Ma quand'è che me la finite con questa storia degli extraprofitti delle società energetiche? I profitti dell'ENI finiscono a 1725 di Strawinskylaan, Amsterdam dove è situata la sede di Eni International B.V. Eventualmente la tassa sugli extraprofitti la mettono gli olandesi e se la pappano loro.
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Forwarded from 𝗖𝗢𝗡𝗦𝗘𝗡𝗦𝗢 𝗗𝗜𝗦𝗜𝗡𝗙𝗢𝗥𝗠𝗔𝗧𝗢 (⚡ERITHACUS)
🇫🇷 Francia - "Dobbiamo davvero lavarci tutti i giorni?".
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Guido Salerno Aletta
Dopo aver deindustrializzato,
non riescono a far quadrare i conti commerciali con l'estero vendendo servizi
Ed ora, che fanno?
Estraggono lo shale gas, a prezzi elevati,
e mettono fuori gioco il gas russo per spiazzare la produzione europea.
Ma i conti sono sempre più catastrofici
Export USA: shale gas, unica luce nel buio pesto
https://www.teleborsa.it/Editoriali/2022/08/31/export-usa-shale-gas-unica-luce-nel-buio-pesto-1.html#.Yw88yWTOMwC
Dopo aver deindustrializzato,
non riescono a far quadrare i conti commerciali con l'estero vendendo servizi
Ed ora, che fanno?
Estraggono lo shale gas, a prezzi elevati,
e mettono fuori gioco il gas russo per spiazzare la produzione europea.
Ma i conti sono sempre più catastrofici
Export USA: shale gas, unica luce nel buio pesto
https://www.teleborsa.it/Editoriali/2022/08/31/export-usa-shale-gas-unica-luce-nel-buio-pesto-1.html#.Yw88yWTOMwC
Teleborsa
Export USA: shale gas, unica luce nel buio pesto
Saldo petrolifero attivo ed export europeo che arranca, ma i conti con l'estero affondano
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Pintadera n°8 https://www.youtube.com/watch?v=KPFL384_58c&t=2136s
YouTube
La Pintadera n 8 L'erosione del potere di acquisto degli stipendi, il disastro energetico della UE
In questo episodio de La Pintadera Giuseppe Masala ed io affrontiamo il tremendo fenomeno dell'erosione del potere d'acquisto dei nostri stipendi, le cause di questo, le misure che la UE e la FED stanno prendendo e perchè probabilmente non siano quelle giuste.…
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Moody's rivede al ribasso la previsione di crescita del Pil dei Paesi del G20
Il Pil reale dei Paesi del G20 crescerà del 2,5% quest'anno e del 2,1% nel 2023, prevede l'agenzia di rating internazionale Moody's.
Il Pil reale dei Paesi del G20 crescerà del 2,5% quest'anno e del 2,1% nel 2023, prevede l'agenzia di rating internazionale Moody's.
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Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
🇮🇷🇷🇺 L'Iran ha offerto la sua assistenza alla Russia, per la messa in sicurezza della centrale nucleare di Zaporozhye e prevenire rischi per la popolazione, alla luce dei continui attacchi ucraini.
Il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian ha detto che l'Iran è pronto a mettere a disposizione di Mosca la sua lunga esperienza nella gestione di impianti nucleari, anche in situazioni a rischio (vedi i sabotaggi israeliani contro Teheran).
Il ministro degli Esteri Hossein Amir-Abdollahian ha detto che l'Iran è pronto a mettere a disposizione di Mosca la sua lunga esperienza nella gestione di impianti nucleari, anche in situazioni a rischio (vedi i sabotaggi israeliani contro Teheran).
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Forwarded from Pitagoriko
"Eccoci giunti alla fine di venti secoli di alta civiltà, eppure nessun regime resisterebbe a due mesi di verità."
