🎯 GDPR PER SITI WEB: COSA FARE IN PRATICA
Tag: #gdpr
La normativa europea sulla privacy ha inciso molto sul settaggio dei siti web.
Gli aspetti da mettere a norma sono molti, non solo nel front-end ma anche nel back-end del sito.
Ad oggi i dati dimostrano che la maggior parte dei siti web non rispetta la normativa europea.
Quindi ho deciso di scrivere una mini-guida che ti permette di capire se il tuo sito è a norma oppure no.
😉 @avvocatovercellotti
Tag: #gdpr
La normativa europea sulla privacy ha inciso molto sul settaggio dei siti web.
Gli aspetti da mettere a norma sono molti, non solo nel front-end ma anche nel back-end del sito.
Ad oggi i dati dimostrano che la maggior parte dei siti web non rispetta la normativa europea.
Quindi ho deciso di scrivere una mini-guida che ti permette di capire se il tuo sito è a norma oppure no.
😉 @avvocatovercellotti
🎯 AVEVO RAGIONE: LO SCROLLING NON È CONSENSO
Tag: #gdpr
La European Data Protection Board ha appena emesso le linee guida che chiariscono come può essere raccolto il consenso on-line, quindi sono chiamati in causa i cookie.
Il comitato europeo ribadisce i requisiti del consenso:
✔️ Libero
✔️ Specifico
✔️ Esplicito: attraverso un’azione chiara e positiva
🔸 È proprio con riferimento a quest’ultimo requisito che lo scroll non può essere considerato consenso esplicito, come ho sempre sostenuto io.
Il dubbio era sorto con riferimento al fatto che in questa parte del GDPR, così come in altre, la traduzione dall’inglese ad altre lingue ha portato grossi dubbi interpretativi.
Quindi ai sono scontrate due versioni: quella che riteneva lo scroll corrispondente al rilascio del consenso e quella per cui lo scorrimento della pagina non può essere considerata un’azione chiara e positiva. Io ho sempre appoggiato la seconda versione.
Gran parte della giurisprudenza invece si è schierata per la prima versione, sostenendo che nulla era cambiato in questo senso rispetto alla Cookie Law. Infatti con riferimento alla Cookie Law, il Garante si era già espresso nel 2015, e stabiliva che in presenza di determinati presupposti, lo scroll corrispondeva al rilascio di un valido consenso per l’installazione dei cookie. Ma era prima del GDPR.
📌Cosa cambia nella pratica?
Ovviamente è molto più semplice acquisire il consenso con il semplice scorrimento della pagina.
Infatti mi sono trovato spesso a discutere con clienti che per mettere a norma di GDPR il loro sito, chiedevano di utilizzare lo scrolling per acquisire il consenso, vedendo che i loro competitor lo facevano. Io ho sempre rifiutato... è stata dura essere uno dei pochi... ma...
👉 adesso... i siti che ho curato io sono tutti a norma e non hanno bisogno di revisione.
I vostri siti invece...?
😉 @avvocatovercellotti
Tag: #gdpr
La European Data Protection Board ha appena emesso le linee guida che chiariscono come può essere raccolto il consenso on-line, quindi sono chiamati in causa i cookie.
Il comitato europeo ribadisce i requisiti del consenso:
✔️ Libero
✔️ Specifico
✔️ Esplicito: attraverso un’azione chiara e positiva
🔸 È proprio con riferimento a quest’ultimo requisito che lo scroll non può essere considerato consenso esplicito, come ho sempre sostenuto io.
Il dubbio era sorto con riferimento al fatto che in questa parte del GDPR, così come in altre, la traduzione dall’inglese ad altre lingue ha portato grossi dubbi interpretativi.
Quindi ai sono scontrate due versioni: quella che riteneva lo scroll corrispondente al rilascio del consenso e quella per cui lo scorrimento della pagina non può essere considerata un’azione chiara e positiva. Io ho sempre appoggiato la seconda versione.
Gran parte della giurisprudenza invece si è schierata per la prima versione, sostenendo che nulla era cambiato in questo senso rispetto alla Cookie Law. Infatti con riferimento alla Cookie Law, il Garante si era già espresso nel 2015, e stabiliva che in presenza di determinati presupposti, lo scroll corrispondeva al rilascio di un valido consenso per l’installazione dei cookie. Ma era prima del GDPR.
📌Cosa cambia nella pratica?
