Il braccio, non lo squalo.
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Jessie Arbogast, un bambino di 8 anni, venne attaccato da uno squalo toro nel Golfo del Messico vicino a Pensacola. Lo squalo aveva ancora il braccio di Jessie in bocca quando suo zio, Vance Flosenzier, si avvicinò allo squalo e gli afferrò la coda. Riuscì a trascinarlo sulla spiaggia, mentre aveva il braccio di Jessie ancora nell'esofago.
Una volta recuperato il braccio, dopo un intervento di 11 ore, i chirurghi riuscirono a riattaccare con successo il braccio al ragazzino.
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🔗 Fonte 🇬🇧
#personaggioni #animali #squalotoro #chirurgiaestrema #medicina
@VeroMaStrano
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Jessie Arbogast, un bambino di 8 anni, venne attaccato da uno squalo toro nel Golfo del Messico vicino a Pensacola. Lo squalo aveva ancora il braccio di Jessie in bocca quando suo zio, Vance Flosenzier, si avvicinò allo squalo e gli afferrò la coda. Riuscì a trascinarlo sulla spiaggia, mentre aveva il braccio di Jessie ancora nell'esofago.
Una volta recuperato il braccio, dopo un intervento di 11 ore, i chirurghi riuscirono a riattaccare con successo il braccio al ragazzino.
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@VeroMaStrano
E sì che le linee guida erano semplici.
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William Cavendish-Bentinck-Scott, 5° Duca di Portland, era un aristocratico a dir poco selvatico ed introverso. Le sue stramberie non si limitavano alle succitate imposizioni ai suoi domestici (come l’obbligo di ignorarlo se fortuitamente incrociato), ma andavano anche più in profondità (tipo la richiesta di recapitargli nelle stanze private un pollo arrosto ogni ora).
Vi rimando caldamente alle fonti per approfondire e, se vi va, possiamo chiacchierare un po' insieme di questa curiosissima figura sul gruppo ufficiale.
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🔗 Fonte 1 🇮🇹
🔗 Fonte 2 🇬🇧
#johnbentick #ducadiportland #personaggioni
@VeroMaStrano
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William Cavendish-Bentinck-Scott, 5° Duca di Portland, era un aristocratico a dir poco selvatico ed introverso. Le sue stramberie non si limitavano alle succitate imposizioni ai suoi domestici (come l’obbligo di ignorarlo se fortuitamente incrociato), ma andavano anche più in profondità (tipo la richiesta di recapitargli nelle stanze private un pollo arrosto ogni ora).
Vi rimando caldamente alle fonti per approfondire e, se vi va, possiamo chiacchierare un po' insieme di questa curiosissima figura sul gruppo ufficiale.
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@VeroMaStrano
🎵"Oooh, yes,
I'm the Great
Preteeender" 🎶
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Nel ruolo di un vero medico canadese, il dott. Joseph Cyr, Demara suturò con successo molte ferite ed eseguì interventi chirurgici. In un caso, estrasse un proiettile dal torace di un soldato.
Fu l'ispirazione per il film "Il grande impostore" perché passò la maggior parte della sua vita a fingere di essere praticamente chiunque tranne se stesso. Visse come: monaco trappista, dottore in psicologia, decano di filosofia in un piccolo college in Pennsylvania, studente di giurisprudenza, laureato in zoologia, ricercatore in tirocinio, insegnante in un college nel Maine, chirurgo nella Royal Canadian Navy, assistente guardiano in una prigione del Texas e insegnante in un villaggio del Maine.
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🔗 Fonte 🇬🇧
#personaggioni #ilgrandeimpostore #ferdinanddemara
@VeroMaStrano
I'm the Great
Preteeender" 🎶
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Nel ruolo di un vero medico canadese, il dott. Joseph Cyr, Demara suturò con successo molte ferite ed eseguì interventi chirurgici. In un caso, estrasse un proiettile dal torace di un soldato.
