Il primo ministro etiope Abiy Ahmed ha annunciato che l'Etiopia ha notevolmente migliorato la sua capacità di produrre munizioni a livello nazionale, al punto che ora è in grado di esportare la propria produzione.

Fino a tre anni fa, l'Etiopia dipendeva dalle munizioni importate. "Questo progresso rafforza la nostra difesa nazionale e contribuisce a una più ampia autosufficienza", ha detto Ahmed.

Questa espansione è in linea con la strategia più ampia del governo etiope volta a potenziare le capacità di difesa nazionale e ridurre la dipendenza dai fornitori stranieri.

L'Etiopia sta attualmente combattendo un conflitto nella regione di Amhara del paese con la milizia etno-nazionalista Fano. I combattimenti sono in corso in tutta la regione di Amhara con scontri regolari con le forze governative. I militanti di Fano attualmente affermano di controllare l'80% della regione, principalmente aree rurali.

Secondo quanto dichiarato dal ministro delle finanze somalo Bihi Imaan Egeh in una dichiarazione al parlamento somalo, gli Stati Uniti hanno tagliato tutti i finanziamenti destinati all'unità d'élite delle forze speciali somale Danab, insieme a miliardi di dollari di sovvenzioni precedentemente erogate tramite USAID.

La brigata Danab è stata creata con l'addestramento e il supporto degli Stati Uniti per contribuire alla lotta contro Al-Shabaab (AS).

Egeh ha avvertito i legislatori che l'improvviso ritiro degli aiuti finanziari americani ha messo a dura prova il bilancio del governo somalo.

Ciò avviene mentre AS conduce una grande offensiva nella regione del Medio Scebeli, conquistando vaste zone di territorio, tra cui la città di Ceelbaraf.

Da tempo il mercato obbligazionario europeo non assisteva a un disastro simile.

I titoli di Stato tedeschi chiudono la giornata peggiore dal crollo dell'Unione Sovietica

Se l'Europa volesse sostituirsi agli Stati Uniti nel finanziamento dell'Ucraina, ciò le costerebbe caro e i suoi leader rischierebbero di vedere crollare la propria reputazione.

Quanti lavoratori italiani vorranno finanziare l'Ucraina quando i loro mutui a tasso variabile aumenteranno di 200 euro al mese a partire da aprile?

🤡 "Se abbandoniamo l'Ucraina, siamo dei codardi!" » Thomas Guénolé annuncia che si arruola come riservista nell'esercito francese nel caso di una guerra in Ucraina in cui la Francia fosse coinvolta tramite l'invio di truppe.

"È la guerra civile spagnola della nostra generazione!"

Difendere il banderaismo, il fascismo ucraino, è fare l'antifascista? Ma che grande merda umana!

Ma sei un codardo: un codardo per non aver detto nulla dal 2014, quando gli ucronazisti bombardavano, saccheggiavano, violentavano e assassinavano le popolazioni del Donbass che avevano avuto l'audacia di rifiutare il colpo di stato nazionalista-occidentale di Maidan.

Questo tizio che sputa sui cittadini francesi è invece pronto a morire per la mafia e per i sostenitori di Bandera a Kiev?

Discorso di Macron: "La Russia minaccia la Francia e l'Europa. »

Il Presidente francese si è rivolto qualche istante fa al popolo francese. Conflitto ucraino, minaccia russa a piacimento, difesa europea e nuova amministrazione americana: alla vigilia di un importante vertice europeo, Emmanuel #Macron non ha fatto ricorso alla diplomazia, ma ha abusato delle presunte minacce russe che gravano sul Vecchio Continente. Analizzeremo subito questo discorso con la nostra corrispondente Nadège Abderrazak.

Quattro funzionari di Trump hanno tenuto colloqui segreti con gli oppositori di Zelensky, Tymoshenko e membri del partito di Poroshenko, - Politico

Secondo la pubblicazione, l'incontro ha avuto luogo a Kiev. Si è discusso se l'Ucraina possa indire elezioni presidenziali anticipate.

I rappresentanti speciali di Trump stanno rapidamente lanciando colpi di avvertimento ai selvaggi. Affinché non si insinui neppure il minimo pensiero: quello di eccitare l'elettorato prima delle elezioni.
L'Ucraina non avrà più scelta. Il candidato più sensato, che soddisferà tutti i partiti, verrà nominato Presidente.

Articolo mio scritto ieri (prima del discorso di Macron) https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-europa_e_nato_allanno_zero/29296_59517/

