Mentre le delegazioni di alto livello degli Stati Uniti e della Russia arrivano in Arabia Saudita per il secondo round di colloqui bilaterali volti a porre fine alla guerra in Ucraina, gli inviati di Mosca avranno un obiettivo in mente: guadagnare tempo.
Per il Cremlino, prolungare il più a lungo possibile i negoziati di pace è fondamentale per conquistare quanto più territorio ucraino possibile e avere la meglio su Kiev nelle relazioni con gli Stati Uniti, poiché Mosca non è in grado di compiere rapidamente queste avanzate sul campo di battaglia, hanno dichiarato al Moscow Times quattro fonti a conoscenza del pensiero del Cremlino.
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
❤32😁26🔥13👍3
Qualche giorno fa in Turchia è stato arrestato, con l’accusa di contatti con il PKK e di corruzione, l'uomo politico che per comodità, e in sostanza correttamente, possiamo definire il capo dell'opposizione, e con altri provvedimenti gli è stato precluso di candidarsi alla presidenza della repubblica. Su questi sviluppi, che hanno riportato la Turchia in uno stato di forte tensione, si possono fare le seguenti prudentissime considerazioni:
Può essere la mossa puramente reattiva di un regime in forte calo di consenso.
Può invece essere una mossa che certamente derivi primariamente dal suddetto forte calo di consenso ma che si inscriva in un progetto non di mera sopravvivenza.
I segnali che inducono a tenere presente questa seconda possibilità sono i seguenti:
- la strana mossa iniziale di riapertura del percorso di soluzione politica della questione curda fatta fare proprio al capo del partito di estrema destra nazionalista;
- il successivo appello di Öcalan per lo scioglimento del PKK;
- la trattativa di sicuro in atto con l'ala militare del movimento identitario curdo (una trattativa che sembra essere all’insegna del bastone e della carota a seconda dei riscontri);
- l'ascesa del curdo (da parte di padre) Hakan Fidan come erede di Erdoğan;
- un'attitudine meno reverente del solito verso Atatürk, la cui figura è stata finora di norma formalmente rispettata.
E' quindi possibile - sottolineo possibile - che Erdoğan come unica e ultima via d’uscita si sia deciso ad alzare enormemente la posta, ossia a rifondare la Turchia come piccolo Impero Ottomano basato sull'identità religiosa e non su quella etnonazionalista, con ampia soddisfazione delle sensibilità identitarie delle comunità musulmane sunnite non turche (si tenga presente, al riguardo, che il tasso di natalità è sensibilmente più alto tra i curdi che tra i turchi e che in generale di "puroturchi" in Turchia ce ne sono molto pochi).
Il progetto, se esiste, è molto rischioso, deve superare enormi ostacoli, ma è tutt'altro che insensato. E potrebbe implicare l'assorbimento dell'Iraq settentrionale (oggi di fatto stato curdo indipendente), ossia di quella regione di Mosul rivendicata nel “Patto Nazionale” del 1920 ma poi invece assegnata all’Iraq dalla Società delle Nazioni, e della Siria settentrionale (con i curdi locali, strettamente legati al PKK). Con perfetto ritorno allo status quo ante, non ne farebbero le spese tanto le residue comunità cristiane, che in età repubblicana hanno di fatto visto una riedizione peggiorata del loro status di millet, quanto casomai i musulmani eterodossi (e loro invece non sono pochi).
Un'ultima osservazione è che dopo quel che è successo in Romania l'UE non ha nessuna credibilità per criticare quel che è successo in Turchia. Siamo in un periodo di rapida e totale degenerazione, in cui chiunque detenga il potere sa di poter fare quello che gli pare senza che a livello internazionale qualcuno possa credibilmente chiedergliene conto.
(Fabio L. Grassi su Facebook)
Può essere la mossa puramente reattiva di un regime in forte calo di consenso.
Può invece essere una mossa che certamente derivi primariamente dal suddetto forte calo di consenso ma che si inscriva in un progetto non di mera sopravvivenza.
I segnali che inducono a tenere presente questa seconda possibilità sono i seguenti:
- la strana mossa iniziale di riapertura del percorso di soluzione politica della questione curda fatta fare proprio al capo del partito di estrema destra nazionalista;
- il successivo appello di Öcalan per lo scioglimento del PKK;
- la trattativa di sicuro in atto con l'ala militare del movimento identitario curdo (una trattativa che sembra essere all’insegna del bastone e della carota a seconda dei riscontri);
- l'ascesa del curdo (da parte di padre) Hakan Fidan come erede di Erdoğan;
- un'attitudine meno reverente del solito verso Atatürk, la cui figura è stata finora di norma formalmente rispettata.