Fu l'ispirazione per il film "Il grande impostore" perché passò la maggior parte della sua vita a fingere di essere praticamente chiunque tranne se stesso. Visse come: monaco trappista, dottore in psicologia, decano di filosofia in un piccolo college in Pennsylvania, studente di giurisprudenza, laureato in zoologia, ricercatore in tirocinio, insegnante in un college nel Maine, chirurgo nella Royal Canadian Navy, assistente guardiano in una prigione del Texas e insegnante in un villaggio del Maine.
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@VeroMaStrano
- Hai da accendere?
- Hold my beer.
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Il giorno prima del test del 1° giugno 1952, il fisico teorico Ted Taylor aveva trovato uno specchio parabolico che "avanzava" e così decise di montarlo in un edificio di controllo del test. Poi decise di appendere una sigaretta in modo che la sua testa fosse nel punto focale dello specchio.
In circa un secondo, la luce concentrata e focalizzata dall'esplosione accese la punta della sigaretta. Taylor aveva realizzato il primo accendino atomico al mondo. Primo perché sì, sembra che l'esperimento sia stato ripetuto in altri test successivi.
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🔗 Fonte 🇬🇧
#bombaatomica #personaggioni #sigaretta #accendinoatomico #scheletri
@VeroMaStrano
- Hold my beer.
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Il giorno prima del test del 1° giugno 1952, il fisico teorico Ted Taylor aveva trovato uno specchio parabolico che "avanzava" e così decise di montarlo in un edificio di controllo del test. Poi decise di appendere una sigaretta in modo che la sua testa fosse nel punto focale dello specchio.
In circa un secondo, la luce concentrata e focalizzata dall'esplosione accese la punta della sigaretta. Taylor aveva realizzato il primo accendino atomico al mondo. Primo perché sì, sembra che l'esperimento sia stato ripetuto in altri test successivi.
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@VeroMaStrano
Badassness over 9000!
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Jannetje Johanna (Jo) Schaft, "Hannie" per la resistenza, era chiamata da nazisti e simpatizzanti "la donna dai capelli rossi". Portò a termine numerosi sabotaggi e assassinii tattici, ma c'erano limiti che non oltrepassava. È ben noto un caso in cui si rifiutò di rapire il figlio di un ufficiale nazista in quanto, se qualcosa fosse andato storto, avrebbe dovuto ucciderlo. E ad Hannie non sembrava un atto troppo distante dall'orrore nazista.
Venne catturata il 21 marzo 1945 e giustiziata il 17 aprile, solo tre settimane prima che entrasse in vigore un accordo tra l'occupante e la resistenza olandese per fermare le esecuzioni dei prigionieri.
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🔗 Fonte 🇬🇧
#storia #resistenza #badass #personaggioni #hannieschaft
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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Jannetje Johanna (Jo) Schaft, "Hannie" per la resistenza, era chiamata da nazisti e simpatizzanti "la donna dai capelli rossi". Portò a termine numerosi sabotaggi e assassinii tattici, ma c'erano limiti che non oltrepassava. È ben noto un caso in cui si rifiutò di rapire il figlio di un ufficiale nazista in quanto, se qualcosa fosse andato storto, avrebbe dovuto ucciderlo. E ad Hannie non sembrava un atto troppo distante dall'orrore nazista.
Venne catturata il 21 marzo 1945 e giustiziata il 17 aprile, solo tre settimane prima che entrasse in vigore un accordo tra l'occupante e la resistenza olandese per fermare le esecuzioni dei prigionieri.
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Post a sorpresa! Non ve l'aspettavate, eh?
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Apollodoro di Atene riporta che morì durante la 143esima olimpiade (208 - 204 a.C.), a 73 anni. Diogene Laerzio riporta due storie distinte della sua morte, invece: quella probabilmente più leggendaria raccontata nella vignetta (a cui dovrei aggiungere che gli fu fatale il ridere a una sua stessa battuta sulla vicenda) e quella secondo la quale bevve vino non diluito (com'era invece consuetudine all'epoca) a un banchetto e morì poco dopo, in preda a capogiri e vertigini.
Com'è, come non è, siamo qui a ricordarlo com'è giusto che sia.
