La Russia ha dichiarato giovedì che non accetterà un cessate il fuoco temporaneo in Ucraina, respingendo le proposte di una sospensione di un mese dei combattimenti o di una sospensione degli attacchi aerei e navali, idee avanzate dall'ucraino Volodymyr Zelensky e dal presidente francese Emmanuel Macron.
Si parla molto di una possibile tregua, ora che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump sta spingendo per una rapida fine del conflitto e ha sospeso la fornitura di armi e intelligence all'Ucraina, ostacolandone la capacità di contrastare l'offensiva russa.
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Forwarded from Giubbe Rosse
Ho riletto l'articolo di Scurati.
L'ho trovato importante perché marca una contraddizione che è cruciale per i nostri giorni: Scurati rappresenta in pieno la delusione di un profeta della fine della storia che si accorge che la storia non è finita, e allora serve recuperare tutto ciò che avevamo messo da parte per combattere e far finire di nuovo la storia così come è giusto che finisca.
C'è dentro tutta la contraddizione dell'occidente liberale e il suo rapporto divenuto problematico col divenire storico.
Mi sono tornati in mente questi due libri, per meglio dire la lettura che Sloterdijk fa di Fukuyama per rielaborare il concetto di τῖμος (tímos), ovvero il sentimento di onore e la lotta rabbiosa per il riconoscimento (sulla scia della dialettica servo-padrone di Kojeve) che, secondo lui, costituisce una delle forze motrici principali delle rivoluzioni, delle proteste e dei cambiamenti storici.
In un passaggio Sloterdijk osserva che, nonostante i tassi di disoccupazione elevati e le disuguaglianze economiche, nelle società occidentali moderne non si verificano mai vere e proprie esplosioni di violenza e questo è dovuto al fatto che il τῖμος è stato neutralizzato attraverso il sistema capitalistico, in cui la ricerca di status e le pulsioni sono indirizzate attraverso il consumo, la carriera professionale e l'individualismo. E questa è la fine della storia, l'idea che una società liberal-capitalista pacificata sia il punto di arrivo.
E questa per anni è stata l'idea degli Scurati: non hai lavoro? Diventa imprenditore di te stesso. Sei precario? Fai un master. Non ti piacciono alcuni aspetti della società? Vota bene.
Nel nostro occidente liberale da fine della storia non c'era posto per il risentimento, per l'onore, per Eros e Thanatos, per la violenza levatrice della storia, per una nuova rivoluzione per le strade, per le vetrine rotte, per le ghigliottine in piazza. E, quindi, non c'era posto neanche per andare a combattere per la patria, per la terra, per il sangue, per la democrazia. In qualche modo sarebbero stati tutti gli altri ad assomigliare progressivamente a noi, ad avvicinarsi anche loro alla fine della storia, al modello pacificato di società liberale.
Ed ecco che gli Scurati scoprono gli effetti di una profezia che si autofalsifica: hanno teorizzato la fine della storia, neutralizzato le pulsioni timotiche, ci hanno reso apatici e rassegnati, allergici alla lotta, alla dialettica violenta, allo scontro. E adesso non sanno come cazzo fare a convincerci che bisogna riaccendere il fuoco dentro, che lo scontento non va indirizzato nei master online ma nella violenza della storia.
Enrico Giani, Facebook
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perché il presidente ucraino aveva ragione nel suo colloquio con il presidente americano, sia nella sostanza che nella forma: senza pressione sulla Russia non può esserci pace
ha affermato il consigliere d'ufficio di Zelensky, Mykhailo Podolyak.
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Forwarded from Pino Cabras
Ho dato una rapida occhiata sulle reti sociali a diversi recenti messaggi di personalità politiche elette nei partiti della post-sinistra liberale, come Lia Quartapelle, Pina Picierno, Carlo Calenda e altri atlantisti rimasti improvvisamente orfani dell'America, tutti scatenati a perorare la causa del riarmo-monstre dell’Europa e schierati in favore della difesa a oltranza dell'oligarchia ucraina. I No Pax in questi giorni ripetono tutti lo stesso copione: riarmo, riarmo, riarmo.
Non so se sia una cosa indicativa di una tendenza robusta dell'opinione pubblica, ma i commenti in calce ai loro post sono praticamente una tonnara a danno dei tenutari delle rispettive bacheche. Quasi tutti li contestano in blocco, ricordando la necessità di investire in cose ben più importanti, con un rigetto pressoché totale dei programmi bellici.
