse) pagherà.
(Davide Zedda)
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Forwarded from MikaYoutuber (Riccardo Corongiu)
[Napoli, insegnante muore pochi giorni dopo il vaccino Covid: parte la denuncia, aperta inchiesta]
Un'insegnante di inglese di 62 anni è morta a Napoli. Il decesso è avvenuto a pochi giorni dal vaccino anti Covid (Astrazeneca) e ora i suoi familiari vogliono appurare cosa sia accaduto. Annamaria Mantile, sabato scorso aveva ricevuto il vaccino Astrazeneca, come tanti altri insegnanti che in questo periodo si stanno sottoponendo alle vaccinazioni anti Covid.
La famiglia di Mantile ha presentato una denuncia alla compagnia carabinieri del Vomero. I militari come da prassi hanno disposto il sequestro della salma. Stando a quanto ricostruito finora, sabato scorso la donna si era recata regolarmente alla Mostra d'Oltremare per ricevere il vaccino Covid, e stava apparentemente bene. Nei giorni successivi ha invece iniziato a stare male, accusando in particolare nausea e forti dolori. Dopo un lavaggio, la situazione sembrava rientrare verso la normalità ed a stare bene.
Poi l'improvviso peggioramento: problemi respiratori ed arresto cardiaco che hanno portato al decesso della 62enne nelle scorse ore. Decesso che ha lasciato sgomenti familiari e amici: proprio i familiari hanno presentato denuncia ai carabinieri della compagnia Vomero, che hanno disposto il sequestro della salma e l'autopsia sul corpo della donna: fondamentale, quest'ultima, proprio per capire l'esatta causa del decesso.
P.S. Vi lascio il link alla mia inchiesta Podcast dal titolo [Il monito di AstraZeneca: ecco chi rischia la vita con il nostro vaccino]
Clicca qui per acoltare https://www.spreaker.com/user/7838664/il-monito-di-astrazeneca-ecco-chi-rischi_1
Un'insegnante di inglese di 62 anni è morta a Napoli. Il decesso è avvenuto a pochi giorni dal vaccino anti Covid (Astrazeneca) e ora i suoi familiari vogliono appurare cosa sia accaduto. Annamaria Mantile, sabato scorso aveva ricevuto il vaccino Astrazeneca, come tanti altri insegnanti che in questo periodo si stanno sottoponendo alle vaccinazioni anti Covid.
La famiglia di Mantile ha presentato una denuncia alla compagnia carabinieri del Vomero. I militari come da prassi hanno disposto il sequestro della salma. Stando a quanto ricostruito finora, sabato scorso la donna si era recata regolarmente alla Mostra d'Oltremare per ricevere il vaccino Covid, e stava apparentemente bene. Nei giorni successivi ha invece iniziato a stare male, accusando in particolare nausea e forti dolori. Dopo un lavaggio, la situazione sembrava rientrare verso la normalità ed a stare bene.
Poi l'improvviso peggioramento: problemi respiratori ed arresto cardiaco che hanno portato al decesso della 62enne nelle scorse ore. Decesso che ha lasciato sgomenti familiari e amici: proprio i familiari hanno presentato denuncia ai carabinieri della compagnia Vomero, che hanno disposto il sequestro della salma e l'autopsia sul corpo della donna: fondamentale, quest'ultima, proprio per capire l'esatta causa del decesso.
P.S. Vi lascio il link alla mia inchiesta Podcast dal titolo [Il monito di AstraZeneca: ecco chi rischia la vita con il nostro vaccino]
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[Il monito di AstraZeneca: ecco chi rischia la vita con il nostro vaccino]
INCHIESTA | La multinazionale del farmaco ha svelato la lista di chi non può e non deve ricevere il siero americano
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Causa errore i commenti precedenti sono andati persi. Ora è tutto nuovamente e pienamente funzionante. Mi scuso e vi do appuntamento alle 18:00 circa per una riflessione audio. Davide
[Quando e perché la mascherina è diventata obbligatoria sempre anche all’aperto]
Senza nessuna rilevanza scientifica certa (anzi, il contrario, di certo c’è soltanto che l’utilizzo è dannoso), la mascherina è diventata obbligatoria anche all'aperto (e più in generale, sempre: sia al chiuso, che all'aperto) con un DPCM emesso da Conte dopo che il Governo con il Commissario Arcuri (fine agosto 2020) ha firmato il contratto senza bando di gara (potere dello stato di emergenza) con la FCA (ovvero FIAT, ovvero famiglia Elkann) per la produzione della metà del fabbisogno giornaliero nazionale di mascherine (30 milioni, la più grande tangente di tutti i tempi, altro che Enimont) sulla cui confezione (pacchi da 10) è riportata la scritta “le presenti mascherine non sono da considerarsi né dispositivi medici né dispositivi di protezione individuale”.
