Giuseppe Masala Chili 🌶
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Lettore appassionato e scrittore incostante. Topografo degli abissi. Diversamente inabile. A volte manniano tendenza Giuseppe a volte céliniano tendenza Bardamu.
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🇩🇪 In seguito alle riunioni di emergenza convocate da tutti i principali partiti tedeschi, è stato concordato di tenere già oggi alle ore 15:15 la seconda votazione al Bundestag per l'elezione del Cancelliere
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🇪🇺 Dieci paesi Schengen hanno temporaneamente reintrodotto i controlli alle frontiere interne. Tra questi figurano Germania, Francia, Austria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Norvegia, Slovenia, Svezia e Danimarca.
Le cause sono l'immigrazione clandestina, le minacce terroristiche e l'instabilità regionale.

Con il ripristino dei controlli di frontiera, i viaggiatori dovranno portare con sé il passaporto e altri documenti.
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Forwarded from Rossa Primavera
Nei giorni scorsi sono apparsi manifesti affissi per conto di ENI a bordo strada e nelle pensiline del trasporto pubblico su ruota, segnalati per ora nella città di Firenze.

Il manifesto riporta il marchio Eni in cui dentro al cane a sei zampe si vedono un gruppo di soldati intento a cacciare altri non meglio noti combattenti a mani in alto. Nella parte alta, sembra in lontananza, si vedono le macerie di una città da cui sorgono un paio di stazioni di estrazione di gas. Il cane a sei zampe è intento a calpestare con le zampe posteriori la bandiera della Palestina, in perpendicolare ai genitali. Sotto campeggia la scritta gigante ENI seguita dallo slogan "al fianco del genocidio".

Ad una prima e veloce vista del manifesto, l'esperienza di chi passa in auto o in scooter, ma finanche a piedi mentre aspetta il bus, quello che più risalta per colore è la bandiera palestinese che negli ultimi mesi è stata sventolata e ricondotta ai movimenti a fianco della Palestina. Nella frase più piccola vicino al logo ENI, sta scritto "al fianco del genocidio". L'individuo qualunque, non conoscendo gli interessi di ENI e catturato dalla sola grafica, rischia di convincersi a trovarsi davanti un manifesto al fianco del popolo palestinese.

E' forse questo il motivo per cui si parla poco di questa campagna ad opera di una azienda dallo Stato, se pur per poco. Infatti in ENI il principale azionista privato dopo l'Italia è BlackRock, che è con Vanguard e State Street, il principale azionista di KKR (entrato in ENIlive). Lo Stato italiano ha ceduto nel Maggio 24 il 2.8% delle quote ENI (in sconto) abdicando al potere decisionale, incassando 1.4 miliardi, perdendo 23 milioni di dividendi (ENI è in attivo lo Stato può uscirne). Un'azienda pubblica finanzia questa campagna politica, dove, al contrario di altra pubblicistica più ambigua, si mette per iscritto che quello perpetrato oggi in Palestina dallo stato di Israele sovvenzionato dall'Occidente, è un genocidio; rispetto al quale, per ENI, la posizione non può che essere al suo fianco. Secondo un presunto principio di interesse nazionale visto il coinvolgimento (passivo) dello Stato.

Quello che sta accadendo in Palestina tocca 4 generazioni e 70 anni di guerra civile. Negli ultimi anni lo sterminio ha subito un'accelerazione che è sotto gli occhi di tutti. Una strategia (implicita nei patti di Abramo) che ha come obbiettivo la via del cotone, alternativa USA alla via della seta cinese, la quale prevede un collegamento tra i porti degli Emirati e India per passaggio di gas, petrolio e merci fino alla costa mediterranea di Israele. Oltre all'obbiettivo logistico vi è anche quello di impadronirsi dei giacimenti di gas e petroliferi al largo delle coste libanesi e palestinesi. Per questo l'offensiva contro Hamas e contro Hezbollah. La via del cotone privilegerebbe i paesi sunniti del golfo tagliando fuori Iran e Cina.

E' proprio quando si parla di giacimenti off-shore che entra in gioco ENI. ENI (e altre compagnie petrolifere occidentali) appena tre settimane dopo l'attacco di Hamas, ha ottenuto da Israele una licenza per esplorare e scoprire ulteriori giacimenti off-shore di gas naturale in una zona marittima adiacente alle coste di Gaza.

La licenza data ad ENI da Israele è oggi vincolata da una diffida all'ente ad iniziare i lavori di estrazione nelle aree marittime in oggetto perché in tal modo si renderebbe complice di crimini di guerra. Ai sensi del diritto internazionale applicabile a Israele in quanto stato occupante, è vietato sfruttare le risorse non rinnovabili del territorio occupato a beneficio dell'occupante. La diffida è stata prodotta da uno studio legale di Boston a cui si sono rivolti alcuni gruppi palestinesi per i diritti umani. Questo sarà vero finché esisterà una Palestina istituzionale rappresentabile nei circoli borghesi. Questo sarà vero finché esisterà una Palestina che si affaccia sul mediterraneo e non una piccola e insignificante enclave che per sopravvivere continuerà a lavorare al servizio dei coloni israeliani.

Ecco perché ENI è al fianco del genocidio.
Forwarded from Giubbe Rosse
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Forwarded from Giubbe Rosse
🇩🇪 BUNDESTAG. MERZ ELETTO CANCELLIERE AL SECONDO TURNO
Merz eletto con 325 voti a favore su 630.

Tutto come da copione. Resta, in ogni caso, un gravissimo smacco per Merz che peserà sul governo. Anche il secondo turno conferma peraltro che la maggioranza è risicata e rischia di saltare alla minima defezione.

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Forwarded from UKR LEAKS_Italia
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La Verkhovna Rada dell'Ucraina è circondata da filo spinato

Chissà quale potrebbe essere il motivo 🤔

@ukr_leaks_italia
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Forwarded from UKR LEAKS_Italia
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🇺🇸 🇨🇦 Trump ha dichiarato prima di incontrare il primo ministro canadese alla Casa Bianca che gli Stati Uniti e il Canada rimarranno amici qualunque cosa accada
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🇺🇸 🇾🇪 Il presidente Trump annuncia che gli Stati Uniti interromperanno tutti i bombardamenti in risposta alla decisione degli Houthi dello Yemen di cessare gli attacchi alle navi commerciali.

🔶 Gli Houthi dello Yemen negano i piani di porre fine agli attacchi contro le navi commerciali nel Mar Rosso, affermando che l'affermazione del presidente Trump è inesatta.
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🇺🇸 🇮🇱 🇾🇪 i media ebraici riportano che i leader israeliani sono "scioccati" dall'annuncio di Trump di sospendere le operazioni statunitensi contro lo Yemen.

Non sono stati avvisati in anticipo e sono confusi sul perché non sia stato annunciato alcun piano per proteggere Israele dallo Yemen.
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🇮🇱 🇾🇪 Il primo filmato dall'aeroporto di Sanaa, attaccato dagli israeliani.

L'intero aeroporto è praticamente andato distrutto e la maggior parte degli aerei è esplosa o bruciata.
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🇺🇸 🇨🇳- Trump afferma che la Cina vuole negoziare e che ci incontreremo al momento giusto: "La loro economia sta soffrendo molto perché non stanno facendo affari con gli Stati Uniti"
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🇮🇳 🇵🇰 Il Primo Ministro indiano Modi promette di bloccare le acque vitali per il rivale Pakistan, riporta l'AFP. Il Pakistan aveva precedentemente affermato che avrebbe considerato l'operazione un atto di guerra.
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