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I fratelli “Romolo e Remo”.
Gli scienziati psicopatici, vogliono sostituirsi a Dio e hanno modificato anche il DNA del lupo grigio.— Articolo
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🇮🇹🇪🇺 CONTE NON È CONTRARIO AL RIARMO. È CONTRARIO A UN RIARMO NAZIONALE, MA FAVOREVOLE A UN RIARMO A LIVELLO EUROPEO
Abbiamo estratto questo passaggio dal discorso pronunciato lo scorso sabato a Roma dal presidente del M5S Giuseppe Conte. Adesso confrontiamolo con quanto affermato dal segretario del PD Elly Schlein già lo scorso 4 marzo:
Repubblica, 4 marzo 2025
Come si può notare, c'è una convergenza pressoché totale di vedute. Tanto Conte quanto la Schlein evidenziano il loro approccio federalista ed europeista, che privilegia una strategia condivisa a livello comunitario rispetto a iniziative frammentate. Nessuno dei due si dichiara contrario al riarmo. Piuttosto, sono sfavorevoli a un riarmo a livello europeo inteso come aumento della spesa militare dei singoli Stati membri senza un coordinamento comune. In altre parole, l'Unione Europea dovrebbe puntare a una difesa comune europea, piuttosto che a un riarmo nazionale individuale dei 27 Paesi. Non meno Europa, non meno armi, ma più armi con più Europa.
Questa non è ovviamente la posizione del nostro canale. E fin lì, niente di sorprendente. Peraltro, noi siamo piccoli e non contiamo nulla. Ci rivolgiamo, piuttosto, agli 80.000 (così almeno dicono gli organizzatori) che, probabilmente in buona fede, hanno partecipato a quella manifestazione sabato scorso a Roma o l'hanno sostenuta in remoto. Siete sicuri, vero, di aver capito esattamente che cosa chiedono Giuseppe Conte e Elly Schlein? Siete d'accordo, sì? È quello che veramente volete anche voi?
No, perché noi a quella manifestazione abbiamo visto sventolare parecchie bandiere della pace. Ma chiedere di riarmarsi a livello europeo tramite debito comune non è esattamente la stessa cosa che essere contro il riarmo, che è invece il messaggio che è stato fatto passare furbescamente per chiamare in piazza migliaia di persone. Se siete d'accordo con la linea di Conte e Schlein, allora la bandiera da portare a quella manifestazione avrebbe dovuto essere non quella della pace, ma quella europea.
Non è pignoleria, amici, è desiderio di chiarezza. Attenzione: la politica è infestata da incantatori di serpenti.
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Noi diciamo no a questo folle piano di riarmo. Noi diciamo no 800 miliardi buttati non per un progetto serio di difesa europea che ci consentirebbe, quello sì, di costruire un orizzonte anche di sicurezza, ma con risparmio di spesa perché noi insieme spendiamo più della Russia.
Abbiamo estratto questo passaggio dal discorso pronunciato lo scorso sabato a Roma dal presidente del M5S Giuseppe Conte. Adesso confrontiamolo con quanto affermato dal segretario del PD Elly Schlein già lo scorso 4 marzo:
“Quella presentata oggi da von der Leyen non è la strada che serve all’Europa. All’Unione europea serve la difesa comune, non il riarmo nazionale. Sono due cose molto diverse”.
Repubblica, 4 marzo 2025
Come si può notare, c'è una convergenza pressoché totale di vedute. Tanto Conte quanto la Schlein evidenziano il loro approccio federalista ed europeista, che privilegia una strategia condivisa a livello comunitario rispetto a iniziative frammentate. Nessuno dei due si dichiara contrario al riarmo. Piuttosto, sono sfavorevoli a un riarmo a livello europeo inteso come aumento della spesa militare dei singoli Stati membri senza un coordinamento comune. In altre parole, l'Unione Europea dovrebbe puntare a una difesa comune europea, piuttosto che a un riarmo nazionale individuale dei 27 Paesi. Non meno Europa, non meno armi, ma più armi con più Europa.
Questa non è ovviamente la posizione del nostro canale. E fin lì, niente di sorprendente. Peraltro, noi siamo piccoli e non contiamo nulla. Ci rivolgiamo, piuttosto, agli 80.000 (così almeno dicono gli organizzatori) che, probabilmente in buona fede, hanno partecipato a quella manifestazione sabato scorso a Roma o l'hanno sostenuta in remoto. Siete sicuri, vero, di aver capito esattamente che cosa chiedono Giuseppe Conte e Elly Schlein? Siete d'accordo, sì? È quello che veramente volete anche voi?
No, perché noi a quella manifestazione abbiamo visto sventolare parecchie bandiere della pace. Ma chiedere di riarmarsi a livello europeo tramite debito comune non è esattamente la stessa cosa che essere contro il riarmo, che è invece il messaggio che è stato fatto passare furbescamente per chiamare in piazza migliaia di persone. Se siete d'accordo con la linea di Conte e Schlein, allora la bandiera da portare a quella manifestazione avrebbe dovuto essere non quella della pace, ma quella europea.