Le peggiori
Le mascherine FCA (le più economiche presenti sul mercato, non dimentichiamo che siamo davanti ad un colossale business) sono anche quelle di peggiore qualità. Rigide, irrespirabili, nessun medico si sognerebbe mai di indossarla (per il suo bene e per quello dei suoi pazienti). Non solo, sono quelle destinate alle scuole, sì, proprio così. Se un bambino o un ragazzo si presenta a scuola senza mascherina, gli viene prontamente “offerta” (le paga la collettività, le pachiamo noi, insomma), una mascherina FCA.
Considerazione
Anzitutto una premessa. Andare in giro senza mascherina è ormai quasi impossibile. Divieto di ingresso ovunque, linciaggi verbali e fisici da parte delle persone, multe, denuncia penale.
Ma provate a dare l'esame di biologia affermando che le mascherine all'aperto (ma anche al chiuso) hanno il potere di bloccare un virus (qualsiasi virus).
Bene, vi cacceranno via a pedate nel sedere chiedendovi di cambiare facoltà.
Così, giusto per dire le cose come stanno.
(Davide Zedda)
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Senza nessuna rilevanza scientifica certa (anzi, il contrario, di certo c’è soltanto che l’utilizzo è dannoso), la mascherina è diventata obbligatoria anche all'aperto (e più in generale, sempre: sia al chiuso, che all'aperto) con un DPCM emesso da Conte dopo che il Governo con il Commissario Arcuri (fine agosto 2020) ha firmato il contratto senza bando di gara (potere dello stato di emergenza) con la FCA (ovvero FIAT, ovvero famiglia Elkann) per la produzione della metà del fabbisogno giornaliero nazionale di mascherine (30 milioni, la più grande tangente di tutti i tempi, altro che Enimont) sulla cui confezione (pacchi da 10) è riportata la scritta “le presenti mascherine non sono da considerarsi né dispositivi medici né dispositivi di protezione individuale”.
Le peggiori
Le mascherine FCA (le più economiche presenti sul mercato, non dimentichiamo che siamo davanti ad un colossale business) sono anche quelle di peggiore qualità. Rigide, irrespirabili, nessun medico si sognerebbe mai di indossarla (per il suo bene e per quello dei suoi pazienti). Non solo, sono quelle destinate alle scuole, sì, proprio così. Se un bambino o un ragazzo si presenta a scuola senza mascherina, gli viene prontamente “offerta” (le paga la collettività, le pachiamo noi, insomma), una mascherina FCA.
Considerazione
Anzitutto una premessa. Andare in giro senza mascherina è ormai quasi impossibile. Divieto di ingresso ovunque, linciaggi verbali e fisici da parte delle persone, multe, denuncia penale.
Ma provate a dare l'esame di biologia affermando che le mascherine all'aperto (ma anche al chiuso) hanno il potere di bloccare un virus (qualsiasi virus).
Bene, vi cacceranno via a pedate nel sedere chiedendovi di cambiare facoltà.
Così, giusto per dire le cose come stanno.
(Davide Zedda)
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[Vaccini porta a porta per manu militari: ecco il piano della Task Force]
“I vaccini li porteremo porta a porta, dalle scuole alle fabbriche”. A dirlo, in un’intervista al Messaggero, è il generale Luciano Portolano, comandante del Coi (Comando operativo di vertice interforze) alla testa della task force militare anti-Covid voluta dal Governo Draghi, spiegando che “siamo pronti a spostarci ovunque”.
“Siamo andati nelle Rsa, negli ospedali civili. E su richiesta del Ministero della Salute, potremmo anche supportare l’attività di vaccinazione nelle scuole, negli uffici e dove sarà necessario su tutto il territorio nazionale, compatibilmente con le risorse disponibili” spiega il generale, aggiungendo che “nello stesso siamo e continueremo a essere impegnati nella ricezione, lo stoccaggio, la conservazione e la distribuzione dei vaccini nell’hub centrale di Pratica di Mare”.
