Forwarded from Tatiana Santi (Tatiana)
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🗞🗞🗞RASSEGNA STAMPA RUSSA - 10
Ecco un nuovo appuntamento con la rassegna stampa russa da analizzare insieme.
❗COMMENTATE, CONDIVIDETE! Alla prossima rassegna stampa!
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Un ex senatore repubblicano degli Stati Uniti ha parlato dell'operazione speciale in Ucraina:
"Agli USA e alla Nato non importa quanti ucraini muoiono. Quante donne, bambini, civili, militari moriranno"...un intero popolo di 40 milioni di abitanti usato come carne da cannone.
"Agli USA e alla Nato non importa quanti ucraini muoiono. Quante donne, bambini, civili, militari moriranno"...un intero popolo di 40 milioni di abitanti usato come carne da cannone.
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🇩🇪⚡️I primi centri commerciali della Germania hanno iniziato a spegnere alcune scale mobili nell'ambito delle misure di risparmio energetico - Giornale Bild
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QUANDO I RUSSI CHIUDONO IL RUBINETTO...
La storia che stiamo vivendo, Ciccibelli, voi non lo sapete perchè non siete comunisti è molto simile a quella che avvenne negli anni 80 del secolo scorso nei paesi comunisti. Nell'Ottobre del 1985 a Sofia Michail Gorbaciov annunciò che l'Unione Sovietica non avrebbe garantito ai paesi del Patto di Varsavia materie prime a basso costo. Esattamente come fa adesso la Russia di Putin con noi. Voi direte, "ma è una casualità Giuse'...noi siamo in regimi democratici e capitalisti, mica autoritari e comunisti". Non c'entra nulla, al Capitale (Das Kapital) non gli frega nulla se il regime in cui è allocato sia formalmente "capitalista" o "comunista", "democratico" o "autoritario". Il Capitale cerca profitti e interessi, e per averli lavora con chiuque glieli dia indipendentemente dal sistema: il capitale può fare affari con gli Ayatollah, con i Talebani, con i comunisti, con i regimi democratici e fosse necessario anche con Gengis Khan o Nerone redivivi, basta che pagano.
Ecco ritornando a quegli anni a cavallo tra il 70 e l'80, i regimi comunisti erano usciti meglio rispetto a noi dalla crisi energetica grazie alle materie prime sovietiche a "istraccu barattu" come si dice in sardo. Il tenore di vita cresceva bene, meglio che da noi e soprattutto sua maestà il Capitale correva copioso da occidente. Il debito estero dei paesi "comunisti" cresceva, i capitalisti (che ripeto della democazzaria liberale non sanno che farsene) investivano convinti che regimi "autoritari" potessero consentire guadagni migliori rispetto alle instabili democazzarie occidentali. Poi c'era l'Urss che pagava sull'unghia e garantiva per tutti. Ecco, nell'ottobre del 1985 a Sofia Gorbaciov disse le parole famose: "Le possibilità dell'Unione Sovietica di fornire materie prime in cambio di prodotti finiti da altri paesi sono esaurite". Fine della festa e necessità di manovre lacrime e sangue da parte dei paesi dell'Est per ripagare Sua Maestà il Capitale. Da qui lo scontento, la rabbia delle popolazioni e la fine del cosiddetto "comunismo" europeo.
Notate assonanze rispetto ad ora? Notate rime particolari? Wait and see....❤️
La storia che stiamo vivendo, Ciccibelli, voi non lo sapete perchè non siete comunisti è molto simile a quella che avvenne negli anni 80 del secolo scorso nei paesi comunisti. Nell'Ottobre del 1985 a Sofia Michail Gorbaciov annunciò che l'Unione Sovietica non avrebbe garantito ai paesi del Patto di Varsavia materie prime a basso costo. Esattamente come fa adesso la Russia di Putin con noi. Voi direte, "ma è una casualità Giuse'...noi siamo in regimi democratici e capitalisti, mica autoritari e comunisti". Non c'entra nulla, al Capitale (Das Kapital) non gli frega nulla se il regime in cui è allocato sia formalmente "capitalista" o "comunista", "democratico" o "autoritario". Il Capitale cerca profitti e interessi, e per averli lavora con chiuque glieli dia indipendentemente dal sistema: il capitale può fare affari con gli Ayatollah, con i Talebani, con i comunisti, con i regimi democratici e fosse necessario anche con Gengis Khan o Nerone redivivi, basta che pagano.