E' quindi possibile - sottolineo possibile - che Erdoğan come unica e ultima via d’uscita si sia deciso ad alzare enormemente la posta, ossia a rifondare la Turchia come piccolo Impero Ottomano basato sull'identità religiosa e non su quella etnonazionalista, con ampia soddisfazione delle sensibilità identitarie delle comunità musulmane sunnite non turche (si tenga presente, al riguardo, che il tasso di natalità è sensibilmente più alto tra i curdi che tra i turchi e che in generale di "puroturchi" in Turchia ce ne sono molto pochi).
Il progetto, se esiste, è molto rischioso, deve superare enormi ostacoli, ma è tutt'altro che insensato. E potrebbe implicare l'assorbimento dell'Iraq settentrionale (oggi di fatto stato curdo indipendente), ossia di quella regione di Mosul rivendicata nel “Patto Nazionale” del 1920 ma poi invece assegnata all’Iraq dalla Società delle Nazioni, e della Siria settentrionale (con i curdi locali, strettamente legati al PKK). Con perfetto ritorno allo status quo ante, non ne farebbero le spese tanto le residue comunità cristiane, che in età repubblicana hanno di fatto visto una riedizione peggiorata del loro status di millet, quanto casomai i musulmani eterodossi (e loro invece non sono pochi).
Un'ultima osservazione è che dopo quel che è successo in Romania l'UE non ha nessuna credibilità per criticare quel che è successo in Turchia. Siamo in un periodo di rapida e totale degenerazione, in cui chiunque detenga il potere sa di poter fare quello che gli pare senza che a livello internazionale qualcuno possa credibilmente chiedergliene conto.
(Fabio L. Grassi su Facebook)
👍57❤4🎉1
Il Comando Centrale degli Stati Uniti ha segnalato nuovi attacchi sul territorio yemenita.
I militari hanno colpito contemporaneamente obiettivi del movimento sciita Ansar Allah in diverse province, tra cui Sano di mente. Tra gli obiettivi distrutti c'erano centri di comando, hub di comunicazione, fabbriche di armi e aziende che producevano droni di superficie.
Secondo il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Michael Waltz, in pochi giorni il Pentagono ha eliminato diversi leader Houthi di alto rango, tra cui capo specialista missilistico.
Gli americani colpiscono anche il ponte della nave cargo Galaxy Leader, catturata dagli Houthi nel novembre 2023. Secondo i dati preliminari, l'attacco ha distrutto unità di controllo, apparecchiature di comunicazione e altre apparecchiature elettroniche.
Il Ministero della Salute del movimento sciita ha riferito che alcuni attacchi hanno colpito zone residenziali e che diverse decine di civili sono rimasti feriti.
I militari hanno colpito contemporaneamente obiettivi del movimento sciita Ansar Allah in diverse province, tra cui Sano di mente. Tra gli obiettivi distrutti c'erano centri di comando, hub di comunicazione, fabbriche di armi e aziende che producevano droni di superficie.
Secondo il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Michael Waltz, in pochi giorni il Pentagono ha eliminato diversi leader Houthi di alto rango, tra cui capo specialista missilistico.
Gli americani colpiscono anche il ponte della nave cargo Galaxy Leader, catturata dagli Houthi nel novembre 2023. Secondo i dati preliminari, l'attacco ha distrutto unità di controllo, apparecchiature di comunicazione e altre apparecchiature elettroniche.
Il Ministero della Salute del movimento sciita ha riferito che alcuni attacchi hanno colpito zone residenziali e che diverse decine di civili sono rimasti feriti.
💩66👍3👎3🤬3❤2🔥1
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
💩61😁25👍5🔥2😢1
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
💩66😁9🔥4👍3
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Insider Paper
Iran says open to 'indirect' nuclear talks with US
Iran said on Monday it was open to indirect talks with the United States, after President Donald Trump had demanded negotiations for a new nuclear deal.
👍42👎6💩2❤1🔥1
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
👍114🎉44❤23😁2
This media is not supported in your browser
VIEW IN TELEGRAM
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
👍112❤27😁4🔥1
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
😁54🎉16❤9🔥1🤩1💩1
Forwarded from Pino Cabras
📚 THIESI (SS) - 29 MARZO 📚
🚨 La verità non può essere nascosta per sempre 🚨
Sabato 29 marzo, sarò a Thiesi (SS) per presentare il mio libro "Contro il Sionismo Reale" (Visione Editore). Insieme a me ci sarà Giuseppe Masala, scrittore e analista geopolitico, con la moderazione di Ingrid Atzei.