Non è pignoleria, amici, è desiderio di chiarezza. Attenzione: la politica è infestata da incantatori di serpenti.
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Forwarded from Byoblu
DAZI E CONTRODAZI: L'UNIONE EUROPEA PENSA AL "BAZOOKA"
L’Unione europea reagisce ai dazi americani: pronta a rispondere con il 'bazooka', lo strumento anti-coercizione europeo.
➡️https://www.byoblu.com/2025/04/08/dazi-e-controdazi-lunione-europea-pensa-al-bazooka/
L’Unione europea reagisce ai dazi americani: pronta a rispondere con il 'bazooka', lo strumento anti-coercizione europeo.
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Forwarded from Giubbe Rosse
🇺🇸 IL PENTAGONO STA VALUTANDO DI TAGLIARE MIGLIAIA DI SOLDATI DALL'EUROPA ORIENTALE
Fonte: NBC
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Fonte: NBC
Alti funzionari del Dipartimento della Difesa stanno prendendo in considerazione la proposta di ritirare fino a 10.000 soldati dall'Europa orientale, suscitando la preoccupazione in entrambi i continenti che questa decisione incoraggerebbe il presidente russo Vladimir Putin, secondo sei funzionari statunitensi ed europei che sono stati informati sulla questione.
Le unità in esame fanno parte dei 20.000 membri del personale che l'amministrazione Biden ha schierato nel 2022 per rafforzare le difese dei Paesi confinanti con l'Ucraina dopo l'invasione russa. I numeri sono ancora in discussione, ma la proposta potrebbe comportare la rimozione fino alla metà delle forze inviate da Biden.
Le discussioni interne sulla riduzione dei livelli delle truppe americane in Romania e Polonia arrivano in un momento in cui il presidente Donald Trump sta cercando di convincere Putin ad accettare un cessate il fuoco.
I sei funzionari statunitensi ed europei, che hanno chiesto l'anonimato, hanno descritto diversi dettagli della proposta che non sono stati precedentemente segnalati a NBC News. Se il Pentagono adotterà la proposta, rafforzerà i timori che gli Stati Uniti stiano abbandonando i loro alleati di lunga data in Europa che vedono la Russia come una minaccia crescente, hanno detto i funzionari europei.
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NBC News
Pentagon considering proposal to cut thousands of troops from Europe, officials say
Experts warn that the timing of the potential drawdown could alarm NATO allies and embolden Russian President Vladimir Putin.
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Forwarded from Pino Cabras
Trump stende il tappeto rosso (forse rosso-sangue) per Bib1 1L G3N0c1D4, accolto con i consueti grandi onori. Arriva a definire la Striscia come "una preziosa proprietà immobiliare". Si aggiunge alla lunga scia di politici occidentali che in questi mesi hanno continuato a trattare il tiranno mediorientale come un socio cui perdonare tutto e al quale fornire tutte le armi che chiede per terrorizzare e annichilire milioni di famiglie, soggette al peggior razzismo assassino di questo secolo.
Le mosse trumpiane - non solo in materia politico-militare ma anche in materia economica - ormai infastidiscono l'ala dei "libertarians" dei repubblicani: pur essendo una minoranza, sono stati una realtà politica decisiva per far crescere i consensi intorno a Trump, che non avrebbe vinto senza un'ala anti-interventista che ha avuto tra i più fermi rappresentanti due parlamentari di lungo corso come Ron Paul e suo figlio Rand. Proprio loro stigmatizzano l'attuale corso della presidenza, segno che la coalizione trumpiana può rompersi. Se The Donald sceglie di forzare, ci saranno risvolti imprevedibili - perfino cataclismatici - nel sistema politico USA.
Trump ha scelto di rompere tutti gli schemi per distruggere un intero ordine mondiale sia nelle regole mercatistiche e finanziarie plasmate dai globalisti sia nelle regole più vecchie e malferme del diritto internazionale. I suoi nemici un po' lo combattono cercando di riorganizzarsi (magari cominciando a far girare Carlo III come una madonna pellegrina), un po' si preparano a mettersi d'accordo (Blackrock sarà il paracadute-pigliatutto del capitalismo occidentale e cercherà di fare un lungo golpe per cambiare anche l'assetto monetario del pianeta in accordo con i nuovi capitani d'industria).
L'Unione Europea rischia di ridursi a un mostro di corruzione militarista dedito all'autofagia, tracinando intere nazioni in un abisso.
Se ci fosse un po' di sale in zucca nei politici europei, lungi dal fare la guerra alla massima potenza nucleare, sarebbe il momento di spostare il pendolo verso i BRICS per staccarsi dalle convulsioni tardoimperiali e dalla guerra civile scoppiata in seno all'élite.