Ovviamente è molto più semplice acquisire il consenso con il semplice scorrimento della pagina.
Infatti mi sono trovato spesso a discutere con clienti che per mettere a norma di GDPR il loro sito, chiedevano di utilizzare lo scrolling per acquisire il consenso, vedendo che i loro competitor lo facevano. Io ho sempre rifiutato... è stata dura essere uno dei pochi... ma...
👉 adesso... i siti che ho curato io sono tutti a norma e non hanno bisogno di revisione.
I vostri siti invece...?
😉 @avvocatovercellotti
🙏 GRAZIE DEL REFERRAL MA...
Tag: #gdpr
Un’agenzia ci manda un possibile cliente che ha bisogno di mettere a norma il sito web.
Questo sito non è legalmente impegnativo: è un sito vetrina con un blog e non serve al momento ai fini di conversione:
▶️ non ci sono tool esterni collegati come ad esempio un crm
▶️ non ci sono cookie di terze parti
▶️ non ci sono form di pagamento non essendo un e-commerce
Il nostro preventivo per la messa a norma di gdpr del sito quindi è quello con il costo più basso.
🗣 avvocato non è ciò che ho chiesto io
Questa la risposta del prospect alla nostra mail.
🗣 Io voglio solo la privacy policy, la cookie policy non le serve
Questa è la sua conclusione.
La nostra riflessione qual è:
dei 10 adeguamenti minimi necessari per un sito web lei ne prende in considerazione 2 (privacy e cookie) e di 2 ne vuole solo 1 (privacy).
📧 La nostra mail: Gentile prospect, senza la cookie policy il sito non è a norma di legge
🗣 Non mi serve perché i cookie sono anonimizzati
📧 La nostra mail: Anche se Google Analytics è anonimizzato, i tracciamenti ci sono e c’è anche il pixel di Facebook sul suo sito web, quindi la cookie policy – ma anche gli altri 8 adeguamenti sono necessari-.
Il potenziale cliente si è rivolto a noi per un obiettivo che non è avere una privacy policy, ma è avere un sito a norma di GDPR e non rischiare sanzioni.
➡️ Legal for Digital non si adegua al cliente e rinuncia all’adeguamento.
Perché❓
In ambito legale spesso non ci si può adattare ai voleri del cliente: se avessimo seguito le sue indicazioni non raggiungeremmo lo scopo per cui il cliente stesso si è rivolto al nostro studio.
👉 Meglio rinunciare che portare a casa un lavoro non legale.
😉 @avvocatovercellotti
Tag: #gdpr
Un’agenzia ci manda un possibile cliente che ha bisogno di mettere a norma il sito web.
Questo sito non è legalmente impegnativo: è un sito vetrina con un blog e non serve al momento ai fini di conversione:
▶️ non ci sono tool esterni collegati come ad esempio un crm
▶️ non ci sono cookie di terze parti
▶️ non ci sono form di pagamento non essendo un e-commerce
Il nostro preventivo per la messa a norma di gdpr del sito quindi è quello con il costo più basso.
🗣 avvocato non è ciò che ho chiesto io
Questa la risposta del prospect alla nostra mail.
🗣 Io voglio solo la privacy policy, la cookie policy non le serve
Questa è la sua conclusione.
La nostra riflessione qual è:
dei 10 adeguamenti minimi necessari per un sito web lei ne prende in considerazione 2 (privacy e cookie) e di 2 ne vuole solo 1 (privacy).
📧 La nostra mail: Gentile prospect, senza la cookie policy il sito non è a norma di legge
🗣 Non mi serve perché i cookie sono anonimizzati
📧 La nostra mail: Anche se Google Analytics è anonimizzato, i tracciamenti ci sono e c’è anche il pixel di Facebook sul suo sito web, quindi la cookie policy – ma anche gli altri 8 adeguamenti sono necessari-.
Il potenziale cliente si è rivolto a noi per un obiettivo che non è avere una privacy policy, ma è avere un sito a norma di GDPR e non rischiare sanzioni.
➡️ Legal for Digital non si adegua al cliente e rinuncia all’adeguamento.
Perché❓
In ambito legale spesso non ci si può adattare ai voleri del cliente: se avessimo seguito le sue indicazioni non raggiungeremmo lo scopo per cui il cliente stesso si è rivolto al nostro studio.
👉 Meglio rinunciare che portare a casa un lavoro non legale.
😉 @avvocatovercellotti