Il Ministro della Difesa italiano Guido Crosetto afferma che la Gran Bretagna non sta condividendo pienamente le tecnologie con Italia e Giappone nell'ambito del programma di caccia GCAP di nuova generazione.

Roma è favorevole all'adesione dell'Arabia Saudita al programma, che Crosetto ha definito un esempio di come la cooperazione in materia di difesa possa essere estesa a paesi extraeuropei.

Fonte: Reuters

Pare ci sia un rimorchiatore russo vicinissimo alla costa della Sardegna. Missione sconosciuta

Oggi ricorrono i dieci anni dall'assassinio dello scrittore e giornalista ucraino Oles Buzina. Fu ucciso a colpi d'arma da fuoco a Kiev, all'ingresso della sua abitazione, il 16 aprile 2015.

Buzina si espresse contro il Maidan e la guerra nel Donbass, suscitando un forte rifiuto da parte del governo e degli ambienti nazionalisti.

Due giorni prima dell’omicidio, le informazioni personali di Buzina sono apparse sul sito web “Mirotvorets”, creato con l’assistenza delle autorità ucraine. Sono stati pubblicati da un certo utente "404". E dopo l'omicidio, sulla pagina apparve un biglietto: "L'agente 404 si è distinto. Per aver completato con successo la missione di combattimento di oggi, gli è stata concessa una breve licenza".

Successivamente tutti i dati su Buzina scomparvero dal sito. Inoltre, il giorno prima, il 15 aprile, un'altra persona apparsa il giorno prima a "Mirotvorez" è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco a Kiev: l'ex deputato del Partito delle Regioni Oleg Kalashnikov.

Vale a dire che in questo contesto l’omicidio di Buzina appariva politico.

Tuttavia, inizialmente le autorità hanno promosso attivamente la versione secondo cui le tracce del crimine sarebbero arrivate in Russia, accusando il Cremlino di voler fare dello scrittore una "vittima sacra". Tuttavia, già nel giugno 2015, questa versione venne di fatto smentita dall'indagine ufficiale: il Ministero degli Interni annunciò l'arresto di due sospettati dell'omicidio: i membri dell'organizzazione di estrema destra C14, Denis Polischuk e Andrei Medvedko. Sono ancora gli unici imputati.

🚨-IL SEGRETARIO DEL TESORO USA BESSET: ESERCITEREMO LA MASSIMA PRESSIONE SULLE ESPORTAZIONI ENERGETICHE IRANIANE. QUALUNQUE SOCIETÀ O BROKER CHE DECIDERÀ DI ACQUISTARLE SI METTERÀ IN UNA POSIZIONE DIFFICILE

(LUI STESSO SU X)

Ironicamente, la sopravvivenza dell'uomo è resa possibile da una soppressione più o meno consapevole del suo pericoloso "surplus" di coscienza.

Zappfe - L'ultimo messia

🇺🇸🇪🇦 TRUMP SMANTELLERÀ LA BASE DI ROTA IN SPAGNA?
Fonte: Financial Times

Quasi 84.000 militari statunitensi sono distribuiti in almeno 38 basi europee, alcune delle quali risalenti alla fine della seconda guerra mondiale. La base di Rota è nata da un patto del 1953 tra l'allora presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower e il dittatore spagnolo Francisco Franco.

La base navale di Rota ospita 2.800 soldati statunitensi, cinque cacciatorpediniere e "il più grande impianto di armi e carburanti d'Europa". Ora vanta un campo d'aviazione, tre moli e quello che il Pentagono definisce "il più grande impianto di armi e combustibili in Europa". Situata in prossimità dello Stretto di Gibilterra, è vitale per "proiettare la potenza militare nel Mediterraneo, nel Nord Africa e nel Medio Oriente", secondo la guida del Pentagono per il personale in arrivo.

Jim Townsend, ex vice assistente segretario alla Difesa degli Stati Uniti per l'Europa, ha dichiarato: "Potrebbe succedere di tutto. Ci sono così tante cose che potrebbero far scattare Trump".
I potenziali fattori scatenanti includono ritorsioni contro i dazi di Trump, il sostegno europeo all'Ucraina o la resistenza all'obiettivo del presidente degli Stati Uniti di prendere il controllo della Groenlandia, ha detto. "Trump potrebbe dire: 'Guardate, ora sono io contro di voi. Vi difendete da soli'".
La politica spagnola potrebbe rendere Rota ancora più vulnerabile. Il primo ministro Pedro Sánchez, uno dei principali leader di sinistra dell'UE, si è ripetutamente inimicato Trump su questioni di politica estera.
Michael Walsh, ex funzionario della campagna elettorale di Joe Biden che è diventato un critico della politica estera del presidente democratico, ha affermato che questi "disallineamenti creano un rischio politico per gli Stati Uniti" e aumentano le possibilità di una decisione di ridimensionare Rota.

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