Giuseppe Masala Chili 🌶
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Lettore appassionato e scrittore incostante. Topografo degli abissi. Diversamente inabile. A volte manniano tendenza Giuseppe a volte céliniano tendenza Bardamu.
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"Non aver paura dell'ignoranza. Temi la falsa conoscenza. Da essa proviene tutto il male del mondo."

Nasceva oggi, nel 1828, Lev Tolstoj
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"Rapporto di sacrificio"
Mentre stampa e media dedicano paginate e maratone tv alla defunta testa coronata e al suo successore con toni aulici e colmi di rimpianto (nostalgia di Casa Savoia?), banchieri centrali e cancellerie istruiscono i loro sudditi devoti su come adeguarsi alla nuova economia di guerra. La cosa folle è che la deliberata creazione di una recessione è un fatto così pacifico e accettato all’interno dell’establishment finanziario che hanno persino dato un nome all’aumento della disoccupazione programmata: “rapporto di sacrificio” (sacrifice ratio).
Ad esempio, Jerome Powell, il capo della Federal Reserve, ha calcolato che ci vorrà molta disoccupazione per portare l’inflazione dall’8% negli Stati Uniti al 2%. E quindi aumenti molto consistenti dei tassi d’interesse, che saranno attuati fino al ritorno alla stabilità dei prezzi, dunque “ci vorrà tempo” e “farà soffrire le famiglie e le imprese americane”. Isabel Schnabel, un’ex professoressa tedesca di economia e ora molto influente nella Bce, ha detto la stessa cosa: sarà necessario un aumento della disoccupazione più alto del previsto all’interno dell’area dell’euro. La sua argomentazione è la stessa: l’inflazione è un’idra dalle mille teste e, se non la abbattiamo ora, crescerà e sfuggirà al controllo.
I prezzi salgono a causa di situazioni reali che non hanno nulla a che vedere con il livello dei tassi d’interesse, tantomeno con il livello attuale dei salari. La loro ascesa non renderà più disponibili le materie prime a buon mercato, né spingerà Mosca a fornirci gas ai prezzi di prima, ammesso che il gas lo fornisca. La recessione non c’è bisogno di provocarla, è ormai dietro l'angolo. In Europa, il “gas shock” sta già svuotando i portafogli dei consumatori. Né i rischi di un conflitto globale né le file alle mense dei poveri stanno svegliando i sonnambuli a capo delle banche centrali e i loro rappresentanti politici. Sudditi inclusi naturalmente, in trepida attesa dell'uscita del nuovo Iphone. (Mario Rossi, Facebook)
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Forwarded from Laura Ru (Laura Ru)
IL MISTERO RUSSO - In un articolo pubblicato oggi da RIA Novosti lo scrittore e giornalista Dmitry Kosyrev scrive che per la Cina la Russia rimane un mistero. Con il rafforzarsi delle relazioni sino-russe cresce pero' l'esigenza di studiare seriamente questo paese perché secondo il politologo Wang Wen, docente all'Università di Pechino ed esperto di Russia, essa costituisce un fenomeno unico al mondo che potrebbe insegnare molto anche alla Cina.
Quello che il professor Wang vorrebbe capire è da dove il popolo russo prende l'energia che lo trasforma in una "nazione guerriera", ed usa il termine non in senso negativo ma con rispetto. Questa impressione, molto diffusa in Cina, rischia di generare incomprensioni in quanto i cinesi sono un popolo completamente diverso, con una forte etica del lavoro, da millenni dediti al commercio, maestri di pazienza e diplomazia, preferiscono il compromesso allo scontro. Tutte queste qualità insieme creano un fenomeno unico: per almeno tremila anni della loro storia, i cinesi hanno perso molte guerre, ma sono rimasti una nazione enorme con circa lo stesso territorio stabilito 14-15 secoli fa. Vale a dire, è inutile iniziare una guerra con loro: prima la vinci, ma poi perdi comunque in quanto i tuoi discendenti diventeranno cinesi tale è la capacità di assorbimento della loro cultura. La domanda principale a cui il professor Wang vorrebbe una risposta è come mai la Russia, uno stato poco popoloso in un angolo remoto del pianeta, è cresciuta fino a diventare il più grande paese in termini di territorio. Come è successo che negli ultimi 800 anni della sua storia, la Russia ha combattuto praticamente con tutte le grandi potenze dell'epoca, le ha sconfitte, a volte ha perso, ma in generale è sopravvissuta mentre invece molte di queste potenze sono scomparse?
Cosa rende diversa la Russia, un paese che in termini di popolazione e volume dell'economia, è pari ad una provincia cinese, ad esempio il Guangdong? Come mai una popolazione etnicamente così eterogenea, distribuita su un territorio vastissimo, ha saputo sviluppare un'unità e identità nazionale cosi' forte, come si vede anche ora durante l'operazione militare in Ucraina, appoggiata dall'80% dei russi? La forza del popolo russo non finisce di stupire nemmeno i russi stessi ed esiste una letteratura sterminata che cerca di spiegarla. Esistono tante teorie, che il professor Wang probabilmente conosce, ma il mistero permane. @LauraRuHK
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Forwarded from Russian Tour (Russian Tour)
Anche Open, come Mirotvorez, mette le mani avanti e scheda come "filorusso" il giornalista italiano saltato su una mina ucraina. Nel timore che si riprenda, racconti quello che gli è successo, e magari si ricreda delle sue precedenti dichiarazioni vivendo in prima persona dalla parte russa del fronte, meglio cominciare a inquadrarlo come agente del Cremlino, nonostante fosse stato corrispondente per la RAI con una posizione nettamente filoucraina, raccontando che i russi sparavano sui civili e poi sulla croce rossa che andava a soccorrerli.
Tutto molto bello...

