Forwarded from The Dome 🇮🇹 | Russia / Ucraina / Israele / Palestina (ⰁⰅⰒⰒⰅ 🇷🇺)
🇾🇪 Le forze armate yemenite annunciano un'operazione nelle profondità dell'Arabia Saudita.
L'undici marzo il ministero dell'Energia dell'Arabia Saudita ha annunciato che il 10 marzo una raffineria di petrolio nella capitale Riyadh è stata attaccata da un drone, l'attacco avrebbe provocato un incendio che è stato subito contenuto.
L'undici marzo gli Houthi hanno rivendicato l'attacco sotto il nome di operazione "Breaking the Siege 1".
Durante una conferenza stampa il generale di brigata Yahya al Sari, portavoce del movimento, ha annunciato che sono stati lanciati 9 droni, 3 droni di tipo Samad 3 hanno preso di mira le raffinerie Aramco a Riyadh e 6 droni di tipo Samad 1 hanno preso di mira 6 strutture Aramco nelle regioni di Jizan e Abha.
L'operazione viene in risposta ai bombardamenti su obbiettivi civili e al sequestro di petroliere dirette in Yemen da parte della coalizione, le petroliere hanno il permesso delle nazioni unite per attraccare in porti controllati dagli Houthi e sono essenziali per il funzionamento di ospedali e altre strutture.
I nuovi attacchi degli Houthi contribuiranno all'aumento dei prezzi delle risorse energetiche, petrolio principalmente, in un momento molto delicato a causa della guerra in Ucraina.
Fonte: Ansar Allah
#Houthi #Yemen #ArabiaSaudita
-The Dome
L'undici marzo il ministero dell'Energia dell'Arabia Saudita ha annunciato che il 10 marzo una raffineria di petrolio nella capitale Riyadh è stata attaccata da un drone, l'attacco avrebbe provocato un incendio che è stato subito contenuto.
L'undici marzo gli Houthi hanno rivendicato l'attacco sotto il nome di operazione "Breaking the Siege 1".
Durante una conferenza stampa il generale di brigata Yahya al Sari, portavoce del movimento, ha annunciato che sono stati lanciati 9 droni, 3 droni di tipo Samad 3 hanno preso di mira le raffinerie Aramco a Riyadh e 6 droni di tipo Samad 1 hanno preso di mira 6 strutture Aramco nelle regioni di Jizan e Abha.
L'operazione viene in risposta ai bombardamenti su obbiettivi civili e al sequestro di petroliere dirette in Yemen da parte della coalizione, le petroliere hanno il permesso delle nazioni unite per attraccare in porti controllati dagli Houthi e sono essenziali per il funzionamento di ospedali e altre strutture.
I nuovi attacchi degli Houthi contribuiranno all'aumento dei prezzi delle risorse energetiche, petrolio principalmente, in un momento molto delicato a causa della guerra in Ucraina.
Fonte: Ansar Allah
#Houthi #Yemen #ArabiaSaudita
-The Dome
L'articolo di Unherd sostiene che l'incapacità dell'esercito statunitense di contrastare il blocco navale imposto dagli Houthi nel Mar Rosso ne evidenzia il declino della potenza. In risposta agli attacchi degli Houthi alle navi, innescati dalla guerra di Gaza, l'amministrazione Biden ha lanciato due operazioni: l'Operazione Prosperity Guardian, un fallito tentativo della coalizione navale di proteggere le navi, e l'Operazione Poseidon Archer, che prevedeva attacchi aerei statunitensi e britannici per sottomettere gli Houthi. Entrambe le operazioni hanno vacillato con il ritiro dei partner della coalizione e il persistere degli attacchi degli Houthi.
Sotto Trump, l'Operazione Rough Rider (marzo 2025) ha intensificato gli attacchi aerei per sei settimane, con un costo di 1 miliardo di dollari e l'impiego di armamenti avanzati, ma non è riuscita a stroncare gli Houthi. Un cessate il fuoco mediato dall'Oman ha permesso agli Houthi di continuare a bloccare le navi non statunitensi, mettendo a nudo le debolezze militari americane, tra cui la dipendenza da componenti cinesi e tattiche di guerra aerea obsolete.
L'articolo suggerisce che ciò riflette le più ampie vulnerabilità strategiche ed economiche degli Stati Uniti, tracciando parallelismi con i declini storici delle grandi potenze.
#USA #Yemen #Houthi #Ansarallah #Trump #USArmy #Iran #Israele #Gaza
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UnHerd
America’s military humiliation