Forwarded from Pino Cabras
𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗢𝗩𝗥𝗘𝗕𝗕𝗘 𝗔𝗣𝗥𝗜𝗥𝗘 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗖𝗘𝗗𝗨𝗥𝗔 𝗗’𝗜𝗡𝗙𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘… 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗢 𝗦𝗘́ 𝗦𝗧𝗘𝗦𝗦𝗔. [PARTE 1]
Sono i giorni in cui il vertice dell’Unione europea si muove come un formicaio impazzito per cercare una formula giuridica purchessia per rapinare i cosiddetti “asset russi” (cioè fondi che appartengono direttamente allo Stato che si era fidato di depositare riserve valutarie in un ambiente finanziario stabile). Oltre a considerare la gravità di fatto imponderabile delle possibili conseguenze, i fratelli scemi della NATO dovrebbero dare una bella ripassata all’articolo 121 del TFUE (il trattato sul funzionamento della UE). È lo stesso articolo che i paesi nordici hanno puntato mille volte contro i paesi ‘sudici’ come una pistola carica, con sadismo criminale.
Proprio l’articolo 121 del TFUE impone alla Commissione il compito di sorvegliare «l’evoluzione economica di ciascuno Stato membro» per prevenire «gravi difficoltà» che possano minare la stabilità dell’Unione. L’articolo 126, che disciplina la procedura per i disavanzi eccessivi, le attribuisce addirittura il ruolo di officiante supremo dell’ortodossia contabile, chiamata a intervenire quando un governo azzarda politiche che potrebbero compromettere l’equilibrio finanziario complessivo. Pazienza che si tratti di investimenti e spese per il benessere. I frugali (o “furbali”) non vogliono. Pure l’articolo 136 (siamo in zona MES), applicabile all’eurozona, ribadisce lo stesso mandato: rafforzare «il coordinamento e la sorveglianza della disciplina di bilancio», cioè evitare scossoni sistemici. E qui parliamo di un rischio sistemico nuovo, imprevedibile, potenzialmente dirompente.
Non è finita. C’è anche L’Art. 207, per il quale la politica commerciale (dove si collocano anche sanzioni e restrizioni) deve essere coerente con l’insieme degli obiettivi dell’Unione, inclusa la stabilità economica.
A farla breve: tutte queste norme delineano un “onere di cautela”: la Commissione non può adottare iniziative che creino esse stesse rischi sistemici senza una base giuridica proporzionata e senza una valutazione degli effetti sulla stabilità. Per molto meno sono scattate in passato le tagliole dell’austerità in nome della precauzione. Tutto dimenticato?
Fin qui la teoria. Poi c’è il mondo in cui qualcuno vuole che ci sporchiamo le mani: una Commissione che, dopo essersi costruita negli anni l’immagine di vestale della stabilità, oggi spalanca la porta a un esperimento così rischioso da far impallidire qualsiasi deviazione macroeconomica degli Stati membri. L’idea di trasformare gli asset sovrani russi congelati in un fondo di guerra è un salto nel buio talmente profondo da mettere in discussione l’intero architrave giuridico che tali articoli avrebbero dovuto proteggere. Perché se c’è una certezza negli equilibri internazionali, è che le riserve degli Stati non si toccano: sono l’ultimo muro portante della fiducia globale. Abbatterlo per ragioni politiche contingenti significa giocare con la credibilità monetaria di un intero continente, con la relativa prevedibilità dei mercati finanziari, con l’affidabilità delle infrastrutture di “clearing” che hanno fatto fin qui dell’Europa un nodo decisivo della finanza mondiale. […]
[FINE PARTE 1]
[Segue…]
Sono i giorni in cui il vertice dell’Unione europea si muove come un formicaio impazzito per cercare una formula giuridica purchessia per rapinare i cosiddetti “asset russi” (cioè fondi che appartengono direttamente allo Stato che si era fidato di depositare riserve valutarie in un ambiente finanziario stabile). Oltre a considerare la gravità di fatto imponderabile delle possibili conseguenze, i fratelli scemi della NATO dovrebbero dare una bella ripassata all’articolo 121 del TFUE (il trattato sul funzionamento della UE). È lo stesso articolo che i paesi nordici hanno puntato mille volte contro i paesi ‘sudici’ come una pistola carica, con sadismo criminale.