Louis-Ferdinand Celine (Cahiers de l’Herne, 1963)
https://it.wikipedia.org/wiki/L'Herne
🌀 Comincia il mio percorso da qui: https://t.me/Pitagoriko/5
Louis-Ferdinand Celine (Cahiers de l’Herne, 1963)
https://it.wikipedia.org/wiki/L'Herne
🌀 Comincia il mio percorso da qui: https://t.me/Pitagoriko/5
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La decisione dell'Ue di sospendere il regime agevolato di rilascio dei visti con la Russia "non rimarrà senza conseguenze", in risposta mosca "deciderà se le misure saranno simmetriche, asimmetriche o altre che in Ue non si aspettano. Se a Bruxelles hanno deciso di spararsi ancora una volta a un piede è una loro scelta".
Lo ha detto a Ria Novosti il vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko.
Fonte: RAI Televideo
Lo ha detto a Ria Novosti il vice ministro degli esteri russo Alexander Grushko.
Fonte: RAI Televideo
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A causa delle sanzioni folli imposte alla Russia siamo in grave carenza di materie prime. Così "l'Europa è diventata il Terzo Mondo tra le economie occidentali".
Lo scrive, la bibbia del capitalismo americano non un foglio di propaganda putiniana. E dico di più gli americani ormai celano malamente il loro godimento. Noi nel frattempo continuiamo a dare credito alla signora Nathalie Tocci che spieka che la Russia ha il pil inferiore a quello della Spagna...dei fessi che si meritano tutto, questo siamo. https://www.forbes.com/sites/kenrapoza/2022/08/23/europes-markets-and-energy-security-disrupted-by-russia-sanctions/?sh=afa51b25097f
Lo scrive, la bibbia del capitalismo americano non un foglio di propaganda putiniana. E dico di più gli americani ormai celano malamente il loro godimento. Noi nel frattempo continuiamo a dare credito alla signora Nathalie Tocci che spieka che la Russia ha il pil inferiore a quello della Spagna...dei fessi che si meritano tutto, questo siamo. https://www.forbes.com/sites/kenrapoza/2022/08/23/europes-markets-and-energy-security-disrupted-by-russia-sanctions/?sh=afa51b25097f
Forbes
Europe’s Markets And Energy Security Disrupted By Russia Sanctions
Renewable energy is all talk for Europe as EU nations scramble for fuel beyond Russia. It's made Europe "uninvestable". But for how long?
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Ucraina, Orsini: "Stiamo nascondendo il fallimento dell’Occidente"
"Stiamo nascondendo il fallimento della strategia dell’Occidente minimizzando la devastazione dell’Ucraina. E in Italia si è creato un tifo da stadio per l’Ucraina. Ma la situazione è tragica".
Dopo due mesi di assenza dalla tv, il professor Alessandro Orsini torna a parlare della guerra in Ucraina in occasione della prima puntata della stagione di Cartabianca su Rai3. La situazione in Ucraina è semplicemente disastrosa, quest’estate è peggiorata ed è incredibile che non se ne parli. ll Paese è sempre più devastato, ci sono sempre più morti. La vittoria militare più importante l’ha conseguita la Russia nel Lugansk".
Secondo Orsini, oggi "non si parla di Ucraina perché la sinistra si è esposta troppo. Ora l’opinione pubblica non è più così favorevole alla guerra in Ucraina. Il centrodestra è sempre stato scettico ma non può dirlo altrimenti gli rinfacciano di stare con Putin".
Quindi il professore spiega la sua personale dicotomia sulla guerra: "Non dovremmo utilizzare i termini putiniani e atlantisti, ma falchi e colombe. Salvini è una colomba. Sta pensando agli interessi dell’Italia, sa benissimo che se andiamo su questa strada ci aspetta un inverno molto duro".
"Stiamo nascondendo il fallimento della strategia dell’Occidente minimizzando la devastazione dell’Ucraina. E in Italia si è creato un tifo da stadio per l’Ucraina. Ma la situazione è tragica".
Dopo due mesi di assenza dalla tv, il professor Alessandro Orsini torna a parlare della guerra in Ucraina in occasione della prima puntata della stagione di Cartabianca su Rai3. La situazione in Ucraina è semplicemente disastrosa, quest’estate è peggiorata ed è incredibile che non se ne parli. ll Paese è sempre più devastato, ci sono sempre più morti. La vittoria militare più importante l’ha conseguita la Russia nel Lugansk".
