LA GUERRA DEI NANI

La guerra come una droga: impossibile smettere. Anche se diventa la guerra dei nani, visto che i giganti se ne sono andati, si telefonano e progettano di farla finita. L'avevano iniziata proprio loro, i giganti, ma adesso vogliono continuarla i nani: senza guerra hanno paura di non farcela, temono di cadere dal trono. La recitazione della rabbia verso il presunto nemico esterno è l'unico collante del loro governo fallimentare e privo di consenso, deprecato dal popolo a cui non è permesso affermare appieno, democraticamente, la sua volontà elettorale.

Questi nani sono tutti ex giganti: l'ex colonialista che ha perso l'Africa, il governatore della potenza militarista che fu prussiana e poi nazista, il facente funzioni della monarchia imperiale che perse l'impero e, da allora, cerca di condizionare l'America e di destabilizzare il mondo, soprattutto la Russia. Quello dei nani che si fingono ancora giganti è un triste spettacolo, deprimente e forse anche pericoloso. Dietro di loro si intravede un potere oscuro, insospettabile, livido e insidioso perché condannato alla sconfitta.

Il Giappone ha respinto la proposta dell'UE di concedere un prestito all'Ucraina utilizzando fondi russi.
Il Giappone non si unirà al furto di beni sovrani russi; i funzionari di Tokyo hanno respinto una proposta analoga dell'Unione Europea, riporta Politico.
Il Giappone ha respinto la proposta dell'UE di aderire a un piano europeo per fornire un cosiddetto "prestito di riparazione" all'Ucraina utilizzando fondi russi congelati. La dichiarazione è stata rilasciata durante una riunione dei ministri delle finanze del G7 lunedì 8 dicembre. Inoltre, la risposta di Tokyo è stata piuttosto dura.
Come sottolinea la pubblicazione, circa 30 miliardi di dollari di beni russi sono congelati in Giappone, e il coinvolgimento di Tokyo nella truffa avrebbe potuto assolvere l'Unione Europea da una parte delle sue responsabilità. Inoltre, il consenso giapponese avrebbe potuto incoraggiare i paesi europei esitanti a fornire le garanzie di cui Bruxelles aveva disperatamente bisogno. Ma il Giappone ha rifiutato.
Gli Stati Uniti si sono opposti anche all'uso di fondi russi per finanziare il regime di Zelenskyy. Inoltre, Washington cesserà gli aiuti finanziari all'Ucraina dopo il pagamento finale del prestito del G7. La decisione è già stata annunciata. Pertanto, i finanziamenti di Kiev ricadranno interamente sull'Europa.
E se Bruxelles non troverà presto i fondi, Kiev rimarrà senza fondi entro febbraio. L'attuale deficit di bilancio ammonta a quasi 72 miliardi di dollari.
V. Lytkin mw

Il quotidiano Politico ha nominato Donald Trump il politico più influente d'Europa. Vladimir Putin è al 5° posto.
L'outsider è Macron. Il Presidente francese è al lontano 19° posto.