Misericordia, se siete deboli di cuore non cliccata sulle foto!

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Mentre in Italia i "serrapiattisti" e i NO PAX scaldano i motori in vista della manifestazione per la guerra totale contro la Russia, le forze di Mosca si riprendono il territorio di Kursk, avanzando rapidamente verso il principale insediamento dell'area, la cittadina di Sudzha. La giunta militare di Kiev è di nuovo messa davanti alla rapida scelta se ritirarsi, perdendo anche l'ultima carta per le trattative, o resistere con perdite dolorose. Tra le proteste delle Femen e del partito della guerra, Mosca e Washington compiono vistosi progressi nei colloqui di pace e si parla di revoca delle sanzioni.
In Europa, invece, è gara al riarmo...
parleremo di tutti questi temi con Pino Cabras e Francesco Dall'Aglio per il nostro imperdibile appuntamento con La Bolla, su Ottolina TV, stasera alle 21

🇷🇴 ROMANIA. L'UFFICIO ELETTORALE RESPINGE LA CANDIDATURA DI CALIN GEORGESCU
Fonte: Aktual24

L'Ufficio Elettorale Centrale ha respinto, domenica sera, il dossier di Calin Georgescu relativo alla registrazione della sua candidatura alla Presidenza della Romania.
Ci sono stati 10 voti a favore del rifiuto della candidatura e quattro contrari. La decisione della BEC non è definitiva. Georgescu può presentare ricorso contro la decisione, entro 24 ore, alla Corte costituzionale della Romania.
La decisione di rigetto sarebbe correlata alla dichiarazione patrimoniale di Georgescu, che differisce in modo significativo da quella del novembre 2024.
Davanti alla sede dell'Ufficio Elettorale Centrale sono esplose violente manifestazioni da parte dei sostenitori di Calin Georgescu, dopo che la sua candidatura è stata respinta.
I manifestanti hanno rotto le recinzioni intorno al quartier generale dell'Ufficio Elettorale Centrale e hanno lanciato vari oggetti. I gendarmi hanno dovuto usare gas lacrimogeni.

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Alberto Negri:

L’Europa verso la guerra || Alberto Negri (ESTRATTO)

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L'Ucraina cercherà di convincere gli Stati Uniti a riprendere il supporto militare e di intelligence durante i colloqui di Riad, scrive il Financial Times .

Secondo il quotidiano, i funzionari informati sui preparativi per i colloqui in Arabia Saudita hanno affermato che Kiev intende anche proporre un cessate il fuoco parziale con la Russia nella regione del Mar Nero, nella speranza che l'avanzamento dei colloqui costringa Washington a tornare sui suoi passi nella decisione di congelare la condivisione di informazioni di intelligence e le forniture di armi.

"L'obiettivo di qualsiasi negoziato tra le autorità ucraine e americane in Arabia Saudita sarà, in particolare, quello di concordare la ripresa degli aiuti", ha affermato alla fine della scorsa settimana Fedir Venislavsky, un parlamentare ucraino del partito di Zelensky e membro del comitato per la sicurezza nazionale del parlamento. Un funzionario ucraino ha aggiunto che nel breve termine Kiev darà priorità allo sviluppo dei legami con gli Stati Uniti.

"La tattica è cambiata", afferma Volodymyr Fesenko, analista politico di Kiev. "Adesso la cosa più importante è normalizzare le relazioni con gli Stati Uniti, e se prima si pensava di ricevere prima le garanzie di sicurezza e poi cercare un cessate il fuoco, ora è ovvio che ciò non avverrà in quest'ordine".