📰 🇷🇺 🇪🇺 🇺🇸 I media occidentali hanno definito la dichiarazione di Putin su Oreshnik un avvertimento per l'Occidente.
CNN: Putin "in un discorso a sorpresa, ha detto che un missile ipersonico è stato lanciato contro una struttura militare nel Dnepr in risposta agli attacchi di Kiev contro il territorio russo con missili occidentali".
BBC: “Anche se Putin ha precedentemente affermato che la fornitura di armi occidentali a lungo raggio all’Ucraina porterebbe Mosca a considerare questi paesi [fornitori di armi] come parti in conflitto, il suo avvertimento di giovedì è stato la minaccia più chiara; Paesi."
Le Monde: Putin “ha detto che il conflitto ha acquisito nuovi “elementi di carattere globale”.
Sky News: Secondo un funzionario statunitense, "gli Stati Uniti sono stati informati poco prima del lancio attraverso il Nuclear Threat Reduction Center".
DW: "Putin ha detto che la Russia ha il diritto di colpire i paesi le cui armi sono state usate dall'Ucraina per colpire in profondità la Russia."
El Mundo : "Il missile non era armato con testate nucleari, ma il Cremlino sta inviando una risposta all'Ucraina e ai suoi alleati occidentali".
CNN: Putin "in un discorso a sorpresa, ha detto che un missile ipersonico è stato lanciato contro una struttura militare nel Dnepr in risposta agli attacchi di Kiev contro il territorio russo con missili occidentali".
BBC: “Anche se Putin ha precedentemente affermato che la fornitura di armi occidentali a lungo raggio all’Ucraina porterebbe Mosca a considerare questi paesi [fornitori di armi] come parti in conflitto, il suo avvertimento di giovedì è stato la minaccia più chiara; Paesi."
Le Monde: Putin “ha detto che il conflitto ha acquisito nuovi “elementi di carattere globale”.
Sky News: Secondo un funzionario statunitense, "gli Stati Uniti sono stati informati poco prima del lancio attraverso il Nuclear Threat Reduction Center".
DW: "Putin ha detto che la Russia ha il diritto di colpire i paesi le cui armi sono state usate dall'Ucraina per colpire in profondità la Russia."
El Mundo : "Il missile non era armato con testate nucleari, ma il Cremlino sta inviando una risposta all'Ucraina e ai suoi alleati occidentali".
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Forwarded from Pino Cabras
MISSILI E MESSAGGI: MOSCA NON BLUFFA, L’OCCIDENTE SUL CIGLIO DELL’ABISSO
Stasera se n’è accorto tutto il mondo: Mosca non bluffa. Il missile balistico ipersonico di medio-lungo raggio a testate multiple indipendenti lanciato dalla Russia verso l’Ucraina chiarisce infatti molto bene le idee a un bel po’ di teste calde ma vuote che abbiamo da questo lato del mondo. A tutti gli irresponsabili che credono che Mosca si arrenderà davanti all’insistenza delle loro provocazioni, il lancio di risposta è arrivato assieme a un messaggio di Vladimir Putin. Il messaggio della sera del 21 novembre completa quel suo primo messaggio di qualche settimana fa, che i governanti sguatteri di Washington e il loro coro di giornalisti russofobi non avevano voluto prendere sul serio, nonostante non lasciasse margini a dubbi.
Tutto molto chiaro: il lancio dal suolo ucraino di una tipologia di missili a lungo raggio che può funzionare solo con l’assistenza tecnologica, satellitare e organizzativa di potenze esterne alle forze armate ucraine implica il coinvolgimento diretto in una guerra alla Russia di quelle stesse potenze, e a catena implica un adattamento della risposta russa. Dunque: un cambiamento della dottrina sull’uso dell’arma nucleare, un impiego di armamenti inediti che riequilibrino il nuovo livello della minaccia, la considerazione delle basi militari delle potenze che aggrediscono il territorio della Russia come obiettivi legittimi di una necessaria risposta.
Il nuovissimo missile Oreshnik si è presentato in questi termini: troppo veloce per poter essere in qualche modo intercettato, estremamente preciso, capace di colpire tanti bersagli contemporaneamente, con una gittata che può raggiungere ogni angolo dei territori delle potenze europee. Per ora senza testate nucleari, un domani, potenzialmente, con testate nucleari.
Ribadisco: testate nucleari non intercettabili, precise, a distanze illimitate. Ognuno degli Oreshnik può distribuire su 6-8 obiettivi altrettante testate ciascuna con una carica che vale 100-200 Hiroshima. È CHIARA LA QUESTIONE?