Per quanto riguarda il personale, in campo c’è “una media giornaliera di 1.700 militari, circa 500 medici e 800-900 infermieri, oltre a personale preposto alla sicurezza e al sostegno logistico”. A questo si aggiungono “oltre 250 mezzi di varia tipologia, 80 aeromobili, tra aerei ed elicotteri”, nonché “10 laboratori biomolecolari stanziali e 2 mobili”.
Concretamente, la vaccinazione porta a porta potrebbe avvenire trasformando i Drive through in Nuclei vaccinali mobili. Resteranno comunque i centri fissi a Roma Cecchignola e Milano.
Portolano, impegnato in operazioni in Libano, Balcani, Afghanistan, Iraq, Iran, afferma che “a me piace sempre dire ai miei collaboratori in operazione che mi piace fare le sorprese, non amo assolutamente riceverle. Il Covid purtroppo ti sorprende in qualsiasi circostanza, perché è un nemico invisibile”.
P.S. Allego il link alla mia inchiesta Podcast dal titolo [Il monito di Astrazeneca: ecco chi rischia la vita con il nostro vaccino] https://www.spreaker.com/episode/43385370
“I vaccini li porteremo porta a porta, dalle scuole alle fabbriche”. A dirlo, in un’intervista al Messaggero, è il generale Luciano Portolano, comandante del Coi (Comando operativo di vertice interforze) alla testa della task force militare anti-Covid voluta dal Governo Draghi, spiegando che “siamo pronti a spostarci ovunque”.
“Siamo andati nelle Rsa, negli ospedali civili. E su richiesta del Ministero della Salute, potremmo anche supportare l’attività di vaccinazione nelle scuole, negli uffici e dove sarà necessario su tutto il territorio nazionale, compatibilmente con le risorse disponibili” spiega il generale, aggiungendo che “nello stesso siamo e continueremo a essere impegnati nella ricezione, lo stoccaggio, la conservazione e la distribuzione dei vaccini nell’hub centrale di Pratica di Mare”.
Per quanto riguarda il personale, in campo c’è “una media giornaliera di 1.700 militari, circa 500 medici e 800-900 infermieri, oltre a personale preposto alla sicurezza e al sostegno logistico”. A questo si aggiungono “oltre 250 mezzi di varia tipologia, 80 aeromobili, tra aerei ed elicotteri”, nonché “10 laboratori biomolecolari stanziali e 2 mobili”.
Concretamente, la vaccinazione porta a porta potrebbe avvenire trasformando i Drive through in Nuclei vaccinali mobili. Resteranno comunque i centri fissi a Roma Cecchignola e Milano.
Portolano, impegnato in operazioni in Libano, Balcani, Afghanistan, Iraq, Iran, afferma che “a me piace sempre dire ai miei collaboratori in operazione che mi piace fare le sorprese, non amo assolutamente riceverle. Il Covid purtroppo ti sorprende in qualsiasi circostanza, perché è un nemico invisibile”.
P.S. Allego il link alla mia inchiesta Podcast dal titolo [Il monito di Astrazeneca: ecco chi rischia la vita con il nostro vaccino] https://www.spreaker.com/episode/43385370
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[Il monito di AstraZeneca: ecco chi rischia la vita con il nostro vaccino]
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[Sanremo, il sosia di Freddie Mercury canta in strada senza mascherina: arrestato]
Durante la puntata di giovedì 4 marzo di Ore 14, la trasmissione in onda su Rai2, è accaduto un episodio a dir poco singolare collegato al Festival di Sanremo 2021. Fuori dal teatro Ariston c’erano due inviati d’eccezione, Red Ronnie e Veronica Maya: a un certo punto si sono avvicinati a un sosia di Freddie Mercury, che ha attirato l’attenzione dei passanti e soprattutto delle telecamere grazie al suo travestimento, completo di microfono.
L’imitatore però non indossava né aveva con sé la mascherina e per questo è stato immediatamente ripreso da Milo Infante, che dallo studio gli ha chiesto invano di munirsi dello strumento di protezione individuale che è obbligatorio a causa dell’emergenza coronavirus. “Dobbiamo spostarci - ha dichiarato il conduttore di Rai2 rivolgendosi ai suoi inviati - perché la mascherina è un obbligo e va tenuta sempre. Questo imitatore è simpatico ma noi davvero non possiamo, allontanatevi”.
