Poi sia chiaro: considero il carcere un residuato barbarico terrificante dove si esercita il sadismo sociale che diventa sadismo di stato. E dove molto spesso rimangono stritolati solo i più poveri e i più deboli. Ma questo vale per tutti, maschi e femmine che hanno la sventura di finirci dentro. Davvero, non si può sentire da un giudice dire che il carcere va bene per i maschi perchè imbriglia la loro violenza mentre le donne non ci devono andare né tantomeno ci si debbano suicidare. Mentre i maschi si, per loro è giusto. Roba da matti.
Davvero, se non ci diamo una svegliata la finiamo con l'aborto dei maschi perchè prodotti imperfetti e una minoranza tenuta in degli zoo per la continuazione della specie. Come vorrebbe quella squinternata di Concita Di Gregorio.
(Vedi post precedente per capire meglio)
Davvero, se non ci diamo una svegliata la finiamo con l'aborto dei maschi perchè prodotti imperfetti e una minoranza tenuta in degli zoo per la continuazione della specie. Come vorrebbe quella squinternata di Concita Di Gregorio.
(Vedi post precedente per capire meglio)
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Il covid e il vaiolo delle scimmie sono roba passata, da boomer
👉L'uomo al passo coi tempi si prende l'ultimissimo virus cinese appena uscito, il Langya👈 https://www.theguardian.com/science/2022/aug/10/newly-identified-langya-virus-tracked-after-china-reports-dozens-of-cases?CMP=oth_b-aplnews_d-1
👉L'uomo al passo coi tempi si prende l'ultimissimo virus cinese appena uscito, il Langya👈 https://www.theguardian.com/science/2022/aug/10/newly-identified-langya-virus-tracked-after-china-reports-dozens-of-cases?CMP=oth_b-aplnews_d-1
the Guardian
Newly identified Langya virus tracked after China reports dozens of cases
Virus, which causes symptoms including fever, fatigue, cough, loss of appetite and muscle aches, is believed to have spread from animals to humans
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Forwarded from Guerra Totale. Notizie dal fronte
Volontario Italiano con gli ucraini. Si stimano circa 300 volontari italiani che si sono uniti con l'esercito di Kiev.
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Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
🇷🇺🇲🇩La Moldavia non potrà effettuare il pagamento previsto per agosto a Gazprom, perché.... non ha soldi.
Lo ha affermato in Moldovagaz.
Ma, al tempo stesso, il governo liberale moldavo prova a minacciare Mosca: "Se ci taglia il gas, noi bloccheremo il transito verso la Transnistria".
Lo ha affermato in Moldovagaz.
Ma, al tempo stesso, il governo liberale moldavo prova a minacciare Mosca: "Se ci taglia il gas, noi bloccheremo il transito verso la Transnistria".
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Eric Trump rivela cosa è VERAMENTE accaduto nel raid dell'FBI: il figlio del presidente dice che gli agenti si sono rifiutati di consegnare il mandato, hanno cacciato l'avvocato dalla proprietà, hanno perquisito i vestiti di Melania e come il personale di Mar-a-Lago si è rifiutato di spegnere le telecamere di sicurezza. Eric ha detto che l'avvocato di suo padre Christina Bobb è stata costretta a stare in piedi alla fine del vialetto di Mar-a-Lago durante il raid.
"Ci sono 30 agenti lì", ha ricordato della ricerca di lunedì in una telefonata con DailyMail.com. «Hanno detto al nostro avvocato... devi lasciare la proprietà subito. Spegni tutte le telecamere di sicurezza.'
"Non le avrebbero dato il mandato di perquisizione", ha affermato. 'Così gliel'hanno mostrato da circa 10 piedi di distanza. Non le darebbero una copia del mandato di perquisizione». Ha detto che Bobb era confuso sul motivo per cui un avvocato della casa della persona perquisita dall'FBI non fosse in grado di vedere o ottenere una copia del mandato di perquisizione.
Eric ha detto che sarebbe stato "entusiasta" di scoprire se esisteva un mandato di perquisizione valido.
"È tutto un attacco coordinato con l'FBI", ha aggiunto il figlio dell'ex presidente, insistendo che il raid è stato approvato dal presidente Biden.