Tutti tranquilli, vero? Volete affidare la vita vostra e dei vostri figli a Ursula Von Der Leyen, a Mark Rutte, a Pina Picierno, a tutti quei mirabolanti statisti sonnambuli che ci vogliono accompagnare gentilmente fino all’abisso dandoci dei “putiniani” se usiamo la ragione?
Vale la pena dunque andare dietro a politici maggiordomi che già ieri hanno accettano senza battere ciglio un pesantissimo declassamento economico e industriale dell’Europa a tutto vantaggio degli Stati Uniti, che oggi accettano di esporci a un repentino deterioramento della sicurezza militare e domani accetteranno un olocausto nucleare su scala continentale?
Pensate che questi mentecatti che hanno rimpinzato di armi il genocida del Vicino Oriente per fargli bombardare ogni edificio della Striscia siano credibili filantropi appassionati dell’instaurazione di una piena democrazia da qualche altra parte? Questi miserabili servi dei servi, questi gerarchi feroci e ottusi?
La posta in gioco è ormai questa, se non fosse ancora chiaro: in Occidente, una classe dirigente composta da individui selezionati in base alla disponibilità a sacrificare interi popoli, sta proprio per sacrificare interi popoli. Questa macchina della follia deve fermarsi. Sapete come ha chiuso il suo messaggio il presidente russo? «Abbiamo sempre preferito e ora siamo pronti a risolvere tutte le questioni controverse con mezzi pacifici, ma siamo anche pronti a qualsiasi sviluppo degli eventi. Se qualcuno ne dubita ancora, allora è vano: la risposta sarà sempre lì.»
È saggezza politica e umana allargare lo spiraglio di pace. È criminale voler insistere nella guerra totale. Non credete a una parola del coro dei grandi giornali e mobilitatevi come potete per sollevare la vostra e la nostra voce, i nostri canali e l’ispirazione di chi vuole la pace. Sapendo che useremo sempre più l’arma della parola, ma che d’ora in poi crescerà anche la parola delle armi.
Stasera se n’è accorto tutto il mondo: Mosca non bluffa. Il missile balistico ipersonico di medio-lungo raggio a testate multiple indipendenti lanciato dalla Russia verso l’Ucraina chiarisce infatti molto bene le idee a un bel po’ di teste calde ma vuote che abbiamo da questo lato del mondo. A tutti gli irresponsabili che credono che Mosca si arrenderà davanti all’insistenza delle loro provocazioni, il lancio di risposta è arrivato assieme a un messaggio di Vladimir Putin. Il messaggio della sera del 21 novembre completa quel suo primo messaggio di qualche settimana fa, che i governanti sguatteri di Washington e il loro coro di giornalisti russofobi non avevano voluto prendere sul serio, nonostante non lasciasse margini a dubbi.
Tutto molto chiaro: il lancio dal suolo ucraino di una tipologia di missili a lungo raggio che può funzionare solo con l’assistenza tecnologica, satellitare e organizzativa di potenze esterne alle forze armate ucraine implica il coinvolgimento diretto in una guerra alla Russia di quelle stesse potenze, e a catena implica un adattamento della risposta russa. Dunque: un cambiamento della dottrina sull’uso dell’arma nucleare, un impiego di armamenti inediti che riequilibrino il nuovo livello della minaccia, la considerazione delle basi militari delle potenze che aggrediscono il territorio della Russia come obiettivi legittimi di una necessaria risposta.
Il nuovissimo missile Oreshnik si è presentato in questi termini: troppo veloce per poter essere in qualche modo intercettato, estremamente preciso, capace di colpire tanti bersagli contemporaneamente, con una gittata che può raggiungere ogni angolo dei territori delle potenze europee. Per ora senza testate nucleari, un domani, potenzialmente, con testate nucleari.
Ribadisco: testate nucleari non intercettabili, precise, a distanze illimitate. Ognuno degli Oreshnik può distribuire su 6-8 obiettivi altrettante testate ciascuna con una carica che vale 100-200 Hiroshima. È CHIARA LA QUESTIONE?
Tutti tranquilli, vero? Volete affidare la vita vostra e dei vostri figli a Ursula Von Der Leyen, a Mark Rutte, a Pina Picierno, a tutti quei mirabolanti statisti sonnambuli che ci vogliono accompagnare gentilmente fino all’abisso dandoci dei “putiniani” se usiamo la ragione?
Vale la pena dunque andare dietro a politici maggiordomi che già ieri hanno accettano senza battere ciglio un pesantissimo declassamento economico e industriale dell’Europa a tutto vantaggio degli Stati Uniti, che oggi accettano di esporci a un repentino deterioramento della sicurezza militare e domani accetteranno un olocausto nucleare su scala continentale?