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🔗 Fonte 🇬🇧
#storia #crisippo #morte #personaggioni #riderepernonpiangere
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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Apollodoro di Atene riporta che morì durante la 143esima olimpiade (208 - 204 a.C.), a 73 anni. Diogene Laerzio riporta due storie distinte della sua morte, invece: quella probabilmente più leggendaria raccontata nella vignetta (a cui dovrei aggiungere che gli fu fatale il ridere a una sua stessa battuta sulla vicenda) e quella secondo la quale bevve vino non diluito (com'era invece consuetudine all'epoca) a un banchetto e morì poco dopo, in preda a capogiri e vertigini.
Com'è, come non è, siamo qui a ricordarlo com'è giusto che sia.
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E poi dicono che l'arte non serve a niente.
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"Il suo procedimento prevedeva lo studio del danno facciale e la realizzazione di un calco in gesso, argilla o plastilina da cui ricavava una maschera in rame galvanizzato estremamente sottile, verniciata poi con un colore vicino a quello naturale del volto e completo di ciglia, sopracciglia e baffi in capelli veri: una vera e propria protesi da poggiare sul viso e fissare con lacci o tramite occhiali speciali.
Un lavoro certosino e sensibile, insomma, che aveva l’obiettivo di ricomporre le fattezze originarie in maniera quanto più possibile rispondente alla fisionomia precedente il trauma, con il limite di non poter conferire espressività ma con l’enorme pregio di ridurre almeno un poco il disagio tremendo legato alla deturpazione irreversibile.
Anna realizza ben 185 maschere facciali."
🔗 Fonte 🇮🇹
#storia #annacolemanladd #maschere #reduci #personaggioni
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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"Il suo procedimento prevedeva lo studio del danno facciale e la realizzazione di un calco in gesso, argilla o plastilina da cui ricavava una maschera in rame galvanizzato estremamente sottile, verniciata poi con un colore vicino a quello naturale del volto e completo di ciglia, sopracciglia e baffi in capelli veri: una vera e propria protesi da poggiare sul viso e fissare con lacci o tramite occhiali speciali.
Un lavoro certosino e sensibile, insomma, che aveva l’obiettivo di ricomporre le fattezze originarie in maniera quanto più possibile rispondente alla fisionomia precedente il trauma, con il limite di non poter conferire espressività ma con l’enorme pregio di ridurre almeno un poco il disagio tremendo legato alla deturpazione irreversibile.
Anna realizza ben 185 maschere facciali."
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#storia #annacolemanladd #maschere #reduci #personaggioni
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Si sta come d'agosto da Pirandello i poeti.
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Le divergenze letterarie tra i due scrittori erano sfociate in un'accesa polemica sul quotidiano "Il Tevere". Secondo la tradizione orale della vicenda, Bontempelli chiese di Ungaretti al celebre Caffè Aragno e, trovatolo, gli si avvicinò e gli mollò uno sganassone. Ungaretti era fuori di sé, ma camerieri e amici lo trattennero. La soluzione era solo una dunque: un duello.
Dopo il terzo assalto Ungaretti venne ferito all'avambraccio e il duello terminò. Pare che subito dopo si brindò all'avvenuta riconciliazione fra i due poeti, nonostante poi si appartassero a braccetto per continuare la loro importante discussione. Senza armi e con toni più pacati, però.
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P.S. Offrirò (prima o poi) )un bel boccale di grog a chi coglie la citazione della vignetta.
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🔗 Fonte 🇮🇹
#storia #duello #poeti #personaggioni #ungaretti #bontempelli
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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Le divergenze letterarie tra i due scrittori erano sfociate in un'accesa polemica sul quotidiano "Il Tevere". Secondo la tradizione orale della vicenda, Bontempelli chiese di Ungaretti al celebre Caffè Aragno e, trovatolo, gli si avvicinò e gli mollò uno sganassone. Ungaretti era fuori di sé, ma camerieri e amici lo trattennero. La soluzione era solo una dunque: un duello.
Dopo il terzo assalto Ungaretti venne ferito all'avambraccio e il duello terminò. Pare che subito dopo si brindò all'avvenuta riconciliazione fra i due poeti, nonostante poi si appartassero a braccetto per continuare la loro importante discussione. Senza armi e con toni più pacati, però.