Ecco ritornando a quegli anni a cavallo tra il 70 e l'80, i regimi comunisti erano usciti meglio rispetto a noi dalla crisi energetica grazie alle materie prime sovietiche a "istraccu barattu" come si dice in sardo. Il tenore di vita cresceva bene, meglio che da noi e soprattutto sua maestà il Capitale correva copioso da occidente. Il debito estero dei paesi "comunisti" cresceva, i capitalisti (che ripeto della democazzaria liberale non sanno che farsene) investivano convinti che regimi "autoritari" potessero consentire guadagni migliori rispetto alle instabili democazzarie occidentali. Poi c'era l'Urss che pagava sull'unghia e garantiva per tutti. Ecco, nell'ottobre del 1985 a Sofia Gorbaciov disse le parole famose: "Le possibilità dell'Unione Sovietica di fornire materie prime in cambio di prodotti finiti da altri paesi sono esaurite". Fine della festa e necessità di manovre lacrime e sangue da parte dei paesi dell'Est per ripagare Sua Maestà il Capitale. Da qui lo scontento, la rabbia delle popolazioni e la fine del cosiddetto "comunismo" europeo.
Notate assonanze rispetto ad ora? Notate rime particolari? Wait and see....❤️
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Il Kazakhstan ha deciso di sospendere per un anno l'esportazione di Il Kazakistan ha sospeso per un anno l'esportazione di armi, equipaggiamenti e strumenti militari. Il vertice tra Tokayv e Putin sta dando effetti.
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🇽🇰🇷🇸 - Sembra che si sia trovato l'accordo tra il Kossovo e la Serbia. Entrambi riconosceranno i documenti emessi dalla controparte.
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Per decenni gli yankee hanno sfornato da Hollywood i prodotti del loro delirio, delle loro fobie, della loro stupidità da pistoleri psicopatici convinti che il mondo fosse un unico far west dove ha ragione chi è il più veloce a estrarre la Colt. E noi abbiamo assistito come spettatori attoniti e plaudenti, anche quando mettevano a ferro e fuoco per davvero interi continenti e nazioni (dall’America Latina alla Corea, al Vietnam, dall’Africa all’Iraq, all’Afghanistan, alla Jugoslavia, alla Siria, alla Libia). Ora hanno deciso di staccare la spina a tutti, ora crolla il tendone e da spettatori saremo catapultati nel loro inferno come protagonisti. Forse, o forse rimarremo ancora spettatori della disfatta di questa civiltà. (Valter Rossi, facebook)
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LA MICCIA ESPLOSIVA DI GAS ED ELETTRICITA’
Lo spettro di una nuova emergenza economica e sociale prende forma nelle curve dei costi attesi dell’energia elettrica e del gas in tutta Europa.
Dove siamo e dove andremo lo vedete dal grafico riportato sotto. E’ il prezzo atteso fra 1 anno dell’energia elettrica per MWh in Francia e Germania. In Francia ha appena superato per la prima volta i €1.000, comportando una decuplicazione (!) rispetto ai prezzi medi degli ultimi 3 anni ed un più che raddoppio rispetto alla prima metà del 2022.
L’Italia segue il prezzo francese. Negli ultimi 20 giorni stiamo pagando attorno a €600/MWh e considerando che siamo ad Agosto, cioè uno dei mesi a più basso consumo dell’anno, non vi è da stupirsi se i prezzi attesi sono in crescita e potrebbero facilmente raddoppiare da qui a fine anno.
Il prezzo del gas è soggetto alla stessa dinamica, ed insieme all’elettricità rappresenta di gran lunga la nuova “pandemia” di cui parleremo nei prossimi mesi. Fate i conti per le prossime bollette.
Possiamo aspettarci qualcosa da parte del Governo o dell’Europa? Non credo proprio.
La prima cosa che si poteva fare è difendere il cambio Euro verso resto del mondo, ma l’Euro sta sprofondando nei confronti di tutti, né abbiamo sentito una parola da parte dell’ex-Governatore della BCE sull’urgenza che la banca centrale intervenisse a difesa del cambio.