Veronica Maya e Red Ronnie hanno eseguito l’ordine impartito dallo studio, ma poco dopo sono arrivate le forze dell’ordine che hanno arrestato il sosia di Mercury perché era senza mascherina. “Purtroppo la polizia ha arrestato Piero Venery - ha scritto Red Ronnie sui social - che con il progetto White Queen incarna il mito di Freddie Mercury. A nulla sono valse le mie parole in sua difesa. Con Veronica Maya lo avevamo coinvolto nella diretta su Rai2. Lui aveva cantato e quindi attirato l’attenzione della Polizia perché privo di mascherina”.
(Libero Quotidiano)
Durante la puntata di giovedì 4 marzo di Ore 14, la trasmissione in onda su Rai2, è accaduto un episodio a dir poco singolare collegato al Festival di Sanremo 2021. Fuori dal teatro Ariston c’erano due inviati d’eccezione, Red Ronnie e Veronica Maya: a un certo punto si sono avvicinati a un sosia di Freddie Mercury, che ha attirato l’attenzione dei passanti e soprattutto delle telecamere grazie al suo travestimento, completo di microfono.
L’imitatore però non indossava né aveva con sé la mascherina e per questo è stato immediatamente ripreso da Milo Infante, che dallo studio gli ha chiesto invano di munirsi dello strumento di protezione individuale che è obbligatorio a causa dell’emergenza coronavirus. “Dobbiamo spostarci - ha dichiarato il conduttore di Rai2 rivolgendosi ai suoi inviati - perché la mascherina è un obbligo e va tenuta sempre. Questo imitatore è simpatico ma noi davvero non possiamo, allontanatevi”.
Veronica Maya e Red Ronnie hanno eseguito l’ordine impartito dallo studio, ma poco dopo sono arrivate le forze dell’ordine che hanno arrestato il sosia di Mercury perché era senza mascherina. “Purtroppo la polizia ha arrestato Piero Venery - ha scritto Red Ronnie sui social - che con il progetto White Queen incarna il mito di Freddie Mercury. A nulla sono valse le mie parole in sua difesa. Con Veronica Maya lo avevamo coinvolto nella diretta su Rai2. Lui aveva cantato e quindi attirato l’attenzione della Polizia perché privo di mascherina”.
(Libero Quotidiano)
[Il virus della povertà uccide 5,6 milioni di italiani]
Secondo le stime preliminari, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all'anno precedente). E' quanto emerge dai dati preliminari Istat contenuti in Statistica today, in cui viene sottolineato che i dati sono i peggiori dal 2005.
Nell'anno della pandemia si azzerano così i miglioramenti registrati nel 2019. Dopo 4 anni consecutivi di aumento, si erano infatti ridotti in misura significativa il numero e la quota di famiglie (e di individui) in povertà assoluta, pur rimanendo su valori molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008.
L'aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie (su cui si basa l'indicatore di povertà). Secondo le stime infatti, nel 2020 la spesa media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019). Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l'abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%).
Secondo le stime preliminari, nel 2020 le famiglie in povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il 7,7% del totale, da 6,4% del 2019, +335mila) per un numero complessivo di individui pari a circa 5,6 milioni (9,4% da 7,7%, ossia oltre 1milione in più rispetto all'anno precedente). E' quanto emerge dai dati preliminari Istat contenuti in Statistica today, in cui viene sottolineato che i dati sono i peggiori dal 2005.
Nell'anno della pandemia si azzerano così i miglioramenti registrati nel 2019. Dopo 4 anni consecutivi di aumento, si erano infatti ridotti in misura significativa il numero e la quota di famiglie (e di individui) in povertà assoluta, pur rimanendo su valori molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008.
L'aumento della povertà assoluta si inquadra nel contesto di un calo record della spesa per consumi delle famiglie (su cui si basa l'indicatore di povertà). Secondo le stime infatti, nel 2020 la spesa media mensile torna ai livelli del 2000 (2.328 euro; -9,1% rispetto al 2019). Rimangono stabili solo le spese alimentari e quelle per l'abitazione mentre diminuiscono drasticamente quelle per tutti gli altri beni e servizi (-19,2%).
[Lockdown a Pasqua, zona rossa nei weekend e coprifuoco alle 20: il piano del Governo se esplodono i contagi]
A un giorno dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm che detterà le regole anti-Covid fino al 6 aprile, si torna a parlare della possibilità che il Governo adotti delle misure restrittive ad hoc per Pasqua, per evitare le baldorie delle festività.
