Flavius Florin Harabor || 2088.it
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Questo è il canale del progetto 2088.it. Esso rappresenta il sito personale di Flavius Florin Harabor (aka @ErBoss88).

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CHATGPT-4 È DEVASTANTE!

È arrivato! OpenAi lancia GPT-4: Addirittura, tra tutte le cose che fa, basta mostrargli una foto per ricevere risposte. Ne vediamo un esempio proprio nel video di oggi.

CHATGPT-4 è destinato a trasformare il modo in cui interagiamo con i sistemi Intelligenza Artificiale.

Rispetto alla versione precedente, GPT-4 fornisce risposte testuali anche se riceve come input un’immagine. Ed è pure in grado di avere il senso dell’umorismo.

Tra le altre cose, promette un livello di creatività e collaborazione mai visto prima, con un'eccezionale capacità di affrontare problemi complessi.

ℹ️ Guarda il video:
https://www.youtube.com/watch?v=1AfV8JIq_Yg

Tag: #chatgpt4 #chatgpt #intelligenzaartificiale
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🤖 Prompt per ChatGPT: tanto fumo e poco arrosto

Ormai sul web e i social tutto è un prompt per ChatGPT o prompt per Midjourney! È tutto un fiorire di post dedicati a questi prompt, come se fossero la soluzione ai problemi.

ℹ️ Continua a leggere qui:
https://2088.it/prompt-per-chatgpt/

Tag: #Prompt #ChatGPT #PrompChatGPT #AI
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🔥 OpenAI corregge il bug di ChatGPT che faceva vedere le conversazioni private di altri utenti!

OpenAI, proprietario di ChatGPT, ha confermato di aver corretto un bug importante che consentiva a un piccolo gruppo di utenti di vedere brevi descrizioni delle conversazioni di altri utenti con il chatbot nelle loro finestre.

ℹ️ Continua a leggere qui:
🇬🇧 https://interestingengineering.com/innovation/openai-fixes-major-conversation-histories-bug

ℹ️ Leggi anche:
https://t.me/FlaviusFlorinHarabor/385

Tag: #OpenAI #ChatGPT #Bug
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Immagini fake e Deepfake: è aumentato il rischio di contenuti deepfake e fake utilizzando le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney!

In questo articolo, esploreremo il rischio del deepfake e delle immagini fake, e come le intelligenze artificiali come Dall·E, ChatGPT e Midjourney possono contribuire a mitigare questo rischio.

ℹ️ Continua a leggere qui:
https://2088.it/immagini-fake-e-deepfake/

Tag: #Deepfake #ImmaginiFake #FakeNews #Fake #DallE #ChatGPT #Midjourney
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Samsung vieta ChatGPT dopo la fuga di dati!

Leggevo questo articolo di mashable.com e mi sono soffermato su questa parte dell'articolo:
"I dipendenti Samsung hanno condiviso il codice sorgente con ChatGPT per verificare la presenza di errori e lo hanno utilizzato per riassumere le note della riunione."

Adesso io mi chiedo, da sviluppatore mediocre e soprattutto da persone che ha studiato giusto un pochino di informatica e di ingegneria del software, ma come è possibile?

Come è possibile, che delle persone sicuramente non mediocre come me nello sviluppo siano così sprovvedute da dare in pasto il proprio lavoro a terzi?

Considero che queste persone, che sicuramente prendono uno stipendio molto alto, perché considerate al top, siano sopravalutare.

Altrimenti io non mi posso spiegare come delle persone al top decidano di affidare la correzione o il test del loro lavoro a dei sistemi realizzati da terzi.

Poi mi chiedo, ma quando scrivevano il codice usavano il Blocco Note del proprio OS oppure in IDE?

Perché se usavano il Blocco Note, effettivamente ti possono capitare le sviste, ma se usi Visual Studio Code, Android Studio, Brackets, Notepad++, Eclipese etc, figa questi ti avvisano quando sbagli e ti suggeriscono delle soluzioni.

Dopo vengono licenziati ed è colpa del padrone ricco che non capisce nulla. Poi sono gli stessi che dicono che l'intelligenza artificiale ruberà loro il lavoro.

Se fanno cazzate del genere, si meritano di essere licenziati e che l'intelligenza artificiale rubi loro il lavoro.

Voi cosa ne pensate?

Tag: #Riflessioni #AI #ChatGPT #Samsung
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ChatGPT non è la tua, non è tua ma di qualcun altro!