Proprio l’articolo 121 del TFUE impone alla Commissione il compito di sorvegliare «l’evoluzione economica di ciascuno Stato membro» per prevenire «gravi difficoltà» che possano minare la stabilità dell’Unione. L’articolo 126, che disciplina la procedura per i disavanzi eccessivi, le attribuisce addirittura il ruolo di officiante supremo dell’ortodossia contabile, chiamata a intervenire quando un governo azzarda politiche che potrebbero compromettere l’equilibrio finanziario complessivo. Pazienza che si tratti di investimenti e spese per il benessere. I frugali (o “furbali”) non vogliono. Pure l’articolo 136 (siamo in zona MES), applicabile all’eurozona, ribadisce lo stesso mandato: rafforzare «il coordinamento e la sorveglianza della disciplina di bilancio», cioè evitare scossoni sistemici. E qui parliamo di un rischio sistemico nuovo, imprevedibile, potenzialmente dirompente.
Non è finita. C’è anche L’Art. 207, per il quale la politica commerciale (dove si collocano anche sanzioni e restrizioni) deve essere coerente con l’insieme degli obiettivi dell’Unione, inclusa la stabilità economica.
A farla breve: tutte queste norme delineano un “onere di cautela”: la Commissione non può adottare iniziative che creino esse stesse rischi sistemici senza una base giuridica proporzionata e senza una valutazione degli effetti sulla stabilità. Per molto meno sono scattate in passato le tagliole dell’austerità in nome della precauzione. Tutto dimenticato?
Fin qui la teoria. Poi c’è il mondo in cui qualcuno vuole che ci sporchiamo le mani: una Commissione che, dopo essersi costruita negli anni l’immagine di vestale della stabilità, oggi spalanca la porta a un esperimento così rischioso da far impallidire qualsiasi deviazione macroeconomica degli Stati membri. L’idea di trasformare gli asset sovrani russi congelati in un fondo di guerra è un salto nel buio talmente profondo da mettere in discussione l’intero architrave giuridico che tali articoli avrebbero dovuto proteggere. Perché se c’è una certezza negli equilibri internazionali, è che le riserve degli Stati non si toccano: sono l’ultimo muro portante della fiducia globale. Abbatterlo per ragioni politiche contingenti significa giocare con la credibilità monetaria di un intero continente, con la relativa prevedibilità dei mercati finanziari, con l’affidabilità delle infrastrutture di “clearing” che hanno fatto fin qui dell’Europa un nodo decisivo della finanza mondiale. […]
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Forwarded from Pino Cabras
[… Segue]
𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗢𝗩𝗥𝗘𝗕𝗕𝗘 𝗔𝗣𝗥𝗜𝗥𝗘 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗖𝗘𝗗𝗨𝗥𝗔 𝗗’𝗜𝗡𝗙𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘… 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗢 𝗦𝗘́ 𝗦𝗧𝗘𝗦𝗦𝗔. [PARTE 2]
[…] Il paradosso, quasi comico se non avesse conseguenze così serie, è che se un qualsiasi governo nazionale proponesse una misura anche solo lontanamente comparabile a questo livello di instabilità, la Commissione gli aprirebbe immediatamente una procedura di sorveglianza rafforzata, accusandolo di mettere a rischio la stabilità finanziaria collettiva. Ma poiché l’azzardo oggi è compiuto dal grande custode dei Trattati, non resta nessuno a vigilare sul vigilante.
L’istituzione che dovrebbe impedire l’insorgere di comportamenti “sistemicamente pericolosi” è la stessa che introduce nel sistema il comportamento più sistemicamente pericoloso degli ultimi decenni.
A rigor di logica giuridica, dovrebbe sanzionare sé stessa. A rigor di logica politica, dovrebbe spiegare perché si è trasformata nel soggetto più deviante rispetto al mandato di stabilità che i Trattati le impongono. Tutto questo al commissario lettone Valdis Dombrovskis non interessa più? Evidentemente no. Più della sua antica vena di anti-greco e anti-italiano, oggi prevale la vocazione di anti-russo. Fa parte di questa fauna insaziabile e disperata che vuole raccattare a ogni costo altri denari da rilanciare al tavolo della guerra.