Secondo Orsini, oggi "non si parla di Ucraina perché la sinistra si è esposta troppo. Ora l’opinione pubblica non è più così favorevole alla guerra in Ucraina. Il centrodestra è sempre stato scettico ma non può dirlo altrimenti gli rinfacciano di stare con Putin".
Quindi il professore spiega la sua personale dicotomia sulla guerra: "Non dovremmo utilizzare i termini putiniani e atlantisti, ma falchi e colombe. Salvini è una colomba. Sta pensando agli interessi dell’Italia, sa benissimo che se andiamo su questa strada ci aspetta un inverno molto duro".
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🇩🇪 Il ministro degli Esteri tedesco Baerbock: " Ho promesso al popolo ucraino che saremmo stati con voi per tutto il tempo necessario e voglio mantenere questa promessa. Non importa cosa pensano i miei elettori tedeschi. "
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🇧🇪Il governo belga annuncia che le luci negli edifici pubblici , musei e monumenti verranno chiuse di notte per far fronte al caro-energia.
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Il Wall Street Journal scrive che i ministri delle finanze del G7 presenteranno venerdì un piano per fissare un prezzo massimo per il petrolio russo.
La storia finirà come è normale che finisca: i russi non venderanno petrolio agli europei e il prezzo del petrolio schizzerà alle stelle. Ovviamente gli USA sono autonomi mentre gli europei sono importatori per quantità mostruose. Quindi ci vuole poco a capire che sono gli USA che spingono per questa scelta che "suicida" l'Europa. I governanti europei piegano le orecchie perchè sono palesemente sotto ricatto. Prepariamo le taniche per fare scorta di diesel, non si sa mai come butta, magari Draghi uscirà in tv a dire "volete il pieno o volete la pace?".
La storia finirà come è normale che finisca: i russi non venderanno petrolio agli europei e il prezzo del petrolio schizzerà alle stelle. Ovviamente gli USA sono autonomi mentre gli europei sono importatori per quantità mostruose. Quindi ci vuole poco a capire che sono gli USA che spingono per questa scelta che "suicida" l'Europa. I governanti europei piegano le orecchie perchè sono palesemente sotto ricatto. Prepariamo le taniche per fare scorta di diesel, non si sa mai come butta, magari Draghi uscirà in tv a dire "volete il pieno o volete la pace?".
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Un partecipante al recente sabba finanziario nel Wyoming (il simposio planetario dei banchieri centrali) ha candidamente distinto tra quelli che possiedono una conoscenza superiore dei fatti economici, giustappunto quelli che presiedono all’economia globale, e tutti gli altri comuni mortali che invece sarebbero “finanziariamente meno alfabetizzati”. Sicuramente dal punto di vista delle tecniche finanziarie e speculative questa gente in blazer sa il fatto suo come pochi altri. Tuttavia non è casuale che questi aspiranti “pilastri della saggezza”, con tutti i loro sistemi informativi avanzati, una vasta gamma di data base e l’uso di modelli econometrici computerizzati, siano stati completamente colti alla sprovvista dall’aumento più consistente e rapido dell’inflazione che si sia avuto da quattro decenni.
Tale mancanza di comprensione e lungimiranza è stata personificata dal presidente della Fed, Jerome Powell. Lo stesso che all’incontro virtuale di Jackson Hole di un anno fa aveva insistito sul fatto che l’inflazione, di cui vi erano già chiari e inequivocabili segnali, sarebbe stata “transitoria” e una volta che la pandemia fosse finita ci sarebbe stato un ritorno a una situazione di bassa inflazione. Tuttavia questa presa di posizione non era semplicemente il prodotto dell’ignoranza. L’errata lettura della situazione serviva a difendere determinati e cospicui interessi. Costituiva la logica giustificazione per le politiche della Fed e delle altre banche centrali, che per anni hanno iniettato trilioni di zecchini nel sistema finanziario per sostenere le società quotate e garantire che l’orgia della speculazione potesse continuare.