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P.S. Offrirò (prima o poi) )un bel boccale di grog a chi coglie la citazione della vignetta.
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"A un bon soldà ogni arma ghe fa."
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Baggett compì l'impresa nel 1943, quando il suo squadrone venne intercettato da uno giapponese. Il suo aereo venne gravemente danneggiato e molti soldati, tra cui Baggett, si paracadutarono dal bombardiere in fiamme prima che esplodesse. I piloti giapponesi tornarono indietro per mitragliare i paracadutisti, uccidendone due e ferendo leggermente Baggett, che fece finta di essere morto nella sua imbracatura. Un velivolo si avvicinò a pochi metri da lui a bassa velocità, aprendo il tettuccio per controllare meglio. Così Baggett alzò la pistola e sparò nell'abitacolo. Il velivolo virò di colpo e Baggett lo perse di vista.
Divenne in seguito famoso per questo episodio, sebbene dai documenti giapponesi risulta che nessun aereo fu perso durante quell'azione. Probabilmente il pilota, solo ferito, riprese il controllo dell'aereo e riuscì a riportarlo alla base.
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🔗 Fonte 🇬🇧
#storia #personaggioni #baggett #ww2 #pistolero
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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Baggett compì l'impresa nel 1943, quando il suo squadrone venne intercettato da uno giapponese. Il suo aereo venne gravemente danneggiato e molti soldati, tra cui Baggett, si paracadutarono dal bombardiere in fiamme prima che esplodesse. I piloti giapponesi tornarono indietro per mitragliare i paracadutisti, uccidendone due e ferendo leggermente Baggett, che fece finta di essere morto nella sua imbracatura. Un velivolo si avvicinò a pochi metri da lui a bassa velocità, aprendo il tettuccio per controllare meglio. Così Baggett alzò la pistola e sparò nell'abitacolo. Il velivolo virò di colpo e Baggett lo perse di vista.
Divenne in seguito famoso per questo episodio, sebbene dai documenti giapponesi risulta che nessun aereo fu perso durante quell'azione. Probabilmente il pilota, solo ferito, riprese il controllo dell'aereo e riuscì a riportarlo alla base.
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#storia #personaggioni #baggett #ww2 #pistolero
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
Grazie, Julia!
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Nel 1942, la futura chef entrò nell'Office of Strategic Services (ente precursore della CIA) come volontaria e venne impiegata per lo più come assistente di ricerca. Dato il suo talento, però, scalò velocemente i ranghi, fino a giungere alla sezione che si occupava di soccorso in mare, dove iniziò a lavorare sul repellente per squali.
Gli attacchi agli uomini in realtà erano rarissimi (solo 20 in circa 3 anni), ma a questo c'era da aggiungere il fatto che gli squali più sovente facevano detonare delle mine scambiandole per snack gentilmente offerti. Child, con l'aiuto di due zoologi, riuscì nell'intento, con una percentuale del 60% di squali allontanati efficacemente.
Il repellente viene usato ancora oggi per le attrezzature spaziali che ammarano, in modo che gli squali non le attacchino.
Per sapere un po' come andò avanti la vita di Julia, andate a vedere il post gemellato a questo che è uscito su @Sapiens3!
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🔗 Fonte
#storia #juliachild #squali #repellente #personaggioni
@VeroMaStrano
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Nel 1942, la futura chef entrò nell'Office of Strategic Services (ente precursore della CIA) come volontaria e venne impiegata per lo più come assistente di ricerca. Dato il suo talento, però, scalò velocemente i ranghi, fino a giungere alla sezione che si occupava di soccorso in mare, dove iniziò a lavorare sul repellente per squali.
Gli attacchi agli uomini in realtà erano rarissimi (solo 20 in circa 3 anni), ma a questo c'era da aggiungere il fatto che gli squali più sovente facevano detonare delle mine scambiandole per snack gentilmente offerti. Child, con l'aiuto di due zoologi, riuscì nell'intento, con una percentuale del 60% di squali allontanati efficacemente.