La seconda cosa che si poteva fare era contrastare la speculazione internazionale sulla distribuzione di gas ed elettricità, ma in Italia l’ENI, che continua ad acquistare gas da Gazprom agli stessi prezzi di sempre, è la prima a speculare utilizzando come prezzo di riferimento per la vendita quelli molto più alti battuti dalla Borsa di Amsterdam, che rappresentano solo una piccola % delle forniture all’Italia.
Volendo, si poteva anche detassare l'importazione ed i consumi di gas ed elettricità in ragione di una situazione di emergenza, ma nessun esponente del Governo ne ha minimamente fatto cenno.
Infine, potevamo assicurarci approvvigionamenti strategici dai partner che storicamente ci riforniscono di gas ed energia, sia come Italia che come Europa. Ma ad alcuni di essi abbiamo mosso guerra, nel senso militare intendo.
Una gestione disastrosa, insomma, senza una visione del mondo, senza politica energetica, senza alcuna considerazione per le esigenze del tessuto economico e delle famiglie.
Questo macigno che incombe sull’economia italiana - già asfittica da 10 anni - è il lascito più importante del Governo “dei migliori”. Ricordiamocelo il 25 Settembre. (Micalizzi, facebook)
Lo spettro di una nuova emergenza economica e sociale prende forma nelle curve dei costi attesi dell’energia elettrica e del gas in tutta Europa.
Dove siamo e dove andremo lo vedete dal grafico riportato sotto. E’ il prezzo atteso fra 1 anno dell’energia elettrica per MWh in Francia e Germania. In Francia ha appena superato per la prima volta i €1.000, comportando una decuplicazione (!) rispetto ai prezzi medi degli ultimi 3 anni ed un più che raddoppio rispetto alla prima metà del 2022.
L’Italia segue il prezzo francese. Negli ultimi 20 giorni stiamo pagando attorno a €600/MWh e considerando che siamo ad Agosto, cioè uno dei mesi a più basso consumo dell’anno, non vi è da stupirsi se i prezzi attesi sono in crescita e potrebbero facilmente raddoppiare da qui a fine anno.
Il prezzo del gas è soggetto alla stessa dinamica, ed insieme all’elettricità rappresenta di gran lunga la nuova “pandemia” di cui parleremo nei prossimi mesi. Fate i conti per le prossime bollette.
Possiamo aspettarci qualcosa da parte del Governo o dell’Europa? Non credo proprio.
La prima cosa che si poteva fare è difendere il cambio Euro verso resto del mondo, ma l’Euro sta sprofondando nei confronti di tutti, né abbiamo sentito una parola da parte dell’ex-Governatore della BCE sull’urgenza che la banca centrale intervenisse a difesa del cambio.
La seconda cosa che si poteva fare era contrastare la speculazione internazionale sulla distribuzione di gas ed elettricità, ma in Italia l’ENI, che continua ad acquistare gas da Gazprom agli stessi prezzi di sempre, è la prima a speculare utilizzando come prezzo di riferimento per la vendita quelli molto più alti battuti dalla Borsa di Amsterdam, che rappresentano solo una piccola % delle forniture all’Italia.
Volendo, si poteva anche detassare l'importazione ed i consumi di gas ed elettricità in ragione di una situazione di emergenza, ma nessun esponente del Governo ne ha minimamente fatto cenno.
Infine, potevamo assicurarci approvvigionamenti strategici dai partner che storicamente ci riforniscono di gas ed energia, sia come Italia che come Europa. Ma ad alcuni di essi abbiamo mosso guerra, nel senso militare intendo.
Una gestione disastrosa, insomma, senza una visione del mondo, senza politica energetica, senza alcuna considerazione per le esigenze del tessuto economico e delle famiglie.
Questo macigno che incombe sull’economia italiana - già asfittica da 10 anni - è il lascito più importante del Governo “dei migliori”. Ricordiamocelo il 25 Settembre. (Micalizzi, facebook)
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⚡🇬🇧 Mappa del blackout del Regno Unito; centinaia di persone, sono senza elettricità poiché il blackout interessa cinque regioni.
https://www.express.co.uk/news/science/1661065/UK-power-outage-mapped-electricity-cut-off-blackout-Hartlepool-Tyne-Wear-Redcar-Yorkshire
https://www.express.co.uk/news/science/1661065/UK-power-outage-mapped-electricity-cut-off-blackout-Hartlepool-Tyne-Wear-Redcar-Yorkshire
Express.co.uk
UK power outage MAPPED: Hundreds left without electricity in FIVE area
HUNDREDS of households across the country, including Hartlepool, Tyne and Wear, Redcar, and Yorkshire have been plunged into darkness as blackouts hit five regions.