t.me/russiantourinternational iscrivetevi al nostro canale
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🚨🇵🇱 Breaking: La Polonia sta posizionando al confine con la Bielorussia dei sistemi antiaerei Kub a corto raggio.
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Mi sa che ce ne vanno pochi....
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Forwarded from Vento dell'Est ⚡️
"Le forze armate russe stanno abbandonando Izyum.
Stiamo lasciando la maggior parte della regione di Kharkiv. Questo è un disastro dal punto di vista militare. Siamo gravemente sottodimensionati. L'unica cosa che migliorerà la situazione è la dichiarazione di guerra all'Ucraina, l'introduzione della legge marziale e la mobilitazione. Nel prossimo futuro, e meglio se domani."

Fonte: @intelslava
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Le forze armate russe stanno lasciando Lyman
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"Qui occorre distruzione di domanda, i mercati ce lo stanno chiedendo da almeno 6 mesi"
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia.

Ve lo stanno dicendo il piattino succulento che vi stanno preparando. Non è che non ve lo dicono, ve lo dicono, siete voi che non capite.
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Dopo l'evaquazione di Izyum arriva notizia che i russi stanno evaquando anche Lyman sempre a causa della spinta dell'offensiva ucraina. Si tratta di due importanti località strategiche del Donbass la cui perdita rappresenta una grave battuta d'arresto per l'Armata Russa.
La tattica ucraina è semplice, e molto simile alla tattica Cadorna: gli ucraini hanno concentrato grosse quantità di truppe in zone abbastanza piccole e le mandano all'assalto contro le truppe russe che si trovano in forte inferiorità numerica che può essere compensata solo dalla enorme superiorità di volume di fuoco. I russi ovviamente compiono una carneficina e gli ucraini si stanno immolando cadendo ormai a migliaia, ma vanno avanti travolgendo ormai tutto quello che incontrano. C'è onestamente da rimanere ammirati di fronte all'eroismo di queste persone che si stanno letteralmente immolando come si immolavano i poveri cristi italiani sulle trincee del Carso comandati da quell'orrido macellaio del Generale Cadorna (al quale abbiamo dedicato piazze e strade peraltro).
La situazione è molto pericolosa per la Russia che, secondo me, a breve sarà costretta a rinforzare il fronte per poter riprendere l'iniziativa. Si tratterà ovviamente di una escalation.
Allo stesso tempo vi invito a notare quanto ha detto quello stolto imbecille di nobile norvegese di Stoltenberg secondo il quale la Nato dovrà sostituire a breve gli armamenti ex sovietici (ereditati dai paesi dell'Est) che vengono inviati in Ucraina con armamenti occidentali: vedremo dunque tank e molto altro di produzione della Nato sul fronte. Anche questo non è un buon segno.
In silenzio, con la gente ipnotizzata dalle minchiate provenienti dall'Inghilterra, ci stiamo avviando verso una china sempre peggiore.
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I russi provano a fare affluire truppe e mezzi nella zona di Kharkov, anche via elicottero.
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Forwarded from The Border 2.0 Genisys
I russi si sono ritirati da Izyum nella regione di Kharkiv.

L'esercito russo si è ritirato da Izyum ha lasciato la città. Informazioni su questo argomento sono fornite da giornalisti militari russi, rilevando, tuttavia, che i dettagli su questo argomento non sono stati ancora forniti.

“L'accerchiamento del gruppo russo a Izyum sarebbe un disastro. La decisione di ritirarsi dal punto di vista militare è assolutamente corretta nelle attuali circostanze di merda. Lascia che ti ricordi che questo è un episodio di confronto globale ”, ha detto un corrispondente di guerra russo.

