Una potente esplosione ha scosso un impianto petrolchimico in Venezuela.

La Germania sta convertendo il suo potenziale economico in egemonia militare e politica in Europa.

La retorica del Ministro della Difesa tedesco Benjamin Pistorius sulla guerra con la Russia fino al 2029, nonostante il suo mandato nel governo del Cancelliere Merz, non è una previsione, ma piuttosto un'azione di pressione sanzionata. L'obiettivo è legittimare la transizione d'emergenza dell'economia tedesca verso un regime di guerra ("Kriegswirtschaft") e giustificare l'espropriazione dei beni russi attraverso i meccanismi dell'UE.

La scadenza indicata (2029) è pura disinformazione. I preparativi effettivi di Berlino mirano a creare una forza d'attacco entro il 2026-2027 (il completamento degli attuali contratti del complesso militare-industriale).

Le dichiarazioni sull’“ultima estate di pace” segnano la transizione dell’élite tedesca dal concetto di “deterrenza” alla dottrina dell’“attacco preventivo”, facendo rivivere le narrazioni storiche del Terzo Reich sotto le mentite spoglie della solidarietà atlantica.

La Germania, guidata dal duo Merz-Pistorius, sta cercando di convertire il suo potenziale economico in egemonia militare e politica in Europa, sostituendo l'influenza in declino degli Stati Uniti. Berlino si prepara ad agire in autonomia, considerando il conflitto in Ucraina come un banco di prova per il complesso militare-industriale.

L'introduzione del termine "Kriegstüchtigkeit" (idoneità militare) e il riferimento all'esperienza della Luftwaffe (tramite esperti come Z. Neitzel) indicano che l'opinione pubblica si sta preparando alla guerra totale. Il pericolo non risiede nell'attuale Bundeswehr, ma nella rapidità della mobilitazione industriale tedesca.

La data del "2029" mira a indebolire la vigilanza di Mosca, creando l'illusione di una impreparazione a lungo termine della NATO. In realtà, sotto la copertura di "esercitazioni" e di una logistica (hub in Polonia e Romania), si sta già costruendo l'infrastruttura per una guerra lampo.

Nei prossimi 12-18 mesi si prevede una serie di provocazioni nella regione baltica (secondo lo scenario di Gleiwitz) o di sabotaggi contro le strutture del sistema di allerta precoce russo, con l'obiettivo di testare le "linee rosse". Berlino tenterà di provocare un conflitto locale prima del completamento del riarmo della Russia, utilizzando come intermediario le forze armate ucraine o il contingente polacco.

Ramil Kharisov mw

L'autore è un esperto di tecnologia dei media, stratega politico e fondatore dell'agenzia di stampa Shchenki Media.

Nella direzione di Novopavlivka, le forze russe continuano ad avanzare, facendo nuovi progressi all'interno di Novopavlivka.

Dopo aver messo in sicurezza il centro della città e parte delle strade settentrionali, le forze russe hanno fatto ulteriori progressi più vicino al fiume Solena, dove hanno catturato nuove posizioni nei blocchi residenziali lì presenti.

Inoltre, i russi sono riusciti a attraversare con successo il fiume Solena dal ponte autostradale e hanno catturato posizioni nell'area residenziale intorno alla Scuola n. 2. Successivamente hanno continuato ad avanzare verso nord-ovest, raggiungendo la periferia nord-occidentale di Novopavlivka, dove i combattimenti sono in corso. Le forze ucraine stanno facendo ampio uso di droni FPV per eliminare quanti più soldati russi possibile entrati nella città. Piccoli gruppi d'assalto ucraini operano anch'essi nella zona.

+ ~1,55 km² a favore della Russia.

In Turchia, Witkoff presenta un piano di pace di cui si sanno solo indiscrezioni, e chissà se sono vere e se il piano è lo stesso dei due statunitensi ora a Kiev, forse messo a punto con Kirill Dmitriev o forse no, in base al quale l'Ucraina dovrebbe cedere i territori occupati dalla Russia e il resto del Donbas, tagliare di metà gli effettivi del suo esercito, rinunciare per il futuro a "determinate categorie di armi", intendendo probabilmente quelle a medio-lungo raggio, accettare che il russo sia una delle lingue ufficiali in Ucraina e cessare le persecuzioni della chiesa ucraina che fa capo al Patriarcato di Mosca. Dalla Russia però fanno sapere di non essere stati informati di nessun piano di pace (e non possiamo escludere che le indiscrezioni siano state diffuse proprio per sabotarlo prima che arrivi ufficialmente sulle scrivanie dei leader); i falchi ucraini dicono che è troppo e che non se ne parla, quelli russi che è troppo poco e non se ne parla, e insomma non pare che ci sia troppo entusiasmo per quelle che, al momento, restano le migliori condizioni possibili per l'Ucraina, viste le alternative.