"Pensi che il direttore dell'FBI farà irruzione nella casa dell'ex presidente, specialmente in una casa come sai, un po' famosa in tutto il mondo come lo è Mar Lago in un luogo pubblico come lo è Mar Lago senza ottenere l'approvazione del presidente [Biden] ?' Eric interrogato.
(Da Rossella Fidanza)
https://www.dailymail.co.uk/news/article-11099205/Eric-Trump-reveals-REALLY-happened-FBI-raid.html
"Ci sono 30 agenti lì", ha ricordato della ricerca di lunedì in una telefonata con DailyMail.com. «Hanno detto al nostro avvocato... devi lasciare la proprietà subito. Spegni tutte le telecamere di sicurezza.'
"Non le avrebbero dato il mandato di perquisizione", ha affermato. 'Così gliel'hanno mostrato da circa 10 piedi di distanza. Non le darebbero una copia del mandato di perquisizione». Ha detto che Bobb era confuso sul motivo per cui un avvocato della casa della persona perquisita dall'FBI non fosse in grado di vedere o ottenere una copia del mandato di perquisizione.
Eric ha detto che sarebbe stato "entusiasta" di scoprire se esisteva un mandato di perquisizione valido.
"È tutto un attacco coordinato con l'FBI", ha aggiunto il figlio dell'ex presidente, insistendo che il raid è stato approvato dal presidente Biden.
"Pensi che il direttore dell'FBI farà irruzione nella casa dell'ex presidente, specialmente in una casa come sai, un po' famosa in tutto il mondo come lo è Mar Lago in un luogo pubblico come lo è Mar Lago senza ottenere l'approvazione del presidente [Biden] ?' Eric interrogato.
(Da Rossella Fidanza)
https://www.dailymail.co.uk/news/article-11099205/Eric-Trump-reveals-REALLY-happened-FBI-raid.html
Mail Online
EXCLUSIVE: Eric Trump reveals what REALLY happened in the FBI raid
Eric Trump revealed FBI agents refused to hand over the search warrant for their raid on Mar-a-Lago and kicked an attorney off the property in a new account of the Monday operation.
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19enne genovese, Kevin Chiappalone, è il primo italiano indagato per essere andato a combattere in Ucraina. Il simpatizzante di CasaPound è accusato di essere un mercenario arruolato nella Brigata internazionale ucraina e rischia una condanna da 2 a 7 anni
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Gas: oggi a Oggi ha raggiunto i 207 euro a MWh.. + 7.79% rispetto a ieri.
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Forwarded from Giubbe Rosse
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GLI HACKER RUSSI ATTACCANO I SISTEMI LOCKHEED MARTIN
Gli hacker russi del gruppo KILLNET hanno effettuato un attacco al sistema di controllo della società militare-industriale americana Lockheed Martin, proprio quella che fornisce HIMARS MLRS all'Ucraina.
A seguito dell'attacco, i servizi che forniscono lavoro interno e logistica sono "morti":
Uno dei principali sistemi interni di Lockheed Martin e delle sue sussidiarie e affiliate ("LM") ed è destinato all'uso solo da parte di utenti autorizzati è andato in blocco
Sistema di autorizzazione per i dipendenti Lockheed Martin è andato offline
Sistema di autorizzazione tramite smart card "NASA" Token di autorizzazione Indicatore utente dell'agenzia RSA — offline
Un database di backup di tutti i candidati per un lavoro presso Lockheed Martin — offline
Sistema di acquisizione dell'ID utente dell'agenzia — offline
Killnet dice "questo è solo l'inizio".
Gli hacker russi del gruppo KILLNET hanno effettuato un attacco al sistema di controllo della società militare-industriale americana Lockheed Martin, proprio quella che fornisce HIMARS MLRS all'Ucraina.
A seguito dell'attacco, i servizi che forniscono lavoro interno e logistica sono "morti":
Uno dei principali sistemi interni di Lockheed Martin e delle sue sussidiarie e affiliate ("LM") ed è destinato all'uso solo da parte di utenti autorizzati è andato in blocco
Sistema di autorizzazione per i dipendenti Lockheed Martin è andato offline
Sistema di autorizzazione tramite smart card "NASA" Token di autorizzazione Indicatore utente dell'agenzia RSA — offline
Un database di backup di tutti i candidati per un lavoro presso Lockheed Martin — offline
Sistema di acquisizione dell'ID utente dell'agenzia — offline
Killnet dice "questo è solo l'inizio".
