«Jünger vede nel nichilismo l'opposto dei valori della metafisica occidentale e cristiana.
Heidegger vi scorge "la conseguenza ultima di tali valori (la metafisica)".

Jünger giudica l'umanità oltre il meridiano zero del nichilismo, anche se non lo ha superato del tutto, mentre Heidegger afferma che è l'essere umano stesso ad appartenere all'essenza del nichilismo, e quindi alla fase del suo compimento.

Queste diagnosi sul nichilismo finiscono col condurre a risultati sempre più problematici visto che "il più inquietante degli ospiti", come lo definì Nietzsche, è parte integrante dell'Occidente.

Questo deserto che cresce, un nichilismo che approda nella fase più esplosiva della civiltà occidentale, con un'energia devastatrice.
Il nichilismo è fonte di distruzione ma può essere anche, oltre il meridiano zero, condizione per una ricostruzione.»


📜 Luigi Iannone, "Jünger e Schmitt", p.59

🎨 F.Kupka

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"La tecnica è la più decisiva forza anticristiana che mai sia entrata in scena, con la sua mera esistenza, essa nega.

Esiste una grande differenza tra gli antichi iconoclasti e incendiari di chiese, e l'alta quantità di astrazione in virtù della quale una cattedrale gotica può essere considerata un semplice punto di mira nell'area topografica di combattimento da un artigliere della prima guerra mondiale.
Là dove affiorano i simboli della Tecnica, lo spazio viene svuotato di tutte le forze di altra natura, di tutti i mondi spirituali grandi e piccoli rimasti in esso."


📜 Ernst Jünger, "L'operaio", 1932, p.144

🎨 Natalia Goncharova, "Angeli e aerei"

Rubrica culturale #CULT n°260
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