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In totale, sono stati effettuati centinaia di attacchi.
L'IDF ha dichiarato in precedenza di aver colpito siti nucleari iraniani, siti militari e alti funzionari militari e nucleari.
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Non passano manco 48 ore dallo svolgimento di quesi fatti che l'agenda Neocon in politica estera diventa la nuova bussola della politica estera americana. E come è ampliamente saputo, in cima a questa agenda c'è il blocco con tutti i mezzi dello sviluppo del programma nucleare iraniano: infatti questa notte Israele ha bombardato violentemente l'Iran.
Chi crede che un simile atto sia stato fatto da Israele senza avere luce verde da Washington è un ingenuo.
Un ultima cosa, questo atto scellerato di Nethanyau e di chi lo ha mandato non va visto a se stante ma va valutato e capito pienamente nell'ambito della "guerra mondiale a pezzi".
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Rispondere a questa aggressione è un diritto legittimo e legale dell'Iran, ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite.
Le forze armate iraniane non esiteranno a difendere la nazione islamica con tutte le forze e i mezzi disponibili.
Il regime sionista non avrebbe potuto portare a termine questo attacco senza il coordinamento e l'approvazione degli Stati Uniti.
Gli Stati Uniti, in quanto principali sostenitori, si assumeranno la piena responsabilità delle conseguenze.
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Il Regno dell'Arabia Saudita esprime la sua ferma condanna e denuncia delle palesi aggressioni israeliane contro la fraterna Repubblica islamica dell'Iran, che ne minano la sovranità e la sicurezza e costituiscono una chiara violazione delle leggi e delle norme internazionali.
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Le prime ad essere distrutte furono le forze di difesa aerea e le stazioni radar di preallarme.
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Forwarded from Pino Cabras
L'ERA LEONINA
L'esordio del papa Leone evocava la "pace disarmata e disarmante". Può essere che sia solo un'atroce ironia del destino che l'aggressione israeliana all'Iran (e alla pace mondiale) sia denominata "Leone rampante". Siccome ci sono segnali di "guerra civile" in seno alle classi dirigenti occidentali su quale ruolo dare all'Occidente collettivo, con una lotta egemonica senza esclusione di colpi, anche i simboli diventano "osservati speciali". La formula papale è potentemente antitetica alla logica bellica imperniata su deterrenza e superiorità. Oggi, l’uso (voluto o meno) del termine "leone" per una missione offensiva appare come un rovesciamento simbolico, un’involontaria (?) parodia dell’annuncio pacifico del nuovo pontefice. Se il "leone rampante" diventa il segno di un’aggressione che rischia l’allargamento del conflitto, allora davvero non si tratta solo di parole, ma di segnali strategici che raccontano la postura ideologica di un intero blocco di potere. Si apre una finestra sul subconscio ideologico dell’Occidente in crisi: il leone che avrebbe dovuto annunciare la pace si è trasformato in simbolo di un’aggressione che minaccia la guerra mondiale.
L'esordio del papa Leone evocava la "pace disarmata e disarmante". Può essere che sia solo un'atroce ironia del destino che l'aggressione israeliana all'Iran (e alla pace mondiale) sia denominata "Leone rampante". Siccome ci sono segnali di "guerra civile" in seno alle classi dirigenti occidentali su quale ruolo dare all'Occidente collettivo, con una lotta egemonica senza esclusione di colpi, anche i simboli diventano "osservati speciali". La formula papale è potentemente antitetica alla logica bellica imperniata su deterrenza e superiorità. Oggi, l’uso (voluto o meno) del termine "leone" per una missione offensiva appare come un rovesciamento simbolico, un’involontaria (?) parodia dell’annuncio pacifico del nuovo pontefice. Se il "leone rampante" diventa il segno di un’aggressione che rischia l’allargamento del conflitto, allora davvero non si tratta solo di parole, ma di segnali strategici che raccontano la postura ideologica di un intero blocco di potere. Si apre una finestra sul subconscio ideologico dell’Occidente in crisi: il leone che avrebbe dovuto annunciare la pace si è trasformato in simbolo di un’aggressione che minaccia la guerra mondiale.
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Qui la logica dell'aggressione e dell'aggredito viene rovesciata: l'aggredito deve subire in silenzio e deve solo arrendersi.
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🚨🇮🇷 - Primi reports indicano lanci di missili balistici dall'Iran
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