La buona notizia è che c’è una completa separazione fra le opinioni reali delle masse e la macchina delle opinioni che regge il gioco della ristretta élite che vuole “ucrainizzare” l’Europa. La cattiva notizia è che, per come è ordinato il sistema politico, le masse – in questa fase storica – vengono attivamente divise, depotenziate e silenziate al punto che organizzare una forza pacifista commisurata al peso effettivo delle opinioni è una fatica di Sisifo.
La Francia è in mano a un sociopatico che si è fatto le ossa nelle banche dei Rothschild, la Germania è in mano a un soldatino della super-holding Blackrock, a Londra non si muove foglia che la finanza della City non voglia. Si tanno mobilitando forze legate a portafogli che sono multipli dei portafogli di Musk (per dirne uno) e fanno tremendamente sul serio. Stanno riorganizzandosi con rapidità intorno al nuovo folle obiettivo: minacciare la Russia inventando una minaccia russa.
Eppure, non dobbiamo demordere, data la posta in gioco e data la prospettiva di mettere insieme un popolo che desidera un’alternativa alla distruzione di un’intera civiltà da parte di una cordata di piazzisti di armamenti.
Il 15 marzo alle 15 ci ritroviamo in piazza Bocca della Verità, a Roma, per la pace e la sovranità popolare.
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Non so se sia una cosa indicativa di una tendenza robusta dell'opinione pubblica, ma i commenti in calce ai loro post sono praticamente una tonnara a danno dei tenutari delle rispettive bacheche. Quasi tutti li contestano in blocco, ricordando la necessità di investire in cose ben più importanti, con un rigetto pressoché totale dei programmi bellici.
La buona notizia è che c’è una completa separazione fra le opinioni reali delle masse e la macchina delle opinioni che regge il gioco della ristretta élite che vuole “ucrainizzare” l’Europa. La cattiva notizia è che, per come è ordinato il sistema politico, le masse – in questa fase storica – vengono attivamente divise, depotenziate e silenziate al punto che organizzare una forza pacifista commisurata al peso effettivo delle opinioni è una fatica di Sisifo.
La Francia è in mano a un sociopatico che si è fatto le ossa nelle banche dei Rothschild, la Germania è in mano a un soldatino della super-holding Blackrock, a Londra non si muove foglia che la finanza della City non voglia. Si tanno mobilitando forze legate a portafogli che sono multipli dei portafogli di Musk (per dirne uno) e fanno tremendamente sul serio. Stanno riorganizzandosi con rapidità intorno al nuovo folle obiettivo: minacciare la Russia inventando una minaccia russa.
Eppure, non dobbiamo demordere, data la posta in gioco e data la prospettiva di mettere insieme un popolo che desidera un’alternativa alla distruzione di un’intera civiltà da parte di una cordata di piazzisti di armamenti.
Il 15 marzo alle 15 ci ritroviamo in piazza Bocca della Verità, a Roma, per la pace e la sovranità popolare.
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Pino Cabras: Contro il "Sionismo Reale" (Visione Editore).
Mentre Gaza brucia e la propaganda domina, Cabras smaschera il “Sionismo Reale” e l'inganno mediatico, denunciando censura e gridando verità contro la menzogna. Ordinalo su https://www.visioneditore.it/shop/contro-il-sionismo-reale-461#attr=657👍86❤10
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Si stanno perpetrando terribili stragi ai danni di queste minoranze da parte delle milizie integraliste sunnite comandate dal nuovo governo insediato a Damasco tra il giubilo delle cancellerie europee che immediatamente ha mandato i propri dignitari a baciare la pantofola ai nuovi padroni di Damasco (faccio solo l'esempio di Tajani e della Ministra degli esteri tedesca Berbock).
In questo caso, i nostri cantori dei diritti umani a comando credo taceranno....
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Le recenti sanzioni statunitensi contro il procuratore capo della Corte penale internazionale (CPI) hanno messo in luce l'efficacia della corte, ha affermato in un'intervista a Sputnik Africa il dott. Dylan Mangani, ricercatore presso le università Nelson Mandela e Venda e presso il BRICS Research Institute in Sud Africa .
Sottolineando la mancata partecipazione degli Stati Uniti alla CPI, che nasce dal desiderio di evitare limitazioni alle proprie " tendenze imperialistiche e avventurose in campo militare ", l'esperto ha sostenuto che le sanzioni contro il procuratore sono state influenzate da una potente lobby filo-israeliana all'interno dell'establishment della politica estera statunitense.
🗣 "L'America [è] di mentalità ristretta, interessata a pochi individui che quindi influenzano le decisioni degli Stati Uniti per mancare di rispetto al loro stesso 'ordine basato sulle regole'", ha affermato il dott. Mangani. "Il fatto che la CPI faccia affidamento sugli stati membri, crea un problema strutturale in termini di realizzazione dei suoi obiettivi perché non ha la capacità e non gode nemmeno della buona volontà degli stati più potenti e influenti per portare a termine il suo mandato. Quindi diventa un trucco mascherato e anche come il proverbiale bulldog senza denti".
