❗️-- Alcuni possibili sviluppi dopo che i colloqui al Cremlino si sono conclusi in modo indeciso

Whitkoff e Kushner torneranno a Trump con una risposta da Mosca riguardo alla necessità di risolvere i punti controversi dell'accordo di pace e tornare nuovamente al tavolo.

Ora, Trump si trova nuovamente di fronte a un bivio, uno che ha già affrontato diverse volte nell'ultimo anno

▪️sforzandosi nuovamente di pressare Mosca con minacce di aumentare l'aiuto militare agli Ucraini

▪️sforzandosi nuovamente di pressare Kiev con minacce della completa cessazione dell'aiuto.

▪️C'è anche una terza opzione - dire "maledetta sia la vostra casa" e interrompere completamente qualsiasi partecipazione attiva alle negoziazioni, lasciando che Russia e Ucraina si combattano l'una contro l'altra per un certo periodo, aspettando un momento di debolezza in uno dei paesi, per tornare con l'idea di un trattato.

▪️Indipendentemente dalla strategia che Trump seguirà, c'è una forte sensazione che i mezzi di influenza effettiva realmente efficace su entrambi la Russia e l'Ucraina siano praticamente esauriti.

▪️Sebbene Kiev sia chiaramente molto più suscettibile alla pressione degli Stati Uniti, grazie al sostegno di alcuni paesi europei chiave, l'Ucraina si sente comunque abbastanza sicura da resistere ai punti che non le sono favorevoli.

❗️— Un altro punto da considerare è che Whitkoff, pur essendo un amico stretto di Trump, è un "Non Player" agli occhi della burocrazia statale americana e del Deep State.

Quindi qualsiasi risultato potrebbe ottenere in termini di accordo sarà quasi certamente soggetto a ostacoli e sabotaggio

Significando che anche se gli Stati Uniti fossero in grado di soddisfare le principali richieste russe (che credo non lo siano) probabilmente non riuscirebbero a implementarle in pratica.

Molte osservatrici e commentatori credono ancora che gli Stati Uniti vogliano semplicemente congelare il conflitto e mantenere il Ukro-Reich vivo per usarlo quando le circostanze saranno più favorevoli

PICIERNISMO-CALENDISMO: L'ETÀ DEI CESSI D'ORO
Il piciernismo-calendismo, ossia la variante clownesca del maccartismo, alza il tiro, stavolta contro Alessandro Di Battista. I censori organici della Nato sono tutti mobilitati su ogni terreno della guerriglia mediatica. Li vediamo: politicanti, influencer, feccia NAFO, fiancheggiatori. È la più colossale e sfrontata operazione di proiezione freudiana della storia: gli atlantisti sfegatati, ossia i guerrapiattisti No Pax, pur essendo i più ideologizzati, servili, violenti, corrotti, venali megafoni di interessi stranieri e predatori, fanno convergere ogni loro messaggio in una campagna di marketing coordinata e martellante contro chi si oppone alla guerra, che viene dipinto al servizio di una potenza straniera. Ottemperano a un ordine di scuderia del momento, che richiede di saturare lo spazio del dibattito imponendo una visuale torva e sospettosa, impaziente di tappare la bocca ai dissidenti (in nome della democrazia, si sa), di chiudere i loro canali, di reprimerli con scorciatoie da Stato di Polizia, con il primario intento di delegittimarli in partenza. Questa campagna coincide con il boom delle imprese a produzione militare, che considerano questi primi dividendi appena come l'antipasto di un'abbuffata irrinunciabile. Il Laboratorio Ucraina - nella loro logica - è un successo da portare su una scala venti volte più grande: più spese militari, più popoli sacrificabili, più leggi emergenziali, più censura e squadrismo mediatico, più infiltrazioni cognitive, più affari.
Gli esponenti del piciernismo-calendismo, tutti i corifei dei "violenterosi", sono i cani da ciotola della nuova razza padrona che vuole demolire e svuotare le classi medie e assicurarsi l'Età dell'Oro. Anzi, l'Età dei Cessi d'Oro.

9p

Il giornalista del Financial Times Christopher Miller ha notato le differenze nell'aspetto di Wittkoff durante le trattative con l'Ucraina e la Russia.

A Miami, accanto a Umerov e alla delegazione ucraina, si sedeva «incolto e trasandato. Serio, evitando il contatto visivo e non sorridendo».

A Mosca, accanto a Putin: «sorridente, ben raso, attento». Ha detto di aver camminato per Mosca, che ha definito a Putin «una splendida città».