Secondo War Noir:
I militanti hanno catturato mitragliatrici M2HB di fabbricazione #USA , droni, mortai PP87 di fabbricazione #China , lanciatori RPG Type 69, proiettili anticarro T69-1, bombe da mortaio RAP (Rocket Assisted), mitragliatrici Type 80, mitragliatrici W-85, fucili Type 81-1, fucili Type 56-1 ecc...
Attualmente il Benin impiega 4.300 militari attivi, il che significa che se queste affermazioni fossero vere, circa l'1,63% dell'esercito del Benin sarebbe stato appena eliminato.
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Media is too big
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📚 Diecimila libri sono stati “trasportati” negli USA utilizzando un “corridoio vivente”:
Centinaia di residenti del Michigan hanno formato una catena umana per aiutare una libreria locale a trasferire uno alla volta tutti i suoi 10.000 libri in un nuovo punto vendita situato a circa un isolato di distanza dalla sua sede precedente.
Centinaia di residenti del Michigan hanno formato una catena umana per aiutare una libreria locale a trasferire uno alla volta tutti i suoi 10.000 libri in un nuovo punto vendita situato a circa un isolato di distanza dalla sua sede precedente.
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Sono qui solo da due giorni, ma sono un po' confuso perché l'Irlanda non è come gli Stati Uniti, nel senso che lì c'è una popolazione indigena di origine celtica chiamata irlandesi, che è presente fin dall'inizio della storia conosciuta, quindi non eravate degli invasori. Inoltre, non siete mai stati una potenza coloniale e non avete mai invaso nessuno.
Non c'erano colonie oltremare, restavi sulla tua isola e producevi bevande alcoliche. E così sono arrivato a Dublino, la vostra città più grande, e non c'è una sola pubblicità in un luogo pubblico che presenti degli irlandesi. Ciò fa chiaramente parte della stessa campagna di propaganda: far sì che i bianchi odino se stessi e che si vergognino di essere bianchi.
[Penso che dopo il crollo la nostra élite di governo sia diventata un'eterna classe di commercianti globalisti irlandesi e prenda ordini dall'alto. Ricevono ordini, e questi ordini vengono trasmessi al popolo, e il popolo non ha voce. La nostra cultura viene distrutta].
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Probabilmente nelle prossime ore assisteremo a una dichiarazione delle Brigate Al-Qassam.
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⚡️Durante l'incontro al Cremlino, il Comandante in capo supremo ha ascoltato il rapporto del Capo di Stato maggiore delle Forze armate russe, Valery Gerasimov, sulla situazione sulla linea di contatto di combattimento e ha riferito che la parte russa avrebbe cessato tutte le operazioni militari dalle 18:00 del 19 aprile alle 00:00 del 21 aprile.
⚡️"Sulla base di considerazioni umanitarie, oggi, dalle 18:00 a mezzanotte, da domenica a lunedì, la parte russa dichiara una tregua pasquale. Ordino che tutte le azioni militari siano interrotte per questo periodo.
Presumiamo che la parte ucraina seguirà il nostro esempio. Allo stesso tempo, le nostre truppe devono essere pronte a respingere eventuali violazioni della tregua e provocazioni da parte del nemico, nonché qualsiasi sua azione aggressiva.
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📝 Rei: Gli americani hanno spazzato via quasi 30 trilioni di dollari della loro stessa ricchezza, per generare solo 500 milioni di dollari di entrate fiscali.
https://www.cnbc.com/2025/04/16/us-customs-tariffs-revenue-generated-since-april-5.html
🔗 Rei Murasame
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CNBC
CBP says latest tariffs have generated $500 million, well below Trump's estimate
Trump has repeatedly said the United States is taking in $2 billion per day from tariffs.
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https://fxtwitter.com/tshugart3/status/1913206746417447349
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🧵 Thread • FxTwitter
Tom Shugart (@tshugart3)
A few interesting tidbits from INDOPACOM Commander Admiral Paparo's recent testimony. First, he puts China's warship production at a ratio of "6-to-1.8" to ours, or about 3.3 to 1.
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I successi di Al Shabaab hanno creato le condizioni per smantellare l'offensiva antiterrorismo somala sostenuta dagli Stati Uniti nel 2022 e mettere sotto pressione le restanti aree controllate dal governo nella Somalia centrale.