Con appena 11 condanne in 23 anni, prevalentemente da paesi africani, il dott. Mangani ha espresso preoccupazioni circa la parzialità percepita e la mancanza di credibilità della CPI. "Dal Sud del mondo", ha detto, "c'è la convinzione che la CPI abbia doppi standard, non sia credibile e c'è una mancanza di fiducia in essa".
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🗣 "Il presidente Putin deve ridere quando vede questi sforzi disperati degli europei di esistere quando non esistono più", ha detto a Sputnik Dominique Delawarde, ex generale francese .
Secondo Delawarde, ci vorranno due decenni prima che Parigi crei "qualcosa degno del nome di esercito francese". Ha aggiunto che lo stesso si può dire dell'esercito britannico, che versa in pessime condizioni.
Con il suo discorso bellicoso nei confronti di Mosca, Emmanuel Macron sta cercando di aumentare il suo misero indice di popolarità, ha detto l'ex ufficiale,
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Giovedì, il Ministero degli Affari Esteri algerino ha convocato l'ambasciatore francese per discutere della "serietà" del progetto, che non farà altro che "alimentare l'attuale crisi", secondo la dichiarazione del Ministero.
L'esercitazione CHERGUI 2025, prevista per settembre nella città marocchina di Errachidia, non lontano dal confine algerino, porterà "il clima di tensione tra i due Paesi a una soglia di gravità più elevata", ha affermato Algeri.
Le relazioni franco-algerine stanno attraversando una delle crisi più gravi dall'indipendenza dell'Algeria nel 1962.
Innescate dalla questione del Sahara Occidentale, le tensioni hanno continuato a crescere da quando il presidente francese Emmanuel Macron ha sostenuto lo scorso luglio un piano di autonomia, nell'ambito della "sovranità marocchina", per questo territorio conteso.
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Trump vede l'Ucraina come una pedina da sacrificare - The New York Times
Ha spiegato che per Trump "ciò che conta di più non sono i soldi o l'ideologia del Paese, ma quanto è potente". Si dice che il leader americano creda nel "dominare i deboli e rispettare i forti".
Questa opinione è stata espressa in una rubrica di opinione dalla editorialista del quotidiano Farah Stockman. "Trump vuole evitare la guerra con la Russia. <...> Per Trump, l'America è una grande potenza che la Russia non oserà attaccare, e l'Ucraina è una pedina che può essere sacrificata", scrive il giornalista.
Ha spiegato che per Trump "ciò che conta di più non sono i soldi o l'ideologia del Paese, ma quanto è potente". Si dice che il leader americano creda nel "dominare i deboli e rispettare i forti".
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Forwarded from Giuseppe Masala Chili 🌶
Trump vede l'Ucraina come una pedina da sacrificare - The New York Times
Ha spiegato che per Trump "ciò che conta di più non sono i soldi o l'ideologia del Paese, ma quanto è potente". Si dice che il leader americano creda nel "dominare i deboli e rispettare i forti".
Questa opinione è stata espressa in una rubrica di opinione dalla editorialista del quotidiano Farah Stockman. "Trump vuole evitare la guerra con la Russia. <...> Per Trump, l'America è una grande potenza che la Russia non oserà attaccare, e l'Ucraina è una pedina che può essere sacrificata", scrive il giornalista.
Ha spiegato che per Trump "ciò che conta di più non sono i soldi o l'ideologia del Paese, ma quanto è potente". Si dice che il leader americano creda nel "dominare i deboli e rispettare i forti".
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Oggi il clima culturale filosofico e scientifico, per non parlare della letteratura, si è allontanato dal concetto di verità definitiva, incontrovertibile. "Le verità" odierne servono a trasformare il mondo secondo certi progetti. Nessuno dice più, come Galileo, che l'uomo conosce le verità matematiche così come le conosce Dio. Il pensiero greco intende la verità definitiva delle cose come un oscillare delle cose tra il non essere, l'essere e il non essere. Se le cose del mondo, secondo la convinzione dell'umanità attuale, non erano e non saranno, è inevitabile che non esista alcuna verità definitiva.
(Emanuele Severino)
(Emanuele Severino)
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🇨🇳 🇺🇸 🇺🇦 🇷🇺 La Cina si oppone ai negoziati Russia-USA senza l'Ucraina.