Il repellente viene usato ancora oggi per le attrezzature spaziali che ammarano, in modo che gli squali non le attacchino.
Per sapere un po' come andò avanti la vita di Julia, andate a vedere il post gemellato a questo che è uscito su @Sapiens3!
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🔗 Fonte
#storia #juliachild #squali #repellente #personaggioni
@VeroMaStrano
Anche perché se li avesse letti non avrebbe avuto tempo di scriverne altri, no? 🌚
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Con ogni probabilità Galeno potrebbe aver prodotto più opere di qualsiasi altro autore dell'antichità, rivaleggiando forse solo con Sant'Agostino. Le stime, comunque, si aggirano sui 500 trattati scritti, sebbene ne siano giunti sino a noi meno di un terzo. La produzione di Galeno è stata così abbondante che i suoi testi sopravvissuti rappresentano quasi la metà di tutta la letteratura esistente dell'antica Grecia. Stando ad alcune fonti, Galeno impiegava una ventina di scribi per alleggerirsi il carico di lavoro.
Ah, e la galenica, l'arte del farmacista di preparare i farmaci, deriva proprio dal suo nome.
🔗 Fonte 🇬🇧
#storia #personaggioni #libri #galeno
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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Con ogni probabilità Galeno potrebbe aver prodotto più opere di qualsiasi altro autore dell'antichità, rivaleggiando forse solo con Sant'Agostino. Le stime, comunque, si aggirano sui 500 trattati scritti, sebbene ne siano giunti sino a noi meno di un terzo. La produzione di Galeno è stata così abbondante che i suoi testi sopravvissuti rappresentano quasi la metà di tutta la letteratura esistente dell'antica Grecia. Stando ad alcune fonti, Galeno impiegava una ventina di scribi per alleggerirsi il carico di lavoro.
Ah, e la galenica, l'arte del farmacista di preparare i farmaci, deriva proprio dal suo nome.
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@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
Ringraziate Stefania (che ha segnalato questo personaggione nel gruppo di discussione) se domani avrete un bell'argomento da tirar fuori al pranzo col parentado. 💕
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Il giovane Pujol ebbe una strana esperienza mentre nuotava nel mare: una volta sott'acqua sentì un freddo gelido penetrare il suo posteriore. Tornato a riva impaurito, ebbe la sensazione che l'acqua fuoriuscisse dal suo ano. Un dottore lo rassicurò, dicendogli che non doveva preoccuparsi. Quando entrò nell'esercito, diede subito una dimostrazione delle sue abilità ai commilitoni: appoggiò il sedere su una pentola risucchiando dell'acqua, dopo di che la spruzzò attraverso il suo ano a diversi metri. In seguito, scoprì che poteva persino aspirare dell'aria, potendo così "fumare" sigarette o spegnere candele con un peto. Nel 1887 debuttò in teatro a Marsiglia e nel 1892 al Moulin Rouge riproducendo coi peti canzoni famose dell'epoca. Si ritirò dalle scene allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
🔗 Fonte 🇮🇹
#personaggioni #petomane #josephpujol
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Il giovane Pujol ebbe una strana esperienza mentre nuotava nel mare: una volta sott'acqua sentì un freddo gelido penetrare il suo posteriore. Tornato a riva impaurito, ebbe la sensazione che l'acqua fuoriuscisse dal suo ano. Un dottore lo rassicurò, dicendogli che non doveva preoccuparsi. Quando entrò nell'esercito, diede subito una dimostrazione delle sue abilità ai commilitoni: appoggiò il sedere su una pentola risucchiando dell'acqua, dopo di che la spruzzò attraverso il suo ano a diversi metri. In seguito, scoprì che poteva persino aspirare dell'aria, potendo così "fumare" sigarette o spegnere candele con un peto. Nel 1887 debuttò in teatro a Marsiglia e nel 1892 al Moulin Rouge riproducendo coi peti canzoni famose dell'epoca. Si ritirò dalle scene allo scoppio della Prima Guerra Mondiale.
🔗 Fonte 🇮🇹
#personaggioni #petomane #josephpujol
Dunque, non ne ho l'assoluta certezza, ma è davvero molto, molto probabile che si tratti di una bufala.