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Forwarded from Durov's Channel - Italia
Amo il mio lavoro. Cosa c'è di più eccitante del migliorare il modo di comunicare di milioni di persone? I membri del mio team, io incluso, devono essere una delle persone più fortunate in vita.
L'unica cosa che troviamo scoraggiante è che spesso non siamo in grado di distribuire nuove versioni di Telegram a causa dell'oscuro "processo di revisione" imposto dalle app mobile dei monopoli di tecnologia.
Per esempio, il nostro nuovo aggiornamento - che sta per rivoluzionare il modo di esprimere delle persone nella messaggistica - è stato bloccato dalla "revisione" di Apple per due settimane, senza nessuna spiegazione o nessun feedback da parte loro.
Se Telegram, una delle 10 applicazioni più popolari globalmente, sta ricevendo questo trattamento, potremmo allora solo immaginare le difficoltà provate dagli sviluppatori di piccole applicazioni. Non è solo demoralizzante: causa direttamente perdite finanziarie a centinaia di migliaia di app globalmente.
Questo danno va insieme al 30% di tasse che Apple e Google prendono dagli sviluppatori di app - che, secondo loro, serve per pagare le risorse necessarie per revisionare le app. I parlamentari dell'UE e di altrove stanno lentamente iniziando a esaminare queste pratiche abusive. Ma il danno economico che è già stato inflitto da Apple nel mercato tecnologico non verrà annullato.
L'unica cosa che troviamo scoraggiante è che spesso non siamo in grado di distribuire nuove versioni di Telegram a causa dell'oscuro "processo di revisione" imposto dalle app mobile dei monopoli di tecnologia.
Per esempio, il nostro nuovo aggiornamento - che sta per rivoluzionare il modo di esprimere delle persone nella messaggistica - è stato bloccato dalla "revisione" di Apple per due settimane, senza nessuna spiegazione o nessun feedback da parte loro.
Se Telegram, una delle 10 applicazioni più popolari globalmente, sta ricevendo questo trattamento, potremmo allora solo immaginare le difficoltà provate dagli sviluppatori di piccole applicazioni. Non è solo demoralizzante: causa direttamente perdite finanziarie a centinaia di migliaia di app globalmente.
Questo danno va insieme al 30% di tasse che Apple e Google prendono dagli sviluppatori di app - che, secondo loro, serve per pagare le risorse necessarie per revisionare le app. I parlamentari dell'UE e di altrove stanno lentamente iniziando a esaminare queste pratiche abusive. Ma il danno economico che è già stato inflitto da Apple nel mercato tecnologico non verrà annullato.
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Forwarded from I conti non tornano
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Evraz vende la sua divisione nordamericana e cerca compratori #recessione
Evraz North America è leader nella produzione di prodotti in acciaio per i mercati ferroviario, energetico, industriale e delle costruzioni in Nord America.
La divisione comprende 2 impianti di fusione di acciaio elettrico, 4 stabilimenti di laminati e 8 impianti di tubi e una rete di raccolta rottami di 17 imprese.
La capacità totale per la fusione dell'acciaio è di 2,3 milioni di tonnellate, la capacità per la produzione di prodotti finiti è di 3,5 milioni di tonnellate.
segui @icontinontornano
Evraz North America è leader nella produzione di prodotti in acciaio per i mercati ferroviario, energetico, industriale e delle costruzioni in Nord America.
La divisione comprende 2 impianti di fusione di acciaio elettrico, 4 stabilimenti di laminati e 8 impianti di tubi e una rete di raccolta rottami di 17 imprese.
La capacità totale per la fusione dell'acciaio è di 2,3 milioni di tonnellate, la capacità per la produzione di prodotti finiti è di 3,5 milioni di tonnellate.
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Forwarded from Tutti i fatti
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Il sindaco di Madrid José Luis Martínez-Almeida, parlando con gli youtuber Vovan e Lexus, ha promesso di aiutare a deportare i profughi ucraini verso il fronte.
