I gestori di fondi hanno avvertito che lo status del dollaro USA come rifugio per il capitale globale potrebbe essere minacciato da politiche errate e dall'aumento delle barriere commerciali.
Venerdì la valuta americana è crollata ai minimi di tre anni contro l'euro, estendendo una scivolata iniziata la scorsa settimana dopo che il presidente Donald Trump ha annunciato forti tariffe "reciproche" sui partner commerciali degli Stati Uniti.
Le decisioni hanno scatenato l'allarme tra gli investitori, che hanno messo in guardia contro un "cambiamento tettonico" per l'economia globale se non si potrà più fare affidamento sul dollaro come rifugio durante i periodi di volatilità del mercato.
"Oggi c'è un ottimo motivo per la fine dell'eccezionalismo del dollaro americano", ha detto Bob Michele, chief investment officer di JPMorgan Asset Management, con 3,6 trilioni di dollari in gestione.
Per decenni, la relativa stabilità dell'economia statunitense ha permesso al dollaro di funzionare come valuta di riserva mondiale, detenuta dalle banche centrali di tutto il mondo. Ciò ha permesso agli Stati Uniti di prendere in prestito a basso costo e di finanziare i cosiddetti "deficit gemelli" nelle partite correnti del paese e nel suo bilancio pubblico.
Ma il simultaneo sell-off di azioni, titoli di debito pubblico e dollaro negli ultimi giorni, provocato dall'aggressiva agenda commerciale di Trump, indica una perdita di fiducia negli asset statunitensi tra gli investitori internazionali, hanno detto i gestori di fondi.

La bozza di accordo sui minerali ucraini suggerita dagli Stati Uniti contiene la richiesta che l'International Development Finance Corporation del governo degli Stati Uniti prenda il controllo di un gasdotto dalla russa Gazprom che attraversa l'Ucraina e porta il gas fino all'Europa, ha riferito Reuters citando una fonte a conoscenza della questione.
I funzionari statunitensi e ucraini si sono incontrati venerdì a Washington sulla bozza di proposta, ha detto la fonte. Le prospettive di una svolta erano scarse, data l'atmosfera "di scontro" dell'incontro, ha scritto l'agenzia. "L'ambiente negoziale è molto antagonista", ha detto la fonte, indicando la bozza "massimalista" presentata dall'amministrazione statunitense a marzo. Un portavoce del Dipartimento del Tesoro ha confermato le discussioni, definendole "di natura tecnica".