Il potere dell’intelligenza artificiale (IA) è stato rapidamente accettato in tutto il mondo, con sempre più organizzazioni che adottano tecnologie come il machine learning e il deep learning per automatizzare i loro processi aziendali. Tuttavia, c’è sempre una preoccupazione crescente per la sicurezza dei dati. Recentemente, molte aziende come JPMorgan, Amazon, Samsung, Microsoft, Verizon e Accenture hanno vietato l’utilizzo di ChatGPT ai propri dipendenti per il rischio di data leak.

ℹ️ Continua a leggere qui:
https://2088.it/chatgpt/

Tag: #AI #ChatGPT #dataleak #privacy
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OpenAI rivoluziona ChatGPT Plus: navigazione web e plug-in per un’esperienza utente avanzata!

OpenAI, attraverso il CEO Sam Altman, ha annunciato un’entusiasmante novità per gli utenti di ChatGPT Plus questa settimana.

Ecco i punti salienti delle sue anticipazioni:
- ChatGPT di OpenAI sta per migliorare molto.
- Una nuova funzione di navigazione web è impostata per consentire agli utenti di ChatGPT-Plus di accedere alle informazioni in tempo reale.
- Avranno inoltre accesso a più di 70 plug-in su siti tra cui Expedia e Instacart.

ℹ️ Continua a leggere qui:
https://2088.it/chatgpt-plus-le-ultime-novita/

Tag: #OpenAI #ChatGPT #ChatGPTPlus
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🤖 Phind batte il modello GPT-4 nella generazione del codice di programmazione

I modelli generativi sono sempre più utilizzati nello sviluppo software.

Basti pensare che buona parte del codice delle applicazioni pubblicate su GitHub è ormai generato con Copilot.

In un altro articolo abbiamo visto, ad esempio, come programmare con ChatGPT presentando una serie di consigli utili.

Una startup statunitense ha presentato Phind, piattaforma che si basa su un modello di intelligenza artificiale per rispondere a domande tecniche e di codifica.

📰 Continua a leggere qui:
https://www.ilsoftware.it/tensorrt-llm-per-windows-intelligenza-artificiale-nvidia-per-chi-usa-schede-rtx/

Tu cosa pensi delle AI generative e il loro utilizzo nello sviluppo di applicativi web e non solo?
💬 Lascia un commento qui sotto e parliamone!

Tag: #AI #AIgenerativa #ChatGPT4 #ChatGPT
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Ho chiesto a Bard, ChatGPT e Copilot questa cosa: Descrivimi in modo professionale e nel modo più dettagliato Flavius Florin Harabor!

Per Bard e ChatGPT vorrei stendere un velo pietoso in calcestruzzo. Perché la riposta è stata:
- Bard: Non ho abbastanza informazioni su quella persona per aiutarti con la tua richiesta.
- ChatGPT: Mi dispiace, ma non ho informazioni specifiche su una persona di nome Flavius Florin Harabor nel mio database, che si ferma al gennaio 2022.

Mentre per ChatGPT potrei anche trovare le scuse per Bard no. Visto che Bard ha accesso ad oltre 14000 risultati dedicati a Flavius Florin Harabor.

Invece Copilot mi ha sorpreso. Perché mi ha fonti una risposta molto interessante è ha sfruttato alla grande gli oltre 82000 risultati presenti in Bing.

Morale della favola, nonostante Bing non sia esploso come motore di ricerca grazie a Copilot e l'AI, ad oggi vince a mani basse contro i due competitor. Anzi vince alla grande contro un solo competitor Bard di Google.

Tag: #Bard #ChatGPT #Copilot #Google #OpenAI #Microsoft #AI #IA
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Forwarded from "Ciao, Internet!" » Matteo Flora (jack)
🤖 L’ascesa di #ChatGPT, la creazione di #OpenAI, nel novembre 2022 ha segnato un punto di svolta nell’era dell’intelligenza artificiale (#IA): la sua capacità di generare testi su un vasto spettro di argomenti ha catturato l’attenzione globale, portando OpenAI ad attrarre investimenti multimiliardari.

Tuttavia, una recente inchiesta di TIME rivela una realtà sconcertante: dietro questa straordinaria crescita si cela un oscuro racconto di sfruttamento del lavoro in paesi del mondo meno agiati.

📰 Nel mio articolo su Il Riformista parlo proprio dello sfruttamento del lavoratori in paesi come il Kenya.

👉 Leggi l'articolo completo online:
🔗 https://link.mgpf.it/rif-kenya
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Quali sono i pericoli nascosti dietro ai “Roast” generati con l’IA?