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L'intera storia di Veronica Seider si basa sul suo inserimento nel Guinness dei primati. Secondo loro, la sua voce si basa su un rapporto dell'Università di Stoccarda nel 1972. La Guinness è solitamente molto attenta nel controllare i presunti record che le vengono sottoposti, il che significa che probabilmente c'era qualche rapporto del genere (almeno nei loro archivi).
Però non riesco a trovare nessun documento originale da nessuna parte. Ogni "fonte" su questa curiosità ormai famosa ripete sempre le stesse cose che ho riportato nella vignetta (aggiungendo la segnalazione dell'Università che ho tolto per motivi di spazio). Ogni tanto ci sono dettagli in più, ma poca roba e probabilmente solo mere speculazioni.
🔗 Fonte 🇬🇧
#personaggioni #vista #guinnessworldrecord #falsomastrano
@VeroMaStrano
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L'intera storia di Veronica Seider si basa sul suo inserimento nel Guinness dei primati. Secondo loro, la sua voce si basa su un rapporto dell'Università di Stoccarda nel 1972. La Guinness è solitamente molto attenta nel controllare i presunti record che le vengono sottoposti, il che significa che probabilmente c'era qualche rapporto del genere (almeno nei loro archivi).
Però non riesco a trovare nessun documento originale da nessuna parte. Ogni "fonte" su questa curiosità ormai famosa ripete sempre le stesse cose che ho riportato nella vignetta (aggiungendo la segnalazione dell'Università che ho tolto per motivi di spazio). Ogni tanto ci sono dettagli in più, ma poca roba e probabilmente solo mere speculazioni.
🔗 Fonte 🇬🇧
#personaggioni #vista #guinnessworldrecord #falsomastrano
@VeroMaStrano
Ebbene sì, "Up" è in parte ispirato a una storia vera (anche se ben diversa).
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Io ne ho fatto una battuta, ma "Lawnchair Larry" ha più o meno davvero risposto così a chi lo intervistò. "Era qualcosa che dovevo fare. L'ho sognato per vent'anni e sapevo che se non l'avessi fatto sarei finito in un manicomio."
Armato solo di un fucile a pallettoni (per sparare ai palloni per atterrare), un paracadute, la sua amata sedia da giardino, una macchina fotografica, una radio, dei panini e della birra, Larry decollò il 2 luglio 1982. Dopo aver sparato ad alcuni palloni e dopo che il fucile gli cadde, Larry discese molto lentamente verso terra, finché i cavi penzolanti dei palloni non rimasero intrappolati in una linea elettrica provocando un blackout di 20 minuti. Atterrò illeso e venne arrestato e multato. Però si guadagnò la gloria eterna, tanto che la sedia ora si trova in un museo.
🔗 Fonte 🇬🇧 🎈
#personaggioni #lawnchairlarry #volo #up
@VeroMaStrano
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Io ne ho fatto una battuta, ma "Lawnchair Larry" ha più o meno davvero risposto così a chi lo intervistò. "Era qualcosa che dovevo fare. L'ho sognato per vent'anni e sapevo che se non l'avessi fatto sarei finito in un manicomio."
Armato solo di un fucile a pallettoni (per sparare ai palloni per atterrare), un paracadute, la sua amata sedia da giardino, una macchina fotografica, una radio, dei panini e della birra, Larry decollò il 2 luglio 1982. Dopo aver sparato ad alcuni palloni e dopo che il fucile gli cadde, Larry discese molto lentamente verso terra, finché i cavi penzolanti dei palloni non rimasero intrappolati in una linea elettrica provocando un blackout di 20 minuti. Atterrò illeso e venne arrestato e multato. Però si guadagnò la gloria eterna, tanto che la sedia ora si trova in un museo.
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@VeroMaStrano
"Ti piace vincere facile?"