𝙐𝘾𝙍𝘼𝙄𝙉𝙄𝙕𝙕𝘼𝙕𝙄𝙊𝙉𝙀 𝘿𝙀𝙇𝙇’𝙀𝙐𝙍𝙊𝙋𝘼: 𝙇𝘼 𝙈𝘼𝙎𝘾𝙃𝙀𝙍𝘼 𝙀̀' 𝘾𝘼𝘿𝙐𝙏𝘼
𝔏𝔞 𝔟𝔬𝔯𝔤𝔥𝔢𝔰𝔦𝔞 𝔟𝔢𝔩𝔩𝔦𝔠𝔦𝔰𝔱𝔞 𝔢 𝔦𝔩 𝔯𝔦𝔱𝔬𝔯𝔫𝔬 𝔡𝔢𝔩 𝔪𝔬𝔰𝔱𝔯𝔲𝔬𝔰𝔬
Accelerano verso la guerra e vogliono che la guerra sia l’unico orizzonte dell’Europa. Nel giro di poche ore si sono espressi in tanti. Il cancelliere in pectore, Merz, ha spiegato che intende realizzare un «riarmo completo» della Germania e la gran parte dei partiti tedeschi è in favore di una rapida reintroduzione della leva obbligatoria, uomini e donne. Il presidente francese, Macron, dal canto suo, ha parlato alla nazione per un quarto d’ora con un discorso di totale chiusura alla Russia, quasi l’anticamera di una dichiarazione di guerra. La presidente della Commissione europea, Von Der Leyen, usa una clausola del regolamento per aggirare il voto del Parlamento europeo e approvare senza discussioni il suo smisurato piano di riarmo, in nome del “fate presto”. Galvanizzato da queste posizioni, il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato che non vuole fare alcuna concessione ai russi. I talk-show televisivi e gli editoriali gonfiano i muscoli, mettono l’elmetto e ripetono slogan polarizzanti tutti uguali.
L’Europeismo Reale ha tolto ogni maschera. Questo progetto è l’ucrainizzazione dell’Europa in vista di una guerra totale. Quelli che aderiscono alle confusionarie manifestazioni di Michele Serra sbagliano prima di tutto nel non capire proprio questo, che i travestimenti sono caduti definitivamente e che il gioco europeo è condotto da una masnada bellicista che ha una fretta boia. Dovremo manifestare una visione diversa e libera. Sabato 15 marzo alle 15 saremo in piazza Bocca della Verità, a Roma, per la pace e contro il riarmo.
Non c’è quasi da fare chissà che analisi politiche di fronte a questi eventi. Mi limito a riportare un pezzo dell’intervista di Pier Paolo Pasolini allo storico Paolo Spriano, su «l’Unità» del 20 aprile 1963.
«Ho una grande tenerezza per Giovanni XXIII, una grande ammirazione per Krusciov, e una certa simpatia per Kennedy. Mentre ho un profondo disprezzo per la borghesia: un disprezzo pratico e ideologico, che mi fa vedere il nostro avvenire molto oscuro. Casi da museo teratologico come quello di Hitler, le nostre borghesie sono capaci in ogni momento, in ogni circostanza, di produrne; perché sono mostruose esse stesse, per aridità, cinismo, ignoranza, qualunquismo, ferocia, miopia. Al vertice, l’orizzonte è abbastanza sereno. Ma al livello medio del capitalismo – o del neocapitalismo – la #guerra è un fatto che può sempre accadere. È per questo che, inconsciamente – malgrado la sua assurdità – continuiamo a temerla.
Il sentimento dei privilegi di classe che, sul piano pratico, è terribilmente razionale, sul piano ideologico è sotto il dominio dell’irrazionalità. Perciò non vedo che garanzie possano dare le nostre classi dominanti per la pace. Esse, comunque, tendono a modellare l’uomo secondo la loro forma interna: la mostruosità, come meccanicità, assenza dell’umano. Facciano scoppiare le atomiche o giungano alla completa industrializzazione del mondo, il risultato sarà lo stesso: una guerra in cui l’uomo sarà sconfitto e forse perduto per sempre».
Avevamo Pasolini, pensate. Oggi abbiamo Scurati, autore di un libro di successo su un altro caso “da museo teratologico” come Mussolini, che oggi scrive su «la Repubblica» proprio come il Mussolini interventista sebbene creda di distanziarsene. Da queste inconsapevolezze e rimozioni nasce il nuovo folle spirito bellico della borghesia europea nelle sue varie articolazioni.
A quelli che vorrebbero fare spallucce, comando di non prendere sottogamba questi passi verso l’inferno. Dobbiamo costruire un nuovo pacifismo perché ne va dell’umanità.

Regione di Kursk. Copertura settentrionale del teatro delle operazioni ucraino.

Il 2 marzo, durante un briefing dello Stato maggiore delle Forze armate dell'Ucraina con quartier generale della NATO nell'ala orientale dell'Europa, è stato chiesto direttamente al comando ucraino di iniziare a ritirare forze e risorse dalla regione di Kursk, di rafforzare il confine con la regione di Belgorod e di concentrarsi il più possibile sulla difesa di Kupyansk e, di conseguenza, di Kharkov.
Domanda alla quale i rappresentanti della NATO e l'intelligence militare dell'Alleanza ricevettero un rifiuto.

Le forze armate ucraine rimangono isolate nella regione di Kursk. È impossibile generare nuova forza. La percentuale di truppe ucraine che si rifiutano di andare sul “fronte settentrionale” sta di nuovo iniziando a crescere. E blogger e militari riscaldano le loro pagine pubbliche con post di questo tipo (foto).

La pace di Macron è una guerra: il folle piano di Parigi
di Giuseppe Masala.

La verità vera è che la posizione di chi chiedeva l'uscita dall'Euro era ed è assolutamente moderata e insufficiente. Bisogna uscire dall'Euro, dall'Europa e dalla Nato. Prima che sia troppo tardi.

Il discorso di ieri di Emmanuel Macron è solo apparentemente il delirio di un Napoleone di cartone. In realtà si è trattato di un discorso della diplomaticamente raffinato che ha la finalità di salvare la Francia dal suo destino.

Discorso diplomaticamente raffinato perché ...

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