Quasi 84.000 militari statunitensi sono distribuiti in almeno 38 basi europee, alcune delle quali risalenti alla fine della seconda guerra mondiale. La base di Rota è nata da un patto del 1953 tra l'allora presidente degli Stati Uniti Dwight Eisenhower e il dittatore spagnolo Francisco Franco.

La base navale di Rota ospita 2.800 soldati statunitensi, cinque cacciatorpediniere e "il più grande impianto di armi e carburanti d'Europa". Ora vanta un campo d'aviazione, tre moli e quello che il Pentagono definisce "il più grande impianto di armi e combustibili in Europa". Situata in prossimità dello Stretto di Gibilterra, è vitale per "proiettare la potenza militare nel Mediterraneo, nel Nord Africa e nel Medio Oriente", secondo la guida del Pentagono per il personale in arrivo.

Jim Townsend, ex vice assistente segretario alla Difesa degli Stati Uniti per l'Europa, ha dichiarato: "Potrebbe succedere di tutto. Ci sono così tante cose che potrebbero far scattare Trump".
I potenziali fattori scatenanti includono ritorsioni contro i dazi di Trump, il sostegno europeo all'Ucraina o la resistenza all'obiettivo del presidente degli Stati Uniti di prendere il controllo della Groenlandia, ha detto. "Trump potrebbe dire: 'Guardate, ora sono io contro di voi. Vi difendete da soli'".
La politica spagnola potrebbe rendere Rota ancora più vulnerabile. Il primo ministro Pedro Sánchez, uno dei principali leader di sinistra dell'UE, si è ripetutamente inimicato Trump su questioni di politica estera.
Michael Walsh, ex funzionario della campagna elettorale di Joe Biden che è diventato un critico della politica estera del presidente democratico, ha affermato che questi "disallineamenti creano un rischio politico per gli Stati Uniti" e aumentano le possibilità di una decisione di ridimensionare Rota.