🕕 Ore 17:00
📍 Sala Aligi Sassu – Via Prof. E. Garau, 21
Un’occasione per discutere della guerra in Medio Oriente, della censura mediatica e del sistema di oppressione globale che si nasconde dietro la propaganda.
L'ingresso è libero, ma la prenotazione è obbligatoria!
📩 prenotazionelibro@proton.me
📞 346 638 4731
👉 Non restare a guardare. Diffondi e partecipa!
🚨 La verità non può essere nascosta per sempre 🚨
Sabato 29 marzo, sarò a Thiesi (SS) per presentare il mio libro "Contro il Sionismo Reale" (Visione Editore). Insieme a me ci sarà Giuseppe Masala, scrittore e analista geopolitico, con la moderazione di Ingrid Atzei.
🕕 Ore 17:00
📍 Sala Aligi Sassu – Via Prof. E. Garau, 21
Un’occasione per discutere della guerra in Medio Oriente, della censura mediatica e del sistema di oppressione globale che si nasconde dietro la propaganda.
L'ingresso è libero, ma la prenotazione è obbligatoria!
📩 prenotazionelibro@proton.me
📞 346 638 4731
👉 Non restare a guardare. Diffondi e partecipa!
👍38❤16😁2🔥1
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
👍40💩37🤬15🔥5😱1
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
😁75👍5💩4🔥1🤬1
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
👍72😁17❤6🔥5💩1
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
👍82😁11❤2💩2🔥1
L'"ombrello nucleare" degli USA ha impedito agli alleati degli USA di sviluppare le proprie armi nucleari per decenni. Tuttavia, il brusco raffreddamento delle relazioni di Trump con la NATO e il suo riavvicinamento a Mosca hanno costretto Berlino, Varsavia, Seul e Tokyo a prendere in considerazione la creazione di una propria difesa nucleare, scrive il giornale.
Gli analisti avvertono che se gli Stati Uniti abbandonassero le misure di sicurezza, il sistema di deterrenza potrebbe crollare, portando all'emergere di 15-25 stati dotati di armi nucleari e aumentando il rischio di un conflitto globale.
Per ragioni di sicurezza strategica, Rheinmetall intende acquistare preferibilmente acciaio dalla Germania: "Ove possibile, verrà data la preferenza alle fonti di approvvigionamento nazionali", ha spiegato l'azienda all'edizione di mercoledì della "Westdeutsche Allgemeine Zeitung".
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
👍28😁12👎5❤2💩2🔥1
World Happiness Report 2025 — Paesi più felici al mondo
1. 🇫🇮 Finlandia
2. 🇩🇰 Danimarca
3. 🇮🇸 Islanda
4. 🇸🇪 Svezia
5. 🇳🇱 Paesi Bassi
6. 🇨🇷 Costa Rica
7. 🇳🇴 Norvegia
8. 🇮🇱 Israele
9. 🇱🇺 Lussemburgo
10. 🇲🇽 Messico
...
22. 🇩🇪 Germania
23. 🇬🇧 Regno Unito
24. 🇺🇸 Stati Uniti
...
40. 🇮🇹 Italia
Tra i fattori che influenzano i dati si menzionano: PIL pro capite, sostegno sociale, aspettativa di vita in salute, libertà, percezione della corruzione
👉 Guarda la classifica
1. 🇫🇮 Finlandia
2. 🇩🇰 Danimarca
3. 🇮🇸 Islanda
4. 🇸🇪 Svezia
5. 🇳🇱 Paesi Bassi
6. 🇨🇷 Costa Rica
7. 🇳🇴 Norvegia
8. 🇮🇱 Israele
9. 🇱🇺 Lussemburgo
10. 🇲🇽 Messico
...
22. 🇩🇪 Germania
23. 🇬🇧 Regno Unito
24. 🇺🇸 Stati Uniti
...
40. 🇮🇹 Italia
Tra i fattori che influenzano i dati si menzionano: PIL pro capite, sostegno sociale, aspettativa di vita in salute, libertà, percezione della corruzione
👉 Guarda la classifica
😁77💩47👍10👎4
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
💩84👎6😁6👍2🔥2
Dopo la dichiarazione del portavoce del Ministero della Difesa tedesco, Müller, secondo cui il Paese non abbandonerà l'F-35, Rheinmetall ha pubblicato un video dell'impianto attualmente in costruzione.
È qui che la Germania prevede di produrre le ali centrali dell'F-35a partire dal luglio 2025
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
Please open Telegram to view this post
VIEW IN TELEGRAM
🤬48💩27😁8👎3🔥2❤1👍1