Al Shabaab ha conquistato l'area di Aboorey/Yasooman nella regione di Hiraan e Adan Yabal, capoluogo del distretto nella regione del Medio Scebeli, il 16 aprile.
Queste due aree critiche aiuteranno al Shabaab a ricollegare il suo territorio nella Somalia centrale al suo baricentro nella Somalia meridionale.
Le forze somale nel 2022 hanno lanciato un'offensiva che ha interrotto le linee di comunicazione terrestre di al Shabaab tra la Somalia centrale e meridionale, eliminando al Shabaab dalle metà orientali delle regioni di Hiraan e del Medio Scebeli a est del fiume Shabelle.
Al Shabaab ha condotto un'offensiva nella Somalia centrale per tutto il 2025 per rimediare a queste perdite.
È probabile che il gruppo abbia ristabilito una zona di supporto nel distretto di Adale, nel Medio Scebeli, che gli ha consentito di rinforzare e rifornire le sue forze nella Somalia centrale.
Le forze somale hanno avuto risultati insoddisfacenti in alcune aree e la portata dell'offensiva di al Shabaab ha probabilmente messo a dura prova il supporto aereo fornito dal partner internazionale della Somalia.
L'annullamento dell'offensiva antiterrorismo del 2022 da parte di Al Shabaab rappresenterebbe una battuta d'arresto strategica per il governo federale somalo.
Una simile perdita minerebbe la fiducia nazionale e internazionale nella capacità dell'SFG di riconquistare il territorio nazionale da al Shabaab.
A marzo, Al Shabaab ha aperto un secondo fronte a sud di Mogadiscio e ha conquistato diverse città chiave dal punto di vista operativo.
È altamente improbabile che Al Shabaab lanci un'offensiva su Mogadiscio per prendere il potere nel breve termine, nonostante i suoi guadagni nella capitale.
L'avanzata di Al Shabaab nella Somalia centrale e meridionale consentirà al gruppo di destabilizzare Mogadiscio e di minare la legittimità dell'SFG.
Il gruppo può usare i suoi guadagni per lanciare attacchi più visibili, sostenere iniziative di governance ombra e fare pressione sull'economia di Mogadiscio.
🔗 Minacce critiche
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Giuseppe Masala Chili 🌶
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Il crollo sincronizzato delle rotte commerciali tra Stati Uniti e Cina (importazioni in calo del 64%, esportazioni in calo del 36%) conferma che la guerra tariffaria di ritorsione sta già limitando la logistica transfrontaliera, con conseguenze a valle su inventari, inflazione e liquidità valutaria. Un ringraziamento a zerohedge per aver messo in luce questo grafico cruciale.
471TO l'ha inquadrato brillantemente: si tratta di un ritorno al 1930, ma più veloce, più sincronizzato e più intenzionale. Ha anticipato l'intero regime macroeconomico in corso, dalla stretta creditizia alla tempistica della guerra commerciale, fino alla riflessività del dollaro. Se non lo state già seguendo, correggetelo subito. Non si tratta di rumore di fondo, è l'inizio di un collasso del commercio globale.
🔗 Macro di fine partita
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X (formerly Twitter)
471TO (@TOzgokmen) on X
Dr. Deflation (PhD, Professor of Turbulence, 1995 - now). PERMABEAR. Economics, geopolitics & science.
Views are my own. No investing advice. Selling nothing.