@tutti_i_fatti
@tutti_i_fatti
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IL SAPERE CRITICO E QUELLO TECNICO
Cosa è la tecnica? Per i Greci era qualcosa estremamente chiaro: i movimenti della mano e del braccio di uno scalpellino mentre lavorava una pietra. Tecne deriva dal verbo onomatopeico “tektek” che riproduce il suono del martello o dello scalpello sulla pietra. Quale era la caratteristica fondamentale del sapere tecnico? Che si trattava di operazioni ripetute in maniera pressoché automatica e applicate senza più ragionarci sopra nel momento in cui, apprese a memoria, permettevano di realizzare un oggetto o un fine desiderato. Azioni automatiche che ci consentono, senza più pensarci sopra, di arrivare allo scopo prefissato. Buona parte delle nostre azioni sono di carattere tecnico. Non solo quelle fisiche, come ad esempio la ginnastica o avvitare una lampadina, ma anche la più parte di quelle mentali. Una volta che ho appreso la via per risolvere un problema geometrico o fare un calcolo, applico automaticamente il procedimento senza più pensarci tutte le volte che si presenta un caso analogo. Lo stesso possiamo dire per quasi tutte le procedure giuridiche, le forme di buona creanza, la disciplina militare e quella scolastica, soprattutto intesa come metodo di apprendimento. Buona parte delle merci che vengono spacciate come artistiche, in campo musicale, figurativo, narrativo, sono l’applicazione di soluzioni tecniche risultate adeguate a conseguire lo scopo e dunque la pura e semplice ripetizione di una procedura prefissata secondo un canone che ne garantisce l’apprezzamento.
Eppure già i Greci avevano ben chiaro che anche nelle tecniche più consolidate poteva accadere qualcosa di non preventivato. Ad esempio un buon vasaio poteva realizzare un ottimo vaso, di qualità eccellente nel resistere al calore del fuoco e piacevole nella sua forma, anzi attraente per i disegni che lo decoravano, ma non diverso da un’infinità di altri, magari di qualità semplicemente più scadente. Eppure poteva accadere che un altro vasaio presentasse un lavoro fuori dall’ordinario, qualcosa che non poteva essere insegnato e riprodotto, poteva accadere che un suo vaso comunicasse una forza e una bellezza misteriosa, nel modo in cui erano composti e colori e nel modo in cui la scena classica era disegnata e dipinta. L’espressione insomma con cui Achille e Ulisse giocavano a dadi era capace di suscitare un’emozione che gli altri vasi non potevano dare. Certo, una volta realizzato, quel disegno era tecnicamente riproducibile all’infinito, ma poi quello stesso vasaio realizzava un altro vaso con un disegno diverso, ma altrettanto sorprendente ed unico. Dunque si trattava di arte e l’arte che altro era se non il fatto che il vasaio trasferiva qualcosa della sua personalissima sensibilità nella creta? Era questo tratto unico, di ordine del tutto spirituale, che faceva del suo vaso qualcosa che gli dava un valore totalmente diverso dalla sua utilità e completamente legato all’enigma che catturava l’attenzione mentale dell’osservatore, e che lo costringeva a riconoscere che il vaso aveva un valore in sé, per il semplice fatto di esistere, e non semplicemente perché era comodo e utile nel conservare liquidi e cuocere alimenti. (1/3)
Cosa è la tecnica? Per i Greci era qualcosa estremamente chiaro: i movimenti della mano e del braccio di uno scalpellino mentre lavorava una pietra. Tecne deriva dal verbo onomatopeico “tektek” che riproduce il suono del martello o dello scalpello sulla pietra. Quale era la caratteristica fondamentale del sapere tecnico? Che si trattava di operazioni ripetute in maniera pressoché automatica e applicate senza più ragionarci sopra nel momento in cui, apprese a memoria, permettevano di realizzare un oggetto o un fine desiderato. Azioni automatiche che ci consentono, senza più pensarci sopra, di arrivare allo scopo prefissato. Buona parte delle nostre azioni sono di carattere tecnico. Non solo quelle fisiche, come ad esempio la ginnastica o avvitare una lampadina, ma anche la più parte di quelle mentali. Una volta che ho appreso la via per risolvere un problema geometrico o fare un calcolo, applico automaticamente il procedimento senza più pensarci tutte le volte che si presenta un caso analogo. Lo stesso possiamo dire per quasi tutte le procedure giuridiche, le forme di buona creanza, la disciplina militare e quella scolastica, soprattutto intesa come metodo di apprendimento. Buona parte delle merci che vengono spacciate come artistiche, in campo musicale, figurativo, narrativo, sono l’applicazione di soluzioni tecniche risultate adeguate a conseguire lo scopo e dunque la pura e semplice ripetizione di una procedura prefissata secondo un canone che ne garantisce l’apprezzamento.