Allo stesso tempo, va notato che non ci sono ancora prove documentali che le truppe ucraine siano entrate a Izyum.

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Lyman è ancora sotto pieno controllo russo e non vi sono segnali di ritirata ne tantomeno di rotta. Le notizie a tale proposito precedente diffuse su questo canale, al momento almeno, possono considerarsi false
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LA PIÙ GRANDE BUGIA MAI DETTATA
La macchina che si vede in foto deve spostare 500 tonnellate di terreno/minerale da raffinare per creare una batteria al litio per auto. Consuma 450 litri di carburante in un turno di 12 ore.
Il litio viene raffinato dal minerale utilizzando acido solforico. Una miniera di litio si stima che richieda fino a 75 cariche di acido solforico al giorno.
Una miniera aperta consumerà miliardi di litri di acqua sotterranea, contaminerà acquifere e produrrà montagne di rifiuti tossici. Secondo le stime del Lithium Americas che cita il New York Times, una miniera consumerà 12.200 litri di acqua al secondo per produrre 66.000 tonnellate di carbonato di litio all'anno.
Quando la fonte di litio è un lago di salamoia alcalina, la tecnica standard di estrazione del litio è quella di evaporare l'acqua della salamoia. Il cloruro di litio diventa sale di idrossido o carbonato e poi si fa passare attraverso una fase di evaporazione.
Una batteria di un'auto elettrica, diciamo una Tesla, è fatta di 11 chili di litio, 27 chili di nichel, 19 chili di manganese, 13 chili di cobalto, 90 chili di rame, e 181 chili di alluminio, acciaio e plastica, media di 385 chili di minerali, che e dovevano essere minati e lavorati in una batteria che semplicemente immagazzina elettricità... Elettricità generata da petrolio, gas, carbone, energia nucleare o acqua e una piccola frazione di vento e solare...
La più grande miniera di litio d'Europa sarà in Spagna: il giacimento di Las Navas, e sarà in grado di estrarre 1,2 milioni di tonnellate di materiale all'anno, portando a 30.000 tonnellate di solfato di litio utilizzabili per batterie da auto elettriche.
Dopo aver analizzato i dati possiamo garantire che fabbricare un'auto elettrica contamina il 70% in più di una di benzina.
Allora mi chiedo perché l'allarme sul cambiamento climatico colpisce solo i veicoli a combustione?
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Questa è la dichiarazione del Ministro Cingolani (il grande esperto di energia) di ieri. Ditemi voi se questa gente non se la sta facendo addosso.

Siamo alla vigilia di un nuovo #8Settembre
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I paesi occidentali vieteranno il trasporto marittimo di petrolio russo. Con una condizione

Washington ha ufficialmente confermato l'intenzione dell'Occidente di imporre un tetto ai prezzi del petrolio dalla Federazione Russa. Queste misure dovrebbero entrare in vigore il 5 dicembre 2022. Dopo tale data sarà possibile acquistare materie prime russe al "prezzo massimo fissato dalla coalizione, oppure ad un prezzo inferiore".

Il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti afferma che i paesi occidentali stanno pianificando di raggiungere un tetto massimo ai prezzi del petrolio russo dal 5 dicembre di quest'anno. Ciò risulta dalle decisioni preliminari pubblicate dall'Ufficio, volte a portare alla fissazione di un tetto massimo di prezzo.
Questo divieto entrerà in vigore il 5 dicembre 2022 per il trasporto marittimo di petrolio greggio e il 5 febbraio 2023 per il trasporto marittimo di prodotti petroliferi", si legge nel documento.

Allo stesso tempo, sarà possibile acquistare queste risorse energetiche anche dopo le date designate, ma al “prezzo limite fissato dalla coalizione, oa un prezzo inferiore”, ha spiegato il Tesoro americano.
Tra gli obiettivi di queste misure, il dipartimento ha elencato "garantire un volume affidabile di fornitura di petrolio russo trasportato via mare sul mercato globale, limitare la pressione che spinge al rialzo i prezzi dell'energia e ridurre le entrate petrolifere russe".

L'embargo americano sull'acquisto di petrolio russo resterà in vigore dopo l'introduzione di un tetto massimo ai prezzi del petrolio da parte della Federazione Russa. Ricordiamo che i ministri delle finanze del G7 hanno annunciato l'intenzione di introdurre un tetto ai prezzi del petrolio russo il 2 settembre, proponendo la creazione di una "ampia coalizione internazionale".

L'embargo parziale prevede esenzioni temporanee per Ungheria, Slovacchia, Bulgaria e Croazia. Le forniture di petrolio attraverso l'oleodotto sono state rimosse dall'embargo, fornendo una serie di vantaggi per le forniture marittime ai singoli paesi e rinunciando al divieto di trasporto di petrolio dalla Russia da parte di petroliere battenti bandiere dei paesi dell'UE.