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In realtà bisogna premettere che la popolarità di Edoardo II calava di minuto in minuto a causa dei suoi scarsi risultati politici. Deydras, che pare gli assomigliasse davvero come una goccia d'acqua (mancanza di un orecchio a parte), si fece conoscere arrivando a Oxford nel 1318 e proclamando come suo il palazzo di Beaumont e dichiarando di essere il vero re. Deydras spiegò che da bambino la serva reale che doveva prendersi cura di lui non riuscì a salvarlo da una scrofa che gli morse l'orecchio e che, sapendo che sarebbe stata severamente punita dal re, lo sostituì con il bambino di un carrettiere. Venne così portato davanti a Edoardo dove lo sfidò a duello.
Il re lo processò per sedizione e Deydras confessò di essersi inventato tutto sotto l'influenza del suo gatto, che sosteneva essere il diavolo in persona. Ritenuto colpevole, venne impiccato assieme al gatto (che non si sa mai).
🔗 Fonte 🇬🇧
#storia #personaggioni #sosia #johndeydras
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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In realtà bisogna premettere che la popolarità di Edoardo II calava di minuto in minuto a causa dei suoi scarsi risultati politici. Deydras, che pare gli assomigliasse davvero come una goccia d'acqua (mancanza di un orecchio a parte), si fece conoscere arrivando a Oxford nel 1318 e proclamando come suo il palazzo di Beaumont e dichiarando di essere il vero re. Deydras spiegò che da bambino la serva reale che doveva prendersi cura di lui non riuscì a salvarlo da una scrofa che gli morse l'orecchio e che, sapendo che sarebbe stata severamente punita dal re, lo sostituì con il bambino di un carrettiere. Venne così portato davanti a Edoardo dove lo sfidò a duello.
Il re lo processò per sedizione e Deydras confessò di essersi inventato tutto sotto l'influenza del suo gatto, che sosteneva essere il diavolo in persona. Ritenuto colpevole, venne impiccato assieme al gatto (che non si sa mai).
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Io non sarei più tornato.
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Il buffo aneddoto è stato raccontato da John Aubrey nel suo libro "Brief Lives", che altro non è che una raccolta di aneddoti curiosi e gossip sui più svariati personaggi pubblici o importanti dell'epoca. Tra i tanti vi sono aneddoti anche su Shakespeare, Sir Walter Releigh, John Milton, John Dee, Francis Bacon e Thomas Hobbes.
In ogni caso, l'aneddoto su Edward De Vere, o il 17° duca di Oxford, si conclude dicendo che al suo ritorno la Regina lo accolse dicendo: "Mio signore, non si preoccupi, ho dimenticato la scorreggia".
E voi? Qual è la figura di emme più epica che vi sia capitata?
🔗 Fonte 🇬🇧
#storia #scorreggia #personaggioni
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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Il buffo aneddoto è stato raccontato da John Aubrey nel suo libro "Brief Lives", che altro non è che una raccolta di aneddoti curiosi e gossip sui più svariati personaggi pubblici o importanti dell'epoca. Tra i tanti vi sono aneddoti anche su Shakespeare, Sir Walter Releigh, John Milton, John Dee, Francis Bacon e Thomas Hobbes.
In ogni caso, l'aneddoto su Edward De Vere, o il 17° duca di Oxford, si conclude dicendo che al suo ritorno la Regina lo accolse dicendo: "Mio signore, non si preoccupi, ho dimenticato la scorreggia".
E voi? Qual è la figura di emme più epica che vi sia capitata?
🔗 Fonte 🇬🇧
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Più che di un "vero ma strano" oggi si parla di un "incredibile ma vero", lo so.
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Per gli smemorati: il "dictator" era un magistrato straordinario eletto dal senato in stato d'emergenza e posto al comando assoluto di Roma, la cui carica non poteva superare i sei mesi.
Delle investiture a dittatore di Cincinnato ce ne parlano diversi storici latini, tra i quali Tito Livio nel suo "Ab Urbe Condita". La "rapida" restituzione della sua autorità assoluta con la conclusione della crisi viene citata spesso come esempio di buona direzione, di servizio pubblico, di virtù e di modestia.
E sì, la città americana di Cincinnati deve il suo nome a questo grande personaggio.