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⚡️ULTIME NOTIZIE⚡️
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🇷🇺🔥🇺🇦Diverse fonti,orientali e occidentali,così come i servizi segreti occidentali,hanno registrato che a Mulino (regione di Nizhny Novgorod) il 3° Corpo d'Armata delle Forze Armate di RF, reclutato tra volontari e non solo, ha completato l'organico e il coordinamento del combattimento.Al momento, il corpo viene trasferito attraverso la stazione ferroviaria di Neklinovka (regione di Rostov) nelle regioni della Repubblica popolare di Donetsk.In futuro, il corpo può rafforzare sia i gruppi militari meridionali che centrali delle forze armate RF a Novorossia.
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Vale la pena notare che, secondo varie fonti, la dimensione del corpo può variare tra 40-60 mila personale. E secondo fonti aperte, si è già notato che il corpo è letteralmente invaso da nuove attrezzature militari: carri armati T-90M e T-80BVM, BMP-3 del 2015 con protezione aggiuntiva, protetto da camion Tornado-U, Typhoon-K veicoli corazzati, sistemi di difesa aerea Buk-M2, ecc..E i combattenti sono armati con fucili d'assalto AK-12.2020.e protetto da nuova armatura 6B45.
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Per le già molto potenti forze dell'esercito russo nelle direzioni meridionali del distretto militare settentrionale, - secondo intelligence e osinter, ora ci sono 66 (Sessantasei) gruppi tattici di battaglione lì, si tratta di circa 50 mila uomini: un tale aumento sembra estremamente interessante.
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➡️@russiaucraina⬅️
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🇷🇺🔥🇺🇦Diverse fonti,orientali e occidentali,così come i servizi segreti occidentali,hanno registrato che a Mulino (regione di Nizhny Novgorod) il 3° Corpo d'Armata delle Forze Armate di RF, reclutato tra volontari e non solo, ha completato l'organico e il coordinamento del combattimento.Al momento, il corpo viene trasferito attraverso la stazione ferroviaria di Neklinovka (regione di Rostov) nelle regioni della Repubblica popolare di Donetsk.In futuro, il corpo può rafforzare sia i gruppi militari meridionali che centrali delle forze armate RF a Novorossia.
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Vale la pena notare che, secondo varie fonti, la dimensione del corpo può variare tra 40-60 mila personale. E secondo fonti aperte, si è già notato che il corpo è letteralmente invaso da nuove attrezzature militari: carri armati T-90M e T-80BVM, BMP-3 del 2015 con protezione aggiuntiva, protetto da camion Tornado-U, Typhoon-K veicoli corazzati, sistemi di difesa aerea Buk-M2, ecc..E i combattenti sono armati con fucili d'assalto AK-12.2020.e protetto da nuova armatura 6B45.
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Per le già molto potenti forze dell'esercito russo nelle direzioni meridionali del distretto militare settentrionale, - secondo intelligence e osinter, ora ci sono 66 (Sessantasei) gruppi tattici di battaglione lì, si tratta di circa 50 mila uomini: un tale aumento sembra estremamente interessante.
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➡️@russiaucraina⬅️
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Forwarded from Saker Italia
Le munizioni vaganti russe funzionano, secondo le forze armate dell'Ucraina
Si presume che il video mostri i prodotti dell'azienda Zala Aero.
@anna_notizie
https://t.me/anna_news/38042
Si presume che il video mostri i prodotti dell'azienda Zala Aero.
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Telegram
ANNA-NEWS
🇺🇦🇷🇺Российские барражирующие боеприпасы работают по ВСУ
Предпологается, что на видео показана продукция компании Zala Aero.
Видео: @KaskadNerv
@anna_news
Предпологается, что на видео показана продукция компании Zala Aero.
Видео: @KaskadNerv
@anna_news
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🇺🇸🇹🇼🇨🇳⚡ Due navi da guerra americane (la Chancellorsville e la Antietam) stanno attraversando lo stretto di Taiwan che separa la Cina continentale dall'isola di Formosa. Acque considerate interne dalla Cina Popolare e acque internazionali secondo gli Usa e Taiwan.
