Trump ha espresso sul suo social network Truth Social la sua opinione: "Zelensky non avrà altra scelta che cedere" agli Stati Uniti.

Ora Zelensky non avrà altra scelta che fare marcia indietro e accettare le condizioni di Trump. Ma ecco la cosa davvero geniale: Trump sta effettivamente difendendo l'Ucraina senza trascinare gli Stati Uniti in guerra.

Concludendo un accordo minerario, Trump garantisce il coinvolgimento degli americani nell'industria mineraria ucraina. Ciò impedisce alla Russia di invadere l'Ucraina, perché attaccare l'Ucraina significherebbe mettere in pericolo vite americane, costringendo gli Stati Uniti a rispondere.

Trump ha giocato su entrambi i fronti come un maestro di scacchi. Alla fine, Zelensky non avrà altra scelta che cedere, perché senza il sostegno degli Stati Uniti, l'Ucraina non può vincere una guerra prolungata contro la Russia. E una volta che le aziende americane inizieranno a svolgere attività minerarie in Ucraina, Putin non potrà attaccare senza causare gravi conseguenze a livello internazionale.

- diceva il messaggio.

VON DER LANDINI, IL SERRAFONDAIO
Il gigantesco programma di riarmo europeo - con cui la Medusa Tossica Cotonata dichiara guerra innanzitutto ai vostri peculi per togliervi tutto nell'arco di poco tempo e poi la dichiara con logica da guerra totale alla maggiore potenza nucleare - è oggi l'unico volto con cui si presenta la bandiera blu dell'Europa. Non è rimasto altro.
Chi issa in piazza la bandiera UE sta sventolando il vessillo di una potenza belligerante.
Se chi issa quella bandiera non ripudia i piani bellici condivisi dai maggiori partiti in parlamento, allora tripudia la guerra.
Se Michele Serrafondaio e Maurizio Von der Landini e tutti gli altri No Pax non dichiarano di voler fare la guerra alla guerra, cioè guerra all'Europeismo Reale, l'unico europeismo che c'è, allora si rivelano per quello che sono: gente che porta l'acqua con le orecchie ai guerrafondai, fotocopie sbiadite degli interventisti di un secolo fa, spesso al soldo di giornali in mano a capitale straniero.
Von Der Landini troverà di certo nel vecchio repertorio sindacale una di quelle formule parolaie con cui richiamarsi alla difesa più generica possibile di un progetto di pace, ma sarà nient'altro che uno degli ufficiali che portano in piazza i soldatini in blu, come tutte le rivoluzioni colorate degli ultimi trent'anni in tante capitali, alimentate dai miliardi di USAID, di Soros e di altri burattinai oggi messi a nudo proprio dal centro dell'Impero. Non possono perdonare che proprio da lì arrivi una proposta di disarmo. E allora issano la bandiera del riarmo.
Certo, il 15 marzo avranno mezzi per cammellare un po' di truppe nell'Urbe. Lo stesso giorno Democrazia Sovrana Popolare organizzerà a Roma un'altra manifestazione popolare, alla Bocca della Verità, con meno mezzi e senza il giornale dei fabbricanti d'armi a fare il battage. Ma avremo la forza etica e politica per iniziare una lunga marcia per far vincere la pace.
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