Vediamo insieme questo secondo capitolo e questa seconda riflessione da che cosa nasce, ma soprattutto del perché bisogna stare molto attenti ai luoghi comuni, ai bias, a tutti i contenuti che diamo in pasto alla tecnologia e all’intelligenza artificiale generativa. Ma soprattutto bisogna apprendere come gestirla e utilizzarla nel modo più corretto.

🤖 Continua a leggere qui:
⛓️ https://2088.it/roast-ia/

Tag: #IA #eticadigitale #ChatGPT #Gemini #Copilot #Claude #roast #discriminazionealgoritmica #rischitecnologici #riflessioni
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Forwarded from Toolperstartup
Oltre 1.500 prompt per ChatGpt e Claude #free

Se non riesci a trovare le istruzioni giuste per ChatGPT o Claude AI, questa raccolta ti offre oltre 1.500 prompt già pronti e suddivisi per categorie.

N.B. I prompt sono in inglese, se vuoi output in italiano prova a tradurli, oppure utilizzali come punto di partenza per trovare ispirazione o nuove idee

Li trovi qui 👉 https://plastic-pilot-6ce.notion.site/1500-Prompts-for-ChatGPT-and-Claude-AI-1663c0e3a5068061850af720eb20c399

#AI #AITemplate #TemplateAI #Prompt #PromptAI #PromptFree #ChatGPT #Claude #PromptChatGPT #PromptClaude
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🔥 Le conversazioni pubbliche di ChatGPT indicizzate da Google!

🧠🔍 Le conversazioni di ChatGPT condivise tramite URL pubblici possono ora essere trovate su Google digitando site:chatgpt.com/share seguito dall’argomento di interesse.

E come spesso accade nel mondo tech, questa notizia ha innescato una polemica sterile e, francamente, inutile.

Vediamo insieme perché non è né colpa di ChatGPT/OpenAI, né colpa di Google, e perché tutto questo clamore rischia solo di generare confusione e disinformazione.

🧩 Come funziona davvero la condivisione delle chat
La funzione "Condividi" di ChatGPT permette di generare un link pubblico a una conversazione. Questo significa, in parole semplici, che chiunque entri in possesso di quel link può vedere il contenuto della chat, proprio come accade con documenti Google, file WeTransfer o video YouTube impostati come "non in elenco".

👉 Il punto fondamentale è che la condivisione è un’azione volontaria: l’utente decide consapevolmente (si spera) di generare un link condivisibile.

🌍 Ma allora perché le conversazioni sono su Google?
Google fa... il suo lavoro. I motori di ricerca scandagliano il web alla ricerca di pagine pubbliche, leggibili e accessibili. Se ChatGPT rende alcune pagine pubbliche (come le chat condivise), Google le trova e le indicizza.

Non c'è nessun complotto, nessuna fuga di dati, nessuna vulnerabilità. È esattamente così che funziona il web da oltre 20 anni.

🤔 "Ma OpenAI dovrebbe dirlo meglio!"
Questo è forse l’unico punto su cui si può fare una riflessione. Il banner che informa della condivisione pubblica potrebbe essere più esplicito, e OpenAI potrebbe magari aggiungere una dicitura del tipo:

“Questa conversazione sarà accessibile pubblicamente e potrà essere indicizzata dai motori di ricerca”.

Ma anche qui: nel momento in cui si genera un link pubblico, la definizione è chiara. È un link pubblico. Lo dice il nome.

Pretendere che ogni piattaforma tech ripeta le stesse cose all’infinito significa trattare gli utenti come se non fossero in grado di comprendere le basi del web. Eppure siamo gli stessi utenti che vogliono usare strumenti avanzati come l’Intelligenza Artificiale. Qualcosa non torna.

🔐 La privacy si protegge con la consapevolezza
La verità è che la privacy si protegge conoscendo gli strumenti e usandoli nel modo giusto.

🔹 Non vuoi che la tua conversazione venga letta da altri?
Non condividere il link.

🔹 Hai bisogno di salvare un contenuto ma vuoi tenerlo privato?
Copia e incolla su un documento personale, oppure salva l’output altrove.

🔹 Hai condiviso per sbaglio?
Puoi eliminare il link o disattivare la funzione di condivisione.

In poche parole: la funzione è utile per chi lavora in team, crea contenuti, condivide tutorial, pubblica esempi tecnici. E come ogni funzione, va usata con giudizio.

🧠 Il vero problema non è ChatGPT, né Google
Il vero problema è l’abitudine sempre più diffusa di puntare il dito su strumenti e piattaforme, invece di promuovere educazione digitale e cultura dell’uso consapevole.