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Oggi si festeggia la ricorrenza della morte di Agostino da Ippona, filosofo e santo per la chiesa cattolica. Se la gente sapesse cosa scriveva farebbe la rivoluzione e i potenti direbbero che è un criminale pericolosissimo a distanza di 1500 anni dalla morte.
"Senza la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati? È pur sempre un gruppo di individui che è retto dal comando di un capo, è vincolato da un patto sociale e il bottino si divide secondo la legge della convenzione. Se la banda malvagia aumenta con l’aggiungersi di uomini perversi tanto che possiede territori, stabilisce residenze, occupa città, sottomette popoli, assume più apertamente il nome di Stato che gli è accordato ormai nella realtà dei fatti non dalla diminuzione dell’ambizione di possedere ma da una maggiore sicurezza nell’impunità. Con finezza e verità a un tempo rispose in questo senso ad Alessandro il Grande un pirata catturato. Il re gli chiese che idea gli era venuta in testa per infestare il mare. E quegli con franca spavalderia: “La stessa che a te per infestare il mondo intero; ma io sono considerato un pirata perché lo faccio con un piccolo naviglio, tu un condottiero perché lo fai con una grande flotta”
(De Civitate Dei IV)
"Senza la giustizia, che cosa sono gli Stati se non delle grandi bande di ladri? Perché anche le bande dei briganti che cosa sono se non dei piccoli Stati? È pur sempre un gruppo di individui che è retto dal comando di un capo, è vincolato da un patto sociale e il bottino si divide secondo la legge della convenzione. Se la banda malvagia aumenta con l’aggiungersi di uomini perversi tanto che possiede territori, stabilisce residenze, occupa città, sottomette popoli, assume più apertamente il nome di Stato che gli è accordato ormai nella realtà dei fatti non dalla diminuzione dell’ambizione di possedere ma da una maggiore sicurezza nell’impunità. Con finezza e verità a un tempo rispose in questo senso ad Alessandro il Grande un pirata catturato. Il re gli chiese che idea gli era venuta in testa per infestare il mare. E quegli con franca spavalderia: “La stessa che a te per infestare il mondo intero; ma io sono considerato un pirata perché lo faccio con un piccolo naviglio, tu un condottiero perché lo fai con una grande flotta”
(De Civitate Dei IV)
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Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
🇷🇺🇮🇷 WSJ: "Iran e Russia stanno stringendo legami più stretti che mai".
"Russia e Iran stanno rafforzando le loro relazioni, alla luce delle sanzioni occidentali contro i due stati, cosa che preoccupa Washington". Lo scrive il Wall Street Journal.
Secondo l'articolo, "Iran e Russia stanno stringendo legami più stretti che mai, poiché il loro isolamento internazionale (in realtà sono tutt'altro che isolati tra i paesi non occidentali, ndr.) spinge i due nemici giurati americani verso una maggiore cooperazione commerciale e militare, allarmando Washington. I due stati condividono un'opposizione a un ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti ed entrambi subiscono le dure sanzioni statunitensi".
"Russia e Iran stanno rafforzando le loro relazioni, alla luce delle sanzioni occidentali contro i due stati, cosa che preoccupa Washington". Lo scrive il Wall Street Journal.
Secondo l'articolo, "Iran e Russia stanno stringendo legami più stretti che mai, poiché il loro isolamento internazionale (in realtà sono tutt'altro che isolati tra i paesi non occidentali, ndr.) spinge i due nemici giurati americani verso una maggiore cooperazione commerciale e militare, allarmando Washington. I due stati condividono un'opposizione a un ordine mondiale guidato dagli Stati Uniti ed entrambi subiscono le dure sanzioni statunitensi".
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🇬🇧🔥Il governo inglese sta sviluppando piani per reprimere possibili proteste nel paese dovute alla crisi energetica. Lo riporta il quotidiano The Sun. In autunno si prevedono scioperi e cortei organizzati dai sindacati, per chiedere di adeguare i salari al costo della vita. Potrebbero anche verificarsi azioni violente nelle periferie delle grandi città, per esempio saccheggi.
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La Russia ha cambiato passo, sono arrivati in Ucraina ulteriori soldati, in maggior parte sono forze speciali, 60 mila unità si dice, dopo aver usato per 6 mesi mezzi della preistoria, e aver svuotato i magazzini dei ferri vecchi, entrano in azione le forze di ultimissima generazione, carri armati T-90M e T-80BVM, BMP-3 del 2015, camion Tornado-U, Typhoon-K veicoli corazzati, sistemi di difesa aerea Buk-M2, i soldati saranno armati con i nuovi fucili d'assalto AK-12.2020 e protetti dalla nuova armatura 6B45, Tutto fa pensare che la Russia si prepari a picchiare duro!