Pensate che questi mentecatti che hanno rimpinzato di armi il genocida del Vicino Oriente per fargli bombardare ogni edificio della Striscia siano credibili filantropi appassionati dell’instaurazione di una piena democrazia da qualche altra parte? Questi miserabili servi dei servi, questi gerarchi feroci e ottusi?
La posta in gioco è ormai questa, se non fosse ancora chiaro: in Occidente, una classe dirigente composta da individui selezionati in base alla disponibilità a sacrificare interi popoli, sta proprio per sacrificare interi popoli. Questa macchina della follia deve fermarsi. Sapete come ha chiuso il suo messaggio il presidente russo? «Abbiamo sempre preferito e ora siamo pronti a risolvere tutte le questioni controverse con mezzi pacifici, ma siamo anche pronti a qualsiasi sviluppo degli eventi. Se qualcuno ne dubita ancora, allora è vano: la risposta sarà sempre lì.»
È saggezza politica e umana allargare lo spiraglio di pace. È criminale voler insistere nella guerra totale. Non credete a una parola del coro dei grandi giornali e mobilitatevi come potete per sollevare la vostra e la nostra voce, i nostri canali e l’ispirazione di chi vuole la pace. Sapendo che useremo sempre più l’arma della parola, ma che d’ora in poi crescerà anche la parola delle armi.
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Forwarded from Giorgio Bianchi Photojournalist
In Francia, il Governo chiede ai francesi di lavorare un giorno all' anno gratis.
Oramai per la classe subalterna il salario è considerato un accessorio ma, d'altronde, il capitale fa bene: se mentre ti frusto anziché chiedermi di smettere mi chiedi quale pronome usare, non posso che raddoppiare il numero di frustate.
Eric Packer
🔴 Per ricevere tutti gli aggiornamenti segui Giorgio Bianchi Photojournalist
Oramai per la classe subalterna il salario è considerato un accessorio ma, d'altronde, il capitale fa bene: se mentre ti frusto anziché chiedermi di smettere mi chiedi quale pronome usare, non posso che raddoppiare il numero di frustate.
Eric Packer
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La fornitura di missili Storm Shadow all'Ucraina, secondo la pubblicazione, è un tentativo dell'Occidente di fermare l'offensiva russa. Tuttavia, secondo Matthew Saville, esperto dello United Royal Institute for Security and Defense Studies, il loro numero limitato non sarà in grado di cambiare la situazione.
Saville prevede che il tasso di perdita del territorio ucraino rallenterà solo in inverno a causa del fango, sottolineando l’esaurimento dell’esercito ucraino e il rischio di ulteriori perdite:
“Non stiamo dicendo che si tratti di un collasso, ma c’è il pericolo di una ritirata imminente e di una perdita di territorio ancora maggiore. Il ritmo dell’avanzata russa è accelerato nell’ultimo mese. Gli ucraini sono esausti. Non possono sostituire le unità in prima linea, sono stanchi fisicamente e mentalmente. Non hanno tregua."
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“L’Ucraina non ha nulla con cui rispondere a questa classe di armi”, il New York Times cita Kostenko, presidente della commissione per la difesa e l’intelligence del parlamento ucraino.
La pubblicazione rileva che una “caratteristica inquietante” del nuovo missile russo è la sua capacità di lanciare più testate nucleari quando entra nell’atmosfera terrestre, il che rende la sua intercettazione quasi impossibile.
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Forwarded from Lettera da Mosca
UCRAINA E NATO - Il 26 novembre si terrà una riunione d'emergenza del Consiglio Ucraina-NATO per discutere le conseguenze dell'uso del nuovo missile russo Oreshnik contro obiettivi in Ucraina.
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🇸🇳 🗳 Il partito al governo in Senegal ottiene una vittoria schiacciante alle elezioni legislative, come mostrano i risultati provvisori
Il partito Pastef del presidente Bassirou Diomaye Faye si è assicurato una maggioranza schiacciante alle elezioni legislative di giovedì, vincendo 130 seggi su 165. Se confermata ufficialmente, una vittoria così decisiva potrebbe fornire a Faye un forte mandato per implementare il suo ambizioso programma di riforme, incentrato sulla creazione di posti di lavoro, prezzi più bassi e servizi pubblici migliorati.
Le elezioni seguono la vittoria presidenziale del presidente Faye ad aprile e lo scioglimento del parlamento a settembre, una mossa da lui giustificata citando l'ostruzione dell'opposizione alla legislazione del potere esecutivo.