L’ipotesi, già tirata in ballo nei giorni scorsi, con Matteo Salvini che aveva commentato “Un lockdown a Pasqua? Sarebbe irrispettoso per gli italiani”, è tornata in auge in queste ore, preso atto che il Paese nella morsa delle varianti si dirige verso la terza ondata.
Tutta Italia in zona rossa a Pasqua
Come scrive Il Messaggero, il Dpcm che entra in vigore sabato 6 marzo potrebbe essere vecchio e inadeguato a fronteggiare la nuova ondata dell’epidemia. Per questo il Governo potrebbe pensare a una stretta che riguardi il weekend lungo di Pasqua e Pasquetta. Un mini-lockdown delle feste, come già successo a Natale per arginare i contagi legati alle vacanze, insomma. Tradotto: giro di vite su negozi, ristoranti e spostamenti, confini comunali chiusi e stop alle uscite tranne che per motivi di lavoro, salute e necessità.
Nessuna decisione è stata presa e ci muoviamo nel campo delle ipotesi. Tutto dipenderà dall’evoluzione della curva epidemiologica nelle prossime settimane, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza martedì. In base a questo, il governo valuterà eventuali misure da adeguare.
Coprifuoco anticipato, zona “giallo intenso”
Stando alle fonti vicine al Governo, sul tavolo del vertice il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro avrebbe avanzato l’ipotesi delle misure da zona giallo intenso, con coprifuoco anticipato alle 20 in tutte le regioni. Ma questa misura sarebbe l’ennesima stangata sulle attività commerciali, che dovrebbero fare chiusura anticipata alle 19. Ragion per cui la decisione è stata rimandata.
Le misure fino a dopo Pasqua
Intanto, le misure che resteranno in vigore per il prossimo mese prevedono coprifuoco dalle 22 alle 5 in zona gialla, arancione e rossa. In zona bianca sono le ordinanze regionali a stabilire l’orario di ritorno a casa.
Per quanto riguarda le scuole, lezioni in presenza sospese per ogni ordine e grado in zona rossa, mentre in fascia gialla e arancione sono i presidenti delle Regioni a decidere le modalità della didattica.
Spostamenti tra regioni vietati anche in fascia gialla e bianca fino al 27 marzo: si viaggia solo per motivi di lavoro, salute, necessità o rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza. In zona arancione vige il divieto di uscire dal proprio Comune, e in zona rossa sono vietate le visite a casa di amici e parenti. Decade il divieto di asporto dopo le 18 in tutte le zone, ma solo per enoteche ed esercizi di commercio al dettaglio di bevande.
Nel weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali restano chiusi fatta eccezione per tabacchi, edicole e librerie, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Dal 27 marzo solo in zona gialla riaprono i musei nel weekend e i teatri e i cinema, con capienza fino al 25%, massimo 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sale, con posti a sedere preassegnati e obbligo di mascherina e distanziamento.
P.S. Allego la mia inchiesta Audio Podcast dal titolo [Covid, la strana informativa dei Servizi Segreti] https://www.spreaker.com/user/7838664/covid-la-strana-informativa-dei-servizi-
A un giorno dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm che detterà le regole anti-Covid fino al 6 aprile, si torna a parlare della possibilità che il Governo adotti delle misure restrittive ad hoc per Pasqua, per evitare le baldorie delle festività.
L’ipotesi, già tirata in ballo nei giorni scorsi, con Matteo Salvini che aveva commentato “Un lockdown a Pasqua? Sarebbe irrispettoso per gli italiani”, è tornata in auge in queste ore, preso atto che il Paese nella morsa delle varianti si dirige verso la terza ondata.
Tutta Italia in zona rossa a Pasqua
Come scrive Il Messaggero, il Dpcm che entra in vigore sabato 6 marzo potrebbe essere vecchio e inadeguato a fronteggiare la nuova ondata dell’epidemia. Per questo il Governo potrebbe pensare a una stretta che riguardi il weekend lungo di Pasqua e Pasquetta. Un mini-lockdown delle feste, come già successo a Natale per arginare i contagi legati alle vacanze, insomma. Tradotto: giro di vite su negozi, ristoranti e spostamenti, confini comunali chiusi e stop alle uscite tranne che per motivi di lavoro, salute e necessità.