Eppure già i Greci avevano ben chiaro che anche nelle tecniche più consolidate poteva accadere qualcosa di non preventivato. Ad esempio un buon vasaio poteva realizzare un ottimo vaso, di qualità eccellente nel resistere al calore del fuoco e piacevole nella sua forma, anzi attraente per i disegni che lo decoravano, ma non diverso da un’infinità di altri, magari di qualità semplicemente più scadente. Eppure poteva accadere che un altro vasaio presentasse un lavoro fuori dall’ordinario, qualcosa che non poteva essere insegnato e riprodotto, poteva accadere che un suo vaso comunicasse una forza e una bellezza misteriosa, nel modo in cui erano composti e colori e nel modo in cui la scena classica era disegnata e dipinta. L’espressione insomma con cui Achille e Ulisse giocavano a dadi era capace di suscitare un’emozione che gli altri vasi non potevano dare. Certo, una volta realizzato, quel disegno era tecnicamente riproducibile all’infinito, ma poi quello stesso vasaio realizzava un altro vaso con un disegno diverso, ma altrettanto sorprendente ed unico. Dunque si trattava di arte e l’arte che altro era se non il fatto che il vasaio trasferiva qualcosa della sua personalissima sensibilità nella creta? Era questo tratto unico, di ordine del tutto spirituale, che faceva del suo vaso qualcosa che gli dava un valore totalmente diverso dalla sua utilità e completamente legato all’enigma che catturava l’attenzione mentale dell’osservatore, e che lo costringeva a riconoscere che il vaso aveva un valore in sé, per il semplice fatto di esistere, e non semplicemente perché era comodo e utile nel conservare liquidi e cuocere alimenti. (1/3)
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Quello che chiamiamo arte è dunque il punto d’inizio che interrompe il processo per il quale tutto accadrà secondo le aspettative. L’arte introduce nelle procedure definite che consentono di arrivare speditamente allo scopo prefissato, un quid che interrompe il processo stesso, lo rende insignificante e pone la questione del valore non in relazione allo scopo per cui si applica quella certa tecnica come mezzo, ma come valore in sé e non più per altro, nella misura in cui la cosa generata esprime un quid che non è parte del processo oggettivo tecnico. Nietzsche aveva scritto un aforisma ripetuto alla nausea, proprio perché non compreso nella sua essenza: “Abbiamo l’arte per non sprofondare nel vero”. In genere è stato inteso come una sorta di manifesto del relativismo assoluto con cui il sapere dominante racconta se stesso. Ma non è così. Il vero di cui parla Nietzsche è appunto l’insieme dei saperi tecnici, oggettivi automatici irriflessi, con cui il mondo pensa se stesso. Un insieme di procedure che ci garantiscono di ottenere questo o quello: il razzo che va sulla luna e la pillola per non restare incinta, la contabilità razionale dell’azienda e la digitalizzazione della pubblica amministrazione, le tecniche matematiche più complesse e la trasformazione della luce solare in elettricità. Persino la politica, luogo per eccellenza di ogni follia e omicidio, è ricondotta ad una procedura tecnica: si genera il campo politico tacciando, anonimi, crocette su di una scheda.
