DAL DIARIO DI VOLODYMIR. LA LUNA IN PESCI E I PIANETI ALLINEATI
WASHINGTON – 28/02.
Caro Diario,
stamane gli astrologi del battaglione Azov mi dicevano che sarebbe andata benone. il 28 febbraio 2025 si è verificata una Luna Nuova nel segno dei Pesci. Questo evento ha coinciso con un raro allineamento di sette pianeti—Saturno, Mercurio, Nettuno, Venere, Urano, Giove e Marte—visibili simultaneamente nel cielo notturno. Anche Macron, che ha buone letture esoteriche, mi ha incoraggiato con un messaggio: «La Luna Nuova in Pesci rappresenta un momento propizio per l'introspezione e la definizione di nuovi intenti, poiché segna l'inizio di un nuovo ciclo lunare e la chiusura di quello precedente. L'energia dei Pesci è associata alla creatività, alla spiritualità e alla sensibilità emotiva. Ricorda, i Pesci». Sorridevo: che carino, Emmanuel, lui sì che va in guerra con il sorriso. Anche Kaja Kallas e Ursula, mi hanno mandato un messaggio, ma Ursula l’ha cancellato subito, fa sempre così.
Mentre la mia limousine diplomatica entrava nel cortile della Casa Bianca, sentivo che la combinazione della Luna Nuova con l'allineamento planetario creava un potente campo energetico, offrendo un'opportunità unica per manifestare desideri e obiettivi. La prossima occasione sarà nel 2040, era dunque una chance non rinviabile. I Pesci. Vedevo persino l’aura delle persone, dei collaboratori, dell’ambasciatrice. Le mie narici potevano riposarsi: nessuna scorciatoia chimica avrebbe sostituito altrettanto bene quella nuova sensazione di un campo dell’esistenza che andava oltre il solitamente visibile.
Trump mi attendeva all’ingresso, ma ho subito capito che le cose non stavano andando come speravo. Se Pesci vedevo, era Joe Pesci nel film “Quei bravi ragazzi”, in quella scena in cui crede che nel gran giorno lo vogliano iniziare al livello alto della mafia, ma non gli va poi così tanto bene. E anziché un’aura rosata e luccicante intorno al gatto morto che Donald si porta in testa, vedevo distintamente i sottotitoli tradotti nella mia lingua e rivolti a me mentre pronunciava frasi convenevoli di tutt’alto genere. Leggevo: “pezzente”, “pitocco”, “arraffone” e altre dolci definizioni dello stesso tenore. Da lì è stata una discesa all’inferno.
Lo Studio Ovale è stato sì il momento dei Pesci, ma dei pesci in faccia, schiaffatimi senza pietà dal nuovo padrone e da quello stronzo del suo vice. Vedevo persino arrivarmi scorfani quantistici provenire da dimensioni parallele. Credimi, caro Diario, dopo questo waterboarding sto proprio male. Gli astrologi del battaglione Azov mi sentiranno, questa volta.

Il Vice Presidente americano J.D. Vance nel 2022:

"A dire il vero, non mi interessa cosa accadrà all'Ucraina in un caso o nell'altro."

Zelensky se l'è presa con lui. I media occidentali stanno già rilanciando le rispettive ipotesi secondo cui Vance avrebbe deliberatamente provocato Zelensky.