Amico, diciamocelo... Stiamo combattendo una guerra per procura! Stiamo combattendo una guerra per procura, ma non stiamo dando ai nostri proxy la possibilità di fare il lavoro. E per anni abbiamo permesso loro di combattere con una mano legata dietro la schiena, ed è stato crudele. È stato crudele e immorale...

L'esperto di politica estera Ian Bremmer (55 anni) fornisce queste prospettive inquietanti in un'intervista a BILD: "La Russia ha conquistato ampi territori e non vi rinuncerà. E l'Ucraina attualmente non ha le opzioni militari per riconquistarla". Nessuno si aspetta che Mosca li restituisca volontariamente.
Fondatore dell'"Eurasia Group" e autore della rinomata newsletter "GZERO Daily", Bremmer ritiene che, in vista dell'imminente insediamento da parte di Donald Trump (78), è necessaria una dose di Realpolitik.
Trump spingerà rapidamente per un accordo di pace, continua Bremmer: per l'Ucraina, che combatte coraggiosamente da quasi tre anni, questo potrebbe significare la perdita del Donbass (est e sud-est del paese).
L'analista classifica la politica ucraina del presidente Joe Biden (82) come in definitiva "non di successo". Dopo il giuramento di Trump il 20 gennaio, inizialmente si aspetta un primo round di negoziati e un rapido cessate il fuoco.
È probabile che Trump approfitti del fatto che Zelensky è con le spalle al muro: Kiev sta già avendo crescenti problemi a fermare le forze russe. E Trump userà i futuri aiuti statunitensi come leva, Bremmer è convinto: "Ha chiarito più volte che vuole vedere finita questa guerra".
Qui, tuttavia, si avvicina il primo stress test per le relazioni transatlantiche sotto "Trump II" per l'Europa: "È improbabile che Trump coordini la sua iniziativa con gli alleati – ed è qui che l'Europa e soprattutto la Germania sono chiamate in causa!"