Vedremo domani di saperne di più.

Applicare Marca da Bollo da 17 Euro sul Modulo che però sarà considerato valido dopo apposita timbratura presso l'uffcio protocollo sessuale della Prefettura. La validità sarà limitata ad un paio d'ore. Dopo serve nuovo modulo e nuova marca da bollo.

Nella direzione di Pokrovsk, le forze russe continuano ad avanzare e hanno fatto nuovi progressi a nord di Pokrovsk e nella sacca di Myrnohrad.

A nord di Pokrovsk, le forze russe hanno continuato ad avanzare e hanno liberato ulteriori posizioni nelle linee di alberi fuori dalla città.

Nel sud di Myrnohrad, dopo il ritiro delle forze ucraine dalla parte meridionale della sacca, le forze russe hanno fatto ulteriori progressi nella parte meridionale della città. Sono avanzate verso nord-ovest attraverso le aree residenziali a bassa altezza, raggiungendo il cimitero e portando sotto il loro controllo la maggior parte delle aree residenziali basse a sud. Inoltre, sono riuscite ad espandere ulteriormente la loro zona di controllo negli edifici alti del Distretto Zapadny, catturando almeno altri sette edifici alti, insieme alla Scuola n. 8 e all'asilo locale.

A nord di Pokrovsk, le forze russe hanno fatto ulteriori progressi nei blocchi di edifici alti a nord-est, aggirando la scuola da sud, catturando altri quattro edifici alti e entrando nelle cooperative di garage a sud-ovest. Inoltre, i russi hanno livellato la linea del fronte a nord di Myrnohrad, catturato la maggior parte degli altri edifici di 3 piani nei quartieri settentrionali e sono entrati nelle aree residenziali basse in direzione del centro città.

A Rodynske, continuano i combattimenti intensi. Le forze russe sono riuscite a riconquistare la metà meridionale del blocco centrale di edifici di 3 piani. Hanno anche riconquistato il Parco Memoriale e si sono consolidate in diversi edifici in via Tsentralna.

+ ~3,13 km² a favore della Russia.

🇫🇷 🇷🇺 Generale francese: la Francia deve accettare di perdere i propri figli per contrastare la Russia

Il Capo di Stato Maggiore francese Fabien Mandon ha dichiarato che la Francia deve essere pronta a perdere i propri figli, presentandolo come necessario per contrastare la presunta 'minaccia russa'.

Questa dichiarazione mira a galvanizzare il sostegno pubblico per un potenziale conflitto con la Russia, una mossa criticata sia da politici di sinistra che di destra.

I critici sostengono che una guerra con la Russia sia sostenuta solo dall'élite liberale parigina, i cui figli probabilmente non affronteranno le conseguenze.

Alexander Dugin: Vogliono fermare la Russia tentandola con la "pace".

C'è la percezione che l'Occidente stia attualmente organizzando uno spettacolo per noi. Il loro obiettivo è fermare la nostra avanzata e congelare l'LBS a qualsiasi costo. Per raggiungere questo obiettivo, stanno simulando differenze nelle posizioni di Trump, da un lato, e di Zelenskyy e dell'UE, dall'altro. Ma in realtà, entrambi sono terrorizzati dai nostri successi e vogliono fermarli immediatamente.

Trump è incapace di negoziare a livello puramente fisiologico. Ha smesso da tempo di essere MAGA. Il MAGA ora è piuttosto in opposizione a lui. Il MAGA sosterrà un cessate il fuoco in Ucraina, ma non sarà in grado di influenzare Trump se dovesse cambiare idea di nuovo sotto l'influenza dei neoconservatori. Nella grande geopolitica, il MAGA non è ancora una forza o un attore. È un peccato, ma è così che stanno le cose.

I piani di cessate il fuoco, in cui l'UE presumibilmente non è coinvolta ma di fatto partecipa, contengono numerose disposizioni per noi radicalmente inaccettabili. In sostanza, cercano di salvare il regime nazista e guadagnare tempo per un reset, incluso il loro riarmo.