Ecco Nietzsche si rende conto che l’arte è l’accadimento, ovvero il fatto non preventivato che irrompe inspiegabilmente nell’ordine prefissato delle cose, rendendo impraticabile la strada usuale tracciata dalla tecnica. L’arte pone l’accento su ciò che è intrinseco al suo messaggio. E’ il contrario della tecnica, la cui validità è tutta nel conseguire quello che è fuori di sé. L’arte è dunque la sostanza nascosta del sapere critico. La parola “critico” viene dal verbo greco “krino”, che si traduce con “giudicare”. Il sapere critico è il sapere che giudica, ma detto così è un po’ poco, anzi fuorviante. L’espressione di senso comune “esprimo un giudizio critico” sarebbe del tutto insensata, anzi demenziale, se riducessimo la parola “critica” a giudizio. Il suo significato sarebbe “esprimo un giudizio giudicante”. Un’idiozia, insomma. L’atto del giudicare è il processo per cui stabiliamo la concordanza o la discordanza di un predicato con un certo soggetto. Stabiliamo se il predicato X è vero, oppure se il predicato Y è giusto, se il predicato Z è bello relativamente a soggetti come A, B, C. Corretti o sballati che siano, i nostri giudizi sono i modi con cui ci rapportiamo al mondo. L’uomo è misura di tutte le cose, Giovanna è la sposa ideale per Alessio, sono giudizi. Alcuni di carattere universale, la più parte di carattere particolare. Quando allora un giudizio è anche critico? In realtà il verbo greco Krino ha una quantità di significati in aggiunta a quello di giudicare. Significa anche discernere, guardarsi intorno, cogliere gli elementi di contorno che rendono possibile esprimere un certo giudizio. E’ critico quel sapere che coglie le condizioni di possibilità per cui è possibile comprendere l’origine e le ragioni di un sapere di secondo livello, quello operativo e pratico, quello che dice se vuoi fare i salami devi procedere in questo modo, se vuoi realizzare un software che dica quanti capelli hai in testa, devi procedere in quel modo. (2/3)
Ecco Nietzsche si rende conto che l’arte è l’accadimento, ovvero il fatto non preventivato che irrompe inspiegabilmente nell’ordine prefissato delle cose, rendendo impraticabile la strada usuale tracciata dalla tecnica. L’arte pone l’accento su ciò che è intrinseco al suo messaggio. E’ il contrario della tecnica, la cui validità è tutta nel conseguire quello che è fuori di sé. L’arte è dunque la sostanza nascosta del sapere critico. La parola “critico” viene dal verbo greco “krino”, che si traduce con “giudicare”. Il sapere critico è il sapere che giudica, ma detto così è un po’ poco, anzi fuorviante. L’espressione di senso comune “esprimo un giudizio critico” sarebbe del tutto insensata, anzi demenziale, se riducessimo la parola “critica” a giudizio. Il suo significato sarebbe “esprimo un giudizio giudicante”. Un’idiozia, insomma. L’atto del giudicare è il processo per cui stabiliamo la concordanza o la discordanza di un predicato con un certo soggetto. Stabiliamo se il predicato X è vero, oppure se il predicato Y è giusto, se il predicato Z è bello relativamente a soggetti come A, B, C. Corretti o sballati che siano, i nostri giudizi sono i modi con cui ci rapportiamo al mondo. L’uomo è misura di tutte le cose, Giovanna è la sposa ideale per Alessio, sono giudizi. Alcuni di carattere universale, la più parte di carattere particolare. Quando allora un giudizio è anche critico? In realtà il verbo greco Krino ha una quantità di significati in aggiunta a quello di giudicare. Significa anche discernere, guardarsi intorno, cogliere gli elementi di contorno che rendono possibile esprimere un certo giudizio. E’ critico quel sapere che coglie le condizioni di possibilità per cui è possibile comprendere l’origine e le ragioni di un sapere di secondo livello, quello operativo e pratico, quello che dice se vuoi fare i salami devi procedere in questo modo, se vuoi realizzare un software che dica quanti capelli hai in testa, devi procedere in quel modo. (2/3)
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Ma a sua volta come nasce un sapere critico? Non da un’analisi dei componenti di base di un determinato sapere tecnico, come ad esempio la logica o la matematica canonizzata. Non è la scomposizione delle parti interne di un meccanismo, ma nasce da un’illuminazione, come accade per l’arte, per cui trovi il modo di vedere le cose da un punto di vista non accreditato dal modo seriale di riprodurre gli oggetti. Come per il vaso dal disegno che diventa il senso stesso del vaso, la creazione di una visione critica di una certa realtà è la rottura del piano fotografico e ordinario con cui pensiamo le cose. Ad esempio accorgersi che il modo abituale di mettere in fila l’ordine abituale delle cause storiche o sociali non porta a niente, o meglio porta dove il sapere tecnico acquisito vuole portarti, in definitiva a delle proposizioni tautologiche. L’illuminazione critica nei confronti di un sapere acquisito è esattamente identica a quella che genera, secondo Thomas Kuhn, l’abbandono di una teoria scientifica e la sua sostituzione con un’ altra, che parte da una prospettiva completamente diversa, nel momento in cui la vecchia teoria non spiega più una quantità di eventi che invece dovrebbe pur spiegare.