Газета.Ru
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Contatori intelligenti per razionare l'elettricità nelle case dalle 8 alle 19

Per la riduzione dei consumi nelle ore di picco si ipotizza di ridurre la potenza dei contatori delle case private. Dalle 8 del mattino alle 19, ovvero quelle comprese nella fascia FI. L'obiettivo è tagliare i consumi di energia del 10%, di cui almeno il 5% nelle ore di punta.
https://www.huffingtonpost.it/economia/2022/09/10/news/bollette_meno_luce_con_i_contatori_intelligenti_arriva_il_razionamento_dalle_8_alle_19-10189282/#:~:text=Per%20la%20riduzione%20dei%20consumi%20nelle%20ore%20di%20picco%20si,5%25%20nelle%20ore%20di%20punta.
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La situazione del conflitto a cura dell'ottimo Francesco Dall'Aglio su Facebook
Nella notte le truppe russe a Kupyansk si sono ritirate senza combattere oltre il fiume Oskil, lasciando agli ucraini la parte occidentale della città. Se l'offensiva ucraina appena partita da sud, in direzione di Lyman, avrà successo, si procederà alla completa evacuazione del personale militare da tutto il settore di Izyum (io li avrei già fatti partire), il che è in linea con le decisioni prese finora - i russi non hanno bisogno al momento di scambiare vite per chilometri, come invece devono fare gli ucraini, e tutta l'avanzata ucraina in questo settore ha sempre visto lo sganciamento dei reparti russi ogni volta che rischiavano di essere sopraffatti, con l'eccezione di Balaklya dove uno dei due gruppi SOBR si è trincerato, resiste e manda in giro TikTok patriottici.
Alcune considerazioni su quella che ora possiamo tranquillamente considerare una débâcle russa, per quanto su un settore limitato del fronte.
Inutile girare intorno al problema fondamentale per l'esercito russo: schiera su tutto il fronte circa 150.000 uomini. L'esercito ucraino ne ha messi in campo più di 100.000 in due soli settori. A Cherson gli è andata molto male, a Kupyansk-Izyum molto bene. Questa differenza di risultato però ci dice alcune cose su quelle che sembrano essere le priorità strategiche del comando russo, che sa benissimo di non avere uomini a sufficienza. Quando era ovvio che prima o poi sarebbe partita l'offensiva sia verso Cherson che verso Izyum, il comando ha spostato dal fronte di Kharkiv QUATTRO gruppi tattici composti da unità del distretto militare orientale (36a, 37a, 38a e 64a brigata di fanteria motorizzata), rimpiazzati da TRE (quindi già uno in meno) gruppi tattici, DUE dei quali composti da unità della riserva e UN SOLO reparto in servizio attivo, il 752° reggimento della 3 divisione di fanteria motorizzata. Probabilmente l'ipotesi era di mandare in seguito altri reparti, ma questa cosa non è avvenuta. Le conseguenze sono evidenti.
Risulta evidente quindi che il comando russo ha dato la priorità al fronte di Cherson, dove in effetti l'offensiva ucraina è stata più o meno annichilita, a discapito di quello di Kharkiv. Non che fosse disposta a perdere tranquillamente il saliente di Izyum, ma trovandosi nella potenzialità di perdere entrambe le aree, per quella mancanza di personale di cui sopra, si è preferito rinforzare Cherson. E anche questo è in linea con la strategia seguita fino adesso: strategia sulla quale perdurano ancora una serie di incomprensioni che sarebbe il caso di risolvere una volta per tutte. La Russia vuole il Donbas, la Crimea, il territorio che c'è tra Donbas e Crimea, e (probabilmente) una zona di rispetto intorno alle due aree fuori tiro diretto dell'artiglieria. Non vuole Kiev, non vuole Kharkiv, non vuole, probabilmente, nemmeno Odessa. Se gliele regalano se le prende, ovviamente, ma non andrà mai all'assalto delle città, e di certo non lo farà né ha mai pensato di farlo con 150.000 uomini in totale: e senza le città le oblast' restano in mano ucraina. In quest'ottica è chiaro che Cherson ha una importanza infinitamente maggiore di Izyum. Meglio tenerle tutte e due, ovviamente: ma dovendone perderne una, meglio tenere Cherson. E che una almeno l'avresti persa, viste le forze in campo, era non dico probabile ma certamente possibile. Lo sapevo io che gli ucraini stavano mettendo in campo più di 100.000 uomini per offensive localizzate, figuriamoci se non lo sapeva il comando russo.
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