Le mosse trumpiane - non solo in materia politico-militare ma anche in materia economica - ormai infastidiscono l'ala dei "libertarians" dei repubblicani: pur essendo una minoranza, sono stati una realtà politica decisiva per far crescere i consensi intorno a Trump, che non avrebbe vinto senza un'ala anti-interventista che ha avuto tra i più fermi rappresentanti due parlamentari di lungo corso come Ron Paul e suo figlio Rand. Proprio loro stigmatizzano l'attuale corso della presidenza, segno che la coalizione trumpiana può rompersi. Se The Donald sceglie di forzare, ci saranno risvolti imprevedibili - perfino cataclismatici - nel sistema politico USA.
Trump ha scelto di rompere tutti gli schemi per distruggere un intero ordine mondiale sia nelle regole mercatistiche e finanziarie plasmate dai globalisti sia nelle regole più vecchie e malferme del diritto internazionale. I suoi nemici un po' lo combattono cercando di riorganizzarsi (magari cominciando a far girare Carlo III come una madonna pellegrina), un po' si preparano a mettersi d'accordo (Blackrock sarà il paracadute-pigliatutto del capitalismo occidentale e cercherà di fare un lungo golpe per cambiare anche l'assetto monetario del pianeta in accordo con i nuovi capitani d'industria).
L'Unione Europea rischia di ridursi a un mostro di corruzione militarista dedito all'autofagia, tracinando intere nazioni in un abisso.
Se ci fosse un po' di sale in zucca nei politici europei, lungi dal fare la guerra alla massima potenza nucleare, sarebbe il momento di spostare il pendolo verso i BRICS per staccarsi dalle convulsioni tardoimperiali e dalla guerra civile scoppiata in seno all'élite.
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Allo stesso tempo, i paesi della NATO continueranno a utilizzare l'hub per fornire assistenza militare all'Ucraina.
Lo ha riferito il Comando dell'esercito americano in Europa e Africa.
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Parlamento
Il disegno di legge avrebbe lo scopo di prevenire il crescente numero di danni alle comunicazioni sottomarine nel Mar Baltico.
In precedenza abbiamo parlato dei piani
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L'operazione sarà guidata dalla Polonia e dalla NATO.
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I contatti avranno luogo nei prossimi giorni e saranno dedicati alla normalizzazione delle relazioni bilaterali e al lavoro delle ambasciate.
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Skynews – Dazi, bozza documento Ue con contromisure: lista con tariffe dal 10 al 25% su prodotti Usa
L’Unione Europea è pronta a replicare ai dazi imposti dal presidente Usa Trump. Un elenco con la lista integrale di controdazi è stata inviata alle ambasciate dei 27 Stati membri in vista del voto tecnico del 9 aprile. Se non ci saranno segnali di apertura, il primo blocco di dazi entrerà in vigore il 15 aprile mentre una seconda tranche il 15 maggio.
Nell'elenco, di 66 pagine, non compaiono i codici doganali relativi a whisky, superalcolici o vino, né quelli legati ai latticini come latte, burro, yogurt o formaggi. Una scelta per scongiurare l'escalation davanti alle minacce di Trump di alzare al 200% i dazi sugli alcolici più pregiati e altre eccellenze del Vecchio Continente. Un compromesso che riflette la pressione diplomatica di Italia, Francia e Irlanda, decise a proteggere prosecco, champagne e i propri superalcolici dalla spirale delle ritorsioni.
Nell’elenco ci sarebbero, invece, icone del made in Usa come Harley-Davidson e Levi's.
🔗 https://tg24.sky.it/economia/2025/04/07/dazi-trump-ue-documento-lista-prodotti
L’Unione Europea è pronta a replicare ai dazi imposti dal presidente Usa Trump. Un elenco con la lista integrale di controdazi è stata inviata alle ambasciate dei 27 Stati membri in vista del voto tecnico del 9 aprile. Se non ci saranno segnali di apertura, il primo blocco di dazi entrerà in vigore il 15 aprile mentre una seconda tranche il 15 maggio.
Nell'elenco, di 66 pagine, non compaiono i codici doganali relativi a whisky, superalcolici o vino, né quelli legati ai latticini come latte, burro, yogurt o formaggi. Una scelta per scongiurare l'escalation davanti alle minacce di Trump di alzare al 200% i dazi sugli alcolici più pregiati e altre eccellenze del Vecchio Continente. Un compromesso che riflette la pressione diplomatica di Italia, Francia e Irlanda, decise a proteggere prosecco, champagne e i propri superalcolici dalla spirale delle ritorsioni.
Nell’elenco ci sarebbero, invece, icone del made in Usa come Harley-Davidson e Levi's.
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Dazi, contromisure dell’Ue: bozza documento con tariffe dal 10 al 25%
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Si vocifera che Musk e Trump siano in grave conflitto sui dazi commerciali.
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