🗣 "È molto importante non solo in termini di legittimità delle nuove autorità, ma anche per quanto riguarda i nostri partner tecnici e finanziari, che sappiano che c'è un popolo che sostiene questo nuovo governo", ha affermato il rappresentante del Pastef Amadou Ba. "Credo che questo non farà che accelerare il processo di riforme strutturali nella nostra economia e nella nostra società".
👉 Il Senegal sta attualmente lottando con un significativo deficit di bilancio e un debito elevato, problemi recentemente rivelati in un audit del nuovo governo e più grandi di quelli segnalati dalla precedente amministrazione. Ciò ha bloccato un programma del FMI da 1,9 miliardi di dollari concordato a giugno 2023.
Tuttavia, si prevede che i negoziati con il FMI per riprendere l'assistenza finanziaria continueranno fino alla metà del 2025.
Il partito Pastef del presidente Bassirou Diomaye Faye si è assicurato una maggioranza schiacciante alle elezioni legislative di giovedì, vincendo 130 seggi su 165. Se confermata ufficialmente, una vittoria così decisiva potrebbe fornire a Faye un forte mandato per implementare il suo ambizioso programma di riforme, incentrato sulla creazione di posti di lavoro, prezzi più bassi e servizi pubblici migliorati.
Le elezioni seguono la vittoria presidenziale del presidente Faye ad aprile e lo scioglimento del parlamento a settembre, una mossa da lui giustificata citando l'ostruzione dell'opposizione alla legislazione del potere esecutivo.
🗣 "È molto importante non solo in termini di legittimità delle nuove autorità, ma anche per quanto riguarda i nostri partner tecnici e finanziari, che sappiano che c'è un popolo che sostiene questo nuovo governo", ha affermato il rappresentante del Pastef Amadou Ba. "Credo che questo non farà che accelerare il processo di riforme strutturali nella nostra economia e nella nostra società".
👉 Il Senegal sta attualmente lottando con un significativo deficit di bilancio e un debito elevato, problemi recentemente rivelati in un audit del nuovo governo e più grandi di quelli segnalati dalla precedente amministrazione. Ciò ha bloccato un programma del FMI da 1,9 miliardi di dollari concordato a giugno 2023.
Tuttavia, si prevede che i negoziati con il FMI per riprendere l'assistenza finanziaria continueranno fino alla metà del 2025.
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🇷🇺🇩🇿 Trade turnover between Russia and Algeria doubled to $3.7 billion in 2023, Russian Chamber of Commerce and Industry says
🗣 “We are in favor of moving from simple transactions to complex cooperation, which is linked to industrial and scientific cooperation, mutual investments, and joint work in third countries,” Vice President of the Chamber Vladimir Padalko said during a meeting of the Russian-Algerian Business Council.
Padalko added that the analysts from Russian Ministry of Economic Development estimated the unrealized trade potential of the two countries at another $9 billion.
Ambassador Extraordinary and Plenipotentiary of Algeria to Russia Boumediene Guennad noted during the meeting that the Algerian Embassy in Russia commits working together to develop bilateral relations in the field of economy and trade.
According to the statement of Russian Chamber of Commerce and Industry, preparations are underway for a meeting of the Intergovernmental Russian-Algerian Commission for Trade and Economic, Scientific and Technical Cooperation, which will take place at the end of January 2025.
🗣 “We are in favor of moving from simple transactions to complex cooperation, which is linked to industrial and scientific cooperation, mutual investments, and joint work in third countries,” Vice President of the Chamber Vladimir Padalko said during a meeting of the Russian-Algerian Business Council.
Padalko added that the analysts from Russian Ministry of Economic Development estimated the unrealized trade potential of the two countries at another $9 billion.
Ambassador Extraordinary and Plenipotentiary of Algeria to Russia Boumediene Guennad noted during the meeting that the Algerian Embassy in Russia commits working together to develop bilateral relations in the field of economy and trade.
According to the statement of Russian Chamber of Commerce and Industry, preparations are underway for a meeting of the Intergovernmental Russian-Algerian Commission for Trade and Economic, Scientific and Technical Cooperation, which will take place at the end of January 2025.
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Dopo che le Forze armate ucraine hanno fatto saltare la diga del bacino, l'acqua si sta già ritirando. Le automobili stanno già passando oltre la zona allagata. .
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Grazie a Dio, in qualche modo l'umanità sta ancora rallentando e non è sprofondata nella Terza Guerra Mondiale, ma il fatto che ci sia una vera guerra dell'informazione è certo.
Lukashenko aveva dichiarato in precedenza che un attacco alla repubblica avrebbe segnato l'inizio della Terza guerra mondiale.
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