Nessuna decisione è stata presa e ci muoviamo nel campo delle ipotesi. Tutto dipenderà dall’evoluzione della curva epidemiologica nelle prossime settimane, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza martedì. In base a questo, il governo valuterà eventuali misure da adeguare.
Coprifuoco anticipato, zona “giallo intenso”
Stando alle fonti vicine al Governo, sul tavolo del vertice il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro avrebbe avanzato l’ipotesi delle misure da zona giallo intenso, con coprifuoco anticipato alle 20 in tutte le regioni. Ma questa misura sarebbe l’ennesima stangata sulle attività commerciali, che dovrebbero fare chiusura anticipata alle 19. Ragion per cui la decisione è stata rimandata.
Le misure fino a dopo Pasqua
Intanto, le misure che resteranno in vigore per il prossimo mese prevedono coprifuoco dalle 22 alle 5 in zona gialla, arancione e rossa. In zona bianca sono le ordinanze regionali a stabilire l’orario di ritorno a casa.
Per quanto riguarda le scuole, lezioni in presenza sospese per ogni ordine e grado in zona rossa, mentre in fascia gialla e arancione sono i presidenti delle Regioni a decidere le modalità della didattica.
Spostamenti tra regioni vietati anche in fascia gialla e bianca fino al 27 marzo: si viaggia solo per motivi di lavoro, salute, necessità o rientro al proprio domicilio, abitazione o residenza. In zona arancione vige il divieto di uscire dal proprio Comune, e in zona rossa sono vietate le visite a casa di amici e parenti. Decade il divieto di asporto dopo le 18 in tutte le zone, ma solo per enoteche ed esercizi di commercio al dettaglio di bevande.
Nel weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali restano chiusi fatta eccezione per tabacchi, edicole e librerie, farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici.
Dal 27 marzo solo in zona gialla riaprono i musei nel weekend e i teatri e i cinema, con capienza fino al 25%, massimo 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sale, con posti a sedere preassegnati e obbligo di mascherina e distanziamento.
P.S. Allego la mia inchiesta Audio Podcast dal titolo [Covid, la strana informativa dei Servizi Segreti] https://www.spreaker.com/user/7838664/covid-la-strana-informativa-dei-servizi-
Spreaker
[Covid, la strana informativa dei Servizi Segreti]
INCHIESTA | Il contenuto (e le possibili conseguenze) del rapporto dell’intelligence consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri e poi finito sulla stampa
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*MASSIMA URGENZA/MASSIMA CONDIVISIONE*
Care amiche e cari amici
Alla mezzanotte tra sabato 6 marzo e domenica 7 marzo uscirà la mia nuova inchiesta audio Podcast che pubblicherò in primis qui su Telegram.
Riguarda un allarme economico molto grave (che se confermato, come pare esserlo) rappresenterà già nell'immediato il crollo definitivo del sistema economico e sociale italiano.
Una notizia - drammatica - che riguarda tutti.
Vi chiedo la massima diffusione di questa nota.
Seguirà nel pomeriggio di sabato (domani) un breve video di presentazione, poi a mezzanotte il Podcast.
Grazie
Davide Zedda
Care amiche e cari amici
Alla mezzanotte tra sabato 6 marzo e domenica 7 marzo uscirà la mia nuova inchiesta audio Podcast che pubblicherò in primis qui su Telegram.
Riguarda un allarme economico molto grave (che se confermato, come pare esserlo) rappresenterà già nell'immediato il crollo definitivo del sistema economico e sociale italiano.
Una notizia - drammatica - che riguarda tutti.
Vi chiedo la massima diffusione di questa nota.
Seguirà nel pomeriggio di sabato (domani) un breve video di presentazione, poi a mezzanotte il Podcast.
Grazie
Davide Zedda
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[Lockdown, super zona rossa e coprifuoco anticipato: Governo pronto a nuove pesanti restrizioni]
Italia sempre più in zona rossa, con un'ulteriore stretta sulle misure che potrebbe andare da nuove chiusure nei weekend a un coprifuoco più esteso fino a un nuovo lockdown. Sono diverse le ipotesi che nelle prossime ore il Cts e il governo Draghi saranno chiamati a valutare per contrastare in maniera più efficace la nuova impennata di contagi di Coronavirus e la diffusione delle varianti, a cominciare da quella inglese. Di certo, si va verso regole più drastiche rispetto a quelle varate con il nuovo Dpcm del 6 marzo. "Sulla base dei dati mi aspetto che nelle prossime settimane l'impatto di questa variante (quella inglese, ndr) possa far crescere la curva, mi aspetto regioni che possono andare verso la zona rossa. Mi aspetto che le ordinanze possano essere ancora di natura restrittiva", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Ieri in Italia ci sono stati 20.765 contagi e 207 morti, con un indice di positività a 7,6%. "C'è una risalita del contagio, i numeri e vari indicatori ce lo dicono chiaramente", ha evidenziato il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. Per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, "con questi numeri servono misure più rigide, come sta chiedendo anche il Comitato tecnico scientifico".
