🇺🇸🇨🇳 Un documento della CIA spiega come le autorità cinesi discutevano dell’utilizzo dei virus derivati dal SARS come armi biologiche già nel 2015, 5 anni prima dell’inizio della pandemia.

Inoltre viene riportato che il governo cinese si stava già preparando all’arrivo di una pandemia causata da questo tipo di virus.

Fonte: Sky News Australia

#Cina #Covid #CIA

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Segnalate circa 8.800 morti da fungo nero in India.
Tale infezione sta diventando più pericolosa del covid, e il suo tasso di mortalità può raggiungere il 94% se non trattata tempestivamente e correttamente

Fonte: Intel Slava/ BBC

#India #Covid #Fungo

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Il patologo di Heidelberg insiste, servono più autopsie di persone vaccinate

Il capo patologo dell'Università di Heidelberg, Peter Schirmacher, avverte di un numero elevato di casi non segnalati di decessi per vaccinazione e accusa: "I patologi non notano nulla della maggior parte dei pazienti che muoiono dopo e forse a causa di una vaccinazione".
Il medico ora vuole andare a fondo sugli effetti collaterali rari e gravi correlati alla vaccinazione, come la trombosi venosa cerebrale o le malattie autoimmuni. Il problema dal suo punto di vista:
"Le persone vaccinate di solito non muoiono sotto osservazione clinica.
Il medico che esamina il cadavere non stabilisce una correlazione con la vaccinazione e certifica una morte naturale e il paziente viene seppellito",
riferisce Schirmacher. "Oppure certifica un tipo di morte poco chiaro e il pubblico ministero non vede alcuna colpa di terzi e rilascia il cadavere per la sepoltura".[...]


https://www-aerzteblatt-de.translate.goog/nachrichten/126061/Heidelberger-Pathologe-pocht-auf-mehr-Obduktionen-von-Geimpften?_x_tr_sl=auto&_x_tr_tl=en&_x_tr_hl=it&_x_tr_pto=ajax,nv,elem

In piena estate e con la popolazione over 65 completamente vaccinata Israele si trova la metà dei posti letto nei reparti #covid già occupata. I segnali che la vaccinazione non stia dando i risultati sperati, purtroppo sono sempre più consistenti. Fonte: FinancialTimes
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Gli scienziati avvertono che il Covid accelererà la "pandemia di demenza"

"Non vogliamo spaventare le persone inutilmente", ha detto Paola Barbarino, amministratore delegato di Alzheimer's Disease International (ADI), "ma molti esperti di demenza in tutto il mondo sono seriamente preoccupati dal legame tra demenza e sintomi neurologici di Covid-19".

Alireza Atri, neurologo cognitivo e presidente del comitato consultivo medico e scientifico dell'ADI, ha continuato: "Covid-19 può causare danni e coagulazione nei micro vasi cerebrali, disfunzione immunitaria e iperattivazione, infiammazione e, ultimo ma non meno importante, invasione virale diretta del cervello attraverso i percorsi olfattivi."

Un altro è il crescente numero di studi che dimostrano che molte persone con il cosiddetto long-Covid soffrono di problemi cognitivi tra cui "nebbia del cervello" e difficoltà con la memoria, la concentrazione e il linguaggio. Nella maggior parte dei pazienti, ci si aspetta che tali sintomi si risolvano da soli nel tempo, ma il timore è che possa far cadere alcuni nella demenza progressiva.

A peggiorare le cose, Livingston ha detto, "l'aumento dell'isolamento a causa del Covid e del distanziamento sociale è di per sé un fattore di rischio per la demenza. Alle persone manca la stimolazione cognitiva che può aiutare a ritardare l'insorgenza dei sintomi".

Fonte: Financial Times

#Covid #Effetti #Studio

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Interessante intervista a Marco Cosentino (Ricercatore, Medico, Uni Insubria) https://youtu.be/9eZyGPXiqTM