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IL VECCHIO E IL NUOVO
Perché siamo capaci di descrivere e analizzare il vecchio che si dissolve e non riusciamo invece a immaginare il nuovo? Forse perché crediamo più o meno inconsapevolmente che il nuovo sia qualcosa che viene – non si sa da dove – dopo la fine del vecchio. L’incapacità di pensare il nuovo si tradisce così nell’incauto uso del prefisso post: il nuovo è il post-moderno, il post-umano – in ogni caso qualcosa che viene dopo. È vero precisamente il contrario: il solo modo che abbiamo di pensare il nuovo è di leggerlo e decifrarne i tratti nascosti nelle forme del vecchio che passa e si dissolve. È quanto Hölderlin afferma con chiarezza nello straordinario frammento su La patria che tramonta, in cui la percezione del nuovo è inseparabile dal ricordo del vecchio che va a fondo e deve anzi in qualche modo assumerne amorosamente la figura. Ciò che ha fatto il suo tempo e sembra dissolversi perde la sua attualità, si svuota del suo significato e ridiventa in qualche modo possibile. Benjamin suggerisce qualcosa del genere quando scrive che nell’attimo del ricordo il passato che sembrava compiuto ci appare incompiuto e ci fa così dono della cosa più preziosa: la possibilità. Veramente nuovo è solo il possibile: se fosse già attuale e effettivo, esso sarebbe già sempre deciduo e invecchiato. E il possibile non viene dal futuro, esso è, nel passato, ciò che non è stato, che forse non sarà mai, ma che avrebbe potuto essere e che per questo ci riguarda. Percepiamo il nuovo soltanto se riusciamo a cogliere la possibilità che il passato – cioè la sola cosa che abbiamo – per un attimo ci offre prima di scomparire per sempre. È in questo modo che dobbiamo riferirci alla cultura occidentale che ovunque intorno a noi oggi si disfa e dissolve.
Giorgio Agamben
Perché siamo capaci di descrivere e analizzare il vecchio che si dissolve e non riusciamo invece a immaginare il nuovo? Forse perché crediamo più o meno inconsapevolmente che il nuovo sia qualcosa che viene – non si sa da dove – dopo la fine del vecchio. L’incapacità di pensare il nuovo si tradisce così nell’incauto uso del prefisso post: il nuovo è il post-moderno, il post-umano – in ogni caso qualcosa che viene dopo. È vero precisamente il contrario: il solo modo che abbiamo di pensare il nuovo è di leggerlo e decifrarne i tratti nascosti nelle forme del vecchio che passa e si dissolve. È quanto Hölderlin afferma con chiarezza nello straordinario frammento su La patria che tramonta, in cui la percezione del nuovo è inseparabile dal ricordo del vecchio che va a fondo e deve anzi in qualche modo assumerne amorosamente la figura. Ciò che ha fatto il suo tempo e sembra dissolversi perde la sua attualità, si svuota del suo significato e ridiventa in qualche modo possibile. Benjamin suggerisce qualcosa del genere quando scrive che nell’attimo del ricordo il passato che sembrava compiuto ci appare incompiuto e ci fa così dono della cosa più preziosa: la possibilità. Veramente nuovo è solo il possibile: se fosse già attuale e effettivo, esso sarebbe già sempre deciduo e invecchiato. E il possibile non viene dal futuro, esso è, nel passato, ciò che non è stato, che forse non sarà mai, ma che avrebbe potuto essere e che per questo ci riguarda. Percepiamo il nuovo soltanto se riusciamo a cogliere la possibilità che il passato – cioè la sola cosa che abbiamo – per un attimo ci offre prima di scomparire per sempre. È in questo modo che dobbiamo riferirci alla cultura occidentale che ovunque intorno a noi oggi si disfa e dissolve.
Giorgio Agamben
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Forwarded from GEOPOLI (Mappe e Storia)
L'impero tedesco, nel 1918, era certamente sotto forte stress per via dell'embargo alleato specialmente sui prodotti alimentari. Ma, d'altro canto, aveva avuto un'occasione non da poco dopo la rivoluzione bolscevica di qualche mese prima, che gli aveva permesso non solo di espandere i suoi confini (e dunque una sua futura influenza), ma soprattutto di chiudere uno dei due fronti su cui era impegnato.
L'Austria-Ungheria intanto seguiva, ritrovandosi così concentrata solo sul fronte italiano, dopo aver egregiamente gestito anche il front sud, grazie all'aiuto della Bulgaria. E la rivoluzione in Russia aveva liberato le truppe dal fronte orientale per concentrarle nella massiccia e devastante offensiva di Caporetto.
Ebbene, se questa era la situazione nell'aprile del 1918, chi avrebbe potuto prevedere che, di lì a 6 mesi, i due imperi sarebbero crollati?
La loro caduta fu chiaramente un misto di sfortuna, errori e cause interne. Ma proprio queste ultime, spesso, sono le più dimenticate, probabilmente perché la zona calda è appunto il fronte.
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