🇷🇺Il gigante tecnologico russo Rostec testerà i pagamenti crypto nel commercio internazionale

🎯Il più grande conglomerato industriale e tecnologico russo, Rostec, si prepara a lanciare un progetto dedicato all'integrazione delle criptovalute nelle transazioni transfrontaliere. Il compito principale sarà limitare gli effetti negativi delle sanzioni sulle attività degli importatori ed esportatori russi che stanno subendo crescenti pressioni.

🗣Parlando durante la conferenza "Digital Finance: New Ways of Development" all'Eastern Economic Forum di questa settimana, l'amministratore delegato di Rostec per i progetti nazionali Anna Sharipova ha svelato che la società sta esplorando la possibilità di testare le criptovalute come mezzo di pagamento per le importazioni e le esportazioni . I processi si svolgeranno nell'ambito del regime legale sperimentale per il commercio elettronico sull'isola di Russky, al largo di Vladivostok, la seconda città più grande dell'Estremo Oriente russo.

📌La notizia di Vladivostok arriva dopo che questa settimana il viceministro delle finanze Alexey Moiseev ha svelato che il suo dipartimento e la Banca centrale russa hanno studiato le criptovalute e sono giunti alla conclusione che il governo russo deve legalizzare e regolamentare i pagamenti internazionali nelle risorse digitali il prima possibile

La controffensiva lampo ucraina, composta da 20.000 soldati, ha portato alla morte di 5.000 militari ucraini e al ferimento di 10.000 unità. Le forze russe hanno optato per una ritirata tattica per creare una sacca che possa permettere alle forze aeree di colpirli. (Da twitter, staremo a vedere...)

La Germania avrebbe preso una decisione preliminare per l'acquisto del sistema di difesa aerea israeliano Arrow 3. Il governo tedesco avrebbe preferito il sistema prodotto congiuntamente da Israele e USA, rispetto al sistema THAAD statunitense. Fonti governative tedesche (GeopoliticalCenter)

« I confini dell’anima non li potrai mai raggiungere, per quanto tu proceda fino in fondo nel percorrere le sue strade: così profonda è la sua ragione. »

Eraclito, Frammento 45

Cingolani: “L’unica alternativa è il nucleare”

Il ministro della Transizione ecologica ha spiegato di essere a favore delle rinnovabili ma che con queste “non riusciremo a mandare avanti la seconda manifattura d’Europa per sempre”.

Più logico sarebbe, ha spiegato il ministro, puntare sul nucleare, l’unica vera speranza di uscire dalla dipendenza da carbone e gas, che producono Co2.

“Se non facciamo questa scelta tecnologica e ideologica non riusciremo mai a sbloccarci”, ha sostenuto, concludendo che “oggi c’è un muro ideologico su queste cose che va a scapito dei nostri figli. Il futuro lo stiamo bloccando con l’ideologia di oggi e questo non va bene”.

🇷🇺🚩"Tutti dovrebbero capire che ora è in corso una vera guerra su larga scala. In sostanza, la Russia si oppone ad un intero branco di lupi della Nato guidato dagli Stati Uniti".

Lo dichiara il leader del Partito Comunista della Federazione Russa, Gennady Zyuganov.

"Non abbiamo il diritto di arrenderci! Per sopravvivere a questa guerra, dobbiamo mobilitare tutte le nostre risorse. La chiave della vittoria è un'economia forte, unita alla giustizia sociale", ha detto l'esponente comunista.

(Vento dell'est)

Nuovi scontri al confine tra Armenia e Azerbaijan

Da ieri l'Azerbaijan sta martellando con l'artiglieria il territorio dell'Armenia che si è rivolta alla Russia sulla base dell'accordo di mutuo soccorso del CSTO. Fino a quando la guerra riguardava l'Azerbaijan con la repubblica autoproclamata di Artsakh (sostanzialmente coincidente con i territori abitati da persone di etnia armena del Nagorno-Karabakh) la Russia poteva proporsi come mediatore.

Ora con i bombardamenti diretti all'interno dell'Armenia le cose cambiano, infatti questo paese si è immediatamente avvalso del trattato di mutuo soccorso militare esistente con la Russia. O i bombardamenti cessano o per la Russia si aprirà il secondo fronte nel Caucaso non potendo certamente disattendere quello che è un impegno assunto sul piano militare.

Chiaro ed evidente che dietro l'Azerbaijan ci sia la manina di qualche potenza straniera (per non fare nomi gli Usa) interessata a debilitare la Russia generando conflitti ai suoi confini...magari il prossimo passo sarà la destabilizzazione del Kazakistan che è sotto elezioni presidenziali.

Mi pare evidente che il rischio di mobilitazione generale della Russia, si stia facendo giorno dopo giorno più concreto. Altrettanto più concreta mi pare l'ipotesi che la Russia entri nell'ordine delle idee che l'unico modo per sconfiggere l'Idra è quella di mozzarle la testa. In altri termini aprire direttamente un conflitto con la Nato sul suolo europeo.

Siamo sempre di più sul filo del rasoio.