Oggi sarà la cabina di regia a valutare eventuali misure di contenimento che potrebbero essere varate già prima del prossimo weekend. Tra le ipotesi più drastiche, come detto, vi è anche quella di una super zona rossa che di fatto riguarderebbe buona parte del Paese, con possibili eccezioni per le poche aree (come la Sardegna) con un tasso del contagio meno preoccupante. Non è nemmeno da escludere che l'inizio del coprifuoco, attualmente in vigore in tutto il Paese dalle 22 alle 5, possa essere anticipato di un'ora o più.
E mentre diversi governatori sono in pressing affinché le scuole vengano chiuse in tutta Italia, prende corpo anche l'eventualità di una chiusura dei negozi almeno dove si pratica già la didattica a distanza. In ogni caso, per i tecnici la chiusura della scuola nelle aree in cui il virus è particolarmente diffuso va abbinata a misure più restrittive in genere. Intanto la zona rossa è già scattata per Campania, Molise e Basilicata, mentre anche Friuli Venezia Giulia e Veneto sono finite in zona arancione.
(AdnKronos)
P.S. Allego la mia inchiesta Audio Podcast (che oggi trova pieno riscontro nei fatti) dal titolo [Covid, la strana informativa dei Servizi Segreti] Clicca il link per ascoltare 👉 https://www.spreaker.com/episode/43293291
Italia sempre più in zona rossa, con un'ulteriore stretta sulle misure che potrebbe andare da nuove chiusure nei weekend a un coprifuoco più esteso fino a un nuovo lockdown. Sono diverse le ipotesi che nelle prossime ore il Cts e il governo Draghi saranno chiamati a valutare per contrastare in maniera più efficace la nuova impennata di contagi di Coronavirus e la diffusione delle varianti, a cominciare da quella inglese. Di certo, si va verso regole più drastiche rispetto a quelle varate con il nuovo Dpcm del 6 marzo. "Sulla base dei dati mi aspetto che nelle prossime settimane l'impatto di questa variante (quella inglese, ndr) possa far crescere la curva, mi aspetto regioni che possono andare verso la zona rossa. Mi aspetto che le ordinanze possano essere ancora di natura restrittiva", ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza.
Ieri in Italia ci sono stati 20.765 contagi e 207 morti, con un indice di positività a 7,6%. "C'è una risalita del contagio, i numeri e vari indicatori ce lo dicono chiaramente", ha evidenziato il professor Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità. Per il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, "con questi numeri servono misure più rigide, come sta chiedendo anche il Comitato tecnico scientifico".
Oggi sarà la cabina di regia a valutare eventuali misure di contenimento che potrebbero essere varate già prima del prossimo weekend. Tra le ipotesi più drastiche, come detto, vi è anche quella di una super zona rossa che di fatto riguarderebbe buona parte del Paese, con possibili eccezioni per le poche aree (come la Sardegna) con un tasso del contagio meno preoccupante. Non è nemmeno da escludere che l'inizio del coprifuoco, attualmente in vigore in tutto il Paese dalle 22 alle 5, possa essere anticipato di un'ora o più.
E mentre diversi governatori sono in pressing affinché le scuole vengano chiuse in tutta Italia, prende corpo anche l'eventualità di una chiusura dei negozi almeno dove si pratica già la didattica a distanza. In ogni caso, per i tecnici la chiusura della scuola nelle aree in cui il virus è particolarmente diffuso va abbinata a misure più restrittive in genere. Intanto la zona rossa è già scattata per Campania, Molise e Basilicata, mentre anche Friuli Venezia Giulia e Veneto sono finite in zona arancione.
(AdnKronos)
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Spreaker
[Covid, la strana informativa dei Servizi Segreti]
INCHIESTA | Il contenuto (e le possibili conseguenze) del rapporto dell’intelligence consegnato nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri e poi finito sulla stampa
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