👨🏼‍🏫Mikhail Fedotov esorta nel non affrettarsi a bloccare Telegram

Come ben sapete tra le forze al governo in Russia e Telegram, non è mai stato un rapporto molto amichevole o di amore. Non solo i rapporto si è incrinato moltissimo dopo la decisione e l'ultimatum di 15 giorni, dato da Roskomnadzor (Servizio federale per la Supervisione delle comunicazioni, Information Technology e Mass Media), per ottenere i codici di decriptazione dove minaccia di bloccare il servizio su tutto il territorio russo qualora Telegram non concedesse i codici spontaneamente.
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Ilya Perekopsky è diventato vicepresidente di Telegram

Notizia bomba in casa Telegram, stando alle prime indiscrezioni e notizie che girano sui giornali russi, pare che l'ex vicepresidente di VKontakte, il Sig. Ilya Perekopsky, abbia assunto la carica di vicepresidente in casa Telegram.

Stando a quanto riportato dal giornale TJ, che ha intervistato Perekopsky, Telegram fino ad oggi non ha portato a casa nessun soldo, ma che inizierà a guadagnare solo dopo aver raccolti i fondi necessari della ICO dedicata alla propria criptovaluta.

Per il momento il papà di Telegram, Pavel Durov non ha rilasciato nessuna dichiarazione.
Fonte: TJournal.ru

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🚨Telegram viene bloccato in Russia

Telegram viene bloccato in Russia, però sfortunatamente il pugno duro usato da Roskomnadzor dopo il verdetto dato dal tribunale distrettuale di Tagansky, a Mosca, non pare funzionare. Anzi a quanto pare mette in crisi quasi tutta l'infrastruttura internet del paese.

Si, perché a quanto pare se vogliono bloccare del tutto Telegram sul tutto il territorio russo (parliamo quasi di un continente), rischiano di mettere o meglio hanno già messo in difficoltà anche altri servizi.
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Il pugno duro contro Telegram continua anche oggi

Rispetto a ieri sera, la situazione pare sia peggiorata, non tanto per Telegram quanto per le piattaforme e i servizi che non hanno nulla a che vedere con l'ecosistema di questa applicazione, ma che sfortunatamente utilizzano le stesse tecnologie cloud marchiate Amazon e Google.

Per quanto riguarda lo stato dei servizi:
- Viber la situazione sembra essere peggiorata, con parte delle conversazioni che vengono perse nel limbo oltre alle chiamate non funzionanti
- Oltre a World of Tanks, anche altri giochi dell'azienda Wargaming sono irraggiungibili o malfunzionanti sul territorio russo
- invariata la situazione dello spedizioniere (con ancora la gestione tracciabilità e servizi interni completamente bloccati) e di SkyEng, Odnoklassniki, Tezis, Guild Wars 2, Vainglory, Guns of Boom, Trello, Spotify

Telegram continua a funzionare (almeno l'invio dei messaggi continua ad essere regolare), le app sono tutt'ora disponibili sul Play Store e sull'App Store, idem client di terze parti. Telegram Web risulta raggiungibile, ma è impossibile effettuare il logon.

Il sito del Roskomnadzor stesso è tutt'ora sotto attacco DDoS e irraggiungibile dal territorio italiano.

Ringraziamo l'utente Casa di OTI per averci fornito queste informazioni

Insomma la caccia alle streghe contianua e stando all'intervista fatta al signor Alexander Zharov, responsabile di Roskomnadzor (RKN) Russia le intenzioni di fermare la caccia non ci sono.

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🛫💎Più di 10.000 persone hanno partecipato oggi alla manifestazione contro il blocco di #Telegram e la libertà di #Internet in #Russia

#digitalresistance
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📈Un mese dopo il blocco in Russia di Telegram

Ormai è passato un mese da quando il tribunale distrettuale di Tagansky, a Mosca ha dato un verdetto che autorizzava le autorità, in questo caso Roskomnadzorad, a bloccare Telegram in Russia. Ad oggi, questo verdetto, pare essere messo molto in dubbio sulla sua validità e la sua esecuzione immediata.
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👎🏻Apple risponde agli ordini e blocca Telegram per il mercato russo

Alla fine è successo di nuovo, alla fine il mercato e il danaro ha vinto di nuovo sulla ragione. Ed ecco che dopo la Cina, anche la Russia è riuscita a far piegare la Apple secondo il proprio volere e desiderio.
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📈L'audience di Telegram in Russia non diminuisce

Sono passati ormai 2 mesi da quando Telegram è stato bloccato sul territorio della federazione russa! Però a quanto pare l'audience di Telegram in Russia non diminuisce per niente, anzi a quanto pare si è fortificata.

Stando alle statistiche e alle analisi fatte da Mediascope, ogni giorno quasi 4 milioni di abitanti delle grandi città russe, usano Telegram per messaggiare e restare informati sulle notizie più importanti. Diciamo che questa è una di quelle notizie che Roskomnadzor non ha gradito e non gradirà sicuramente.
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🏷 Marchio registrato in Russia
Telegram è finalmente riuscita a far registrare il proprio marchio in Russia.
Secondo quanto affermato dai partner dell'Ordine degli Avvocati Yukov & Partners Alina Topornina: "Telegram sarà in grado di utilizzare il marchio solo per proteggere il proprio software, ma non sarà in grado di promuovere il marchio con l'aiuto, ad esempio, di souvenir".

📖Fonti: vc.ru
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⁣Manco fossi di BUTAC, oggi faccio un po' di #debunking contro un insieme di fastidiose #fakenews che girano ultimamente, riguardanti #Russia e #privacy. 📖 Buona lettura
🔗 @statiperwa #dealwithTG

🔥Un anno dopo il blocco in Russia di Telegram

Vi sembrerà strano però è già passato un anno da quando quando la corte di Tagansky di Mosca ha deciso di bloccare immediatamente Telegram in Russia. Da quel 13 Aprile 2018 sono passati tanti giorni e sono successe molte cose, ma nulla di tutto ciò ha impedito a Telegram di restare competitivo sul territorio della federazione russa.

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Telegram non è più bandito in Russia!
Dopo aver tentato per anni di bloccare in tutti i modi possibili Telegram in Russia, le autorità russe hanno finalmente deciso di revocare il ban.

Leggi qui:
https://insidetelegram.eu/2020/06/18/telegram-non-e-piu-bandito-in-russia/

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