Il sapere critico non è la scelta, di fronte ad un bivio, di una strada piuttosto che l’altra. E’ la reazione stessa del bivio, ovvero l’abbandono della strada solita per tastare se un determinato terreno ci porta da qualche parte, invece che portarci, come quello passato, da nessuna parte. E’ la creazione di un’altra strada, non la scelta di una che già esisteva.
Ecco noi oggi viviamo in un mondo nel quale buona parte del sapere tecnico e ordinario che lo ha generato, non è più in grado di spiegare nulla. Non è in grado di spiegare perché volere qualcosa è più sensato di non volere nulla; non spiega perché vivere è meglio di non essere mai nati; non spiega perché un mondo di formichine obbedienti sarebbe migliore di un mondo di lupi solitari. Provate a porre queste domande ai sofistissimi che ci dicono il perché di tutto. Non saranno in grado di dare nessuna risposta, ma si accontenteranno di dirvi che il bene è lo sviluppo economico, la pace (meno che con la Russia e la Cina), l’eguaglianza, la democrazia, l’ecologia, la salute. Cioè tutto quello che sta portando alla discarica questo mondo, proprio perché sarebbe come cercare di spiegare il principio di indeterminazione con la fisica di Newton. (3/3)
(Alfredo Morosetti, facebook)
Il sapere critico non è la scelta, di fronte ad un bivio, di una strada piuttosto che l’altra. E’ la reazione stessa del bivio, ovvero l’abbandono della strada solita per tastare se un determinato terreno ci porta da qualche parte, invece che portarci, come quello passato, da nessuna parte. E’ la creazione di un’altra strada, non la scelta di una che già esisteva.
Ecco noi oggi viviamo in un mondo nel quale buona parte del sapere tecnico e ordinario che lo ha generato, non è più in grado di spiegare nulla. Non è in grado di spiegare perché volere qualcosa è più sensato di non volere nulla; non spiega perché vivere è meglio di non essere mai nati; non spiega perché un mondo di formichine obbedienti sarebbe migliore di un mondo di lupi solitari. Provate a porre queste domande ai sofistissimi che ci dicono il perché di tutto. Non saranno in grado di dare nessuna risposta, ma si accontenteranno di dirvi che il bene è lo sviluppo economico, la pace (meno che con la Russia e la Cina), l’eguaglianza, la democrazia, l’ecologia, la salute. Cioè tutto quello che sta portando alla discarica questo mondo, proprio perché sarebbe come cercare di spiegare il principio di indeterminazione con la fisica di Newton. (3/3)
(Alfredo Morosetti, facebook)
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Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
🇨🇳🇺🇸 La Cina ha sospeso le importazioni di carne dalla società statunitense King Meat Service, dopo aver scoperto che i prodotti contenevano tracce di ractopamina.
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⚡️🇩🇪 Olaf Scholz coinvolto in un caso di frode fiscale
Nell'ambito di un'indagine sulla corruzione per evasione fiscale da parte di una banca di Amburgo, l'accusa ha esaminato le e-mail del cancelliere Olaf Scholz.. Il cancelliere tedesco, non è ancora stato interrogato da una commissione parlamentare sull'indagine questo mese..
Nell'ambito di un'indagine sulla corruzione per evasione fiscale da parte di una banca di Amburgo, l'accusa ha esaminato le e-mail del cancelliere Olaf Scholz.. Il cancelliere tedesco, non è ancora stato interrogato da una commissione parlamentare sull'indagine questo mese..
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