L'ERA LEONINA
L'esordio del papa Leone evocava la "pace disarmata e disarmante". Può essere che sia solo un'atroce ironia del destino che l'aggressione israeliana all'Iran (e alla pace mondiale) sia denominata "Leone rampante". Siccome ci sono segnali di "guerra civile" in seno alle classi dirigenti occidentali su quale ruolo dare all'Occidente collettivo, con una lotta egemonica senza esclusione di colpi, anche i simboli diventano "osservati speciali". La formula papale è potentemente antitetica alla logica bellica imperniata su deterrenza e superiorità. Oggi, l’uso (voluto o meno) del termine "leone" per una missione offensiva appare come un rovesciamento simbolico, un’involontaria (?) parodia dell’annuncio pacifico del nuovo pontefice. Se il "leone rampante" diventa il segno di un’aggressione che rischia l’allargamento del conflitto, allora davvero non si tratta solo di parole, ma di segnali strategici che raccontano la postura ideologica di un intero blocco di potere. Si apre una finestra sul subconscio ideologico dell’Occidente in crisi: il leone che avrebbe dovuto annunciare la pace si è trasformato in simbolo di un’aggressione che minaccia la guerra mondiale.

🇮🇷 IRAN - L'Iran si è ufficialmente ritirato dai negoziati sul nucleare con gli Stati Uniti. (Fonte: Reuters)

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