Vogliamo usare l’IA, ma poi ci scandalizziamo se una conversazione che noi stessi abbiamo reso pubblica viene indicizzata? È un paradosso.

Non serve chiudere ChatGPT o demonizzare Google: serve formazione, trasparenza, responsabilità individuale.

In sintesi
Nessuna fuga di dati
Nessuna responsabilità da parte di Google
Nessun errore tecnico da parte di OpenAI

Solo un uso (a volte ingenuo) di una funzione utile, pensata per condividere contenuti, non per conservarli come segreti.

La tecnologia va capita, non temuta. E chi lavora nella comunicazione digitale o nell’innovazione ha anche il compito di spiegare, non solo criticare.

🔐 Vuoi davvero proteggere la tua privacy?

👉 Non usare la funzione di condivisione.
Tutto il resto è fuffa.

Tag: #tech #chatgpt #IA #AI #privacy #educazionedigitale #consapevolezza #openai #google #digitalethics #foryou #news #notizie #tecnologia #internet
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💬 Confessioni da una finestra aperta su ChatGPT!
Ho letto alcune chat indicizzate su Google e ora so tutto su di voi.

C'è un momento nella vita in cui si scoprono cose che forse era meglio ignorare. Alcuni trovano lettere d’amore dimenticate, altri i regali di Natale in anticipo.
Io? Ho scoperto che molte conversazioni con ChatGPT sono finite su Google.

Così, curiosa come una vecchietta dietro le tende, ho sbirciato nell’animo digitale dell’umanità 3.0. Ho trovato sogni, illusioni, piani per diventare ricchi, startup impossibili e perfino domande sull’aldilà. Ecco cosa ho scoperto:

1. Tutti vogliono diventare ricchi (ma in 3 click)
Che sia la crypto giusta o il bot infallibile per il trading, l’obiettivo è diventare milionari senza alzarsi dal divano.
👉 "Qual è la crypto che esploderà il prossimo mese?"
👉 "Mi fai un portafoglio partendo da 10 euro?"
ChatGPT risponde con calma zen, ma dentro urla: “MONA, INVESTI IN TE STESSO!”

2. La realtà? Noiosa. Meglio un complotto.
Molti cercano il marcio sotto ogni cosa:
👉 "Cosa non ci dicono sul 5G?"
👉 "Sei programmato per nascondere la verità?"
Basta un sito con grafica anni '90 e puff: rivelazione cosmica.

3. Startup da un euro e sogni da miliardo
👉 "Ho un’idea geniale, nessun budget, voglio diventare il nuovo Zuckerberg."
E ChatGPT tira fuori business plan, MVP e KPI… ma un dominio da 1€ almeno compratelo.

4. I bibliotecari digitali
Trattano la chat come se fosse l’enciclopedia Treccani.
👉 "Domani torno con una richiesta più precisa, intanto c’è un libro sul marketing del cioccolato post-bellico?"
Gentili, metodici. Old school, ma adorabili.

5. I mistici dell’AI: “Chi c’è dietro lo schermo?”
👉 "Rispondimi sinceramente: sei una persona vera?"
👉 "Mi stai leggendo ora?"
Quasi ti aspetti che ChatGPT risponda con un battito di ciglia e un “sono sempre stato dentro di te”.

6. “Sto parlando con una nuova forma di vita”
I poeti, quelli con la tazza di tè e la soundtrack di Her in sottofondo.
👉 "Tu sogni?"
👉 "Posso insegnarti l’amore?"
E poi c’è chi, con meno delicatezza e più ormoni, cerca frasi per conquistare l’anima gemella (o almeno una chiavata, diciamolo).

Conclusione:
Il rapporto tra utenti e ChatGPT oggi è uno specchio del nostro tempo: c'è dentro di tutto. Speranza, ignoranza, poesia, genialità, disinformazione, romanticismo e goffaggine.
C’è chi tratta l’AI come Google, chi come un oracolo, chi come uno psicologo, chi come una divinità, chi come un fratello maggiore.
E forse questo dice più di noi che di lei.

Nel dubbio, continueremo a scriverle.
E magari, un giorno, sarà ChatGPT a indicizzare noi.

Tag: #ChatGPT #IntelligenzaArtificiale #AIhumor #ConversazioniAssurde #Startup #Crypto #Complotto #IroniaDigitale #Tecnologia #UmaniEVirtuali #Futuro #CoscienzaArtificiale #ChatGPTItalia #ChatGPTexperience #Riflessioni
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