Alla riunione di Jackson Hole di quest’anno, tenutasi in condizioni d’inflazione galoppante, Powell ha posto le basi per la risposta da dare, accolta da tutti i partecipanti, insistendo sul fatto che le banche centrali non devono esitare davanti ai rialzi dei tassi d’interesse e, se necessario, andare oltre le misure attuate del presidente della Fed Paul Volcker negli anni 1980. L’economia globale è a una svolta storica, molti dei fattori che fino all’altro ieri erano favorevoli all’offerta aggregata e hanno tenuto a freno l’inflazione sono destinati a trasformarsi in fattori contrari. Includevano un ambiente geopolitico stabile, che ha consentito lo sviluppo di accordi commerciali internazionali e reti di produzione globale, il rafforzamento delle forze di mercato nelle economie nazionali che hanno portato alla privatizzazione e alla deregolamentazione dei mercati del lavoro, sviluppi tecnologici che hanno consentito di abbassare i costi di produzione, l’ampio accesso a siti di produzione più economici e creazione di paradisi fiscali legali per le società. I rappresentanti delle élite finanziarie di Jackson Hole hanno chiarito chi sarà chiamato a sopportare i “dolori” della recessione economica in arrivo. E cioè noi comuni mortali finanziariamente meno alfabetizzati. (Mario Rossi, facebook)
Tale mancanza di comprensione e lungimiranza è stata personificata dal presidente della Fed, Jerome Powell. Lo stesso che all’incontro virtuale di Jackson Hole di un anno fa aveva insistito sul fatto che l’inflazione, di cui vi erano già chiari e inequivocabili segnali, sarebbe stata “transitoria” e una volta che la pandemia fosse finita ci sarebbe stato un ritorno a una situazione di bassa inflazione. Tuttavia questa presa di posizione non era semplicemente il prodotto dell’ignoranza. L’errata lettura della situazione serviva a difendere determinati e cospicui interessi. Costituiva la logica giustificazione per le politiche della Fed e delle altre banche centrali, che per anni hanno iniettato trilioni di zecchini nel sistema finanziario per sostenere le società quotate e garantire che l’orgia della speculazione potesse continuare.
Alla riunione di Jackson Hole di quest’anno, tenutasi in condizioni d’inflazione galoppante, Powell ha posto le basi per la risposta da dare, accolta da tutti i partecipanti, insistendo sul fatto che le banche centrali non devono esitare davanti ai rialzi dei tassi d’interesse e, se necessario, andare oltre le misure attuate del presidente della Fed Paul Volcker negli anni 1980. L’economia globale è a una svolta storica, molti dei fattori che fino all’altro ieri erano favorevoli all’offerta aggregata e hanno tenuto a freno l’inflazione sono destinati a trasformarsi in fattori contrari. Includevano un ambiente geopolitico stabile, che ha consentito lo sviluppo di accordi commerciali internazionali e reti di produzione globale, il rafforzamento delle forze di mercato nelle economie nazionali che hanno portato alla privatizzazione e alla deregolamentazione dei mercati del lavoro, sviluppi tecnologici che hanno consentito di abbassare i costi di produzione, l’ampio accesso a siti di produzione più economici e creazione di paradisi fiscali legali per le società. I rappresentanti delle élite finanziarie di Jackson Hole hanno chiarito chi sarà chiamato a sopportare i “dolori” della recessione economica in arrivo. E cioè noi comuni mortali finanziariamente meno alfabetizzati. (Mario Rossi, facebook)
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La Pintadera n°8. https://www.youtube.com/watch?v=KPFL384_58c&t=2136s
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La Pintadera n 8 L'erosione del potere di acquisto degli stipendi, il disastro energetico della UE
In questo episodio de La Pintadera Giuseppe Masala ed io affrontiamo il tremendo fenomeno dell'erosione del potere d'acquisto dei nostri stipendi, le cause di questo, le misure che la UE e la FED stanno prendendo e perchè probabilmente non siano quelle giuste.…
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Avviso che i nostri BTP decennali al mercato secondario hanno superato la quota del 4% di interesse. Se non ci fosse la BCE a comprare sarebbero già al 10% e noi saremmo in default. Detto questo, quota 4% nella mia visione rappresenta #quotapanico. Il mercato è totalmente illiquido.
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🇲🇩 🇷🇺 Qualsiasi azione che metterà in pericolo la sicurezza dell'esercito russo in Transnistria sarà considerata un attacco alla Russia.
- Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
- Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov.
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