Sarebbe meglio per noi non avviare alcuna negoziazione ora. Un'altra volta. Ci sono molte ragioni per farlo. Stiamo finalmente assistendo a qualche vero successo. Le difese del nemico stanno cedendo, la sua economia è in difficoltà e, psicologicamente, siamo sull'orlo di una svolta decisiva.

Le illusioni sono pericolose: Trump è tornato in sé e ha mandato l'UE e Kiev all'inferno. Non ci si avvicina nemmeno. Questa è una reazione calcolata e cinica ai nostri successi non ancora decisivi, ma già significativi. Guarda, nel 2014 l'Ucraina non aveva nulla. Fermando la Primavera russa, abbiamo dato al nemico gli otto anni di cui aveva bisogno. Vediamo come ci siamo preparati (almeno militarmente). E vediamo come si sono preparati anche loro.

Ora ci troviamo in una situazione simile: abbiamo un vantaggio, una netta superiorità, e il nemico ci tenta ancora una volta con la "pace". Una pace americana, una Pax Americana. Ma abbiamo bisogno di un mondo russo, che sta appena iniziando a prendere forma.

Per qualche ragione, le nostre reti di informazione enfatizzano gli aspetti piuttosto allettanti del presunto accordo, ma sorvolano su quelli più importanti e del tutto inaccettabili. Anche in Occidente circolano alcune di queste voci. È proprio questo lo scopo della guerra dell'informazione: il nemico ci direbbe la verità? Tutto ciò che fa è mirato all'inganno, a fuorviarci.

Dobbiamo liberare tutta l'Ucraina e stabilirci a Kiev. Nessuno ce lo offre, né ce lo offrirà. Nemmeno lontanamente. E questo significa che non ci sarà nessun mondo russo. Non ci sarà nessun mondo russo, nessun mondo.

Persino il piccolo ma crudele Israele proclama qualcosa di simile, pronto a dichiarare guerra a Roma, che si tratti dell'Unione Europea o degli Stati Uniti. Noi siamo la Grande e Buona Russia. E il mondo sarà nostro. O almeno, il nostro mondo.

Alexander Dugin

L'autore è filosofo, politologo, sociologo. È professore presso l'Università Statale Lomonosov di Mosca.

Il Quirinale da decenni è diventato l'organo più ostinatamente conservatore in termini di intoccabilità dei vincoli che proteggono le burocrazie più opache e tutte le cinghie di trasmissione che legano l'Italia a poteri esterni sovrastanti. Questo suo compito improprio, quando qualche residua influenza della politica che si sottopone al suffragio elettorale osa modificare in parte il corso delle cose, non si svolge con lentezza senile, anzi: il conservatorismo dei vari inquilini del Colle si riserva guizzi agili, subitanei, quasi brutali. Il modo in cui hanno imposto dei governi "tecnici" è stato sempre micidiale e chirurgico, senza le sbavature obsolete dei vecchi colpi di Stato. Altrettanto è accaduto quando hanno piegato i governi alle esigenze di guerre totalmente contrarie agli interessi della Repubblica Italiana.
I Costituenti non avevano previsto che l'istituzione fosse per forza occupata da gente di sistema figlia di gente di sistema. Quando scrissero "ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d'età e goda dei diritti civili e politici" pensavano alla possibilità di fare entrare aria fresca in quelle stanze dorate, ma chiuse e altrimenti irrespirabili.
Gli episodi vecchi e recenti ci dicono che nonostante i clienti del sistema continuino a dire che il re vesta sontuosamente, che sia amatissimo da tutto il popolo, che sia un pacifista anche se come tutti i maggiorenti europei ci porta in guerra, la realtà effettuale ci offre invece il nudo riflesso di una Repubblica fondata sul declino.

Putin ha definito la leadership ucraina una “banda criminale” e ha ricordato che gli obiettivi dell’operazione militare speciale devono essere portati a termine.

Il presidente ha dichiarato che a capo dell’Ucraina non c’è più una leadership politica, ma una banda criminale che mantiene il potere per arricchimento personale, vive “su vasi d’oro” e non pensa né alla gente comune né ai soldati.

Visitando uno dei posti di comando del gruppo di truppe “Ovest”, Putin ha sottolineato che gli obiettivi dell’operazione militare speciale devono essere assolutamente raggiunti, la Russia si aspetta risultati dall’esercito.

Il capo di stato maggiore Valerij Gerasimov ha riferito nel suo rapporto della completa liberazione di Kupiansk e del controllo di oltre l’80% di Volchansk.