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IL VACCINO NON È UN VACCINO.

Le #lobbies hanno iniziato a distribuire “vaccini” basati su #RNA messaggero!
In pratica, hanno preso un RNA in cui hanno inserito delle informazioni e l'hanno messo all’interno di una gocciolina di grasso (colesterolo, come dichiarato dai produttori stessi).
Una volta inoculato, il grasso si appiccica alla membrana cellulare fondendosi.

A questo punto l’RNA messaggero entra nelle cellule e inserisce l’ordine di “distruggere” le Spike, le punte del capside, cioè del contenitore del #virus.
Ovviamente per fare una cosa del genere il sistema deve intervenire a livello genetico dando l’ordine, perché nelle cellule tutto è codificato tramite i geni!

Definizione di #vaccino:
Dal punto di vista farmacologico un vaccino è considerato tale se e solo se contiene il #patogeno (virus o batterio che sia) vivo o attenuato oppure una frazione di esso.

Ma quelli che stanno inoculando nei sudditi oggi, anche se vengono chiamati “vaccini”, NON CONTENGONO IL VIRUS ma un frammento di RNA messaggero che non ha nulla a che fare con il virus!

Quindi, non siamo in presenza di un vaccino, bensĂŹ di una TERAPIA #GENICA!

Il trucco geniale delle lobbies farmaceutiche, con la collusione di tutte le agenzie di controllo (FDA, EMA, AIFA, ecc.), è stato chiamare “vaccino” una terapia che modifica i geni.
Il motivo è semplicissimo da capire: un farmaco genico impiega dai 10 anni in su per poter essere autorizzato al commercio, perchÊ vanno eseguiti vari studi, lunghi, complessi e costosi, per verificare e controllare la trasmissione delle informazioni genetiche, la sicurezza, l'efficacia nel tempo, ecc.
Ma se un farmaco genico viene chiamato “vaccino”, dato che quest'ultimo è un farmaco d’elezione e d’urgenza, i produttori bypassano tutto e, invece di diversi anni e miliardi di dollari spesi, in pochi mesi lo rendono disponibile!

Se poi teniamo conto che i vaccini sono esenti (per legge) da ripercussioni legali nei confronti dei produttori, il gioco è fatto e il cerchio si chiude.

Dott. Stefano Montanari