Da notare inoltre la crisi tra Armenia e Azerbaijan non può essere divampata senza l'autorizzazione del Sultano della Sublime Porta. Davvero incredibile la politica estera della Turchia: al suo oriente certamente insidiosa ed ostile alla Russia, ma allo stesso tempo ostile anche alla Nato e in particolare alla Grecia e alla Francia che di Atene è alleata.
Inoltre proprio in questi giorni Erdogan ha fatto partire un enorme orda di migranti siriani (circa 40mila) chiamati "convoglio di luce" e che tenteranno di forzare il confine con la Grecia per poter poi dirigersi verso la Germania.
E in questo enorme casino il teatrino della politica italiana in campagnia elettorale continua a promettere di tutto sapendo che nessuna delle promesse potrà essere mantenuta. Sarà un miracolo se non finiamo in guerra.

#riepilogodelgiorno #primalinea

Il bollettino del 12 settembre da @rybar.

➡️ t.me/italiazforzaverita

"Tragedia in cinque atti" attende l'economia tedesca

"La domanda non è più se la crisi arriverà. La domanda è quanto sarà profonda e quanto durerà. .

Secondo la pubblicazione, le prime a soffrire saranno le imprese più dipendenti da gas ed elettricità, come i produttori di carta e fertilizzanti e la produzione di acciaio.

Nel "secondo atto" l'aumento dei prezzi colpirà il resto delle industrie e delle medie imprese, cita TASS. Allo stesso tempo, per il 90% delle imprese si parla già di "banale sopravvivenza".

Le aziende dovranno trasferire i maggiori costi al consumatore, quindi inizierà il "terzo atto": l'indice del sentimento dei consumatori in Germania raggiungerà un minimo storico.

"I consumi calano, le prime fabbriche chiudono, a un certo punto la disoccupazione inizia a salire. Benvenuti al quarto e quinto atto del dramma economico. C'è una parola che evoca la paura primordiale per descrivere questo terribile scenario: recessione. E sembra come se il paese ci cadrà presto",

Der Spiegel

📝Un'analisi interessante sul conflitto azero-armeno e le sue possibili evoluzioni che ho trovato sul canale BRIEF ed ho pensato di condividere con voi:

▪️Sono esplosi scontri su larga scala tra le truppe armene e azere sul confine comune dei due paesi. Il ministero della Difesa dell'Azerbaigian riferisce che ci sono vittime. L'obiettivo principale per Baku è sfondare il corridoio per Nakhichevan.
▪️Yerevan ha fatto trapelare che, in caso di escalation del conflitto, chiederà alla CSTO di intervenire nella situazione.
▪️ La Russia è contraria all'uso delle forze della CSTO nel conflitto transcaucasico; è pronta a considerare la CSTO come forze di pace.
▪️ L'Azerbaigian è contrario a qualsiasi partecipazione della CSTO, ritiene che solo la Turchia possa svolgere il ruolo di peacekeeper.
▪️L'Iran, che in precedenza aveva sostenuto l'Armenia, potrebbe assumere una posizione più neutrale, dato l'interesse per i contatti con la Turchia sulla Siria e per spingere la Francia verso l'accordo sul nucleare.
▪️ L'aggravamento della situazione nel conflitto tra Yerevan e Baku può portare a un cambio di potere in Armenia. Il potere può passare ai militari, orientati a favore di un'alleanza con la Russia.
▪️ Mosca è estremamente disinteressata al conflitto transcaucasico, poiché ciò la distrae dalla direzione ucraina. Inoltre, Mosca non è sicura che la Georgia non approfitterà della situazione per risolvere i suoi problemi territoriali.
▪️La crescente tensione nel Transcaucaso serve alla Turchia da ulteriore asso nella manica nei negoziati con la Russia. Per Erdogan alla vigilia delle elezioni i successi in politica estera sono estremamente importanti. Questa potrebbe essere una soluzione alla questione ucraina o all'espansione dell'influenza nel Transcaucaso. Inoltre, Erdogan intercetta le posizioni della Russia in Siria e Libia, cacciando di fatto volontariamente Mosca dalla regione.
▪️Gli esperti russi non vedono una forte escalation del conflitto nel Transcaucaso a breve termine.
https://t.me/rusbrief/55927


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‼️Per giungere ad un accordo di pace, l'Azerbaigian presenta grosse rivendicazioni territoriali all'Armenia.
Di fatto chiede anche il riconoscimento dell'Artsakh come parte del territorio azero.
Un ricatto che potrebbe portare ad una guerra totale - nella quale l'Armenia si troverebbe sostanzialmente sola - o una capitolazione della dirigenza armena.

"Putin è furioso. «Siete una manica di incapaci», avrebbe detto venerdì in una riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza ai «siloviki», i capi degli apparati militari e d’intelligence. Lo rivelano fonti con accesso diretto a alcuni membri dell'organismo russo".

(Corsera)

#Ucraina In corso una battaglia a Vasylivka nella regione di Zaporozhye, non è chiaro chi stia attaccando.
Senza esito altri assalti: i wagner russi hanno fatto un altro tentativo in direzione di Bakhmut, gli ucraini in direzione dell'aeroporto di Donetsk e di Ugledar.

Angelo Gambella, via Twitter

Tommaso Cerno parla di lockdown energetico.