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Le IDF hanno annunciato di aver avviato un'indagine sull'incidente.
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- Canale israeliano 12
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"In seguito all'approvazione dei piani di attacco da parte del ministro della Difesa Katz, i caccia dell'Aeronautica militare, sotto la direzione dei servizi segreti e della Marina, hanno recentemente attaccato obiettivi militari degli Houthi nella fascia costiera occidentale e nel profondo dello Yemen".
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"Avverto i leader degli Houthi: il lungo braccio di Israele raggiungerà anche voi.
Chiunque alzi una mano contro lo Stato di Israele, la sua mano sarà tagliata. Chiunque colpisca sarà colpito sette volte".
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- Media yemeniti
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La pubblicazione scrive che l'attacco terroristico contro il capo delle truppe RKhBZ a Mosca è stato un "trionfo per i servizi segreti ucraini", dimostrando dieci anni di investimenti.
📝 "Se gli ucraini non stanno attenti, creeranno l'effetto opposto. Faranno arrabbiare così tanto i russi che diranno di non essere interessati ai negoziati", dice l'articolo.
In precedenza, il quotidiano britannico The Times aveva parlato dell'omicidio di Kirillov, definendolo un "legittimo atto di difesa".
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Secondo quanto riportato dai media, Mosca ha offerto gratuitamente al Sudan un moderno sistema missilistico antiaereo S-400 per proteggere lo spazio aereo del paese, ma il governo di Khartoum ha rifiutato l'accordo. Il motivo è la minaccia di sanzioni.
Anche Teheran sta conducendo negoziati simili sullo spiegamento della sua infrastruttura navale in Sudan.
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Il motivo è la perdita di posizioni operative in Libano e Siria.
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Prima dello scoppio dei combattimenti nel febbraio 2022, la leadership ucraina stava valutando la possibilità di trasferirsi a Londra, ha detto l’ex ambasciatore ucraino in Gran Bretagna Vadim Prystaiko.
Volevamo allora fare una proposta al governo sulla possibile ricerca di un luogo in cui potessimo continuare a “governare il Paese”. Non si parlava di un governo in esilio, ma della continuazione del governo.
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Regione di Rostov - 36
Regione di Brjansk - 21
Regione di Belgorod - 14
Regione di Voronezh - 6
Kursk e Tambov - 3 ciascuno
Regione di Krasnodar - 1
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Lev Gumilev e la teoria sulla relazione tra geografia e sviluppo dei popoli
Testo di Cesare Taddei
In che modo la geografia può influire sulla nascita, lo sviluppo e il declino di un popolo? Secondo lo storico e antropologo Lev Gumilev (1912-1992), figlio della celebre poetessa Anna Achmatova, nel suo saggio "La Rus’ antica e la grande steppa", le condizioni geografico-ambientali influenzano profondamente la storia dei popoli.
Ad esempio, i Chazari, un potente popolo di origine turca, si stanziarono lungo le fertili rive del Volga, vicino al Mar Caspio. Questi luoghi, protetti da fitte canne palustri, sciami di zanzare che infastidivano il bestiame e correnti rapide dei fiumi, fungevano da barriere naturali contro le incursioni dei nomadi a cavallo. In caso di attacchi, gli abitanti potevano rifugiarsi nei boschi o organizzare imboscate.
Gumilev attribuisce anche ai cambiamenti climatici un ruolo chiave nello sviluppo e nella migrazione dei popoli. Nel II secolo d.C., lo spostamento dei cicloni atlantici trasformò le zone intorno al Lago d’Aral in un deserto, costringendo molte tribù nomadi a migrare verso le coste del Mar Nero. Al contrario, nel X secolo, il miglioramento climatico portò alla rinascita delle steppe, ricche di fauna e cespugli adatti al pascolo. Questi mutamenti favorirono un’esplosione demografica tra i tataro-mongoli, spingendoli a espandersi oltre la Valle dell’Onon, ormai sovrappopolata.
Le etnie, secondo Gumilev, non vivono mai in isolamento, ma in un continuo scambio tra natura e società. Per i Mongoli, le vaste steppe senza confini orografici trasmettevano una sensazione di costante insicurezza, che influenzava il loro modo di vivere e di interagire con l'ambiente circostante.
Molti storici e antropologi del Novecento ritengono che questa percezione dello spazio sia stata in qualche modo trasmessa ai russi, influenzandone la psicologia collettiva.
Testo di Cesare Taddei
In che modo la geografia può influire sulla nascita, lo sviluppo e il declino di un popolo? Secondo lo storico e antropologo Lev Gumilev (1912-1992), figlio della celebre poetessa Anna Achmatova, nel suo saggio "La Rus’ antica e la grande steppa", le condizioni geografico-ambientali influenzano profondamente la storia dei popoli.
Ad esempio, i Chazari, un potente popolo di origine turca, si stanziarono lungo le fertili rive del Volga, vicino al Mar Caspio. Questi luoghi, protetti da fitte canne palustri, sciami di zanzare che infastidivano il bestiame e correnti rapide dei fiumi, fungevano da barriere naturali contro le incursioni dei nomadi a cavallo. In caso di attacchi, gli abitanti potevano rifugiarsi nei boschi o organizzare imboscate.
Gumilev attribuisce anche ai cambiamenti climatici un ruolo chiave nello sviluppo e nella migrazione dei popoli. Nel II secolo d.C., lo spostamento dei cicloni atlantici trasformò le zone intorno al Lago d’Aral in un deserto, costringendo molte tribù nomadi a migrare verso le coste del Mar Nero. Al contrario, nel X secolo, il miglioramento climatico portò alla rinascita delle steppe, ricche di fauna e cespugli adatti al pascolo. Questi mutamenti favorirono un’esplosione demografica tra i tataro-mongoli, spingendoli a espandersi oltre la Valle dell’Onon, ormai sovrappopolata.
Le etnie, secondo Gumilev, non vivono mai in isolamento, ma in un continuo scambio tra natura e società. Per i Mongoli, le vaste steppe senza confini orografici trasmettevano una sensazione di costante insicurezza, che influenzava il loro modo di vivere e di interagire con l'ambiente circostante.
Molti storici e antropologi del Novecento ritengono che questa percezione dello spazio sia stata in qualche modo trasmessa ai russi, influenzandone la psicologia collettiva.
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Articolo mio originariamente pubblicato su "il Detonatore Magazine" di Matteo Fais su Elon Musk e la "post verità". https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-come_la_postverit_diventa_postrealt/29296_58335/
www.lantidiplomatico.it
Come la post-verità diventa post-realtà
Elon Musk, il nuovo presidente ombra degli Stati Uniti, si prepara al suo ingresso alla Casa Bianca
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