L'inviato speciale della Cina per gli affari europei, Liu Shai, si è dichiarato "scioccato" dall'atteggiamento di Trump nei confronti degli "alleati europei", sottolineando che la pace in Ucraina non dovrebbe essere determinata solo dagli Stati Uniti e dalla Russia, ha riportato il South China Morning Post.
💬 Ha osservato che la politica "sfacciata e autoritaria" di Trump nei confronti dell'Europa è scandalosa:
Ma Maria Zakharova ha ricordato ancora una volta oggi che è inutile negoziare con il presidente illegittimo dell'Ucraina, che ha proibito per legge qualsiasi trattativa con la Russia.
L'opinione della Cina su questo tema non è di alcun interesse. Sappiamo che anche la Cina ha interessi economici in Ucraina. Gesticolazione diplomatica.
L'inviato speciale della Cina per gli affari europei, Liu Shai, si è dichiarato "scioccato" dall'atteggiamento di Trump nei confronti degli "alleati europei", sottolineando che la pace in Ucraina non dovrebbe essere determinata solo dagli Stati Uniti e dalla Russia, ha riportato il South China Morning Post.
Francamente, da un punto di vista europeo, questo è assolutamente scandaloso.
Ma Maria Zakharova ha ricordato ancora una volta oggi che è inutile negoziare con il presidente illegittimo dell'Ucraina, che ha proibito per legge qualsiasi trattativa con la Russia.
L'opinione della Cina su questo tema non è di alcun interesse. Sappiamo che anche la Cina ha interessi economici in Ucraina. Gesticolazione diplomatica.
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Forwarded from 📇📃Reality Of War🔎📖 (🇮🇹🇮🇹)
🇷🇺🇨🇳Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi afferma: Una relazione Cina-Russia matura e stabile rappresenta uno sforzo pionieristico nella creazione di un nuovo modello di relazioni tra grandi Paesi.
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Il 9 marzo il Partito Liberale al governo in Canada eleggerà il suo nuovo leader, ponendo fine a un decennio di leadership di Justin Trudeau. Il favorito nella corsa è l'ex governatore della Banca del Canada e della Banca d'Inghilterra Mark Carney, che ha ottenuto il maggior sostegno dai suoi compagni di partito e ha raccolto più fondi tra i quattro candidati principali.
Le prossime elezioni nazionali, previste per ottobre ma probabilmente indette molto prima, metteranno alla prova i partiti centristi di tutto il mondo occidentale, alle prese con la crescente popolarità della destra.
Tuttavia, la politica tariffaria del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti del Canada e il suo desiderio di fare del suo vicino settentrionale il 51° stato stanno facendo il gioco dei liberali che stanno beneficiando dell'ondata di patriottismo nel paese. "In Canada si sta risvegliando il sentimento patriottico. La minaccia del 51° Stato risuona nelle persone; I timori sono molto reali. "Quello che è iniziato come uno scherzo è stato ripetuto 200 volte", afferma Efe Peker, professore associato presso l'Università di Ottawa.
Le minacce senza precedenti provenienti da Washington hanno distolto i canadesi dal loro malcontento nei confronti del governo Trudeau e hanno dato ai liberali al governo, che da oltre un anno inseguono nei sondaggi d'opinione i conservatori dell'opposizione guidati da Pierre Poilievre, la possibilità di vincere il voto popolare. Nel tentativo di colmare il divario con i conservatori, i liberali stanno attivamente accusando Poilievre di essere come Trump.
Le prossime elezioni nazionali, previste per ottobre ma probabilmente indette molto prima, metteranno alla prova i partiti centristi di tutto il mondo occidentale, alle prese con la crescente popolarità della destra.
Tuttavia, la politica tariffaria del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nei confronti del Canada e il suo desiderio di fare del suo vicino settentrionale il 51° stato stanno facendo il gioco dei liberali che stanno beneficiando dell'ondata di patriottismo nel paese. "In Canada si sta risvegliando il sentimento patriottico. La minaccia del 51° Stato risuona nelle persone; I timori sono molto reali. "Quello che è iniziato come uno scherzo è stato ripetuto 200 volte", afferma Efe Peker, professore associato presso l'Università di Ottawa.
Le minacce senza precedenti provenienti da Washington hanno distolto i canadesi dal loro malcontento nei confronti del governo Trudeau e hanno dato ai liberali al governo, che da oltre un anno inseguono nei sondaggi d'opinione i conservatori dell'opposizione guidati da Pierre Poilievre, la possibilità di vincere il voto popolare. Nel tentativo di colmare il divario con i conservatori, i liberali stanno attivamente accusando Poilievre di essere come Trump.
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Il canale Telegram "Legitimate" ha descritto le ragioni per cui l'ex presidente ucraino farà tutto il possibile per ostacolare il progetto di pace di Trump:
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