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Forwarded from Giubbe Rosse
L'INTERO COMPARTO TESSILE ITALIANO, VANTO NAZIONALE, MOLLA L'EURO E SCEGLIE LA LIRA: VERSO LA DELOCALIZZAZIONE TOTALE IN TURCHIA. "COSTI INSOSTENIBILI QUI" MA "PREZZI GIÀ IN SALITA PRIMA DELLA GUERRA". A RISCHIO CENTINAIA DI MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO.
«Siamo flessibili per definizione e negli ultimi anni, anzi, decenni, abbiamo superato tante crisi e affrontato sconvolgimenti nazionali e globali. Ma questo shock energetico non può più essere definito un’emergenza, stiamo avvicinandoci a un punto di non ritorno».
Tamborini (Smi): «I costi stanno crescendo dalla fine del 2021»
I toni non sono allarmisti, bensì realisti: il presidente di Sistema moda Italia, la componente più importante, in termini di aziende e fatturato, di Confindustria Moda parla al plurale perché sono tantissime le aziende della parte a monte della filiera del tessile-moda-accessorio (Tma) che non riescono più a gestire gli extra costi delle materie prime energetiche e, in parte, anche chimiche. «Il Tma non è visto come un settore energivoro e nel complesso è vero, se lo confrontiamo con altri comparti manifatturieri - sottolinea Tamborini, che è anche ad del gruppo Ratti, specializzato in tessuti pregiati –. Ma di fronte a rincari di otto-dieci volte, ogni settore è a rischio, anche il tessile, per i quale costi energetici valgono tra il 4 e il 10% del totale. Confindustria Moda e Smi avevano avvertito dei rischi legati alle materie prime energetiche alla fine dello scorso anno: nel 2021 i prezzi erano cresciuti progressivamente, raggiungendo livelli critici già a dicembre. L’invasione russa dell’Ucraina, come sappiamo, ha fatto precipitare la situazione e non si vede la fine del tunnel».
(Fonte: Sole24ore)
Un pezzo alla volta l'uscita dall'euro è inevitabile.
🟥 Segui Giubbe Rosse
Canale Telegram | Portale web | Ultim'ora in pillole
«Siamo flessibili per definizione e negli ultimi anni, anzi, decenni, abbiamo superato tante crisi e affrontato sconvolgimenti nazionali e globali. Ma questo shock energetico non può più essere definito un’emergenza, stiamo avvicinandoci a un punto di non ritorno».
Tamborini (Smi): «I costi stanno crescendo dalla fine del 2021»
I toni non sono allarmisti, bensì realisti: il presidente di Sistema moda Italia, la componente più importante, in termini di aziende e fatturato, di Confindustria Moda parla al plurale perché sono tantissime le aziende della parte a monte della filiera del tessile-moda-accessorio (Tma) che non riescono più a gestire gli extra costi delle materie prime energetiche e, in parte, anche chimiche. «Il Tma non è visto come un settore energivoro e nel complesso è vero, se lo confrontiamo con altri comparti manifatturieri - sottolinea Tamborini, che è anche ad del gruppo Ratti, specializzato in tessuti pregiati –. Ma di fronte a rincari di otto-dieci volte, ogni settore è a rischio, anche il tessile, per i quale costi energetici valgono tra il 4 e il 10% del totale. Confindustria Moda e Smi avevano avvertito dei rischi legati alle materie prime energetiche alla fine dello scorso anno: nel 2021 i prezzi erano cresciuti progressivamente, raggiungendo livelli critici già a dicembre. L’invasione russa dell’Ucraina, come sappiamo, ha fatto precipitare la situazione e non si vede la fine del tunnel».
(Fonte: Sole24ore)
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Il Sole 24 ORE
Tessile a rischio: con lo shock energetico produzioni verso la Turchia
La denuncia di Sergio Tamborini (presidente Smi): «Il processo di reshoring dall’Asia si potrebbe fermare. Le nostre aziende sono pmi che non possono permettersi di produrre in perdita e che rischiano quindi la chiusura»
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