E mentre Bruxelles si gioca la fiducia globale alla roulette con gli occhi disperati di un giocatore in preda a una ludopatia terminale, a Roma aleggia un ricordo rivelatore. Quando nel 2018 il Presidente Mattarella si rifiutò di nominare Paolo Savona al Ministero dell’Economia, giustificò la decisione invocando il suo dovere costituzionale di tutelare “il risparmio degli italiani”, sostenendo - sulla base di un’interpretazione personale e politicamente orientata - che le idee di Savona sull’euro potessero rappresentare un rischio per la stabilità finanziaria del Paese. Ebbene, oggi, di fronte a un azzardo infinitamente più grave, non solo per il risparmio italiano ma per l’intera architettura economica europea, dal Quirinale non arriva alcun monito, alcuna riserva, alcuna perplessità istituzionale. Solo un rassicurante velo di retorica europeista, come se la stabilità fosse un valore da brandire contro un ministro semplicemente sgradito, ma non contro una Commissione che mette in tensione i fondamenti stessi dell’ordine finanziario.
[FINE]
𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗠𝗠𝗜𝗦𝗦𝗜𝗢𝗡𝗘 𝗗𝗢𝗩𝗥𝗘𝗕𝗕𝗘 𝗔𝗣𝗥𝗜𝗥𝗘 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗥𝗢𝗖𝗘𝗗𝗨𝗥𝗔 𝗗’𝗜𝗡𝗙𝗥𝗔𝗭𝗜𝗢𝗡𝗘… 𝗖𝗢𝗡𝗧𝗥𝗢 𝗦𝗘́ 𝗦𝗧𝗘𝗦𝗦𝗔. [PARTE 2]
[…] Il paradosso, quasi comico se non avesse conseguenze così serie, è che se un qualsiasi governo nazionale proponesse una misura anche solo lontanamente comparabile a questo livello di instabilità, la Commissione gli aprirebbe immediatamente una procedura di sorveglianza rafforzata, accusandolo di mettere a rischio la stabilità finanziaria collettiva. Ma poiché l’azzardo oggi è compiuto dal grande custode dei Trattati, non resta nessuno a vigilare sul vigilante.
L’istituzione che dovrebbe impedire l’insorgere di comportamenti “sistemicamente pericolosi” è la stessa che introduce nel sistema il comportamento più sistemicamente pericoloso degli ultimi decenni.
A rigor di logica giuridica, dovrebbe sanzionare sé stessa. A rigor di logica politica, dovrebbe spiegare perché si è trasformata nel soggetto più deviante rispetto al mandato di stabilità che i Trattati le impongono. Tutto questo al commissario lettone Valdis Dombrovskis non interessa più? Evidentemente no. Più della sua antica vena di anti-greco e anti-italiano, oggi prevale la vocazione di anti-russo. Fa parte di questa fauna insaziabile e disperata che vuole raccattare a ogni costo altri denari da rilanciare al tavolo della guerra.
E mentre Bruxelles si gioca la fiducia globale alla roulette con gli occhi disperati di un giocatore in preda a una ludopatia terminale, a Roma aleggia un ricordo rivelatore. Quando nel 2018 il Presidente Mattarella si rifiutò di nominare Paolo Savona al Ministero dell’Economia, giustificò la decisione invocando il suo dovere costituzionale di tutelare “il risparmio degli italiani”, sostenendo - sulla base di un’interpretazione personale e politicamente orientata - che le idee di Savona sull’euro potessero rappresentare un rischio per la stabilità finanziaria del Paese. Ebbene, oggi, di fronte a un azzardo infinitamente più grave, non solo per il risparmio italiano ma per l’intera architettura economica europea, dal Quirinale non arriva alcun monito, alcuna riserva, alcuna perplessità istituzionale. Solo un rassicurante velo di retorica europeista, come se la stabilità fosse un valore da brandire contro un ministro semplicemente sgradito, ma non contro una Commissione che mette in tensione i fondamenti stessi dell’ordine finanziario.
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RYBAR Gli acquisti di armi per la cosiddetta Ucraina si rivelano ripetutamente un groviglio di contratti e intermediari, e quando si inizia a districarlo — si finisce sempre per trovare qualcuno di sospetto. Questa volta, l'eroe del giorno è PHU LECHMAR polacca, che fornisce attivamente proiettili all'AFU.