🔗 Fonte 🇮🇹
#storia #personaggioni #cincinnato
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
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Per gli smemorati: il "dictator" era un magistrato straordinario eletto dal senato in stato d'emergenza e posto al comando assoluto di Roma, la cui carica non poteva superare i sei mesi.
Delle investiture a dittatore di Cincinnato ce ne parlano diversi storici latini, tra i quali Tito Livio nel suo "Ab Urbe Condita". La "rapida" restituzione della sua autorità assoluta con la conclusione della crisi viene citata spesso come esempio di buona direzione, di servizio pubblico, di virtù e di modestia.
E sì, la città americana di Cincinnati deve il suo nome a questo grande personaggio.
🔗 Fonte 🇮🇹
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Forwarded from Vero Ma Strano
"Dio salvi (gli sposi dal)la regina!"
In realtà la regina si trovava a Manchester per altri motivi, ma già che c'era è passata a salutare questi due fortunati sudditi.
🔗 Fonte 🇬🇧
#reginaelisabetta #matrimonio #personaggioni
In realtà la regina si trovava a Manchester per altri motivi, ma già che c'era è passata a salutare questi due fortunati sudditi.
🔗 Fonte 🇬🇧
#reginaelisabetta #matrimonio #personaggioni
Probabilmente è uno dei post con più testo che ho mai scritto ed è solo un nome. Fantastico.
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I numerosissimi nomi del celebre pittore gli vennero dati in onore a vari santi e parenti dai genitori, Don José Ruiz y Blasco e Maria Picasso y López de Oñate. Gli ultimi due cognomi sono tratti dal padre e dalla madre, ai sensi della regola del "doppio cognome" vigente in Spagna.
🔗 Fonte 🇮🇹
#picasso #nome #personaggioni
@VeroMaStrano
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I numerosissimi nomi del celebre pittore gli vennero dati in onore a vari santi e parenti dai genitori, Don José Ruiz y Blasco e Maria Picasso y López de Oñate. Gli ultimi due cognomi sono tratti dal padre e dalla madre, ai sensi della regola del "doppio cognome" vigente in Spagna.
🔗 Fonte 🇮🇹
#picasso #nome #personaggioni
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Fuori in 60 secondi.
Joe Munch venne arrestato per ubriachezza molesta, aggravata, agli occhi dell'agente che l'arrestò, dal fatto che fosse un uomo d'arme ancora in uniforme. Venne inizialmente condannato a scontare 30 giorni di reclusione, ma l'avvocato d'ufficio affibiatogli si appellò e ottenne un riesame della pena. Il giudice d'appello Archibald Frater compì quindi la riduzione della pena che ormai è passata alla storia riducendo la condanna da 30 giorni a esattamente 60 secondi. Frater credeva che il crimine di Munch non fosse "sufficiente per meritare una punizione... ma che avrebbe dovuto essere mandato in prigione comunque per ricevere una lezione". Quando fu rilasciato, pare che Munch si allontanò in fretta per paura che la sua vista potesse indurre nel giudice qualche ripensamento.
La cosa più divertente è che ci vollero sei mesi di contenzioso per ottenere un minuto di reclusione.
🔗 Fonte 🇬🇧
#personaggioni #record #reclusione #storia
@VeroMaStrano feat. @LaNostraStoria
Joe Munch venne arrestato per ubriachezza molesta, aggravata, agli occhi dell'agente che l'arrestò, dal fatto che fosse un uomo d'arme ancora in uniforme. Venne inizialmente condannato a scontare 30 giorni di reclusione, ma l'avvocato d'ufficio affibiatogli si appellò e ottenne un riesame della pena. Il giudice d'appello Archibald Frater compì quindi la riduzione della pena che ormai è passata alla storia riducendo la condanna da 30 giorni a esattamente 60 secondi. Frater credeva che il crimine di Munch non fosse "sufficiente per meritare una punizione... ma che avrebbe dovuto essere mandato in prigione comunque per ricevere una lezione". Quando fu rilasciato, pare che Munch si allontanò in fretta per paura che la sua vista potesse indurre nel giudice qualche ripensamento.
La cosa più divertente è che ci vollero sei mesi di contenzioso per ottenere un minuto di reclusione.
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