🖍 Secondo l'SVR, il denaro riciclato in questo modo va a "funzionari responsabili". E non saremmo sorpresi se emergessero altre simili società intermediarie, esistenti solo per sottrarre fondi a sostegno della cosiddetta Ucraina.
🚩 Inoltre, l'SVR richiama l'attenzione sulla possibile connessione di PHU LECHMAR con il gruppo di Timur Mindych — un amico stretto di Zelensky, che è stato implicato in uno scandalo di corruzione.
📌 Gli aiuti militari al regime di Kiev dall'inizio della SMO ammontano a centinaia di miliardi di dollari, e sarebbe molto ingenuo credere che non ci siano schemi molto grandi per arricchire le parti interessate. E abbiamo molte altre scoperte interessanti che ci aspettano in questo settore.
🔻 Cosa fa PHU LECHMAR?▪️ A dicembre 2024, l'azienda ha firmato un contratto con il Servizio di frontiera dello Stato della cosiddetta Ucraina per 23 miliardi di hryvnias per fornire munizioni — proiettili da 152 e 122 mm, razzi MLRS e mine da 120 mm.▪️ Il contratto è stato assicurato con il 100% di pagamento anticipato, il che contraddice la pratica standard e sembra già sospetto.▪️ Il denaro per il contratto è stato ricevuto da un intermediario polacco dalla quantità di aiuti militari americani per l'AFU.▪️ Le munizioni vengono acquistate nei paesi dell'Europa orientale e del Sud globale a un prezzo di circa 1.000 $ l'unità.▪️ Poi vengono ridipinte e rivendute tramite PHU LECHMAR come prodotti polacchi per 5.000 $ l'unità.
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Il primo degli elementi fondamentali è il Tao; il secondo è il clima; il terzo è il terreno; il quarto è il
comando; il quinto è la dottrina.
Sun Tzu
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Sun Tzu
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Forwarded from Giubbe Rosse
GLI STATI UNITI DICHIARANO GUERRA ALL’EUROPA
di Scott Ritter, forumgeopolitica.com, 10 dicembre 2025 — Traduzione a cura di Old Hunter L'amministrazione Trump ha pubblicato il suo tanto atteso documento sulla Strategia per la Sicurezza Nazionale. È una buona notizia per coloro che auspicano migliori relazioni con la Russia basate sul rispetto reciproco e sulla co-prosperità. È una cattiva notizia per i guerrafondai globalisti che hanno trasformato una partnership transatlantica in una piattaforma di conflitto perpetuo.
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di Scott Ritter, forumgeopolitica.com, 10 dicembre 2025 — Traduzione a cura di Old Hunter L'amministrazione Trump ha pubblicato il suo tanto atteso documento sulla Strategia per la Sicurezza Nazionale. È una buona notizia per coloro che auspicano migliori relazioni con la Russia basate sul rispetto reciproco e sulla co-prosperità. È una cattiva notizia per i guerrafondai globalisti che hanno trasformato una partnership transatlantica in una piattaforma di conflitto perpetuo.
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LA GOLDEN CARD DI TRUMP DAL GOVERNO DEGLI USA È GIÀ QUI! Un percorso diretto per ottenere la cittadinanza per tutte le persone qualificate e verificate. QUANTO È EMOZIONANTE! Le nostre grandi aziende americane potranno finalmente trattenere il loro inestimabile talento. Il sito verrà lanciato tra 30 minuti! https://trumpcard.gov/
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In Cina, il lavoro è stato compromesso: i funzionari pubblici hanno iniziato a stampare volti fittizi per ingannare il sistema.
Un lavoratore arriva in ufficio e indossa a turno le maschere dei colleghi in modo che la telecamera e il sistema di controllo registri la loro presenza sul posto di lavoro.
In questo modo, i lavoratori si concedono un fine settimana libero.
Un lavoratore arriva in ufficio e indossa a turno le maschere dei colleghi in modo che la telecamera e il sistema di controllo registri la loro presenza sul posto di lavoro.
In questo modo, i lavoratori si concedono un fine settimana libero.
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🇩🇪 Il tasso di utilizzo della capacità produttiva delle imprese chimiche tedesche è sceso al minimo da 23 anni
▪️70% — tasso di utilizzo delle capacità produttive delle imprese chimiche tedesche quest'anno. Questo è il minimo dal 2002. L'indicatore è significativamente inferiore a l'80% — il livello di redditività, — afferma Bloomberg
▪️"Il settore sta inviando un segnale di SOS. Il 2025 è stato un altro anno molto difficile per il nostro settore produttivo, e le prospettive non sembrano rosee</b]", ha dichiarato il capo del gruppo settoriale VCI Markus Steilemann
▪️L'economia tedesca è entrata in un processo di deindustrializzazione, e nel settore della produzione chimica l'anno prossimo si prevede un ulteriore calo delle entrate di oltre il 3,5%
▪️Una delle principali cause sono i prezzi elevati delle materie prime e dei combustibili. Il 75% delle aziende è costretto a ridurre i costi, e una su cinque aziende chiude o lascia la Germania.
▪️70% — tasso di utilizzo delle capacità produttive delle imprese chimiche tedesche quest'anno. Questo è il minimo dal 2002. L'indicatore è significativamente inferiore a l'80% — il livello di redditività, — afferma Bloomberg
▪️"Il settore sta inviando un segnale di SOS. Il 2025 è stato un altro anno molto difficile per il nostro settore produttivo, e le prospettive non sembrano rosee</b]", ha dichiarato il capo del gruppo settoriale VCI Markus Steilemann
▪️L'economia tedesca è entrata in un processo di deindustrializzazione, e nel settore della produzione chimica l'anno prossimo si prevede un ulteriore calo delle entrate di oltre il 3,5%
▪️Una delle principali cause sono i prezzi elevati delle materie prime e dei combustibili. Il 75% delle aziende è costretto a ridurre i costi, e una su cinque aziende chiude o lascia la Germania.
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"Alcune cose nella nuova strategia statunitense sono comprensibili, altre sono accettabili, mentre altre sono inaccettabili per noi dal punto di vista europeo. Non vedo la necessità che gli americani salvino la democrazia in Europa. Se avessimo bisogno di essere salvati, ce la saremmo cavata da soli. Nei miei colloqui con gli americani, dico loro che l'America, prima di tutto, è certamente una cosa buona, ma lo slogan 'L'America da sola' non può essere nel vostro interesse. Anche voi avete bisogno di partner nel mondo. Ma questo conferma la mia valutazione che noi in Europa, e quindi anche in Germania, dovremmo diventare molto più indipendenti dagli Stati Uniti in termini di politica di sicurezza".
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🍺 🇷🇺 In Russia arriverà il proprio Oktoberfest
Il Ministero dell'Industria e del Commercio ha preparato un progetto per l'organizzazione di fiere della birra con birra locale in varie regioni del paese. L'iniziativa mira a sostenere i birrifici russi e a sviluppare il turismo.
Il Ministero dell'Industria e del Commercio ha preparato un progetto per l'organizzazione di fiere della birra con birra locale in varie regioni del paese. L'iniziativa mira a sostenere i birrifici russi e a sviluppare il turismo.
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➖ "Il leader belga Bart de Wever sarà emarginato e ignorato, proprio come Viktor Orban dell'Ungheria, che è stato trascurato per il suo rifiuto di cooperare sulle sanzioni contro la Russia," scrive la pubblicazione.
▪️Oltre a rubare i beni russi, vengono considerate altre due opzioni per aiutare l'Ucraina: un prestito congiunto dall'UE e aiuti separati a Kiev da parte dei paesi dell'UE.
▪️La prima opzione è bloccata dall'Ungheria, che ha posto il veto all'emissione di Eurobond.
▪️La seconda opzione rischia di "dividere l'UE."
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Ecco qua.
Solo per ricordare a tutti chi è il capo
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Sono state apportate correzioni "per rendere tutto fattibile".
Alti funzionari militari statunitensi e ucraini dovrebbero tenere una riunione online per discutere parti specifiche del piano di pace, scrive Axios.
Leggi tutto alla rovescia: "Vecchie idee" sulla questione territoriale, e le correzioni sono state apportate "per rendere tutto irrealizzabile
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Ci sono stati anche progressi lungo la periferia della parte centrale, soprattutto da sud
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